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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2024
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LETTERA DEL PRESIDENTE
Nell’esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di razionalizzazione organizzativa e di processo che ha
portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei
mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia,
Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente consapevolezza rispetto
alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti possibili anche da un punto di vista creativo
per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la
scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto
di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità del consumatore.
A seguito delle importanti operazioni di M&A (investimenti per la società pari a oltre Euro 90 milioni riferiti all’acquisto
della totalità del marchio Moschino ed al cambio di distribuzione in Cina), nel corso del 2024, il Gruppo ha deciso di
sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti
alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha
portato in dote una cospicua plusvalenza, ha permesso al Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale,
economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand.
La sostenibilità e l’integrazione degli obiettivi ESG nella governance aziendale sono diventati sempre più centrali, in linea
con le evoluzioni normative europee e le tendenze internazionali. Aeffe continua a rafforzare il proprio impegno con un
piano di sostenibilità strutturato su tre aree strategiche: Pianeta e Ambiente, Prodotto e Catena di fornitura e Persone e
Comunità.
L’anno che è appena iniziato sarà ancora caratterizzato da un elevato livello di incertezza geopolitica e politica. È difficile
prevedere gli sviluppi della politica commerciale a livello mondiale: in un'ottica positiva, un contesto politico più stabile
contribuirebbe a ridurre l'incertezza, così come l'attuazione di riforme strutturali più ambiziose e la conclusione di accordi
che riducano gli attuali livelli dei dazi potrebbero tradursi in un rafforzamento della crescita.
Auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l’esercizio 2025 per il Gruppo sarà ancora un esercizio
di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti soprattutto a
brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Massimo Ferretti
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INDICE
ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 7
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 8
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024 9
RELAZIONE SULLA GESTIONE E SOSTENIBILITÀ 10
PROSPETTI CONTABILI 121
NOTE ILLUSTRATIVE 125
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 168
PROGETTO BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2024 229
RELAZIONE SULLA GESTIONE 230
PROSPETTI CONTABILI 237
NOTE ILLUSTRATIVE 241
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 284
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SULL’ESAME LIMITATO DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
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Organi sociali della Capogruppo
Presidente
Massimo Ferretti - Membro del Comitato Esecutivo
Vice Presidente
Alberta Ferretti
Amministratore Delegato
Simone Badioli - Membro del Comitato Esecutivo
Consiglieri
Francesco Ferretti - Membro del Comitato Esecutivo
Roberto Lugano
Bettina Campedelli
Francesca Pace
Marco Francesco Mazzù
Daniela Saitta
Presidente
Stefano Morri
Sindaci
Carla Trotti
Fernando Ciotti
Sindaci Supplenti
Nevio Dalla Valle
Daniela Elvira Bruno
Consiglio di Amministrazione
Collegio sindacale
Comitato per
la Remunerazione
Presidente
Daniela Saitta
Consiglieri
Roberto Lugano
Marco Francesco Mazzù
Presidente
Bettina Campedelli
Consiglieri
Daniela Saitta
Francesca Pace
Comitato Controllo
Rischi e Sostenibili
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Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2024
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Brand portfolio
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AEFFE
Via Delle Querce, 51
47842 - San Giovanni in Marignano
Italia
POLLINI
Via Erbosa I° tratto, 92
47030 - Gatteo
Italia
MILANO
FERRETTI PHILOSOPHY POLLINI
Via Donizetti, 48
20122 Milano
Italia
LONDRA
MOSCHINO FERRETTI PHILOSOPHY
28-29 Conduit Street
W1S 2YB Londra
Inghilterra
NEW YORK
GRUPPO
30 West 56
th
Street
10019 New York
Stati Uniti
MILANO
MOSCHINO
Via San Gregorio, 28
20124 Milano
Italia
PARIGI
GRUPPO
43, Rue du Faubourg Saint Honorè
75008 - Parigi
Francia
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Principali dati ed indici economico finanziari
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Totale ricavi
(Valori in milioni di Euro)
359,2
329,4
Margine operativo lordo (EBITDA) *
(Valori in milioni di Euro)
84,7
5,8
Risultato operativo (EBIT)
(Valori in milioni di Euro)
48,5
(27,1)
Risultato ante imposte
(Valori in milioni di Euro)
37,0
(37,9)
Risultato d'esercizio per il gruppo
(Valori in milioni di Euro)
19,3
(32,1)
Risultato base per azione
(Valori in unità di Euro)
0,196
(0,327)
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti)
(Valori in milioni di Euro)
50,7
(1,1)
Cash Flow/Totale ricavi
(Valori in percentuale)
14,1
(0,3)
* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una
misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come
misura contabile nell'ambito sia dei Principi Contabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura
alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili
di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e
pertanto potrebbe non essere comparabile.
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Capitale Investito Netto
(Valori in milioni di Euro)
250,5
332,7
Indebitamento Finanziario Netto
(Valori in milioni di Euro)
152,4
253,5
Patrimonio netto di Gruppo
(Valori in milioni di Euro)
97,8
79,1
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 0,9
0,7
Attività a breve/Passività a breve
Quoziente
2,0
2,1
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 0,9
1,0
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto
Quoziente
1,6
3,2
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto
(Valori in percentuale)
19,4
(8,2)
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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024
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Relazione sulla gestione e sostenibilità
1. SCENARIO ECONOMICO
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell’ambito delle quali il nostro Gruppo si è
trovato ad operare.
QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE
Secondo la stima rapida preliminare dell’Eurostat, l’economia ha ristagnato nel quarto trimestre del 2024. Dovrebbe
restare debole nel breve periodo. Le indagini segnalano una perdurante contrazione nel settore manifatturiero, a fronte
di un’espansione nel comparto dei servizi. Il clima di fiducia dei consumatori è fragile e le famiglie non hanno ancora
tratto dall’aumento dei redditi reali uno stimolo sufficiente a incrementare significativamente la propria spesa.
Ciononostante, continuano a sussistere i presupposti per una ripresa. Malgrado l’indebolimento registrato negli ultimi
mesi, il mercato del lavoro continua a mostrare vigore, con un tasso di disoccupazione che si mantiene basso, al 6,3 per
cento a dicembre. Un mercato del lavoro solido e redditi più elevati dovrebbero migliorare il clima di fiducia dei
consumatori e consentire un aumento della spesa. La maggiore convenienza del credito dovrebbe inoltre stimolare i
consumi e gli investimenti nel corso del tempo. A condizione che le tensioni commerciali non si intensifichino, le
esportazioni dovrebbero sostenere la ripresa a fronte dell’aumento della domanda mondiale.
I rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso. Maggiori frizioni nel commercio internazionale
potrebbero pesare sulla crescita dell’area dell’euro, frenando le esportazioni e indebolendo l’economia mondiale. Il calo
di fiducia potrebbe impedire ai consumi e agli investimenti di recuperare al ritmo atteso. Ciò potrebbe essere amplificato
dai rischi geopolitici, come la guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente,
suscettibili di causare interruzioni nelle forniture di energia e di gravare ulteriormente sugli scambi internazionali. La
crescita potrebbe inoltre risultare inferiore se gli effetti ritardati dell’inasprimento della politica monetaria durassero p
a lungo di quanto atteso, mentre potrebbe rivelarsi superiore se le migliori condizioni di finanziamento e il calo
dell’inflazione consentissero un più rapido recupero dei consumi e degli investimenti interni.
L’Europa si trova ad affrontare sfide cruciali per stimolare la produttività, gli investimenti e l’innovazione, e quindi la sua
competitività e resilienza. Sfide di lunga data quali la bassa crescita della produttività, la regolamentazione onerosa e le
difficoltà demografiche sono state aggravate da tensioni geopolitiche, frammentazione del commercio e prospettive di
prezzi dei beni energetici sempre più elevati. Per affrontare queste sfide sono necessarie riforme strutturali generali
mirate a una maggiore efficienza della regolamentazione, al rafforzamento della governance e della capacità
amministrativa, al miglioramento della qualità dell’istruzione e della corrispondenza tra domanda e offerta di competenze
e alla modernizzazione delle infrastrutture. La popolazione sta diminuendo e le nostre società stanno invecchiando,
pertanto il sostegno alla forza lavoro dipenderà da tassi di partecipazione più elevati, in particolare tra le donne e gli
anziani, oltre che da politiche di immigrazione ben concepite per affrontare le carenze di manodopera e sostenere la
crescita a lungo termine.
SCENARIO MACROECONOMICO DELL’ABBIGLIAMENTO
Il Consensus 2025 realizzato da Altagamma stima una crescita moderata del mercato per il 2025 a causa della situazione
macroeconomica internazionale, che resta incerta per via di diversi fattori: inflazione, tassi di interesse elevati, tensioni
geopolitiche, incrementi di prezzi e calo del potere d’acquisto dei consumatori di fascia medio-alta.
Si stima una crescita dei ricavi del 3% come media generale dei personal luxury goods e un’EBITDA in crescita sempre del
3%. La ripresa dei viaggi e la ritrovata fiducia dei cinesi potrebbero avere nel secondo semestre un impatto positivo su
questo scenario.
Si prevede una crescita del 2% per l’Europa. La debole domanda interna sarà parzialmente compensata dai flussi turistici,
in particolar modo quelli americani. Il mercato Nordamericano si conferma prioritario per i settori del lusso, con una
previsione di crescita del +3,5%, pur restando in attesa di possibili dazi USA sui prodotti europei a seguito dell’elezione di
Donald Trump.
Incerta la crescita in Cina (+3%), per via della più cauta domanda della classe media e della crisi immobiliare che ha inciso
sulla fiducia dei consumatori. Il governo sta varando nuovi aiuti e tagli fiscali che potrebbero avere effetto nella seconda
parte del 2025. Asia e Cina saranno l’ago della bilancia per il lusso.
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Il Medio Oriente conferma una crescita stimata del +5%, nonostante le tensioni e l’instabilità politica.
I consumatori del lusso presentano una forte polarizzazione fra l’1% degli HNWI (High Net Worth Individuals) e le altre
fasce di consumatori, che perdono invece potere d’acquisto a livello globale. Si confermano l’attenzione per le esperienze
e il maggiore peso dei consumatori più maturi rispetto alla GenZ. I cinesi non sono più i best performer del comparto e la
contrazione è stata significativa. Nel 2025 la crescita resterà positiva con un +2% e una possibile ripresa dei viaggi nella
seconda metà dell’anno.
Si prevede che gli americani saranno i best performer con un +4,5%. Dopo le elezioni i consumi dovrebbero riprendere e
il calo dell’inflazione potrebbe agevolare i consumatori medio-alti e aspirazionali. Gli europei sono da sempre consumatori
più cauti e maturi: nel 2025 non si stimano crescite significative (+2%).
Crescite più modeste per la pelletteria (+2%) e per le calzature (+1%). Per la pelletteria, gli aumenti di prezzi, il calo dei
consumatori occasionali e del turismo cinese hanno ridotto le vendite e aumentato gli stock. Si stima una crescita
moderata dell’abbigliamento (+3%), molto polarizzata fra i marchi che continuano a crescere (quiet luxury) e marchi che
registrano performance minori.
Il retail fisico (+5%) è il best performer, grazie allo sviluppo di nuovi mercati e rimane un canale strategico per il lusso
grazie a servizi ad hoc e personalizzati, showroom dedicati, modalità esclusive di vendita, aree di entertainment ed
experience. Il retail digitale - previsto in crescita del 3% - è intrinsecamente legato ai negozi fisici e presidiato dai brand,
con focus sull’Intelligenza Artificiale. Il wholesale, sia fisico che digitale, conferma la perdurante crisi e non si stima una
crescita (0%).
2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA’ SVOLTE DAL GRUPPO
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella
produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il
Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un’ottica di costante attenzione all’unicità ed esclusività, le proprie collezioni
sia con marchi di proprietà, tra i quali “Alberta Ferretti”,Philosophy di Lorenzo Serafini, “Moschino” e “Pollini”, sia con
marchi di cui è licenziataria. Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione
di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo, occhiali e altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l’offerta, in due
segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e
pelletteria.
La divisione
prêt-porter
La divisione prêt-à-porter, che si compone principalmente della realtà aziendale di Aeffe, opera prevalentemente nella
creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie,
beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la
realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo Serafini”,
“Moschino”, “Boutique Moschinoe “Love Moschino”) sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al
Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail
sia attraverso il canale wholesale.
Inoltre Aeffe realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare e in particolare le collezioni di lingerie,
underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi
di proprietà del Gruppo, quali “Moschino”, sia con marchi in licenza da soggetti terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per
la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di
licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea Love, ai profumi e agli occhiali delle linee Moschino.
Aeffe
L’attività di Aeffe trae origine dall’iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa
individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui
personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell’evoluzione di Aeffe.
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La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione
multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al
know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.
In quest’ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce,
su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio “Moschino Couture!”.
La maison Moschino nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello
internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli
amici raccolgono l’eredità dello stilista rispettandone l’identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di
Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile
dell’immagine e dello stile del marchio.
Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-
à-porter donna a marchio “Jean Paul Gaultier”.
Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della
pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive
linee di accessori.
Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella
realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.
Nel 2007 Aeffe viene quotata sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan di Borsa Italiana.
Nel 2021 Aeffe SpA. ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la partecipazione minoritaria
del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
Nel 2022 la controllata al 100% Velmar S.p.A. viene fusa per incorporazione in Aeffe S.p.A..
Nel 2023 la controllate al 100% Moschino S.p.A. e Aeffe Retail S.p.A. vengono fuse per incorporazione in Aeffe S.p.A.. A
seguito delle fusioni delle società italiane si è perfezionato anche il processo di razionalizzazione e riorganizzazione delle
controllate estere in Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
Aeffe Germany
Aeffe Germany è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Metzingen in Germania che commercializza
capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Spagna
Aeffe Spagna è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Barcellona in Spagna che commercializza
capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Netherland
Aeffe Netherland è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Roermond in Olandache commercializza
capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Moschino Korea
Moschino Korea è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera nel comparto retail tramite
negozi a gestione diretta e duty free che commercializzano le linee Moschino nel Paese.
Fashoff Uk
Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l’attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, Alberta Ferretti
e Philosophy di Lorenzo Serafini.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.
Moschino France
Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l’attività di agenzia per le collezioni Moschino”, Alberta
Ferretti” e “Philosophy di Lorenzo Serafini”. La società gestisce, inoltre, direttamente due boutique monomarca a Parigi,
una per la commercializzazione del marchio “Moschinoe una per il marchio “Alberta Ferretti”.
Aeffe Group Inc
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Aeffe Group Inc è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel 2014 con sede a New York.
La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di
abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalla consociata Pollini S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari,
per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di
agente per alcune di queste linee. L’attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.
La società gestisce una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a New York.
Moschino Asia Pacific
Moschino Asia Pacific, società fondata nel 2021 con sede a Hong Kong e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., svolge servizi
commerciali per i mercati asiatici. Dal 2024 opera anche nel comparto retail tramite negozi siti a Hong Kong.
Moschino Kids
Moschino Kids, sita in Padernello di Paese (TV), società costituita nel 2022 e partecipata da Aeffe e Altana, rispettivamente
con una quota del 55% e del 45%, avente ad oggetto l’affidamento, a decorrere dalla stagione autunno/inverno 2023,
della produzione, commercializzazione, distribuzione e vendita di articoli di abbigliamento relativi alle collezioni Moschino
Baby, Kids e Teen (le Collezioni Bambino). La scelta di costituire Moschino Kids in società con Altana testimonia
l’apprezzamento di Moschino rispetto ad un player specifico del mercato e la volontà di raggiungere nuovi ed importanti
obiettivi di crescita.
Moschino Shanghai
Moschino Shanghai, sita in Shanghai, è una società controllata al 100% da Moschino Asia Pacific e gestisce direttamente
numerosi negozi in Cina.
La divisione calzature e pelletteria
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate,
opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori
coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L’attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la distribuzione
dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio Pollini”, quali i contratti di licenza per la realizzazione di
ombrelli, foulard e cravatte.
Pollini
L’attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera
italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L’Italia
rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla
realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una
forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una
diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma
di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.
Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.
Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando
collezioni “a tema” (tra le quali la collezione di calzature sportiveDaytona” ispirata al mondo delle corse motociclistiche).
Già negli anni settanta l’attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni
vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte
le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.
Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un’estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000
coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede
vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.
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Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l’acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini.
L’acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha
consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.
Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e
distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..
Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l’unico azionista.
Pollini Retail
Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet,
site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.
Pollini Suisse
Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.
Pollini Austria
Pollini Austria gestisce direttamente due punti vendita a Pandorf, di cui uno monomarca che commercializza le linee
Pollini e uno che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
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3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
%
Esercizio
%
Variazioni
%
2024
sui ricavi
2023
sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
250.798.738
100,0%
318.622.270
100,0%
(67.823.532)
(21,3%)
Altri ricavi e proventi
108.427.572
43,2%
10.739.468
3,4%
97.688.104
909,6%
TOTALE RICAVI
359.226.310
143,2%
329.361.738
103,4%
29.864.572
9,1%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (22.165.546) (8,8%) (843.975) (0,3%) (21.321.571) 2.526,3%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(89.380.175)
(35,6%)
(128.345.960)
(40,3%)
38.965.785
(30,4%)
Costi per servizi (85.661.218) (34,2%) (110.365.644) (34,6%) 24.704.426
(22,4%)
Costi per godimento beni di terzi
(5.241.988)
(2,1%)
(6.031.801)
(1,9%)
789.813
(13,1%)
Costi per il personale (68.336.744) (27,2%) (71.819.173) (22,5%) 3.482.429
(4,8%)
Altri oneri operativi
(3.718.537)
(1,5%)
(6.172.332)
(1,9%)
2.453.795
(39,8%)
Totale costi operativi (274.504.208) (109,5%) (323.578.885) (101,6%) 49.074.677
(15,2%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
84.722.102
33,8%
5.782.853
1,8%
78.939.249
1.365,1%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
(4.200.989)
(1,7%)
(4.283.715)
(1,3%)
82.726
(1,9%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali (5.246.990) (2,1%) (5.506.213) (1,7%) 259.223
(4,7%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso
(21.799.252)
(8,7%)
(21.094.629)
(6,6%)
(704.623)
3,3%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti (4.979.979) (2,0%) (2.017.114) (0,6%) (2.962.865) 146,9%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni
(36.227.210)
(14,4%)
(32.901.671)
(10,3%)
(3.325.539)
10,1%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)
48.494.892
19,3%
(27.118.818)
(8,5%)
75.613.710
n.a.
Proventi finanziari 848.220
0,3% 342.201
0,1% 506.019
147,9%
Oneri finanziari
(9.950.720)
(4,0%)
(8.707.525)
(2,7%)
(1.243.195)
14,3%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso (2.414.529) (1,0%) (2.415.584) (0,8%) 1.055
(0,0%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari
(11.517.029)
(4,6%)
(10.780.908)
(3,4%)
(736.121)
6,8%
RISULTATO ANTE IMPOSTE
36.977.863
14,7%
(37.899.726)
(11,9%)
74.877.589
n.a.
Imposte
(17.515.005)
(7,0%)
5.909.492
1,9%
(23.424.497)
n.a.
RISULTATO NETTO
19.462.858
7,8%
(31.990.234)
(10,0%)
51.453.092
n.a.
Perdita/(Utile) di competenza delle
min.azionarie
(134.825) (0,1%) (153.713) (0,0%) 18.888
(12,3%)
RISULTATO NETTO PER IL GRUPPO
19.328.033
7,7%
(32.143.947)
(10,1%)
51.471.980
n.a.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2024 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 250.799 migliaia rispetto a Euro 318.622 migliaia
dell’esercizio 2023, con un decremento del 21,3% (-21,2% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 166.085 migliaia, registrando un decremento del 21,8% a cambi
correnti rispetto al 2023 (-21,7% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno segnato un calo
del 25,3%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle elisioni tra le due divisioni e sono ammontati a Euro
106.214 migliaia.
16
Ripartizione dei ricavi per marchio
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
%
2023
%
Variaz.
%
Alberta Ferretti
18.082
7,2%
21.897
6,9%
(3.815)
(17,4%)
Philosophy
14.703
5,9%
17.532
5,5%
(2.829)
(16,1%)
Moschino
186.291
74,3%
240.753
75,6%
(54.462)
(22,6%)
Pollini
30.818
12,3%
34.510
10,8%
(3.692)
(10,7%)
Altri
905
0,3%
3.930
1,2%
(3.025)
(77,0%)
Totale
250.799
100,0%
318.622
100,0%
(67.823)
(21,3%)
Nell’esercizio 2024, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un decremento del 17,4% con un’incidenza sul fatturato del
7,2%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un decremento del 16,1%, con un’incidenza sul
fatturato del 5,9%.
Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un decremento del 22,6%, con un’incidenza sul fatturato del 74,3%.
Il marchio Pollini ha registrato una decrescita del 10,7%, con un’incidenza sul fatturato consolidato pari al 12,3%, mentre
il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 77,0%, con un’incidenza sul fatturato dello
0,3%.
Ripartizione dei ricavi per area geografica
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
%
2023
%
Variaz.
%
Italia
106.422
42,4%
133.964
42,0%
(27.542)
(20,6%)
Europa (Italia esclusa)
76.548
30,5%
98.644
31,0%
(22.096)
(22,4%)
Asia e Resto del mondo
52.418
20,9%
66.679
20,9%
(14.261)
(21,4%)
America
15.411
6,2%
19.335
6,1%
(3.924)
(20,3%)
Totale
250.799
100,0%
318.622
100,0%
(67.823)
(21,3%)
Le vendite sul mercato ITALIA, con un’incidenza del 42,4% sul fatturato, hanno riportato un decremento del 20,6%
rispetto al 2023 attestandosi a Euro 106.422 migliaia.
Le vendite in EUROPA, con un’incidenza sul fatturato del 30,5%, hanno riportato un decremento del 22,4% attestandosi
a Euro 76.548 migliaia. Il decremento è legato a specifici paesi e mercati sia a livello wholesale sia retail.
In ASIA e nel RESTO DEL MONDO il Gruppo ha conseguito ricavi per Euro 52.418 migliaia, con un’incidenza sul fatturato
del 20,9%, in diminuzione del 21,4% rispetto al 2023.
A tassi di cambio correnti, le vendite in AMERICA, con un’incidenza sul fatturato del 6,2%, hanno registrato un decremento
del 20,3%.
Ripartizione dei ricavi per canale distributivo
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
%
2023
%
Variaz.
%
Wholesale
160.155
63,8%
213.865
67,1%
(53.710)
(25,1%)
Retail
82.683
33,0%
94.876
29,8%
(12.193)
(12,9%)
Royalties
7.961
3,2%
9.881
3,1%
(1.920)
(19,4%)
Totale
250.799
100,0%
318.622
100,0%
(67.823)
(21,3%)
17
Nel 2024 il Gruppo ha registrato un decremento nei tre canali distributivi.
I ricavi del CANALE WHOLESALE, che rappresentano il 63,8% del fatturato (Euro 160.155 migliaia), hanno registrato un
decremento del 25,1%.
I ricavi del CANALE RETAIL, che rappresentano il 33,0% delle vendite del Gruppo (Euro 82.683 migliaia), hanno evidenziato
un decremento del 12,9% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio.
I ricavi per ROYALTIES, che rappresentano il 3,2% del fatturato consolidato (Euro 7.961 migliaia), si sono ridotti del 19,4%
rispetto al 2023.
Costo per il personale
Il costo del personale passa da Euro 71.819 migliaia dell’esercizio 2023 a Euro 68.337 migliaia dell’esercizio 2024,
registrando un decremento pari a Euro 3.482 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,5% dell’esercizio
2023 al 27,2% dell’esercizio 2024.
La forza lavoro passa da una media di 1.342 unità dell’esercizio 2023 alle 1.315 unità dell’esercizio 2024.
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Operai
243
246
(3)
(1,2%)
Impiegati-quadri
1.047
1.069
(22)
(2,1%)
Dirigenti
25
27
(2)
(7,4%)
Totale
1.315
1.342
(27)
(2,0%)
Margine operativo lordo (EBITDA)
Nell’esercizio 2024, l’EBITDA consolidato, è stato positivo per Euro 84.722 migliaia (con un’incidenza del 33,8% sul
fatturato), registrando un incremento di Euro 78.939 migliaia rispetto all’EBITDA del 2023 pari a Euro 5.783 migliaia (con
un’incidenza dell’1,8% sul fatturato).
L’EBITDA del 2024 include la plusvalenza realizzata a seguito della cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio
“Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi.
Per la divisione prêt-à-porter l’EBITDA del 2024 è stato positivo per Euro 77.698 migliaia, rispetto ad un valore negativo
di Euro 12.390 migliaia del 2023, registrando un incremento di Euro 90.088 migliaia.
Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2024 l’EBITDA è stato di Euro 7.024 migliaia (pari al 6,6% delle vendite), rispetto
all’EBITDA di Euro 18.173 migliaia del 2023 (pari al 12,8% del fatturato), con un decremento di Euro 11.149 migliaia.
Risultato operativo (EBIT)
L’EBIT consolidato è stato positivo per Euro 48.495 migliaia, registrando un incremento pari a Euro 75.614 migliaia,
rispetto all’EBIT negativo del 2023 pari a Euro 27.119 migliaia, dovuto al miglioramento dell’EBITDA.
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da una perdita di Euro 37.900 migliaia nel 2023 ad un utile di Euro 36.978 migliaia nel 2024,
con un incremento in valore assoluto di Euro 74.878 migliaia.
Risultato netto
L’utile netto dopo le imposte è stato pari a Euro 19.463 migliaia rispetto alla perdita di Euro 31.990 migliaia del 2023.
18
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Crediti commerciali
40.679.783
56.121.993
Rimanenze 89.233.482
112.249.596
Debiti commerciali
(63.781.185)
(78.734.518)
CCN operativo
66.132.080
89.637.071
Altri crediti correnti 26.089.738
26.200.359
Crediti tributari 8.848.183
12.165.895
Attività per derivati 503.364
63.229
Altri debiti correnti (14.081.399) (16.511.021)
Debiti tributari (5.382.568) (3.232.628)
Passività per derivati -
-
Capitale circolante netto
82.109.398
108.322.905
Immobilizzazioni materiali 57.363.541
60.437.231
Immobilizzazioni immateriali 49.118.488
62.911.753
Attività per diritti d'uso 77.578.905
102.226.024
Partecipazioni 41.196
41.196
Altre attività non correnti 105.641
93.927
Attivo immobilizzato
184.207.771
225.710.131
Fondi relativi al personale (2.978.634) (3.205.866)
Accantonamenti (7.352.056) (2.179.554)
Attività disponibili per la vendita 4.349.496
-
Passività non finanziarie (1.090.833) (1.397.873)
Attività fiscali per imposte anticipate 18.898.568
16.991.324
Passività fiscali per imposte differite (27.599.221) (11.527.794)
CAPITALE INVESTITO NETTO
250.544.489
332.713.273
Capitale sociale 24.606.247
24.606.247
Altre riserve 37.467.751
89.606.998
Utili/(perdite) esercizi precedenti 16.392.528
(2.973.651)
Risultato di periodo 19.328.033
(32.143.947)
Patrimonio Netto del Gruppo
97.794.559
79.095.647
Patrimonio Netto di Terzi 351.818
144.661
Totale Patrimonio Netto
98.146.377
79.240.308
Disponibilità liquide (20.818.807) (14.625.807)
Passività finanziarie non correnti 55.162.234
78.607.579
Passività finanziarie correnti 33.396.452
88.511.881
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA SENZA IFRS 16
67.739.879
152.493.653
Passività per leasing non correnti
67.483.425
83.187.931
Passività per leasing correnti
17.174.808
17.791.381
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
152.398.112
253.472.965
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
250.544.489
332.713.273
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2023, il capitale investito netto è diminuito del 24,7%.
19
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 82.109 migliaia (32,7% dei ricavi) rispetto a Euro 108.323 migliaia del 31
dicembre 2023 (34,0% dei ricavi).
L’analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:
il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 26,2% (Euro 23.505 migliaia), con
unincidenza sui ricavi che passa dal 28,1% del 2023 al 26,4% del 2024.
la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 2.319 migliaia rispetto al
periodo precedente principalmente per il decremento dei debiti verso clienti;
la somma dei crediti tributari e debiti tributari diminuisce di complessivi Euro 5.468 migliaia. Tale decremento è
dovuto principalmente al decremento dei crediti tributari per IRES e all’incremento dei debiti tributari per IRAP.
Attivo immobilizzato
La variazione delle attività fisse di Euro 41.502 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto al 31 dicembre 2023, è dovuta
principalmente alla cessione del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe
merceologia 3, della cessione di una boutique a Milano e della riclassifica nella attività disponibili per la vendita delle
immobilizzazioni di una boutique a Roma.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024 mostra un indebitamento di Euro 152.398 migliaia comprensivo
dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 253.473 migliaia del 31 dicembre 2023, con un miglioramento di
Euro 101.075 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2024 relativo all’IFRS 16 ammonta a Euro 84.658 migliaia di cui
Euro 17.175 migliaia correnti e Euro 67.483 migliaia non correnti. L’indebitamento al netto dell’effetto IFRS 16 di fine
dicembre 2024 ammonta a Euro 67.740 migliaia rispetto all’indebitamento di Euro 152.494 migliaia di fine dicembre
2023, registrando un miglioramento di Euro 84.754 migliaia.
Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe
della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della
Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98 milioni
interamente corrisposto.
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 18.906 migliaia passando da Euro 79.240 migliaia al 31 dicembre
2023 a Euro 98.146 migliaia al 31 dicembre 2024. I motivi di questo incremento sono principalmente riferibili all’utile
d’esercizio. Il numero di azioni è di 107.362.504.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
Azionisti rilevanti
%
COLLOPORTUS S.R.L. 30,899%
FQUATTRO S.R.L. 30,899%
Altri azionisti (*) 38,202%
(*) 8,325% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
20
RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL’ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON
I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2024
ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della
Capogruppo Aeffe S.p.A.:
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio netto al 31
dicembre 2024
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2024
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe
83.165
35.607
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al Gruppo,
al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
8.542 (16.330)
Effetto riapertura business combinations 16.823 (1.039)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di controllate
consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
(7.969) 929
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo
-
-
Effetto netto di altre scritture di consolidamento (2.415) 296
Totale rettifiche di consolidamento
14.981
(16.144)
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo
97.794
19.328
Patrimonio Netto e Utile di Terzi
352
135
Patrimonio Netto e Utile Totale
98.146
19.463
4. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento
tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.
5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO
In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle
informazioni già riportate nelle note al bilancio.
6. GOVERNO SOCIETARIO E ASSETTI PROPRIETARI
Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui il Codice di Corporate
Governance delle società quotate (il “Codice”) approvato nel gennaio 2020 dal Comitato Corporate Governance di Borsa
Italiana.
Il Codice si rivolge a tutte le società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana e
costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e
gestititi da Borsa Italiana.
L’adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice non è
attualmente imposto da alcuna norma di legge: l’adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è,
pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune
raccomandazioni del Codice sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel
D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il “Testo Unico della Finanza”), come successivamente modificato, nel Regolamento
Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il “Regolamento Emittenti”), nonché nel
Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il “Regolamento di Borsa”) e nelle Istruzioni di Borsa
con riferimento specifico alle società ammesse alla negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.
Le società adottano il Codice con prevalenza della sostanza sulla forma e applicano le sue raccomandazioni secondo il
criterio del “comply or explain.
In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la relazione sul governo societario e gli assetti societari
che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell’art. 123-bis TUF (la “Relazione), che contiene una
21
descrizione generale del sistema di governo societario adottato dalla Società e riporta le informazioni sugli assetti
proprietari e sull’adesione al Codice ed è disponibile sul sito internet www.aeffe.com
.
7. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo possiede 8.937.519 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che
corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state acquistate azioni proprie.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti,
né direttamente né indirettamente detenute.
8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le
stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del
Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi
prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006,
sono presentate nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
9. RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
Sommario
INFORMATIVA GENERALE 24
CRITERI PER LA REDAZIONE 24
BP-1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità 24
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche 24
GOVERNANCE 25
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo 25
GOV 2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate 29
GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione 29
GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza 30
GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità 31
STRATEGIA 31
SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore 31
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi 38
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 40
GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ 40
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti Analisi di
Doppia Rilevanza 40
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa 53
MDR-P Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti 53
INFORMATIVA AMBIENTALE 56
Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 56
ESRS E1 - CAMBIAMENTI CLIMATICI 63
E1 GOV-3 - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione 63
E1 SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 63
E1 IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti 64
22
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione del cambiamento climatico 64
E1-2 Politiche relative alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico 64
E1-3 Azioni e risorse in relazione alle politiche sul cambiamento climatico 65
E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico 65
E1-5 Consumo e mix energetico 66
E1-6 Emissioni di GHG totali e Scope 1, 2, 3 67
ESRS E2 - INQUINAMENTO 69
E2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
all'inquinamento 69
E2-1 Politiche relative all'inquinamento 70
E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento 70
E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento 70
E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo 71
E2-5 Sostanze preoccupanti 71
ESRS E3 - ACQUA E RISORSE MARINE 71
E3 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle
acque e alle risorse marine 71
E3-1 Politiche connesse alle acque e alle risorse marine 71
E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine 71
E3-3 Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine 71
E3-4 Consumo idrico 71
ESRS E4 - BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI 72
E4-1 Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi nella strategia e nel modello aziendale 72
E4 SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 72
E4 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi
alla biodiversità e agli ecosistemi 72
E4-2 Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi 72
E4-3 Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi 72
E4-4 Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi 73
E4-5 Metriche d'impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli ecosistemi 73
ESRS E5 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE 73
E5 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi
all'uso delle risorse e all'economia circolare 73
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare 73
E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare 73
E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare 76
E5-4 Flussi di risorse in entrata 76
E5-5 Flussi di risorse in uscita 82
INFORMATIVA SOCIALE 85
ESRS S1 - FORZA LAVORO PROPRIA 85
S1 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interesse 85
S1 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 85
S1-1 Politiche relative alla propria forza lavoro 85
S1-2 Processi di coinvolgimento della propria forza lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti 86
S1-3 Processi per rimediare agli impatti negativi e canali per la forza lavoro per segnalare preoccupazioni 86
S1-4 Azioni sugli impatti materiali sulla forza lavoro, gestione dei rischi e opportunità e loro efficacia 87
S1-5 Obiettivi per gestire impatti negativi materiali, avanzare impatti positivi e gestire rischi e opportunità 92
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'azienda 92
S1-7 Caratteristiche dei non-dipendenti nella forza lavoro dell'azienda 95
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale 96
23
S1-9 Metriche sulla diversità 96
S1-10 Salari adeguati 97
S1-11 Protezione sociale 97
S1-12 Persone con disabilità 98
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze 98
S1-14 Metriche di salute e sicurezza 100
S1-15 Metriche sul bilanciamento vita-lavoro 101
S1-16 Metriche sulla remunerazione 102
S1-17 Incidenti, reclami e impatti gravi sui diritti umani 103
ESRS S2 - LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE 104
S2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi 104
S2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 104
S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore 104
S2-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti 105
S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di
esprimere preoccupazioni 105
S2-4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali
azioni 105
S2-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti 106
ESRS S4 - CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI 107
S4 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interesse 107
S4 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 107
S4-1 Politiche relative ai consumatori e agli utenti finali 108
S4-2 Processi per coinvolgere i consumatori e gli utenti finali riguardo agli impatti 108
S4-3 Processi per rimediare agli impatti negativi e canali per i consumatori e gli utenti finali per sollevare
preoccupazioni 108
S4-4 Azioni relative agli impatti materiali sui consumatori e sugli utenti finali, approcci alla gestione dei rischi
materiali e al perseguimento delle opportunità materiali relative ai consumatori e agli utenti finali ed efficacia di tali
azioni. 109
S4-5 Obiettivi relativi alla gestione degli impatti negativi materiali, al miglioramento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità materiali 111
Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità 111
INFORMATIVA DI GOVERNANCE 113
ESRS G1 CULTURA AZIENDALE E CONDOTTA DELLE IMPRESE 113
G1 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo 113
G1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti 113
G1-1 Politiche in materia di cultura d’impresa e condotta delle imprese 113
G1-2 Gestione delle relazioni con i fornitori 114
G1-3 Prevenzione e monitoraggio della corruzione attiva e passiva 117
G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o passiva 118
Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità 118
APPENDICE
BP-2 174
ESRS 2 SBM-3 178
EU Datapoint Table 209
Tabelle S1-6 219
24
INFORMATIVA GENERALE
CRITERI PER LA REDAZIONE
BP-1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità
Il presente documento costituisce la Rendicontazione di sostenibilità del Gruppo Aeffe, di seguito anche “Gruppo” e
“Aeffe”, redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 che ha recepito a livello nazionale italiano la
Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive, d’ora in avanti “CSRD”).
Il documento è stato redatto al fine di assicurare la comprensibilità delle informazioni inerenti alle attività del Gruppo,
nonché le altre caratteristiche qualitative dell’impresa di cui all’ESRS 1, Appendice B, del Regolamento delegato (UE)
2023/2772 di attuazione della Direttiva europea sopra citata.
Il documento comunica le informazioni di sostenibilità di Aeffe su base consolidata, secondo il perimetro e il periodo di
rendicontazione adottato nella Relazione finanziaria annuale 2024 dal 1° gennaio al 31 dicembre. Eventuali scostamenti
dei dati sono riportati con opportune note a piè di pagina. Ove possibile, è presente un confronto con gli esercizi finanziari
2022 e 2023. Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella ESRS che identifica, all’interno della Relazione sulla gestione, le
informazioni riferibili alla Rendicontazione di sostenibilità.
La presente Rendicontazione copre la catena del valore del Gruppo, che è stata tenuta in debita considerazione nello
svolgimento dell’analisi di doppia rilevanza, comprendendo anche le informazioni su impatti, rischi e opportunità (c.d.
“IRO”) generati nell’ambito dei rapporti commerciali diretti e indiretti lungo la value chain. In ottemperanza al principio
di rilevanza, le informazioni inserite all’interno della Rendicontazione riguardano gli aspetti più significativi della catena
del valore a monte e a valle; ciò non comporta la comunicazione di informazioni su tutti gli attori della catena del valore,
in quanto il Gruppo ha deciso di avvalersi della possibilità di utilizzare il periodo di phase-in concesso sia dai principi ESRS
che dall’art.4, comma 4 del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 (ad eccezione delle informazioni riportate
relativamente alle emissioni Scope 3, che includono dati relativi alla catena del valore). La catena del valore è stata
suddivisa in più fasi, a partire dall’estrazione e/o dalla produzione di materie prime e culminando con il fine vita del
prodotto (v. pag. x).
Il Gruppo non si è avvalso di una delle opzioni per omettere informazioni di cui alle lettere d) ed e) del paragrafo 5 delle
Informazioni generali del Regolamento delegato (UE) 2023/2772 di attuazione della Direttiva (UE) 2022/2464 sopra citata.
La Rendicontazione di sostenibilità non include informazioni prescritte da altre normative contenenti obblighi di
comunicazione di informazioni sulla sostenibilità o da disposizioni in materia di sostenibilità generalmente accettate.
La Rendicontazione consolidata di sostenibilità, inclusa nella Relazione sulla gestione, è sottoposta a limited assurance da
parte della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Relazione della Società di revisione sulla Rendicontazione consolidata di sostenibilità è presentata in calce al presente
documento.
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche
Le informazioni quali-quantitative raccolte derivano da rilevazioni dirette, salvo alcune stime debitamente segnalate
all’interno del documento ed effettuate senza comprometterne l’accuratezza. Tali stime sono state introdotte a seguito
dell’impossibilità da parte del Gruppo di reperire tali dati, nonostante gli sforzi compiuti. Aeffe si impegna, nei prossimi
esercizi, a rendicontare tali informazioni sulla base di dati puntuali e direttamente rilevati, anche in considerazione
dell’implementazione di iniziative previste dal piano industriale, quali l’adozione di un sistema di Enterprise Resource
Planning (ERP) a livello di Gruppo e lo sviluppo del progetto di Customer Relationship Management (CRM). L’eventuale
certificazione della metodologia di calcolo delle metriche da parte di enti terzi è riportata nelle relative note esplicative
all’interno del documento. Per quel che concerne gli obblighi d’informativa ambientale, i dati relativi alle socie
commerciali del Gruppo concorrono alla formazione delle metriche del consolidato sotto forma di stime. Le stime p
significative riguardano la rendicontazione delle emissioni di Scope 3, nonostante l’utilizzo di standard e framework
25
internazionali
1
. Questo perché la misurazione delle emissioni lungo la catena del valore, sia a monte che a valle, è
influenzata da diversi fattori che ne rendono complessa la quantificazione. Molti dei dati necessari provengono da fonti
terze o indirette e le metodologie attualmente disponibili per la raccolta e l’elaborazione delle informazioni presentano
limitazioni intrinseche. Per calcolare le emissioni di Aeffe, al fine di garantire la massima accuratezza nella misurazione,
sono stati raccolti, ove possibile, dati di origine diretta, quali fatture del carburante, bollette relative ai consumi energetici
e documenti contabili. Ulteriori informazioni sono state acquisite tramite documenti interni condivisi, comunicazioni via
e-mail contenenti dati tecnici e riunioni di approfondimento con i referenti aziendali. Tuttavia, pur essendo soggetta a un
certo grado di incertezza, la rendicontazione delle emissioni di Scope 3 si basa su principi scientifici riconosciuti e
rappresenta un'analisi valida e affidabile ai fini della valutazione dell'impatto ambientale.
La Rendicontazione di sostenibilità include, inoltre, le informazioni richieste dall’art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852
del 18 giugno 2020 (c.d. “Regolamento Tassonomia Ambientale”) e dei Regolamenti delegati (UE) 2021/2178, 2021/2139,
2023/2485 e 2023/2486 ad esso collegati. Per la redazione del documento sono state prese in considerazione le
raccomandazioni comunicate dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) ad ottobre 2023 in riferimento alla
disclosure ex Art. 8 del Regolamento Tassonomia e sulle questioni legate al cambiamento climatico. Aeffe presenta,
all’interno del paragrafo di riferimento “Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852”, una
descrizione delle analisi svolte nel FY 2024 al fine di comunicare ai propri stakeholder, attraverso i modelli forniti dal
legislatore, i dati relativi alle esposizioni verso attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia per i 6 obiettivi
ambientali.
La lista degli obblighi di informativa inclusi mediante riferimento e la loro posizione nel Report annuale è consultabile
nella sezione Appendice.
GOVERNANCE
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
Aeffe S.p.A. adotta un sistema di amministrazione e controllo tradizionale fondato sulla centralità del Consiglio di
Amministrazione (CdA), il quale ricopre un ruolo guida nell’indirizzo strategico, e dal Collegio sindacale, entrambi nominati
dall’
Assemblea dei soci.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha nominato due comitati endoconsiliari, nel rispetto di quanto previsto dalla
vigente normativa e dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana: il
Comitato per la Remunerazione e il Comitato di
Controllo Rischi e Sostenibili.
Il sistema di governo societario è rappresentato dall’insieme delle regole, giuridiche e tecniche, finalizzate ad assicurare
la tutela degli stakeholder e la massima trasparenza attraverso la corretta gestione della Società in termini di governo e
controllo. Questo sistema è articolato in un insieme di codici, oggetto di continua verifica e aggiornamento, per
rispondere in maniera efficace all’evoluzione del contesto normativo di riferimento e delle best practice nazionali e
internazionali. Di seguito si riporta, per ciascun Organo di Governo, la composizione e le principali funzioni, competenze
e responsabilità:
ORGANO DI
GOVERNO
N.
MEMBRI
FUNZIONE
Assemblea dei
Soci
variabile
2
L’Assemblea dei soci delibera in sede ordinaria e straordinaria sulle materie alla
stessa riservate dalla legge e dallo Statuto sociale.
Consiglio di
Amministrazione
10
La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione (CdA) composto da 5
amministratori esecutivi e 5 non esecutivi, in cui gli esponenti di sesso femminile
1 Le banche dati di riferimento per i fattori di emissione utilizzati nel calcolo delle emissioni di Aeffe sono DEFRA, TERNA e AIB.
2
Essendo Aeffe quotata in borsa il numero degli azionisti è variabile.
26
sono 4 su 10 membri (40%) determinando un rapporto medio di 1,5 a 1
3
. Il 50% del
totale degli amministratori sono membri indipendenti.
La nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione spetta all’Assemblea
ordinaria dei soci sulla base di liste di candidati presentate dai soci stessi, nel rispetto
della normativa pro-tempore vigente inerente all’equilibrio tra generi. Il Consiglio di
Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e
straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, ed ha facoltà di compiere tutti
gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali,
esclusi soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all’Assemblea dei soci.
Gli amministratori durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell’Assemblea
convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro
carica e sono rieleggibili.
Essi hanno competenze e professionalità adeguate ai ruoli loro assegnati.
L’approfondita conoscenza dei settori, dei prodotti e dei mercati in cui opera il
Gruppo è garantita sia dall’esperienza professionale e personale dei singoli membri,
sia dalla loro continuità in carica, che ha favorito un costante aggiornamento e
formazione sui temi strategici. Inoltre, durante le riunioni consiliari, gli
amministratori delegati forniscono un’ampia informativa sulle materie all’ordine del
giorno, assicurando un confronto efficace e approfondito. Inoltre, il Presidente può
invitare a presenziare alle riunioni del Consiglio dirigenti della capogruppo ovvero
amministratori delegati/direttori generali delle società controllate, nonché il
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, allo scopo di
fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno.
Inoltre, qualora ritenuto utile a fornire gli opportuni approfondimenti sugli
argomenti trattiti, vengono invitati a partecipare alle riunioni i dirigenti o i
rappresentanti delle società maggiormente coinvolti sul tema
4
.
Collegio Sindacale
5
Il ruolo del Collegio Sindacale consiste nella verifica del rispetto della legge e dello
statuto, con la facoltà di impugnare dinanzi al tribunale le delibere non conformi alla
legge e allo statuto. Inoltre, i sindaci verificano l'adeguatezza dell'organizzazione
amministrativa e contabile e la corretta amministrazione della società segnalando
all'assemblea eventuali fatti rilevanti. I sindaci possono denunciare al tribunale
eventuali irregolarità riscontrate nella gestione.
Comitato per la
remunerazione
3
ll Comitato per la Remunerazione ha il compito di formulare proposte al Consiglio,
in assenza dei consiglieri interessati, per la remunerazione degli amministratori
delegati e di quelli che ricoprono particolari cariche, nonché, su indicazione degli
amministratori delegati, per la determinazione dei criteri per la remunerazione
dell’alta direzione della società, ivi compresi gli eventuali piani di stock options o di
assegnazione di azioni, nonché eventuali MBO a breve e medio-lungo termine. Il
comitato per la remunerazione valuta periodicamente i criteri adottati per la
remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigila sulla loro
applicazione sulla base delle informazioni fornite dagli amministratori delegati e
formula al Consiglio raccomandazioni generali in materia.
3
Ovvero per ogni donna nel CdA ci sono in media 1,5 uomini.
4
Attualmente, all’interno degli organi di amministrazione, direzione e controllo, non vi sono membri in rappresentanza dei dipendenti o di altri
lavoratori.
27
Comitato
controllo rischi e
sostenibilità
3
Il Comitato controllo rischi e sostenibilità (CCRS) è costituito al fine di supportare,
con una adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni
e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno
e di gestione dei rischi, all’approvazione delle relazioni finanziarie periodiche e alla
sostenibilità, quest’ultima da intendersi come l’insieme dei processi e delle iniziative
volti a gestire l’amministrazione, la direzione e il controllo dei rischi, degli impatti e
delle opportunità rilevanti. Il Comitato, nominato dal CdA, è composto da 3
amministratori non esecutivi, di cui 2 indipendenti, almeno uno dei quali deve
possedere adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria o
di gestione dei rischi così come in materia di sostenibilità.
Il Comitato resta in carica per il periodo determinato di volta in volta dal Consiglio di
Amministrazione o, in caso di sua mancata determinazione, per tutto il periodo in
cui i suoi componenti rivestiranno la carica di amministratori della Società.
In linea con l’impegno di Aeffe verso una corretta gestione delle tematiche ESG, a partire dal 2023 è stata definita la
Procedura di Governance della Sostenibilità del Gruppo Aeffe, con l'obiettivo di definire ruoli, responsabilità e processi di
approvazione a livello di Gruppo sui progetti di sostenibilità. La procedura incorpora alcuni organi già presenti e ne
stabilisce al contempo di nuovi:
- Il Sustainability Manager, che si occupa di collegare la strategia di sostenibilità dell’azienda con l’operatività
quotidiana. Da un lato, monitora le attività dei manager per raccogliere dati e informazioni sulle tematiche
rilevanti, riportandoli al Comitato controllo rischi e sostenibilità e successivamente al CdA per orientare le
decisioni strategiche. Dall’altro, traduce le direttive in azioni concrete, supportando i vari dipartimenti
nell’implementazione di processi sostenibili e garantendo il coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni.
In tal senso, il Sustainability Manager fornisce ausilio nel definire incontri informativi e formativi in merito alle
tematiche rilevanti di sostenibilità.
- Il Comitato di Sostenibilità, che valuta le proposte del Sustainability Manager, comprese le proposte di spesa,
validandole o rifiutandole, e che supporta il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee strategiche
e delle politiche di sostenibilità e nella finalizzazione delle iniziative del Piano di Sostenibilità. Il Comitato è
composto da:
o Presidente Esecutivo Corporate;
o Amministratore Delegato Corporate;
o Componente del Comitato Esecutivo Corporate;
o CFO Corporate;
o Direttore Generale Pollini S.p.A.;
o Direttore Operativo Aeffe S.p.A.;
o Direttore Risorse Umane di Gruppo Corporate;
o Responsabile della Sostenibilità Corporate.
- Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità che assiste il Consiglio di Amministrazione nel sistema di controllo
interno e di gestione dei rischi ESG.
- Il Consiglio di Amministrazione che si impegna a promuovere la politica di sostenibilità del Gruppo, approva le
strategie ed i piani di Sostenibilità e ne assicura l'applicazione, approva la Matrice di Materialità e la
Rendicontazione di Sostenibilità e le principali procedure in materia di sostenibilità e conduce il riesame
gestionale dell'intero processo. Nello svolgimento di questo ruolo, il CdA si avvale delle competenze
specialistiche dei propri membri, i quali possiedono un solido background accademico, come ad esempio il
diploma presso la Harvard Business School in Sustainable Business Strategy, esperienze di ricerca e pubblicazioni
sui temi della sostenibilità, nonché partecipazioni a convegni. L'integrazione di tali competenze, maturate in
28
ambito accademico, consente al CdA di gestire in modo efficiente e aggiornato le tematiche ESG, garantendo un
approccio consapevole e informato rispetto agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti del Gruppo.
ORGANI DI GOVERNO E COMITATI Aeffe S.p.A. SUDDIVISO PER GENERE E FASCIA DI ETÀ AL 31.12.2024
Uomini Donne
TOTALE
<30 anni 30-50
anni
>50 anni
TOTALE
Consiglio di Amministrazione
5
6 4
10
0 1 9
10
Comitato per la remunerazione 2 1
3
0 0 3
3
Comitato controllo rischi e sostenibilità 0 3
3
0 0 3
3
Collegio Sindacale
6
2 1
3
0 0 3
3
Totale
8
5
13
0
1
12
13
Percentuale
62%
38%
100%
0%
8%
92%
100%
ORGANI DI GOVERNO E COMITATI Aeffe S.p.A. SUDDIVISO PER GENERE E FASCIA DI ETÀ AL 31.12.2023
Uomini Donne
TOTALE
<30 anni
30-50
anni
>50 anni
TOTALE
Consiglio di Amministrazione 6 4
10
0 1 9
10
Comitato per la remunerazione 2 1
3
0 0 3
3
Comitato controllo rischi e sostenibilità 0 3
3
0 0 3
3
Collegio Sindacale 2 1
3
0 0 3
3
Totale
8
5
13
0
1
12
13
Percentuale
62%
38%
100%
0%
8%
92%
100%
ORGANI DI GOVERNO E COMITATI Aeffe S.p.A. SUDDIVISO PER GENERE E FASCIA DI ETÀ AL 31.12.2022
Uomini Donne
TOTALE
<30 anni
30-50
anni
>50 anni
TOTALE
Consiglio di Amministrazione 5 4
9
0 1 8
9
Comitato per la remunerazione 1 2
3
0 0 3
3
5
I componenti dei comitati endoconsiliari (Comitato per la remunerazione e Comitato controllo rischi e sostenibilità) sono membri del Consiglio di
Amministrazione. Tale informazione è confermata anche per gli anni 2022 e 2023.
6
Il dato considera unicamente i membri operativi del Collegio Sindacale, senza includere i supplenti, il cui ruolo è previsto solo in caso di sostituzione.
Tale informazione è confermata per gli anni 2022 e 2023.
29
Comitato controllo rischi e sostenibilità 1 2
3
0 0 3
3
Collegio Sindacale 2 1
3
0 0 3
3
Totale
7
5
12
0
1
12
12
Percentuale
58%
42%
100%
0%
8%
92%
100%
GOV 2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e
questioni di sostenibilità da questi affrontate
Come sopra riportato, il CdA viene informato in merito alle questioni di sostenibilità nel corso delle diverse adunate del
Consiglio di Amministrazione sulla base delle caratteristiche e della natura delle questioni stesse da parte dei soggetti più
opportuni (dirigenti, dipendenti o consulenti incaricati della gestione delle singole tematiche), previa istruttoria da parte
del CCRS.
Nel corso del 2024 gli organi hanno sovrainteso alla redazione e approvato la rendicontazione periodica relativa i temi di
sostenibilità, partecipando al processo di analisi di doppia materialità. Occupandosi principalmente di obiettivi di natura
generale, il CdA viene coinvolto in modo diretto per le tematiche e questioni più rilevanti e strategiche relativamente al
business del Gruppo, mentre iniziative più specifiche vengono portate avanti dalle strutture competenti sotto
supervisione del Sustainability Manager (es. iniziative volte al risparmio energetico, attività di ricerca e sviluppo di nuovi
prodotti). Nel corso del periodo in esame, gli organi delegati (con il supporto delle strutture direttamente coinvolte)
hanno informato il Consiglio e, per competenza di temi trattati, i diversi comitati endoconsiliari in merito a politiche,
azioni, metriche e obiettivi riguardanti tematiche di sostenibilità nel corso delle diverse riunioni all’interno della disamina
dei punti all’ordine del giorno. Punti specifici hanno riguardato in particolare il processo di analisi di doppia materialità
propedeutico alla redazione della rendicontazione di sostenibilità relativa all’esercizio 2024.
L’elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e
controllo, e dai loro relativi comitati, durante il periodo di riferimento è riportato nelle Informazioni generali, paragrafo
“Analisi di doppia rilevanza”
GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
Dall’esercizio 2022, Aeffe S.p.A. si è dotata della “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi
corrisposti” che ha lo scopo di indicare come essa contribuisce alla strategia aziendale, al perseguimento degli interessi a
lungo termine e alla sostenibilità della Società. La “Politica di Remunerazione” di Aeffe S.p.A. illustra la prassi
istituzionalizzata in materia di remunerazione dei membri del Consiglio di amministrazione, dei membri del collegio
sindacale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, per tali dovendosi intendere quei soggetti che hanno la
responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della
società.
Tale politica è principalmente ispirata all’obbiettivo di attrarre, motivare e fidelizzare persone dotate delle qualità
professionali necessarie a contribuire alla definizione della strategia di crescita dell’organizzazione e al rafforzamento
degli interessi a lungo termine e della sostenibilità del Gruppo. Essa si basa sui princìpi di equità, pari opportunità,
meritocrazia e competitività rispetto al mercato.
La definizione della remunerazione della popolazione aziendale prende in considerazione specifici criteri, tra cui il
confronto con il mercato esterno e l’equità interna dell’azienda, le caratteristiche del ruolo e le responsabilità attribuite,
nonché le competenze distintive delle persone, sempre in un’ottica di massima obiettività, al fine di evitare qualsiasi
forma di discriminazione.
Il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla Politica di Remunerazione è definito sulla base dei fondamentali principi
della sostenibilità e dell’allineamento degli interessi del management con responsabilità strategiche con quelli degli
azionisti.
30
La politica contribuisce anche alla definizione delle diverse componenti della remunerazione che possono essere
riconosciute e stabilisce i criteri per il riconoscimento della remunerazione variabile quali:
Componente fissa;
Componente variabile di breve (Management by Objectives, MBOs);
Incentivi a lungo termine (Long Term Incentive LTI);
Benefici non monetari;
Trattamenti previsti in caso di cessazione della carica o di risoluzione del rapporto di lavoro;
Coperture assicurative, previdenziali o pensionistiche diverse da quelle obbligatorie.
Benché attualmente, la tematica della sostenibilità sia integrata unicamente in termini strategici generali e non vi siano
obiettivi ESG quantitativi legati alla componente variabile
7
, Aeffe intende durante l’esercizio 2025 integrare in tal senso i
sistemi di incentivazione aziendali
8
.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha approvato, a luglio 2021, il Piano di incentivazione di lungo
periodo, riservato ad amministratori esecutivi e dirigenti strategici del Gruppo, all’interno del quale è previsto l’obiettivo
di sostenibilità legato alla redazione del Sustainability Statement. Infine, la nuova politica di remunerazione 2025-2028
conterrà obiettivi quantitativi specifici sulla sostenibilità per i LTI degli apicali.
GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza
Il dovere di diligenza è il processo mediante cui un’organizzazione individua, previene, mitiga e comunica il modo in cui
affronta gli impatti negativi, effettivi e potenziali, sull'ambiente e sulle persone connessi alla propria attività. L'attuazione
di tale processo avviene mediante l'adozione di politiche dedicate, strumenti operativi e meccanismi di monitoraggio,
culminando nella formalizzazione di una procedura di dovuta diligenza, che sintetizza e documenta l'intero approccio
adottato. Il dovere di diligenza può essere incluso in sistemi più ampi di gestione dei rischi delle imprese.
Sebbene Aeffe, ad oggi, abbia implementato tale processo solo indirettamente e non disponga di un quadro strutturato
e dettagliato di dovuta diligenza formalizzato in una apposita procedura, ha comunque adottato diversi strumenti ispirati
agli elementi processuali fondamentali che compongono il processo di dovere di diligenza.
La tabella seguente fornisce una mappatura che evidenzia le modalità e le sezioni in cui gli elementi e le fasi principali del
processo di dovuta diligenza trovano riscontro nell’informativa presentata in questa dichiarazione di sostenibilità,
offrendo così un quadro della documentazione aziendale ispirata all’implementazione del dovere di diligenza.
ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROCESSO
PARAGRAFI DELLA DICHIARAZIONE DI SOSTENIBILITÀ
Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella
strategia e nel modello aziendale
Riferimento a:
Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo (GOV-1)
Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate (GOV-2)
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale (SBM-3)
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)
7
E non sono compresi di conseguenza gli obiettivi legati alla mitigazione e all’adattamento climatico.
8
Per tale motivo, attualmente il Gruppo non presenta valutazioni di prestazioni rispetto agli obiettivi e/o impatti di sostenibilità e di conseguenza non
presenta relative metriche di prestazione.
31
Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi fondamentali
del dovere di diligenza
Riferimento a:
Interessi e opinioni dei portatori di interesse (SBM-2)
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)
Individuare e valutare gli impatti negativi
Riferimento a:
Descrizione del processo per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti (IRO-1)
Intervenire per far fronte agli impatti negativi ESRS 2 MDR-A -
Paragrafi relativi alle azioni di rimedio e piani di
azione previsti per ogni topic (E1, S1, S4, G1 e Entity-specific)
Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare ESRS 2 MDR-T -
Paragrafi relativi ai target per ogni topic (E1, S1,
S4, G1 e Entity-specific)
GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità
Il Gruppo Aeffe è dotato di un sistema di controllo interno e di gestione del rischio generale che è ritenuto dal Consiglio
di Amministrazione di Aeffe adeguato alla dimensione e alla natura dell’attività esercitata, idoneo a presidiare
efficacemente le principali aree di rischio tipico dell’attività e del processo di rendicontazione e atto a contribuire al
successo sostenibile del Gruppo. Al fine di dotarsi di un assetto organizzativo ancor più idoneo all’efficace gestione del
processo di reporting, il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. nel corso dell’esercizio 2025, adotterà specifiche
linee guida e procedure volte a garantire che la Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nella Relazione sulla Gestione sia
conforme alle norme applicabili e agli standard di riferimento, le quali verranno inserite formalmente all’interno di questo
sistema. Tali strumenti integreranno tutte le misure necessarie per un’efficace gestione del rischio connesso al processo
di rendicontazione della sostenibilità. La corretta implementazione delle linee guida contribuisce, altresì, a migliorare
l'affidabilità e la trasparenza dei dati e delle informazioni, quantitativi e qualitativi, a disposizione degli attori della
governance per l’assunzione di decisioni consapevoli e sostenibili, utili al miglioramento continuo dell'organizzazione.
Di seguito si illustrano le fasi del processo attualmente implementato, finalizzato a garantire l’accuratezza dei dati e la
conformità del documento ai principi di rendicontazione, in linea con gli standard applicabili e l’approccio previsto dal
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo:
- Preliminare: fase preparatoria in cui viene definita l’impostazione della rendicontazione consolidata di
sostenibilità e l’analisi del perimetro;
- Progettazione: fase operativa di disegno di dettaglio dell’attività di rendicontazione consolidata di sostenibilità;
- Redazione: fase di raccolta delle informazioni, scrittura e validazione del documento;
- Attestazione: fase di controllo e verifica da parte del Revisore Legale designato;
- Approvazione e pubblicazione: approvazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità in CdA,
contestualmente al Bilancio consolidato e pubblicazione.
STRATEGIA
SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella
produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un’ottica
di costante attenzione all’unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali “Alberta
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Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo Serafini”, “Moschino” e “Pollini”, sia con marchi di cui è licenziante
9
. Il Gruppo ha infatti
concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di accessori e prodotti, con i quali completa la
propria offerta (profumi, occhiali e altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l’offerta, in due
segmenti: prêt-à-portere calzature e pelletteria.
La divisione prêt-à-porter opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di
abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. Per quanto riguarda questo
segmento, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del
Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo Serafini”, “Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino”).
Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia
attraverso il canale wholesale.
Inoltre, Aeffe realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie,
underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite con marchi
di proprietà del Gruppo quali principalmente il Brand “Moschino”.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per
la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di
licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea Love, ai profumi e agli occhiali.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate,
opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori
coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L’attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la distribuzione
dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio “Pollini”, quali i contratti di licenza per la realizzazione di
ombrelli, foulard e cravatte.
Il Gruppo Aeffe adotta un modello di business integrato per la gestione dei suoi principali marchi, tra cui Alberta Ferretti,
Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini. Ogni brand dispone di un team dedicato, responsabile dello sviluppo
delle collezioni, delle strategie di marketing e delle vendite, garantendo un'identità distintiva per ciascun marchio.
Il modello organizzativo del Gruppo è caratterizzato dall'indipendenza creativa e stilistica delle singole maison. La ricerca
e la sperimentazione sono infatti un elemento essenziale del pensiero di ogni stilista, ferma restando la possibilità di
gestire centralmente più marchi all'interno di un'unica struttura organizzativa, dalla produzione fino alla distribuzione di
linee di prodotti. Ciò consente di organizzare in modo unificato la gestione degli approvvigionamenti, della produzione e
della distribuzione, di controllare i costi e di adottare politiche uniformi all’interno dell'organizzazione.
L'obiettivo di rispettare l'individualità di ogni casa di moda è perseguito attraverso un modello organizzativo "a isola".
Questo modello organizzativo prevede, per ogni stilista, un ufficio stile dedicato alla creazione del disegno e un
dipartimento di ricerca e sviluppo che supporta l'ufficio stile durante tutto il processo creativo, fino alla produzione dei
campioni che avviene sempre all’interno delle sedi produttive del Gruppo.
Lo sviluppo creativo dei prodotti è affidato agli stilisti dei rispettivi uffici stile, che procedono all'ideazione delle collezioni
sulla base delle loro intuizioni ed esperienze individuali, supportate dalle linee di tendenza del mercato rilevate dalle
strutture interne del Gruppo.
All'interno di Aeffe, il reparto di Ricerca e Sviluppo svolge un ruolo fondamentale nel determinare la direzione e la
strategia dell'azienda ed è strettamente correlato all'intero reparto produttivo che permette di realizzare concretamente
gli obiettivi prefissati.
9
Le principali licenze sono: POLLINI S.p.A. (calzature e accessori); ANDREA MONTELPARE S.p.A. (calzature per bambini Moschino); SAFILO S.p.A. (occhiali
Moschino); DROPS S.p.A. (ombrelli Moschino); LARIOSETA S.p.A. (foulard, guanti, cravatte e sciarpe Moschino); MONNALISA S.p.A. (linea bambini
Philosophy).
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Il Gruppo continua ad investire costantemente in nuovi prodotti con l'obiettivo di adattarsi alle richieste del mercato e di
apportare miglioramenti e perfezionamenti in termini assoluti per mantenere un elevato livello di qualità e competitività.
Attività operative
Le attività operative del gruppo coprono l'intera filiera produttiva e commerciale. Si parte dalla realizzazione di prototipi
e campionari delle collezioni, seguita dalle campagne di vendita per presentare i prodotti ai distributori e ai retailer. La
produzione può essere gestita internamente o affidata a fornitori esterni, sempre con un attento controllo qualità e una
gestione logistica efficiente.
La distribuzione dei prodotti del Gruppo avviene principalmente tramite tre canali:
Retail fisico che comprende negozi gestiti direttamente dalle Società del Gruppo;
On-line diretto che comprende la vendita di beni attraverso lo store on-line e i migliori marketplaces presenti
sul mercato;
Wholesale, rappresentato da importanti negozi multimarca, franchising, department stores oltre a showroom
diretti e showroom di agenti e importatori.
La vendita Retail avviene tramite punti vendita in gestione diretta (DOS) da parte del Gruppo e localizzati in posizioni
prestigiose e strategiche sia da un punto di vista dell’immagine sia da un punto di vista commerciale, principalmente in
Europa, in USA, in Cina e in Korea.
Tramite il canale Wholesale, il Gruppo Aeffe intrattiene rapporti commerciali di lungo periodo con clienti di caratura
internazionale, tutti caratterizzati da una grande esperienza nel settore moda e lusso e una rilevante quota nei propri
mercati di riferimento quali Cina, Far East, Middle East, Europa occidentale e Orientale, USA.
Il Gruppo è costantemente impegnato nel rafforzamento della propria presenza nei mercati già presidiati e nell’ulteriore
espansione geografica attraverso il consolidamento delle posizioni raggiunte nei mercati di riferimento mediante sviluppo
dei rapporti con importanti distributori e importatori e l’ulteriore penetrazione e sviluppo nei mercati ad elevato
potenziale di crescita come Far East, Middle East ed Europa dell’Est, Giappone. Il Gruppo nel 2024 ha rafforzato la
presenza nei mercati maturi di riferimento per i propri Brand in portafoglio ed è in grado di governare l’intera catena del
valore del brand, dal prodotto alla qualità, dalla distribuzione alla comunicazione. La gestione diretta della distribuzione
in Cina, data l’importanza di questo mercato, permetterà un controllo puntuale dell’immagine del brand in loco, un
servizio attento alla clientela e, soprattutto, di accelerare la penetrazione commerciale sulla base di un piano di sviluppo
che prevede nuove aperture ed il potenziamento del travel retail.
Clienti
Al giorno d’oggi, le aziende del settore moda operano in un ambiente sempre più volatile e complesso, caratterizzato da
turbolenze di mercato e da crescenti combinazioni prodotto/cliente/mercato. In una situazione di questo tipo, il Gruppo
Aeffe, attraverso la gestione omnicanale di tutti i punti di contatto tra aziende e clienti, non ignora gli interessi dei clienti
già fidelizzati e al contempo si avvicina a quelli delle nuove generazioni, prestando particolare attenzione ai nuovi scenari
del mercato.
I principali clienti del Gruppo Aeffe possono essere suddivisi in due macro-famiglie:
Cliente Finale (B2C): non sono solo consumatori di prodotti, ma anche utilizzatori di esperienze di lusso.
Cliente B2B: ad esempio i rivenditori selezionati, che rientrano tipicamente tra i clienti più importanti del settore
fashion & luxury.
Grazie a proposte sempre più innovative, il Gruppo Aeffe è quindi in grado di soddisfare le diverse esigenze del mercato
attraverso prodotti sempre più adatti alle richieste del cliente, trattamenti speciali dei materiali, dettagli estetici e scelte
creative.
Numero di dipendenti per area geografica
Per la seguente informativa si rimanda all’Allegato “Tabelle S1-6” in Appendice.
Catena del valore
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La principale fase della catena del valore a monte del Gruppo Aeffe è rappresentata dall’approvvigionamento delle
materie prime da soggetti terzi all’azienda. Le fasi successive Prototipazione, Produzione e Lavorazione dei Materiali e
Funzioni Corporate sono, invece interne all’azienda e gestite in modo diretto, come anche la fase di Distribuzione e
Logistica e quella di Vendita e Marketing.
Le principali fasi della catena del valore a valle del Gruppo Aeffe sono rappresentate dall’utilizzo e manutenzione del
prodotto da parte del consumatore finale e dalla gestione del fine vita dei prodotti.
Di seguito è riportata una rappresentazione schematica della catena del valore del Gruppo.
Le informazioni utilizzate per rappresentare il modello aziendale e la catena del valore, sia a monte che a valle, del Gruppo
Aeffe, sono state raccolte attraverso una combinazione di documentazione interna e confronti con il Gruppo di Lavoro,
condotte durante l’analisi della rilevanza.
L’analisi svolta ha permesso di individuare con precisione gli impatti, i rischi e le opportunità lungo la catena del valore,
fornendo una valutazione più accurata. Questo approccio, in ottica forward-looking, contribuisce anche
all’implementazione di processi e/o azioni mirate alla creazione di valore per il Gruppo.
Per quanto riguarda informazioni e dati di dettaglio sulla value chain, invece, si rimanda all’uso del phase-in previsto dallo
standard, come descritto nel parag. “BP-1 Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità”.
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PRODUZIONE E CANALI DI DISTRIBUZIONE
AEFFE S.p.A. si occupa di produzione e distribuzione linee abbigliamento (Alberta Ferretti, Moschino, Philosophy di
Lorenzo Serafini), intimo e beachwear. L'azienda dispone di uno stabilimento produttivo di 55.264 mq a San Giovanni
in Marignano (Rimini), dove vengono svolte le seguenti fasi produttive:
Progetto
Prototipazione
Campionamento
Controllo qualità
Logistica
La produzione e le altre fasi produttive sono affidate a terzi.
I principali licenziatari di Aeffe sono:
POLLINI S.p.A. (calzature e accessori)
ANDREA MONTELPARE S.p.A. (scarpe per bambini)
SAFILO S.p.A. (occhiali)
EUROITALIA S.r.l. (fragranze)
DROPS S.p.A. (ombrelli)
LARIOSETA S.p.A. (foulard, guanti, cravatte e sciarpe)
Pollini S.p.A. si occupa di produzione e distribuzione di linee di calzature e accessori in pelletteria. Mentre la logistica
è esternalizzata, l'azienda dispone di uno stabilimento produttivo di 39.214 mq a Gatteo (Forlì) dove vengono svolte
le seguenti fasi produttive:
Progetto
Prototipazione
Taglio pelle
Assemblaggio
Finitura
I canali di distribuzione del Gruppo Aeffe raggiungono 60 Paesi del mondo e si suddividono in Wholesale e Retail. La
struttura commerciale Retail del Gruppo Aeffe è strutturata come segue:
GROUP RETAIL MONOBRAND costituito da 81 boutiques:
o N° 46 Brand Moschino
o N° 2 Brand Alberta Ferretti
o N° 1 Brand Philosophy
o N° 18 Brand Pollini
o N° 14 Multibrand
GROUP FRANCHISING MONOBRAND costituito da 66 boutiques:
o N° 45 Brand Moschino
o N° 5 Brand Alberta Ferretti
o
N° 16 Brand Pollini
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Obiettivi di miglioramento
Nel corso del 2024 il Gruppo Aeffe ha continuato il suo impegno sui temi ambientali e sociali mantenendo la sostenibilità
al centro delle proprie strategie di business. Nel contesto della realizzazione del nuovo piano strategico 2025, il Gruppo
ha, inoltre, aggiornato i propri valori fondanti, integrando la responsabilità sociale e ambientale tra i suoi
core values e
adeguando di conseguenza il Codice Etico. In particolare, l'attività di Aeffe si baserà su nuovi principi, tra cui:
Passione e Sogni: La passione per il lavoro è il motore che alimenta idee e pensiero creativo, favorendo un
ambiente stimolante basato sulla collaborazione e la condivisione.
Rispetto e Integrità: Le attività vengono svolte con rispetto e integrità, promuovendo un ambiente di lavoro
fondato sull’ascolto e sulla fiducia. Le relazioni con gli stakeholder si basano su correttezza e trasparenza.
Qualità: L’attenzione alla qualità è un impegno quotidiano, che si riflette nelle idee, nei processi e nei dettagli
dei prodotti.
Creatività: L’originalità e l’innovazione guidano il lavoro quotidiano, attraverso l’osservazione di eventi e
situazioni da prospettive diverse. L’adozione di nuovi strumenti e modelli consente di affrontare i cambiamenti
del mercato con agilità e miglioramento continuo.
Sostenibilità e Innovazione: L’operato aziendale è improntato alla sostenibilità e all’innovazione, sviluppando
pratiche e prodotti in grado di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere il futuro.
Tali valori guideranno non solo il nuovo Piano Industriale 2025-2028 (per maggiori informazioni si fa riferimento al parag.
13 denominato “Evoluzione Prevedibile della Gestione"), ma anche l’aggiornamento del Piano di sostenibilità. A partire
dal 2023, infatti, Aeffe ha strutturato la propria strategia di sostenibilità e conseguentemente aggiornato il
Piano di
Sostenibilità, inizialmente redatto nel 2021, che rappresenta la visione strategica del management in risposta ad alcune
delle sfide globali degli SDGs delle Nazioni Unite, allineate ai temi maggiormente rilevanti per il Gruppo e i suoi
stakeholder. L’aggiornamento del Piano permetterà di definire obiettivi strategici specifici di sostenibilità nel corso del
prossimo esercizio.
Sebbene il piano non abbia, ad oggi, fissato obiettivi quantitativi specifici, esso si affianca alla strategia di sostenibilità di
Gruppo individuando i seguenti tre campi d’azione futuri (c.d. pillar):
Pianeta e Ambiente
Prodotto e Catena di fornitura
Persone e Comunità
A questi tre ambiti si affianca la Governance, ovvero l’organizzazione e le procedure che rendono possibile raggiungere
gli obiettivi che Aeffe si è prefissata, poiché senza una struttura organizzativa con regole chiare non sarebbe possibile
portare a compimento azioni concrete con un impatto significativo.
In particolare, nel biennio 2023-2024, sono stati definiti strumenti chiave per consolidare la governance della sostenibilità,
tra cui la nomina di un Sustainability Manager, l'elaborazione del Piano di Sostenibilità e l'introduzione di un Codice di
Condotta per i fornitori per promuovere standard etici lungo la filiera. Sono stati inoltre formalizzati la Procedura di
Governance della Sostenibilità e il Manifesto di Sostenibilità, insieme all’implementazione di un ESG Rating e di una
sezione dedicata alla sostenibilità all’interno del sito aziendale.
Nel 2024, l’azienda ha inoltre rafforzato la trasparenza e la rendicontazione, effettuando una Double Materiality Analysis
per identificare gli impatti più rilevanti in ottica ESG e implementando il nuovo framework di Corporate Sustainability
Reporting (CSRD), affiancato da una procedura strutturata di reporting.
Nel 2025, verranno integrati obiettivi di sostenibilità a lungo termine nei sistemi di incentivazione, per allineare sempre
più la strategia aziendale agli obiettivi di sostenibilità.
Con uno sguardo al futuro, nel periodo 2027-2028, Aeffe intende rafforzare il proprio impegno globale aderendo a
iniziative come UN Global Compact o The Fashion Pact, strategiche per promuovere pratiche sostenibili nel settore della
moda a livello internazionale.
Il nuovo assetto di governance della sostenibilità del Gruppo ha permesso di strutturare un percorso di miglioramento
continuo, che valorizzerà nei prossimi esercizi quanto già stato fatto in passato.
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Il pillar Planet & Environment riunisce le principali azioni a favore del pianeta. Efficientamento energetico, calcolo,
riduzione e compensazione delle emissioni, gestione dei rifiuti, sostegno della biodiversità e attenzione all’animal welfare
sono i principali temi da affrontare.
In quest’area, nel biennio 2023-2024, l'azienda ha rafforzato il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale
attraverso l’adozione di una Fur-Free Policy, la misurazione dell’impronta di carbonio aziendale (Corporate Carbon
Footprint Scope 1-2) e il miglioramento della gestione dei rifiuti. Sono state inoltre implementate azioni per ridurre la
plastica monouso, ottimizzare la gestione dei rifiuti tessili, limitare il consumo di carta e sviluppare iniziative di Mobility
Management per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti aziendali.
Nel 2025, l'azienda continuerà a perseguire i propri obiettivi di sostenibilità nel pillar Planet & Environment, ampliando la
misurazione dell’impronta di carbonio al Corporate Carbon Footprint Scope 3, che include le emissioni indirette lungo la
filiera produttiva. Saranno inoltre implementate strategie di Extended Producer Responsibility (EPR) per promuovere una
gestione più responsabile del fine vita dei prodotti, oltre alla valutazione di adozione della Kangaroo Leather Free Policy,
volta ad eliminare l’uso di pelle di canguro nelle proprie collezioni.
Nel 2026, verranno introdotte misure per accelerare la transizione verso un modello a basse emissioni, tra cui
l’incremento dell’uso di Green Energy, la definizione di un Piano di transizione e l’avvio della Net-Zero Strategy per la
riduzione e compensazione delle emissioni di carbonio. L'azienda avvierà inoltre il SBTi Submission Process, aderendo a
standard scientifici per il contenimento del riscaldamento globale, e considererà l’implementazione di una Exotic Free
Policy, volta ad eliminare l’uso di pelli esotiche nelle proprie collezioni.
Guardando al futuro, nel periodo 2027-2028, saranno sviluppate iniziative per la Carbon Footprint Compensation,
investendo in progetti di compensazione delle emissioni, oltre all’installazione di Car Charging Stations e alla transizione
verso una flotta aziendale ibrida ed elettrica, rafforzando ulteriormente l’impegno per una mobilità più sostenibile.
Il secondo pilastro, Product & supply chain, pone la sfida di rendere il prodotto sostenibile, coniugando creatività e design
con la ricerca di materiali e di soluzioni che permettano di garantire eccellenza estetica e qualitativa, ma anche minor
impatto sull’ambiente e sulle persone. Un impegno che naturalmente non riguarda solo il Gruppo, ma deve
necessariamente coinvolgere anche tutta la catena del valore.
Nel biennio 2023-2024, l'azienda ha posto le basi per una supply chain più sostenibile attraverso iniziative strategiche
come l'introduzione di packaging sostenibile per l'e-commerce, la definizione di una
Restricted Substances List e
l'implementazione di un'analisi del rischio chimico dei materiali. Inoltre, sono stati rafforzati i processi di qualificazione e
mappatura del rischio dei fornitori, affiancati da un piano di monitoraggio per garantire standard elevati lungo tutta la
filiera.
Nel 2025, l'azienda proseguirà il suo impegno per la sostenibilità nel pillar Products and Supply Chain, come delineato nel
piano di sostenibilità aggiornato al 2024. Le principali iniziative includono il rafforzamento della tracciabilità della supply
chain, l'avvio di un progetto pilota per il Digital Product Passport e l'aumento dell'utilizzo di materie prime sostenibili.
Verranno inoltre adottate misure per ridurre l'uso di plastica vergine negli imballaggi e implementata una procedura di
monitoraggio dei fornitori, garantendo un maggiore controllo e trasparenza lungo tutta la filiera produttiva.
Nel 2026, l'azienda intensificherà il proprio impegno con l'introduzione di un Chemical Testing Plan per il controllo delle
sostanze chimiche nei prodotti, oltre alla valutazione dell'impatto ambientale delle linee di prodotto attraverso un’analisi
LCA (Life Cycle Assessment). Guardando al futuro, tra il 2027 e il 2028, è prevista l’implementazione del Digital Product
Passport su scala più ampia. Inoltre, l’azienda lavorerà allo sviluppo di una linea di prodotti carbon neutral e di una linea
circolare, promuovendo un approccio sempre più sostenibile e responsabile lungo l'intero ciclo di vita dei prodotti.
Il terzo pillar, People & community, tocca tutti gli stakeholder da vicino, in particolar modo i collaboratori: per raggiungere
gli obiettivi si rende infatti necessario uno sforzo collettivo, che presuppone un coinvolgimento di tutte le persone del
Gruppo, a tutti i livelli e in tutte le funzioni. Sempre nel terzo pillar è presente come tema l’impegno nei confronti del
territorio in cui opera il Gruppo, attraverso attività che valorizzino il patrimonio artigianale e culturale locale e che siano
di sostegno all’evoluzione delle comunità che vi risiedono.
Nel biennio 2023-2024, l’azienda ha avviato iniziative per promuovere il benessere e l’inclusione, tra cui programmi di
Corporate Volunteering, analisi e formazione sulla Diversity & Inclusion, incentivi alla mobilità sostenibile e percorsi di
formazione sulla sostenibilità a diversi livelli.
Nel 2025, l’impegno si intensificherà con l’introduzione di una Technical Training on Sustainability, per approfondire le
competenze tecniche in materia ambientale e sociale, e l’estensione della D&I Context Analysis & Training all’intero
Gruppo.
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Nel 2026, verrà implementata una Charity Policy per strutturare in modo più efficace le iniziative di solidarietà, insieme
all’ampliamento dei programmi di Corporate Volunteering a livello di Gruppo.
Guardando al futuro, nel periodo 2027-2028, l’azienda si concentrerà sull’ottenimento della Gender Equality Certification,
rafforzando il proprio impegno verso l’uguaglianza di genere e l’inclusione sul luogo di lavoro.
In riferimento agli obiettivi qualitativi e quantitativi specifici per ogni pillar che verranno maggiormente declinati nel
prossimo esercizio, il management definirà specifiche azioni e, al fine di assicurare e monitorare il raggiungimento degli
obiettivi fissati, il Gruppo individuerà target e tempistiche all’interno del Piano di Sostenibilità. Gli obiettivi identificati nel
Piano verranno rivisti periodicamente partendo dai risultati raggiunti, aggiungendo nuovi obiettivi in linea con le nuove
esigenze che emergeranno nel tempo.
Di seguito si riporta una rappresentazione grafica sui macro-obiettivi della Roadmap di sostenibilità di Aeffe:
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi
Aeffe ha implementato un processo di mappatura e identificazione delle categorie di stakeholder di interesse prioritario
per il Gruppo. L’analisi è stata svolta facendo riferimento ai criteri definiti dallo
Standard AccountAbility 1000 (AA1000).
Le variabili considerate nell’identificazione del livello di rilevanza degli stakeholder sono state:
Influenza: esercitata dallo stakeholder sul Gruppo;
Dipendenza: dello stakeholder dalle attività e decisioni del Gruppo stesso.
Per entrambe le variabili è stata utilizzata una scala da 1 (min) a 5 (max). L’insieme delle due valutazioni, con una soglia
fissata a 3, ha permesso di definire una mappa raffigurante i principali stakeholder di riferimento.
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Nel corso del 2024, a seguito dell’analisi condotta sopra descritta ed effettuata con il coinvolgimento delle principali
funzioni del Gruppo, è stato elaborato l'
albero degli stakeholder. Lo strumento rappresenta l'elenco degli stakeholder del
Gruppo, suddiviso in categorie e sottocategorie, identificando i principali portatori di interesse per Aeffe. Inoltre, l’albero
supporta la gestione del loro coinvolgimento garantendo la raccolta delle loro opinioni e gli interessi, elementi chiave per
la definizione della strategia di Gruppo. Infatti, Aeffe ricerca continuamente il dialogo con i propri stakeholder, con
l’obiettivo di agevolare le occasioni in cui gli azionisti, i clienti, i collaboratori, gli opinion leaders e gli altri stakeholder
possano entrare in dialogo con il Gruppo. Allo scopo di raccogliere e valorizzare tali informazioni, Aeffe ha implementato
diverse iniziative di ascolto e di coinvolgimento strutturato dei principali portatori d’interesse, le quali sono di seguito
presentate.
Modalità di coinvolgimento
Stakeholder
Ambito tematico
Principali strumenti di dialogo
Consulenti
- Innovazione, efficienza operativa,
conformità
- Consultazioni mirate, workshop tematici,
partecipazione a progetti aziendali
Dirigenti/quadri
- Governance aziendale, sviluppo
strategico
- Riunioni periodiche
- Processi decisionali collaborativi
Clienti ricorrenti
significativi
-
Fiducia e soddisfazione dei consumatori
- Qualità e sicurezza dei prodotti
- Sito web istituzionale
-
Valutazione della soddisfazione dei
consumatori
-
Gestione reclami
-
Servizio consumatori post-vendita
-
Comunicazioni commerciali
- Partecipazione a fiere ed eventi
Sindacati e associazioni di
categoria
- Relazioni industriali, condizioni
lavorative
- Informazioni e trattative
-
Tavoli negoziali periodici
Produttori e fornitori
- Trasparenza
- Responsabilità etica
- Diritti umani e condizioni di lavoro
- Continuità del rapporto
- Qualificazione e valutazione
- Sito web istituzionale
-
Partecipazione a iniziative ed eventi
-
Rapporti negoziali
Consulenti
Dirigenti/quadri
Clienti ricorrenti
significativi
Sindacati
Associazioni di
categoria
Produttori
Fornitori
Banche/Fondi/SGR
40
- Condizioni negoziali
- Sviluppo di partnership
Banche/Fondi/SGR
- Corporate Governance
- Trasparenza
- Performance economico-finanziaria
- Etica, integrità e compliance
- Sito web istituzionale
-
Informativa su richiesta
-
Relazioni e Bilanci
- Comunicati stampa
Gli interessi e le opinioni degli stakeholder considerati strategici sulla base della valutazione di cui sopra, sono stati
analizzati e tenuti in considerazione anche nel corso del processo di valutazione della doppia rilevanza e i risultati di tale
attività sono stati condivisi con il Gruppo di Lavoro interno predisposto così come con il Gruppo di Lavoro e Consiglio di
Amministrazione. Per maggiori dettagli, si rimanda al parag. "IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti Analisi di doppia rilevanza”.
In aggiunta, si riporta che Aeffe è profondamente impegnata nel rispetto e nella promozione dei diritti umani, un impegno
che si riflette chiaramente nella sua strategia aziendale. I diritti umani sono considerati un valore fondamentale per
l’azienda, che ritiene essenziale creare un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo per il benessere dei propri dipendenti
e per il successo a lungo termine. Aeffe ha implementato politiche precise che garantiscono la libertà di associazione, la
non discriminazione, la salute e sicurezza sul lavoro, e il divieto di sfruttamento del lavoro minorile.
L’azienda conduce inoltre regolarmente analisi per identificare e affrontare potenziali rischi legati ai diritti umani nelle
proprie operazioni, collaborando con organizzazioni non governative, sindacati e altre parti interessate per migliorare
continuamente le proprie pratiche. In ambito Diversità, Equità e Inclusione (DE&I), Aeffe sta attivamente implementando
programmi per favorire la diversità e l'inclusione in tutti i livelli dell'organizzazione. Il rispetto dei diritti umani rappresenta
una priorità assoluta per l'azienda, che si impegna a promuovere una cultura in cui questi diritti siano sempre valorizzati
e rispettati. Infine, Aeffe, al fine non solo di considerare gli interessi dei lavoratori lunga la propria catena del valore, ma
soprattutto di tutelarli, ha definito e avviato per la prima volta, a dicembre 2024, un piano di audit ESG descritto nei
paragrafi a seguire.
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Il Gruppo Aeffe ha identificato i propri impatti, rischi e opportunità rilevanti in relazione alle questioni di sostenibilità
attraverso l'analisi di doppia rilevanza. I risultati di tale valutazione sono sintetizzati nelle tabelle riportate in Appendice.
Il DMA
10
2024 svolto da Aeffe ha fornito una maggiore granularità nell'identificazione degli IRO. I temi materiali descritti
nella DNF 2023 sono coperti interamente e valutati a un livello più dettagliato nella presente Rendicontazione di
sostenibilità, tenendo conto di sotto-temi e sotto-sotto-temi in conformità con i requisiti della CSRD.
Tutti gli IRO identificati sono coperti dalle richieste di rendicontazione degli ESRS, ad eccezione di due questioni materiali:
Tutela e valorizzazione del brand e Innovazione tecnologica e digitalizzazione. Tali tematiche vengono trattate all’interno
di capitoli specifici come entity-specific disclosures.
In merito alla resilienza della strategia e del modello aziendale del Gruppo per quanto riguarda la gestione degli impatti,
rischi e opportunità rilevanti identificati si rimanda al parag. “Obiettivi di miglioramento”.
GESTIONE DEGLI IMPATTI, DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti Analisi di Doppia Rilevanza
Il Gruppo Aeffe identifica le questioni di sostenibilità su cui incentrare la rendicontazione sulla base del principio della
doppia rilevanza, identificando e valutando sia gli impatti che le attività aziendali sono in grado di generare sull’ambiente
e sulle persone (“impact materiality”), sia le implicazioni connesse ad una gestione più o meno efficace degli aspetti ESG
10
Double Materiality Assessment: processo di analisi di doppia rilevanza come nominato dalle principali normative di riferimento.
41
sulla resilienza e sulla business continuity del Gruppo (“financial materiality”). Una questione di sostenibilità è rilevante
se risulta prioritaria secondo la prospettiva dell’impact materiality, della financial materiality o di entrambe.
Il processo
La valutazione della rilevanza è stata effettuata in risposta ai requisiti obbligatori degli European Sustainability Reporting
Standards (ESRS) emessi dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Il processo adottato per rispondere
a rispondere a tali obblighi ha seguito un approccio metodologico articolato in
4 fasi principali (rappresentate nella figura
di seguito) ed è allineato ai dettami dell’Implementation Guidance di EFRAG
11
:
Fase 1: Comprensione del contesto
Il Gruppo ha svolto un’analisi di contesto e un’analisi di benchmark per identificare le questioni di sostenibilità rilevanti
per il proprio comparto. Tale analisi consente di identificare il contesto di settore in cui il Gruppo opera e offre preziose
informazioni funzionali alle successive fasi del processo.
Nello specifico, la valutazione della rilevanza è stata effettuata partendo da un’analisi preliminare del contesto in cui
opera il Gruppo, che ha incluso un assessment dei documenti interni, delle politiche, dei sistemi di gestione, oltre a un
ciclo di interviste con le Direzioni ad integrazione dell’analisi documentale.
Successivamente, è stata svolta un’analisi di benchmark al fine di individuare le questioni di sostenibilità potenzialmente
rilevanti per il Gruppo. L’analisi di benchmark ha preso in considerazione l’elenco delle questioni di sostenibilità
contemplate negli ESRS tematici, declinate in temi, sotto-temi e sotto-sottotemi (ESRS 1, Appendice A, RA 16 del
Regolamento delegato (UE) 2023/2772).
Per l’analisi riconducibile alla sfera della impact materiality sono stati identificati e valutati 7 competitor e comparable di
Aeffe relativamente ai temi emersi come materiali nei Report di Sostenibilità 2023.
Per l’analisi relativa alla financial materiality, il benchmark analizza documenti interni strategici di Aeffe (ERM, Piano
strategico, Analisi di scenario etc.), framework di reporting ESG di riferimento nel settore finanziario (TCFD
12
, TNFD
13
,
11
«EFRAG IG 1 Materiality Assessment» pubblicata da EFRAG a maggio 2024.
12
Task Force on Climate-related Financial Disclosures.
13
Taskforce on Nature-related Financial Disclosures.
Fase 1
Comprensione del
contesto
Fase 2
Identificazione
degli IRO
Fase 3
Valutazione degli
IRO
Fase 4
Reporting
Analisi delle
attività
dell’Organizzazione, del
modello di business, dei
rapporti commerciali e
della
catena del valore;
Definizione della
strategia di
coinvolgimento degli
stakeholder.
Identificazione
questioni
ESRS potenzialmente
rilevanti per Aeffe a
partire dalla lista degli
aspetti riportati
nell’Appendice A
dell’ESRS 1
Mappatura dettagliata
degli impatti, rischi e
opportunità (IRO)
connessi alle questioni
ESG potenzialmente
rilevanti per Aeffe
Valutazione impact
materiality
Valutazione financial
materiality
Elaborazione dei risultati
e
identificazioni questioni
ESG rilevanti per il FY
2024.
Descrizione dell’approccio
metodologico adottato
per lo svolgimento del
DMA
Identificazione dei
datapoint da rendicontare
nel Sustainability
Statement 2024.
42
SASB
14
), osservatori e ricerche su temi ESG (Global risk report 2024
15
, Business & Human Rights Research Centre
16
,
Copernicus (EU) Climate Change Service - World Meteorological Organization
17
, Encore
18
e European Environment
Agency (EEA) - ISPRA
19
) e rating di sostenibilità (Ecovadis
20
, GRESB
21
e CDP
22
).
Le 38 questioni di sostenibilità emerse dal benchmark hanno costituito le aree su cui focalizzare l’attenzione rispetto ai
temi, sottotemi e sotto-sottotemi elencati dallo standard stesso e associati ai Topical Standard ESRS. In aggiunta, Aeffe
ha individuato anche delle tematiche “entity specific”, sulla base delle quali ha poi elaborato un'informativa specifica per
la propria realtà riguardante gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti non contemplati dagli ESRS.
Fase 2: Identificazione degli IRO
Nell’ambito della mappatura degli IRO, è stata condotta un’analisi strutturata per garantire un approccio rigoroso e
proattivo nell’individuazione di un set rappresentativo di variabili ESG da considerare. Tale analisi ha considerato diversi
fattori chiave, tra cui il contesto normativo in evoluzione, le tendenze settoriali e i potenziali sviluppi di mercato. In
particolare, sono stati esaminati regolamenti e direttive di prossima applicazione che potrebbero influenzare il business,
come il Regolamento EUDR sulla deforestazione, la proposta di Direttiva Green Claims e il Regolamento UE 2024/1781
sull'Ecodesign (ESPR). Inoltre, sono stati analizzati dati provenienti da database internazionali riconosciuti, tra cui Encore
e il Business & Human Rights Research Center, al fine di individuare best practice e trend di settore. Queste risultanze
sono state ulteriormente integrate con gli input derivanti dalla revisione della documentazione strategica interna,
assicurando un quadro completo e approfondito dei fattori ESG che influiscono e sono a loro volta influenzati dalle attività
di Aeffe.
Tale analisi ha permesso di individuare un campione di impatti diretti derivanti dal business del Gruppo così come gli
impatti indiretti che si verificano o possono verificarsi lungo gli step più rilevanti della value chain, in applicazione del
principio di rilevanza. Gli impatti così individuati sono stati ricondotti ai topic ricompresi nella tabella dell’ESRS 1,
Appendice A, RA 16, classificati in applicazione delle disposizioni degli ESRS e, quindi, raggruppati in tematiche. Ogni
impatto individuato è stato classificato in termini di: diretto/indiretto, positivo/negativo, effettivo/potenziale. È stato
definito il perimetro dell'impatto stesso, inteso come il perimetro all'interno del quale gli impatti, positivi o negativi,
effettivi o potenziali, hanno effetti (con conseguenti ricadute sugli stakeholder interessati).
Con la medesima logica è stato stilato un elenco di rischi e opportunità potenzialmente rilevanti associati al business del
Gruppo, tenendo anche conto della loro connessione con gli impatti e le dipendenze già identificate. In particolare,
l’analisi ha esaminato i collegamenti tra impatti e rischi, valutando come gli impatti negativi, sia generati che subiti
dall'azienda, possano trasformarsi in potenziali rischi per il modello di business, la catena del valore e la competitività del
Gruppo. Allo stesso tempo, è stata approfondita la relazione tra dipendenze e opportunità, considerando come la
necessità di risorse naturali, sociali o economiche possa costituire non solo una vulnerabilità, ma anche un'opportunità
di crescita e innovazione per l’azienda. I rischi e le opportunità così identificate sono stati ricondotti ai topic ricompresi
nella tabella dell’ESRS 1, Appendice A, RA 16, classificati in applicazione delle disposizioni degli ESRS e, quindi, raggruppati
in tematiche.
Fase 3: Valutazione degli IRO
Rilevanza dell’impatto
Per quanto riguarda la valutazione degli impatti identificati, è stata svolta un’analisi di dettaglio tramite focus Group
interno composto dai membri esecutivi e indipendenti del CdA e i membri del Gruppo di Lavoro ristretto, ai quali è stato
14
SASB Standards.
15
World Economic Forum Global Risks Report 2024 - 19
th
Edition.
16
Business & Human Rights Resource Centre.
17
Copernicus (EU) Climate Change Service - World Meteorological Organization.
18
ENCORE (Exploring Natural Capital Opportunities, Risks and Exposure).
19
European Environment Agency (EEA) European Climate Risk Assessment.
20
La piattaforma leader di intelligence della sostenibilità per le catene di fornitura globali | EcoVadis.
21
Welcome - GRESB.
22
Scores and A Lists - CDP.
43
sottoposto un apposito questionario. Una volta raccolte tutte le valutazioni, queste sono state aggregate e
opportunamente rielaborate (numericamente) al fine di ottenere l'elenco degli impatti rilevanti per Aeffe. In particolare,
una volta rielaborati i risultati delle survey, sono stati definiti gli impatti rilevanti ottenuti sulla base di specifiche soglie di
rilevanza identificate con riferimento alla natura degli impatti stessi.
Di seguito si riporta una tabella esemplificativa dei criteri considerati nella valutazione delle varie tipologie di impatto e
la spiegazione di ogni termine:
Criteri di valutazione per ogni tipologia di impatto
Impatto positivo effettivo
Impatto positivo potenziale
Impatto negativo effettivo
Impatto negativo potenziale
Entità
Portata
Entità
Portata
Entità
Portata
Rimediabilità
Entità
Portata
Rimediabilità
Probabilità Probabilità
Per enti si intende quanto è grave l'impatto negativo o quanto è benefico l’impatto positivo per le persone o
l'ambiente (scala da 1 a 5);
per portata di intende quanto è diffuso l’impatto (ad esempio, nel caso di un impatto negativo di carattere
ambientale, la portata può essere intesa come l'estensione del danno ambientale a livello geografico) (scala da
1 a 5);
per rimediabili si intende in che misura, se è possibile, porre rimedio all’impatto negativo verificatosi (scala da
1 a 5);
per probabilità si intende la possibilità o meno che tale impatto si verifichi (scala da 1 a 3).
Così come descritto all’interno dello standard, nel caso di un potenziale impatto negativo sui diritti umani, la gravità
dell’impatto ha prevalso sulla sua probabilità.
Gli stessi impatti sono successivamente stati sottoposti a valutazione da parte degli stakeholder esterni al fine di poter
effettuare considerazioni più qualitative sui risultati emersi dall’analisi interna. In particolare, l’analisi della rilevanza degli
stakeholder descritta al parag. “SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi” ha individuato come strategiche, e
quindi da coinvolgere nella valutazione degli impatti, le seguenti categorie: i dipendenti, i fornitori, le banche e i
consulenti.
La valutazione da parte degli stakeholder si è svolta tramite un ulteriore questionario semplificato, con scala di valutazione
numerica coerente rispetto a quanto predisposto internamente, in cui è stata richiesta la valutazione della magnitudo,
intesa come concetto che compendia in sé i fattori entità, portata e natura irrimediabile dell’impatto, e della probabilità
di accadimento degli impatti negativi e positivi potenziali. I risultati di tale valutazione, ottenuti tramite rielaborazione
(numerica) sulla base di specifiche sogli di rilevanza, hanno permesso di avvalorare qualitativamente gli impatti risultati
rilevanti dall’attività di focus Group effettuata con i membri del CdA e del GdL interno.
Rilevanza finanziaria
Per quanto riguarda i rischi e le opportunità, la valutazione è avvenuta coinvolgendo il CFO, i COO e il Sustainability
Manager del Gruppo Aeffe mediante la compilazione di un tool ad hoc, combinando la magnitudo dei possibili effetti
finanziari e la probabilità che il rischio/opportunità ha di verificarsi.
Nel dettaglio, tramite la magnitudo (con punteggio da 1 a 5) si è valutato quanto il rischio o l’opportunità abbia
un’influenza rilevante sullo sviluppo dell’Organizzazione, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato
economico, sui flussi finanziari, sull’accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale a breve, medio o lungo termine. Per
44
quanto riguarda i rischi
23
, per la valutazione della rilevanza viene preso in considerazione il rischio inerente, il quale, come
prescritto dagli ESRS non prende in considerazione eventuali modalità di presidio già adottate dal Gruppo. La valutazione
della
probabilità (con punteggio da 1 a 3) è avvenuta tenendo conto della probabilità che ha il rischio/opportunità in
questione di verificarsi. Infine, è stato preso in considerazione anche l’orizzonte temporale, valutando quanto cambia il
rischio/opportunità in un determinato periodo. In particolare, si è valutato il cambiamento nel medio-lungo termine (oltre
i 5 anni). I risultati di tale valutazione sono quindi stati rielaborati (numericamente) e sono stati definiti i rischi e le
opportunità rilevanti per il Gruppo, sulla base delle rispettive soglie di rilevanza opportunamente definite.
I risultati
Come sopra descritto, al fine di ottenere l’elenco di impatti, rischi e opportunità (IRO) rilevanti per il Gruppo, ad ogni
categoria di IRO è stata assegnata una specifica
soglia di rilevanza ottenuta calcolando la media
24
degli «score
complessivi» conseguiti da ciascuno IRO appartenente alla categoria in questione.
Ogni IRO avente un «score complessivo» uguale o superiore alla soglia così definita viene considerato rilevante, e ogni
questione di sostenibilità con almeno un impatto, un rischio o un’opportunità considerati rilevante viene considerata a
sua volta rilevante.
A seguito della valutazione, delle 38 questioni potenzialmente materiali emerse dall’analisi di benchmark, 35 sono quelle
risultate rilevanti, per cui il Gruppo comunica le informazioni conformemente ai corrispondenti obblighi di informativa
dell'ESRS tematico pertinente.
I risultati emersi dall’analisi di doppia rilevanza sono quindi stati discussi con il Gruppo di Lavoro interno e
successivamente approvati dal Consiglio di amministrazione. Inoltre, l'analisi sarà sottoposta a una revisione annuale per
garantirne l'aggiornamento continuo, in modo da riflettere adeguatamente i cambiamenti che l'azienda subirà nel corso
del tempo. Tale revisione potrà essere più o meno approfondita in base alle circostanze del momento e all’evoluzione del
contesto aziendale e normativo.
La tabella che segue descrive, per ogni questione rilevante, i relativi impatti (positivi e negativi), rischi e opportunità che
hanno superato la soglia di rilevanza e che quindi hanno reso la suddetta questione rilevante.
23
Il Gruppo gestisce e prioritizza i rischi di sostenibilità individuati tramite il DMA qualitativamente, nell’ambito della gestione strategica complessiva
del Gruppo.
24
La media è stata determinata calcolando la media aritmetica delle valutazioni medie fornite da ciascuno stakeholder per ogni singolo impatto, rischio
e opportunità.
45
LISTA DELLE QUESTIONI RILEVANTI E RELATIVI IRO RILEVANTI
ARGOMENTO QUESTIONE
RILEVANTE
IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI IMPATTI POSITIVI RILEVANTI RISCHI RILEVANTI OPPORTUNITÀ RILEVANTI
E1 - CAMBIAMENTI
CLIMATICI
Adattamento ai
cambiamenti climatici
Preoccupazione da parte degli
stakeholders sulla capacità di Aeffe di
far fronte alle conseguenze del
cambiamento climatico (es.
concentrazione degli impianti
produttivi in aree geografiche
impattate dall'innalzamento del livello
del mare), con conseguente aumento
dei premi assicurativi e potenziale
riduzione della disponibilità di
assicurazioni su beni in località “ad alto
rischio” minando l'accesso al credito e
l'assicurabilità dell'azienda
Eventi climatici estremi che possono
compromettere la continuità e la
qualità dei prodotti/servizi,
comportare danni, malfunzionamenti o
interruzioni dell'attività degli
stabilimenti produttivi e dell'impianto
logistico e di distribuzione
Mitigazione ai
cambiamenti climatici
Generazione di emissioni di CO2 dirette
e indirette, rallentando il
raggiungimento degli obiettivi
dell'Accordo di Parigi e al Green Deal
europeo
Riduzione complessiva delle emissioni
di gas serra e mitigazione degli effetti
del cambiamento climatico attraverso
l'utilizzo di tecnologie a basse emissioni
nei processi produttivi
Energia
Utilizzo inefficiente delle risorse
energetiche nei processi produttivi e
logistici dovuti a una mancato
adeguamento degli impianti e assenza
di sensibilizzazione del personale
aziendale e degli stakeholder
Riduzione dell'impronta energetica
grazie a iniziative di efficientamento e
conversione verso fonti rinnovabili
46
E2 - INQUINAMENTO
Inquinamento dell'aria
Emissioni di sostanze come particolato
fine, COV e altre sostanze tossiche che
degradano la qualità dell'aria influendo
negativamente sul territorio e sulla
salute delle comunità coinvolte
Riduzione delle emissioni di sostanze
chimiche volatili e miglioramento della
qualità dell'aria nelle aree industriali,
con benefici per la salute pubblica,
grazie all'implementazione di sistemi di
filtrazione avanzata per emissioni di
particolato e COV (es. filtri a maniche,
filtri a carbone attivo, ossidatori
catalitici, ecc)
Inquinamento
dell'acqua
Compromissione della qualità
dell’acqua e della salute pubblica e
danni all’ecosistema con conseguenze
negative sulla biodiversità e il
sostentamento delle comunità locali a
causa dello sversamento di residui
chimici (es. processi di tintura)
Inquinamento del
suolo
Contaminazione da sostanze chimiche
nocive utilizzate nei processi produttivi
e impiego di fibre derivante da colture
intensive le quali causano
inquinamento e degrado del suolo con
conseguente perdita di biodiversità e
danni alle comunità interessate
circostanti
Insorgenza di responsabilità civile e/o
penale ed esposizione a cause legali
avviate da popolazioni locali
danneggiate dalla contaminazione del
suolo causato dalle attività produttive
di Aeffe
Sostanze preoccupanti
Salvaguardia dell'ambiente e delle
persone grazie ad una corretta
gestione, uso e smaltimento delle
sostanze preoccupanti dovuta al
controllo e verifica della presenza di
determinate sostanze nei prodotti
trattati da AEFFE, all'implementazione
di macchine più efficienti o impiego di
alternative più salubri.
Restrizioni normative riguardo l'utilizzo
di sostanze preoccupanti e
conseguente aumento dei costi
operativi per l'adeguamento di
prodotti e processi
Microplastiche
Danni alla salute causata dalla
dispersione di microplastiche in aria,
acqua e suolo (es. durante il lavaggio)
derivante dal trattamento di tessuti
sintetici (es. poliestere o nylon)
47
E3 ACQUE E RISORSE
MARINE
Consumo idrico
Consumo intensivo di acqua nella fase
di produzione delle materie prime e
durante i processi di lavorazione dei
tessuti con conseguente riduzione
delle riserve idriche locali
Prelievi idrici
Impoverimento delle riserve naturali di
acqua dovuto a eccessivi prelievi idrici
che causano situazioni di siccità
compromettendo la sopravvivenza
della biodiversità locale e la sussistenza
delle comunità interessate
Scarichi di acque
Contaminazione dei corpi idrici a causa
di sversamento di acque industriali non
trattate con conseguenti danni alla
fauna e flora locali e ripercussioni sulla
salute pubblica delle comunità
interessate
E4 - BIODIVERSITÀ ED
ECOSISTEMI
Sfruttamento diretto
Sfruttamento di specie animali per la
produzione di capi d'abbigliamento (es.
in pelle) con conseguenti gravi perdite
di biodiversità e alterazione degli
equilibri naturali
Adozione di materie prime che non
prevedono lo sfruttamento animale
(es. pellicce sintetiche, fibre riciclate,
ecc) con ricadute positive
sull'immagine del brand e sui ricavi
derivanti dall'acquisizione di nuovi
clienti
Impatti sull'estensione
e sulla condizione degli
ecosistemi
(Inquinamento, Impatti
e dipendenze in
termini di servizi
ecosistemici)
Impoverimento dei servizi ecosistemici
con conseguenze gravi per gli equilibri
naturali e la sussistenza delle comunità
locali a causa di collaborazioni con
fornitori che non si impegnano nella
tutela ambientale
Adozione di pratiche di
approvvigionamento e processi
produttivi con minor impatto sugli
ecosistemi con conseguente
incremento del market share (clienti
attenti alla sostenibilità) e
miglioramento dei rapporti con le
comunità interessate
E5 ECONOMIA
CIRCOLARE
Afflussi di risorse,
compreso l'uso delle
risorse
Fluttuazioni del prezzo delle materie
prime strategiche per Aeffe (cotone,
pelle naturale, ecc) o carenza delle
stesse con conseguente aumento dei
costi di approvvigionamento
48
Deflussi di risorse
connessi a prodotti e
servizi
Eccessiva generazione di scarti di
produzione dovuti ad un utilizzo
inefficiente dei materiali determinando
spreco di risorse e rifiuti prevenibili
Eliminazione degli sprechi ed
efficientamento delle materie prime
grazie ad un utilizzo efficiente degli
scarti di produzione e dei materiali
inutilizzati
Mancato adeguamento alle misure
previste dalle future direttive in
materia di Ecodesign (Framework
legislation ESPR) e conseguenti
sanzioni e riduzione della competitività
Rifiuti
Degrado ambientale e sociale,
contaminazione delle risorse naturali,
danni alla salute delle comunità
interessate a causa della
sovrapproduzione, dell'inquinamento
dovuto all'inadeguato smaltimento di
rifiuti tessili
Introduzione di
requisiti di
responsabilità estesa per i produttori
(EPR), che comporta un aumento dei
costi di gestione e smaltimento
Danni reputazionali, riduzione dei ricavi
e insorgenza di sanzioni a causa del
contributo di Aeffe alla
sovrapproduzione di rifiuti tessili e
all'inadempienza della normativa
emergente in ambito di Ecodesign (es.
Ecodesign for Sustainable Products
Regulation - ESPR)
S1 FORZA LAVORO
PROPRIA
Creazione e
mantenimento
dell'occupazione
(Occupazione sicura,
Orario di lavoro, Salari
adeguati)
Insicurezza economica dei dipendenti e
fragilità del tenore di vita delle famiglie
a causa di contratti a
termine o
condizioni lavorative instabili e
frustranti
Garanzia di un'occupazione stabile
caratterizzata da orari dignitosi, salari
adeguati e ambiente lavorativo sereno
grazie alla stipulazione di contratti
stabili e alla creazione e supporto di
iniziative di welfare aziendale
Bassa retention dei dipendenti a causa
di condizioni lavorative ed economiche
instabili e inadeguate e conseguente
aumento dei costi di gestione e
formazione del personale
Benessere dei dipendenti grazie alla
garanzia di un'occupazione sicura, orari
di lavoro dignitosi e salari adeguati e
conseguente maggior retention dei
talenti con ricadute positive sul costo
del lavoro
Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
Miglioramento del benessere psico-
fisico dei dipendenti grazie a politiche
aziendali che promuovano iniziative
come flessibilità oraria, lavoro da
remoto e part-
time, diritto alla
disconnessione, congedi parentali e
permessi retribuiti.
Miglioramento del benessere psico-
fisico dei dipendenti grazie ad un
maggior equilibrio tra vita
professionale e vita privata e
conseguente aumento della
produttività ed efficienza lavorativa
Incremento dell'attraction e retention
aziendale e diminuzione
dell'assenteismo grazie a politiche
aziendali che promuovono flessibilità
oraria, lavoro da remoto e part-time,
49
diritto alla disconnessione, congedi
parentali e permessi retribuiti
Salute e sicurezza
Maggior sicurezza sul luogo di lavoro
grazie alla corretta implementazione
della normativa in materia di salute e
sicurezza, efficace formazione dei
dipendenti e conseguente rigorosa
gestione dei dispositivi di sicurezza
Formazione e sviluppo
delle competenze
Insicurezza e precarietà lavorativa e
conseguente perdita di know-how dei
dipendenti dovuta da obsolescenza
delle competenze a causa di una scarsa
attenzione da parte di Aeffe al tema
della formazione e sviluppo delle
competenze attraverso il mancato
ascol
to delle proprie risorse e la
mancata erogazione dei giusti supporti
allo sviluppo dei dipendenti
Soddisfazione dei dipendenti, maggiori
opportunità di avanzamento di carriera
e occupabilità a lungo termine grazie
ad investimenti sulla formazione
continua delle risorse e il loro sviluppo
professionale
Obsolescenza delle competenze e del
know-how con ricadute negative sulla
produttività e la competitività del
brand
Sviluppo delle potenzialità dei
dipendenti grazie ad investimenti sulla
loro
formazione e conseguente
aumento della produttività e della
competitività aziendale
Promozione della
diversità e delle pari
opportunità
(Diversità, Parità di
genere e parità di
retribuzione,
Occupazione e
inclusione delle
persone con disabilità,
Misure contro la
violenza e molestie)
Creazione di un ambiente di lavoro
dinamico, aperto al cambiamento,
sicuro e inclusivo, in cui la diversità (tra
cui i diversi genere, le personalità, le
disabilità, gli orientamenti sessuali, ecc)
viene tutelata, rispettata ed esaltata
grazie a politiche
in ambito
Diversity&Inclusion e la diffusione di
una cultura aziendale che promuova le
differenze e le pari opportunità
Rispetto dei diritti
umani nelle attività
aziendali
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Garanzia e promozione del rispetto dei
diritti umani dei dipendenti mediante
adozione di misure e pratiche anti-
sfruttamento, in conformità agli
standard internazionali sul tema
Monitoraggio delle attività
dell'organizzazione e conseguente
maggior tracciabilità e consapevolezza
delle operazioni, riducendo i costi
S2 LAVORATORI
NELLA CATENA DEL
VALORE
Salute e sicurezza
Incremento del pericolo di infortuni e
malattie per i lavoratori che
contribuiscono alla produzione dei capi
d'abbigliamento del brand dovuto a
un'inadeguata implementazione dei
sistemi di salute e sicurezza lungo la
50
catena di fornitura di Aeffe e mancato
controllo da parte della stessa
Parità di trattamento e
di opportunità per tutti
(Occupazione sicura,
Orario di lavoro, Salari
adeguati, Equilibrio tra
vita professionale e
vita privata)
Attento monitoraggio sul rispetto della
parità di trattamento e di opportunità
per tutti i lavoratori lungo la catena di
fornitura e riduzione dell'esposizione a
scandali e sanzioni con ricadute
positive sulla reputazione.
Rispetto dei diritti
umani nella catena di
fornitura
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Tutela dei minori, rafforzamento della
dignità e miglioramento delle
condizioni sociali dei lavoratori lungo la
catena del valore di Aeffe grazie alla
collaborazione con partner
commerciali impegnati nel rispetto dei
diritti umani
Richiesta a tutti i partner commerciali
dell'adozione di pratiche che
garantiscano il rispetto dei diritti umani
così da tutelare Aeffe da scandali e
sanzioni e aumentare la fiducia degli
stakeholder
S4 CONSUMATORI E
UTILIZZATORI FINALI
Accesso a informazioni
(di qualità)
Riduzione della consapevolezza dei
consumatori a causa dell'assenza e/o
inadeguatezza di informazioni relative
ai capi d'abbigliamento prodotti
Sicurezza personale dei
consumatori e/o degli
utilizzatori finali
(Salute e sicurezza,
Sicurezza della
persona)
Impiego di materie prime e trattamenti
sicuri e di alta qualità, aumento della
fiducia dei consumatori e aumento
delle vendite
Pratiche commerciali
responsabili
Tutela e soddisfazione dei clienti grazie
a comportamenti, politiche e azioni
aziendali che promuovono la qualità e
la sicurezza dei prodotti, la sostenibili
e il rispetto dei diritti umani.
G1 CONDOTTA DELLE
IMPRESE
Cultura d'impresa
Diffusione da parte di Aeffe di solidi
principi etici e di sostenibilità lungo
l'intera catena del valore a beneficio di
ambiente, lavoratori e comuni
attraverso una cultura d'impresa che
integra i criteri ESG
Integrazione dei temi di sostenibilità
nella strategia aziendale e conseguente
miglioramento dei flussi informativi e
procedurali con conseguente riduzione
delle inefficienze operative e
decisionali che comportano un
dispendio di tempo e investimenti
51
Protezione degli
informatori
Prevenzione di comportamenti non
etici e conseguenti benefici per tutte le
parti coinvolte grazie all'adozione di
meccanismi e strumenti idonei alla
protezione degli informatori in tutto il
perimetro della catena del valore
dell'organizzazione
Adozione di strumenti e meccanismi di
protezione degli informatori e
conseguente aumento della probabilità
di individuare eventuali illeciti e
prevenire lo spreco di risorse aziendali
e eventuali sanzioni
Benessere degli
animali
Sofferenza degli animali e conseguenze
negative sulla biodiversità causate da
una politica di approvvigionamento che
comporta lo sfruttamento animale
Adozione di materiali cruelty-
free e
animal friendly e conseguente
miglioramento dell'immagine
aziendale e aumento del market share
Corruzione attiva e
passiva
Tutela della legalità e prevenzione di
comportamenti illeciti (es. il reimpiego
di profitti derivanti da attività illecite,
episodi di concussione, ecc) grazie a
sistemi di prevenzione e individuazione
della corruzione
Gestione dei rapporti
con i fornitori,
comprese le prassi di
pagamento
Avvallamento di pratiche di lavoro non
etiche, dannose per l'ambiente e
violazione dei diritti umani lungo la
filiera a causa di una mancata gestione,
selezione e valutazione dei fornitori
che non prende in considerazione i
principi etici di AEFFE e gli standard ESG
Tutela dei diritti umani, dell'ambiente e
prevenzione di comportamenti non
etici grazie all’implementazione di
processi di gestione responsabile della
catena di fornitura e
approvvigionamento responsabile e
alla collaborazione con fornitori al fine
di gara
ntire il rispetto di elevati
stardard ESG e dei principi
dell'organizzazione
Evoluzione delle dinamiche geo-
politiche nei Paesi in cui sono presenti
partner strategici con possibili ricadute
negative per la business continuity di
Aeffe
Gestione sostenibile della catena di
fornitura e benefici per l'operatività di
Aeffe
Comportamento di un fornitore
qualificato o di un terzista non
conforme agli standard qualitativi e di
sostenibilità di Aeffe e alle normative
vigenti (es. CSDDD, Critical Raw
Materials Act) con conseguenze
negative sulla reputazione
Diversificazione dei fornitori e
conseguente minore esposizione a
interruzioni della catena di
approvvigionamento
ALTRE QUESTIONI
Tutela e valorizzazione
del brand
Aumento della reputazione aziendale,
rafforzando la fiducia dei clienti e
migliorando la percezione del marchio
sul mercato portando ad un vantaggio
Lesione della capacità distintiva del
marchio ("corrosione") e conseguente
diminuzione delle vendite
52
Esposizione dell’azienda a possibili
danni di immagine (es. produzione
incontrollata di prodotti contraffatti) e
perdita di credibilità presso i clienti e gli
stakeholder, compromettendo la
fiducia e le opportunità di mercato.
competitivo e nella fidelizzazione dei
consumatori.
Inadeguate misure di prevenzione della
diffusione di prodotti contraffatti con
conseguenze negative sull'immagine
del brand e la sua reputazione
Innovazione
tecnologica e
digitalizzazione
Ridotta tracciabilità dei materiali,
produzione di prodotti attraverso
modalità obsolete e inefficienti che
portano ad una diminuzione della
qualità dei prodotti e conseguente
impatto sui consumatori
Miglioramento dell’esperienza del
cliente, offrendo servizi personalizzati
(es. realtà aumentata per la prova
virtuale dei capi) e aumento della
trasparenza nella supply chain (es.
utilizzo di piattaforme tecnologiche)
portando alla fidelizzazione del cliente
e miglioramento dell'impatto
dell'organizzazione sulla catena di
fornitura
Scarso impiego di innovazione nei
processi, nei materiali e nelle
tecnologie utilizzate che determinano
aumento dei costi e scarsa
competitività risultando in perdita di
market share
Efficientamento delle modalità di
business risultando in una diminuzione
dei costi operativi e di monitoraggio
delle operazioni
Accesso a finanziamenti e agevolazioni
(Industry 5.0)
53
L’ultima fase dell’analisi di doppia rilevanza ha stabilito quali informazioni quali-quantitative relative alle questioni
materiali dovessero essere riportate all’interno della presente Rendicontazione consolidata di sostenibilità. A tal fine, il
Gruppo ha seguito le modalità disciplinate dall’ESRS 1 (incluso Appendice E), dall’Implementation Guidance «EFRAG IG 1
Materiality Assessment» e dall’ulteriore paper «Links between AR16 and disclosure requirements».
Le questioni materiali Tutela e valorizzazione del brand e Innovazione tecnologica e digitalizzazione, non riconducibili a
nessun ESRS, sono trattate all’interno del parag. “Potenziali informazioni aggiuntive specifiche per l'entità” e vengono
utilizzati dei KPI (key performance indicators) entity-specific, usando le migliori pratiche e/o i quadri o i principi
rendicontazione disponibili.
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
Con riferimento all’elenco degli obblighi di informativa cui Aeffe ha adempiuto nella redazione della presente
Rendicontazione in base ai risultati della valutazione della rilevanza, si rimanda all’Indice della presente sezione della
Relazione sulla Gestione.
Si rimanda, invece, all’Allegato per prendere visione delle seguenti informazioni:
EU Datapoint Table, tabella di tutti gli elementi d'informazione derivanti da altri atti legislativi dell'UE elencati
nell'Appendice B dell’obbligo di informativa ESRS 2 (“Informazioni generali”) del Regolamento delegato (UE)
2023/2772.
MDR-P Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti
Le politiche di Aeffe per ciascuna questione rilevante in materia di sostenibilità sono predisposte per prevenire, mitigare
e rimediare agli impatti effettivi e potenziali, affrontare i rischi e cogliere le opportunità.
Una overview delle politiche relative a specifici aspetti di sostenibilità è riportata di seguito. La rendicontazione su azioni
e risorse (MDR-A) è, invece, riportata in relazione a ciascun ESRS tematico nelle pagine seguenti.
Politica
Descrizione dei contenuti
chiave
Ambito
della
politica
Responsabile
dell’implemen
tazione
Strumenti
internazionali
riconosciuti
Accessibilità
Riferimento
nel testo
Procedura
per la
redazione
della
Rendicontazi
one
consolidata
di
Sostenibilità
- Scopo e campo di applicazione
- Ruoli e responsabilità
- Fasi del processo di reporting
della RCS
- Momenti di verifica e controllo
nel corso del processo
Gruppo
Aeffe
Consiglio di
Amministrazio
ne e Collegio
Sindacale
D. Lgs.
125/2024,
Regolamento
Delegato (UE)
2023/2772 del
31 luglio 2023
Intranet
aziendale
GOV-5
Codice Etico
- Valori etici fondamentali
- Principi di comportamento nei
rapporti con i diversi
stakeholder, nel trattamento
delle informazioni riservate, e in
altre casistiche
-
Modalità di attuazione e
sanzioni
Gruppo
Aeffe
Consiglio di
Amministrazio
ne
D. Lgs. 321 del
2001
Sito web
pubblico
G1-1
Politica per
le
segnalazioni
di
-
Definizione dei criteri e delle
regole per la gestione delle
segnalazioni
Gruppo
Aeffe
Consiglio di
Amministrazio
ne
L. 30 novembre
2017, n. 179
recante
"Disposizioni
Sito web
pubblico
G1-1
54
Whistleblowi
ng
-
Organi e funzioni coinvolte
nella gestione delle segnalazioni
- Canali di segnalazione
-
Perimetro oggettivo e
contenuto della segnalazione
- Soggetti beneficiari dei sistemi
di segnalazione
-
Modalità di gestione della
segnalazione
per la tutela
degli autori di
segnalazioni di
reati o
irregolarità di
cui siano venuti
a conoscenza
nell'ambito di
un rapporto di
lavoro pubblico
o privato", D.
Lgs. 231 del
2001, Direttiva
UE 2019/1937
Politica di
Remunerazi
one
-
Finalità perseguite con la
Politica di Remunerazione
-
Definizione delle diverse
componenti della
remunerazione
-
Definizione dei criteri per il
riconoscimento della
remunerazione variabile
-
Definizione degli elementi ai
quali è possibile derogare in
presenza di circostanze
eccezionali e delle condizioni
procedurali in base alle quali,
fermo quanto previsto in
materia di operazioni con parti
correlate, la deroga può essere
applicata
Gruppo
Aeffe
Consiglio di
Amministrazio
ne
Art. 123-ter del
Testo Unico
della Finanza,
art. 84-quater
del
Regolamento
Emittenti
Sito web
pubblico
GOV-3
Sistema di
gestione
privacy
- Creazione di un Privacy Team
con
rappresentanti di tutti i
settori aziendali
-
Definizione di Policy per il
trattamento dei dati e gestione
dei data breach
- Predisposizione di modelli per
la designazione degli autorizzati
ex art. 29 GDPR
-
Redazione di informative ex
artt. 13 e 14 GDPR
- Registro dei trattamenti ex art.
30 GDPR e valutazione dei rischi
con metodo ENISA
-
Nomine a responsabile del
trattamento ex art. 28 GDPR e
mappatura dei soggetti
coinvolti
-
Gestione privacy per il
Whistleblowing (D.Lgs 24/2023)
- Adempimenti
privacy per
videosorveglianza, in
particolare nei punti vendita
Gruppo
Aeffe
Data
Protection
Officer
Regolamento
(UE) 2016/679
(GDPR) Artt.
13, 14, 28, 29,
30
Sito web
pubblico
S4
55
- Consulenza per promozione,
marketing e operazioni
societarie
-
Fornitura di pareri in
conformità ai compiti dell’RPD
Codice di
condotta dei
fornitori
Principi generali alla base dei
rapporti con i partner
contrattuali
Gruppo
Aeffe
Chief
Operating
Officer
Dichiarazione
Universale dei
Diritti
dell’Uomo,
Convenzioni
fondamentali
dell’Organizzazi
one
Internazionale
del
Lavoro (ILO),
Dichiarazione
dell’ILO sui
Principi e Diritti
Fondamentali
nel Lavoro
Sito web
pubblico
G1-2
Codice di
comportame
nto in
materia di
informazioni
societarie al
mercato
-
Disciplina, con efficacia
cogente, della gestione e del
trattamento delle informazioni
privilegiate
- Procedure da osservare per la
comunicazione, sia all’interno
che all’esterno dell’ambito
aziendale, di documenti ed
informazioni riguardanti Aeffe e
le società da essa controllate
con particolare riferimento alle
Informazioni Privilegiate
Gruppo
Aeffe
Consiglio di
Amministrazio
ne
Regolamento
(UE) n.
596/2014, Testo
Unico della
Finanza,
Regolamento di
Emittenti,
Regolamento di
Borsa
Sito web
pubblico
-
56
INFORMATIVA AMBIENTALE
Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852
Il Gruppo Aeffe riporta nel paragrafo che segue le informazioni in adempimento al Regolamento (UE) 2020/852 in quanto
impresa soggetta al Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125, il quale ha recepito la Corporate Sustainability
Reporting Directive, relativo all’obbligo di pubblicare una Rendicontazione di sostenibilità.
Il Regolamento Tassonomia identifica i criteri uniformi a livello UE per definire le attività economiche ecosostenibili, in
relazione ai sei obiettivi ambientali:
1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
3. Uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
4. Transizione verso un’economia circolare;
5. Prevenzione e la riduzione dell’inquinamento;
6. Protezione e il ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi.
Per il FY 2024 è prevista la rendicontazione dei KPI di Turnover, CapEx e OpEx, così come definiti dal Regolamento
Delegato (UE) 2021/2178, associati alle attività allineate rispetto a tutti gli obiettivi tassonomici.
Le attività ammissibili corrispondono a qualsiasi attività esplicitamente inclusa nelle liste delle attività economiche degli
allegati I e II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 e degli allegati I-IV del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486,
indipendentemente dal fatto che tale attività economica soddisfi uno o tutti i criteri di vaglio tecnico stabiliti nella
regolamentazione delegata che definisce i criteri per l’allineamento agli obiettivi della Tassonomia
25
.
Le attività allineate corrispondono alle attività che, oltre ad essere ammissibili, sono ecosostenibili ex art. 3 del
Regolamento (UE) 2020/852 e soddisfano quindi in modo congiunto i seguenti criteri:
Contributo Sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali;
assenza di danni significativi a nessuno degli altri obiettivi ambientali (principio DNSH
26
);
rispetto delle Garanzie Minime di Salvaguardia (MSS
27
).
La Tassonomia Ambientale Europea per il Gruppo Aeffe
Il Gruppo Aeffe ha svolto un’analisi di tutte le proprie attività economiche, valutando la coerenza sia con i codici NACE
delle Società appartenenti al Gruppo che con le descrizioni riportate nei Regolamenti Delegati (UE) 2021/2139 e
2023/2486, in relazione alle proprie attività di business e alle attività connesse all’operatività aziendale.
Dall’analisi dei codici NACE non è emersa nessuna corrispondenza, confermando che il settore del Gruppo Aeffe non
risulta strettamente collegato alle attività mappate dai regolamenti delegati della Tassonomia.
Il Gruppo ha quindi preso in considerazione anche le spese legate all'acquisto di prodotti o servizi derivanti da attività
economiche ammissibili, che non risultano direttamente connesse al core business del Gruppo, ma bensì ad attivi
secondarie legate alla gestione ordinaria dell’operatività delle sue sedi e all’efficientamento dei suoi edifici e degli asset
aziendali. Tale analisi ha confermato l’elenco di attività riconducibili al Gruppo Aeffe individuate nel precedente esercizio
associate all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM).
La tabella di seguito riporta i KPI previsti dal Regolamento Tassonomia relativi alle attività ammissibili riferite al FY 2024.
Numeratore e denominatore del rapporto, definiti per pervenire alla percentuale di ammissibilità, sono calcolati in
25
Le attività non ammissibili includono per differenza qualsiasi attività economica per la quale non sono ancora disponibili criteri tecnici di screening.
26
Do No Significant Harm.
27
Minimum Social Safeguard.
57
coerenza ai criteri contabili definiti dal paragrafo 1.1 dell’allegato I del Reg. Delegato (UE) 2021/2178. Tali quote
percentuali sono ricavate considerando al numeratore le spese o i ricavi ammissibili per la specifica attività in Aeffe S.p.A.
e Pollini S.p.A., ed al denominatore i valori consolidati del Gruppo Aeffe.
Attività ex Reg. (UE) 2021/2139
Attività ammissibili per il Gruppo
Aeffe
Turnover
CapEx
OpEx
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 4.1
Produzione di energia elettrica con tecnologia solare
fotovoltaica
Presenza di impianti fotovoltaici
nelle sedi aziendali
0,10% - 0,01%
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 6.5
Trasporto di motocicli, autovetture e veicoli commerciali
leggeri
Parco auto aziendale con veicoli in
leasing/noleggio e di proprietà
- 14,11% -
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 6.6
Servizi di trasporto merci su strada
Presenza di veicoli per il trasporto
merci Euro VI
- 4,27% -
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 7.3
Installazione, manutenzione e riparazione di
apparecchiature per l'efficienza energetica
Attività di relamping - 0,79% -
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 7.5
Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e
dispositivi per la misurazione, la regolazione e il controllo
delle prestazioni energetiche degli edifici.
Presenza di un sistema di
monitoraggio e controllo della
temperatura
- - 0,07%
Reg. (UE) 2021/2139 Allegato I, 8.1
Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse
Server e hosting in cloud - - 0,52%
Totale
0,10%
19,17%
0,60%
Rispetto alle singole attività considerate, di seguito si riporta una sintesi delle voci di costi e ricavi incluse al numeratore
degli indicatori:
4.1 (CCM) Produzione di energia elettrica con tecnologia solare fotovoltaica: i ricavi provenienti dai pannelli
fotovoltaici installati nelle sedi derivano dalla quota di energia generata e non consumata e le spese operative
sono relative ai contratti di manutenzione periodica e ai costi sostenuti per il servizio di monitoraggio dei dati
GSE;
6.5 (CCM) Trasporto di motocicli, autovetture e veicoli commerciali leggeri: le spese CapEx indicate fanno
riferimento agli incrementi del conto relativo ai diritti d’uso auto aziendali per il valore dei veicoli iscritti in leasing
nel 2024 per Pollini S.p.A. (16% del totale della voce inserita al numeratore per l’attività in oggetto) e Aeffe S.p.A.
(84%);
6.6 (CCM) Servizi di trasporto merci su strada: le spese CapEx indicate fanno riferimento agli incrementi degli
attivi per il valore dei veicoli iscritti in leasing nel 2024 per Aeffe S.p.A.;
7.3 (CCM) Installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature per l'efficienza energetica: con
riferimento alla quota CapEx si segnala l’acquisto di lampade a LED, utilizzate per sostituire l’illuminazione al
neon con soluzioni a maggiore efficienza energetica;
7.5 (CCM) Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione
e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici: le spese operative sostenute fanno riferimento ad Aeffe
S.p.A. e sono relative alla manutenzione delle sonde nei sistemi di monitoraggio della temperatura da remoto;
58
8.1 (CCM) Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse: i costi operativi fanno riferimento alle spese di
noleggio dei server locali nonché alle spese relativa all’aggiornamento dell'hosting per i sistemi ERP (Enterprise
Resource Planning) e SFA (Sales Force Automation) in cloud per Aeffe S.p.A. e le spese per aggiornare la nuova
Business Intelligence (BI) in Microsoft Azure, utilizzando tale infrastruttura cloud di Microsoft per gestire,
analizzare e visualizzare i propri dati aziendali.
A completamento dell’analisi condotta in compliance al Regolamento (UE) 2020/852, per la verifica dell’allineamento
delle attività ammissibili individuate è stato svolto un assessment rispetto ai criteri di vaglio tecnico presentati all’interno
del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, che riguardano, come anticipato, il rispetto del
Contributo Sostanziale ad uno
degli obiettivi climatici e del principio
Do No Significant Harm, ossia la verifica attraverso i criteri di vaglio tecnico che tale
attività non influenzi negativamente il raggiungimento degli altri cinque obiettivi ambientali del Regolamento sulla
Tassonomia.
Sono stati rispettati i criteri di contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici relativi a:
4.1 (CCM) Produzione di energia elettrica con tecnologia solare fotovoltaica;
7.3 (CCM) Installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature per l'efficienza energetica;
7.5 (CCM) Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione
e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici.
Si specifica infine che i criteri di vaglio tecnico del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 relativi alle attività ammissibili
individuate dal Gruppo Aeffe prevedono una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità per esaminare la
rilevanza dei rischi climatici e fisici per l’attività economica. Ai fini dell’analisi, il Gruppo Aeffe ha valutato la classificazione
dei pericoli legati al clima, suddivisi fra cronici e acuti, che vengono presentati nelle relative appendici dei Regolamenti
Delegati, rilevando che tali rischi non siano significativi in relazione alla portata e alla geolocalizzazione delle attività
ammissibili; tuttavia, ad oggi non è stata condotta un’analisi strutturata e quantitativa rispetto alle attività in oggetto,
anche alla luce dell’impatto trascurabile in termini di rilevanza economica e di attinenza al business del Gruppo.
Per le spese risultate ammissibili ai sensi dell’Allegato I punto 1.1.2.2. punto c e 1.1.3.2. punto c, ossia in quanto relative
all’acquisto di prodotti derivanti da attività economiche ammissibili alla Tassonomia, si segnala la difficoltà riscontrata nel
reperire le informazioni necessarie alla verifica dei criteri di vaglio tecnico presso fornitori terzi dei detti beni o servizi.
Con riferimento infine al criterio relativo alle Garanzie Minime di Salvaguardia ex art. 18 del Regolamento (UE) 2020/852,
il Gruppo Aeffe ritiene di svolgere le proprie attività nel rispetto delle Linee Guida OCSE destinate alle imprese
multinazionali, dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (inclusi i principi e diritti stabiliti dalle otto
convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui principi e
diritti fondamentali nel lavoro[2]) e dei Principi e diritti stabiliti dalla Carta Internazionale Dei Diritti Dell’uomo. A tal
proposito, si rappresenta che il Gruppo ha adottato diversi strumenti ispirati agli elementi processuali che compongono
il processo di dovere di diligenza, tuttavia si ritiene necessario dover implementare un processo strutturato di due
diligence sui diritti umani per ritenere soddisfatto il criterio MSS.
Alla luce di queste considerazioni, seguendo un approccio conservativo e prudenziale, le attività selezionate non sono
state considerate allineate alla Tassonomia. Il Gruppo Aeffe valuterà la possibilità di effettuare una solida analisi dei rischi
climatici per le attività connesse al business del Gruppo qualora risultassero integrate dai futuri emendamenti della
regolamentazione delegata che illustra i criteri di vaglio tecnico. Stante la rilevanza ed urgenza che l'approccio alla
gestione dei rischi climatici sta acquisendo a livello globale, il Gruppo Aeffe nel 2023 ha realizzato una prima analisi dei
cosiddetti rischi di sostenibilità secondo le Linee Guida della Commissione Europea sulla rendicontazione delle
informazioni correlate al clima, consultabile nella sezione “Focus: Rischi Climatici”.
Di seguito si riportano i modelli tabellari elaborati in compliance agli allegati II e XII del Regolamento Delegato (UE)
2021/2178.
59
MODELLI EX ALLEGATO II REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/2178
Turnover
Attività economiche (1)
Codice (2)
Fatturato (3)
Quota di fatturato, anno 2024 (4)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (6)
Acqua
(7)
Inquinamento
(8)
Economia circolare
(9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (12)
Acqua
(13)
Inquinamento
(14)
Economia circolare
(15)
Biodiversità
(16)
Minimum Safeguards
(17)
Quota di
fatturato
allineata
(A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia
anno 2023
(18)
Categoria
attivi
abilitante
(19)
Categoria
attività di
transizione
(20)
Text
Valuta %
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì/No
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No
Sì/No Sì/No %
A T
- 0,00%
0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,00% 0,00% 0,00%
-
%
% % % % % %
% A
-
% % %
T
AM; N/AM AM; N/AM
AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM
Produzione di energia elettrica con tecnologia solare fotovoltaica CCM 4.1 258.931,10 €
0,10% AM N/AM
N/AM N/AM N/AM N/AM
0,08%
259.040,93 €
0,10% 0,10% 0,00% 0,00%
0,00% 0,00% 0,00%
0,08%
259.040,93 € 0,10% 0,10% 0,00%
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,08%
250.539.696,75 €
99,90%
250.798.737,68 €
100%
Criteri per il contributo sostazionale
Criteri DNSH ('Does Not Significantly Harm')
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Esercizio finanziario 2024
Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia
Totale
Fatturato delle attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) (A.1)
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
A. Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia (A.1 + A.2)
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Di cui abilitanti
Di cui di transizione
60
CapEx
Attività economiche (1)
Codice (2)
CapEx (3)
Quota di CapEx, anno 2024 (4)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (6)
Acqua
(7)
Inquinamento
(8)
Economia circolare
(9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (12)
Acqua
(13)
Inquinamento
(14)
Economia circolare
(15)
Biodiversità
(16)
Minimum Safeguards
(17)
Quota di
CapEx
allineata
(A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia
anno 2023
(18)
Categoria
attività
abilitante
(19)
Categoria
attività di
transizione
(20)
Text
Valuta %
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No
% A T
-
0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,00% 0,00% 0,00%
%
% %
% % % % % % A
% % % T
AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM
AM; N/AM AM; N/AM
Trasporto di motocicli, autovetture e
veicoli commerciali leggeri
CCM 6.5 475.255,00 € 14,11%
AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 4,97%
Servizi di trasporto merci su strada CCM 6.6 143.800,00 € 4,27% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,06%
Installazione, manutenzione e
riparazione di apparecchiature per
l'efficienza energetica
CCM 7.3 26.744,00 €
0,79% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,06%
645.799,00 €
19,17% 19,17% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,09%
645.799,00 € 19,17% 19,17% 0,00%
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,09%
2.723.201,00 € 80,83%
3.369.000,00 € 100%
Criteri per il contributo sostazionale
Criteri DNSH ('Does Not Significantly Harm')
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Esercizio finanziario 2024
A. CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia
(A.1 + A.2)
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
CapEx delle attività non ammissibili alla tassonomia
Totale
CapEx delle attività ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
Di cui abilitanti
Di cui di transizione
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
CapEx delle attività ammissibili alla tassonomia ma
non ecosostenibili (attività non allineate alla
tassonomia) (A.2)
61
OpEx
Attività economiche (1)
Codice (2)
OpEx (3)
Quota di OpEx, anno 2024 (4)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (6)
Acqua (7)
Inquinamento (8)
Economia circolare (9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti
climatici (12)
Acqua (13)
Inquinamento (14)
Economia circolare (15)
Biodiversità (16)
Minimum Safeguards
(17)
Quota di
OpEx
allineata
(A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia
anno 2023
(18)
Categoria
attività
abilitante
(19)
Categoria
attività di
transizione
(20)
Text
Valuta %
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì; No; N/AM
Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No Sì/No % A T
- 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% %
% % % % % % % % A
% % % T
AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM AM; N/AM
Produzione di energia elettrica con
tecnologia solare fotovoltaica
CCM 4.1 2.112,00 € 0,01% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,02%
Installazione, manutenzione e
riparazione di strumenti e dispositivi per
la misurazione, la regolazione e il
controllo delle prestazioni energetiche
degli edifici.
CCM 7.5 21.193,00 € 0,07% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,01%
Elaborazione dei dati, hosting e attività
connesse
CCM 8.1 151.297,90 € 0,52% AM N/AM N/AM N/AM N/AM N/AM 0,19%
174.602,90 € 0,60% 0,60% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,22%
174.602,90 € 0,60% 0,60% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,22%
28.802.639,26 € 99,40%
28.977.242,16 € 100%
Criteri per il contributo sostazionale
Criteri DNSH ('Does Not Significantly Harm')
A. ATTIVITA' AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Esercizio finanziario 2024
A. OpEx delle attività ammissibili alla tassonomia
(A.1 + A.2)
B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Spese operative delle attività non ammissibili alla
tassonomia
Totale
Spese operative delle attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia) (A.1)
Di cui abilitanti
Di cui di transizione
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Spese operative delle attività ammissibili alla
tassonomia ma non ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
62
MODELLI EX ALLEGATO XII REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/2178
Attività legate all’energia nucleare
1
L’impresa
svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di
impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi
nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
NO
2
L’impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l’esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari
per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi
industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l’ausilio delle migliori
tecnologie disponibili.
NO
3
L’impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l’esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano
energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la
produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza.
NO
Attività legate ai gas fossili
4
L’impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di
energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
NO
5
L’impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la
costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti
di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
NO
6
L’impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la
riqualificazione e la gestione di impianti
di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
NO
Il Gruppo AEFFE, non presentando attività economiche di cui agli allegati I e II, sezioni 4.26, 4.27, 4.28, 4.29, 4.30 e 4.31
del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 (ossia attività legate all’energia nucleare o ai gas fossili), non presenta i modelli
2,3,4,5 dell’allegato XII del Regolamento Delegato (UE) 2021/2187.
63
ESRS E1 - CAMBIAMENTI CLIMATICI
E1 GOV-3 - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei
sistemi di incentivazione”.
E1 SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale”.
Focus: Rischi climatici
È evidente come gli eventi climatici estremi che caratterizzano il nostro presente rappresentino una sfida complessa ed
urgente, destinata ad avere un forte impatto sul futuro del pianeta e della società. Tali eventi comportano notevoli costi
non solo a livello economico, ma anche ambientale e sociale, e conseguenti impatti e ripercussioni sulle aziende.
Sebbene il cambiamento climatico colpisca quasi tutti i settori economici, il livello e il tipo di esposizione e l’impatto dei
rischi legati al clima differiscono in base al settore, all’industria, alla geografia e all’organizzazione. Gli impatti finanziari
delle questioni relative al clima sono guidati da specifici rischi e opportunità a cui è esposta l'organizzazione. Infatti, le
sue decisioni strategiche devono essere mirate alla gestione di tali rischi (cioè mitigazione, accettazione, o controllo) e
allo sfruttamento delle opportunità correlate
A tal fine, la task force sulle comunicazioni di informazioni di carattere finanziario relative al clima (TCFD) ha strutturato
raccomandazioni di disclosure che si concentrano su quattro aree tematiche fondamentali rilevanti per tutti i tipi di
organizzazioni. Questi elementi chiave sono stati concepiti per collegarsi e informarsi reciprocamente.
Le quattro raccomandazioni generali sono supportate da undici informative raccomandate che costruiscono il quadro che
aiuteranno gli investitori e altri soggetti a comprendere come le organizzazioni valutano i rischi e le opportunità legati al
clima. Riconoscendo che la rendicontazione finanziaria legata al clima è ancora in evoluzione, le raccomandazioni della
Task Force mirano a migliorare la qualità dell’informativa finanziaria tradizionale relativa ai potenziali effetti del
cambiamento climatico sulle organizzazioni oggi e in futuro e ad aumentare il coinvolgimento degli investitori con i
consigli di amministrazione e l’alta dirigenza sulle questioni legate al clima.
Per quanto riguarda i rischi, la Task Force ha diviso i rischi legati al clima in due categorie principali: (1) rischi relativi alla
transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e (2) rischi relativi agli impatti fisici dei cambiamenti climatici.
1. I rischi di transizione sono rischi per l’impresa che derivano dalla transizione verso un’economia a basse emissioni
di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici. Fra questi figurano:
a. i rischi legati alle politiche, ad esempio a seguito dell’imposizione di requisiti di efficienza energetica, di
meccanismi di fissazione del prezzo del carbonio che innalzano il prezzo dei combustibili fossili oppure
di politiche volte incoraggiare un uso sostenibile del suolo;
b. i rischi giuridici, ad esempio il rischio di controversie in caso di mancata adozione di misure volte a
evitare o ridurre ripercussioni negative sul clima o in caso di mancato adeguamento ai cambiamenti
climatici;
c. i rischi tecnologici, ad esempio laddove una tecnologia più dannosa per il clima venga sostituita da una
meno dannosa;
d. i rischi di mercato, ad esempio qualora le scelte dei consumatori e dei clienti commerciali virino verso
prodotti e servizi meno dannosi per il clima;
e. i rischi reputazionali, ad esempio la difficoltà di attrarre e conservare clienti, dipendenti, partner
commerciali e investitori qualora l’impresa abbia una pessima reputazione sotto il profilo ambientale.
In linea generale, l’impresa con un maggiore impatto negativo sul clima sarà più esposta ai rischi di transizione.
2. I rischi fisici sono rischi per l’impresa che derivano dalle conseguenze fisiche dei cambiamenti climatici. Essi
comprendono:
64
a. i rischi fisici acuti, che emergono da particolari fenomeni, soprattutto meteorologici, quali tempeste,
inondazioni, incendi o ondate di calore, che possono danneggiare gli impianti di produzione e
interrompere le catene del valore;
b. i rischi fisici cronici, che derivano da mutamenti climatici a più lungo termine, come i cambiamenti di
temperatura, l’innalzamento del livello del mare, la minore disponibilità di acqua, la perdita di
biodiversità e i cambiamenti nei terreni e nella produttività del suolo. L’esposizione di un’impresa ai
rischi fisici non dipende direttamente da un suo eventuale impatto negativo sul clima.
Gli sforzi per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici producono anche opportunità per le organizzazioni, ad
esempio, attraverso l’efficienza delle risorse e il risparmio sui costi, l’adozione di fonti energetiche a basse emissioni, lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi, l’accesso a nuovi mercati e il rafforzamento della resilienza.
Sebbene Il Gruppo abbia identificato e valutato come rilevante nel proprio processo di doppia rilevanza un rischio di
transizione e un rischio fisico atteso legato all’adattamento ai cambiamenti climatici
28
, attualmente non ha ancora
condotto un’analisi di resilienza della propria strategia e del proprio modello di business ai cambiamenti climatici.
Tuttavia, Aeffe sta considerando l’integrazione di questi strumenti nelle proprie strategie di gestione del rischio e
sostenibilità. In linea con l’evoluzione delle best practice e con il miglioramento degli strumenti disponibili, verranno
progressivamente sviluppate valutazioni più approfondite per identificare e affrontare in modo proattivo le sfide poste
dai cambiamenti climatici.
E1 IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”.
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione del cambiamento climatico
Benché Aeffe non si sia attualmente dotato di un piano di transizione, nel 2023, ha avviato un piano d'azione triennale
all'interno del suo nuovo piano strategico di sostenibilità, mirato a quantificare e ridurre le emissioni sia internamente
che lungo la catena del valore, con l'obiettivo di raggiungere la condizione di net-zero emissions e costruire un percorso
di sostenibilità di lungo periodo. Nel 2024 Aeffe ha calcolato per la prima volta lo Scope 3 e avviato le attività volte alla
formalizzazione di un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Pertanto, la strategia di riduzione
delle emissioni, in corso di definizione, sarà affrontata nel corso del 2025 e adottata entro le tempistiche previste dalla
normativa vigente.
Attraverso tale piano il Gruppo intende orientare la propria strategia di sostenibilità e il proprio modello di business
affinché possano diventare compatibili con la transizione verso un'economia sostenibile e con gli obiettivi di limitare il
riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con l'accordo di Parigi, e di conseguire la neutralità climatica entro il 2050.
E1-2 Politiche relative alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico
Il Gruppo Aeffe, per quanto concerne gli aspetti ambientali, pur non avendo definito una politica formalizzata, tramite il
proprio sistema organizzativo assicura il pieno rispetto delle leggi e norme di riferimento, oltre ad intervenire, da diversi
anni, con attività di sensibilizzazione del personale ed efficientamento energetico per ridurre la propria impronta
ambientale.
Il sistema organizzativo aziendale, in applicazione del D.Lgs. 231/01 con riferimento ai dettami del Codice Etico di Aeffe
S.p.A. al punto 3.12 “Nella protezione della salute e sicurezza sul lavoro e dell’ambiente”, si esplicita in attività simili a
28
Come specificato nella tabella in Appendice “ESRS 2 SBM-3”.
65
quanto viene previsto per la Certificazione ISO 14001 anche se il sistema implementato non è stato, ad oggi, sottoposto
al processo certificativo.
Il Management aziendale, negli ultimi anni, ha intrapreso un percorso mirato a migliorare, in modo concreto, la
sostenibilità ambientale del Gruppo Aeffe coinvolgendo in modo diretto i dipendenti e collaboratori in diverse iniziative
allo scopo di indurre una presa di coscienza comune che permetta di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive
aziendali veicolando delle consuetudini di buone prassi a tutto il personale.
Per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti di queste tematiche, nel 2024 il Gruppo Aeffe ha proseguito la
campagna di coinvolgimento dei propri collaboratori in tematiche di riduzione dell’impronta ambientale. Con l’istituzione
di una newsletter interna dedicata ai temi della sostenibilità, l’azienda ha continuato a comunicare informazioni, dati ed
obiettivi per rendere sempre più consapevoli i propri collaboratori di quanto risulta sempre più importante e necessario
il contributo di tutti.
E1-3 Azioni e risorse in relazione alle politiche sul cambiamento climatico
29
Il Gruppo ha messo in atto diversi presidi per ridurre il proprio impatto climatico. Infatti, negli scorsi anni, presso gli
insediamenti produttivi del Gruppo Aeffe di San Giovanni in Marignano e Gatteo è stato attivato un progetto di
efficientamento energetico mirato alla riduzione dei consumi tramite il monitoraggio e la gestione a distanza degli
impianti di climatizzazione nonché alla sostituzione di parte degli impianti di illuminazione tradizionali convertendoli a led
permettendo, in tal modo, di ridurre i relativi consumi ed evitare l’emissione di una quantità significativa di CO2 in
atmosfera
30
. Inoltre, è stato installato, presso lo stabilimento produttivo di Gatteo, un impianto fotovoltaico di nuova
generazione che, visto i positivi risultati ottenuti, molto probabilmente, sarà ampliato in un prossimo futuro. I progetti
avviati hanno comportato un significativo impegno sia in termini di disponibilità delle risorse, sia sotto il profilo della loro
allocazione, richiedendo un’attenta pianificazione e una gestione efficiente per garantire la realizzazione degli obiettivi
prefissati.
Nel 2024 Aeffe ha anche proseguito il suo impegno in ambito di efficientamento energetico, adottando nuove e specifiche
misure. In particolare, si è proceduto alla nomina annuale del responsabile per la conservazione e l’uso razionale
dell’energia (Energy Manager). Le funzioni del responsabile sono:
- individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia;
- assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici
finali;
- predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato.
Nel 2023, l’Energy Manager ha rinnovato la diagnosi energetica del Gruppo Aeffe secondo il D.lgs. 102/2014. I siti
analizzati corrispondono alle 4 sedi più impattanti del Gruppo, ovvero:
- Via delle Querce 51, 47842 San Giovanni in Marignano (RN);
- Via Gaetano Donizetti 48, 20122 Milano;
- Via San Gregorio 28, Milano;
- Pollini S.p.A. - Via Erbosa 3, 47043 Gatteo (RN).
E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi specifici connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la
catena del valore, in particolare per quanto riguarda obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
29
Le azioni descritte rientrano principalmente alle seguenti leve di decarbonizzazione: efficienza energetica e uso di energia da fonti rinnovabili
(soluzioni basate sulla tecnologia). In merito agli importi monetari significativi di CapEx e OpEx, necessari all’attuazione delle azioni intraprese o
pianificate, si rimanda alla sezione “Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852”.
30
Tra le azioni implementate per la mitigazione dei cambiamenti climatici, il Gruppo non ha previsto la riduzione delle emissioni di GES realizzate o
previste.
66
Tuttavia, la questione è parte integrante del pillar “Planet & Environment” all’interno del Piano di Sostenibilità. Nei
prossimi esercizi, il Gruppo si impegna a definire obiettivi mirati per ciascuna tematica rilevante, garantendo un approccio
strutturato e misurabile. Per maggiori informazioni si rimanda al parag. “Obiettivi di miglioramento”.
E1-5 Consumo e mix energetico
Di seguito vengono presentati i dati sul consumo di energia dell’azienda
31
.
COMBUSTIONE STAZIONARIA (in MWh)
32
FY 2024
Gas Naturale 3.479
Gasolio per gruppi elettrogeni 2
COMBUSTIONE MOBILE (in MWh)
Diesel 1.221
Benzina 59
CONSUMI DI ENERGIA ACQUISTATA (in MWh)
Energia elettrica acquistata da mix nazionale
33
5.481
Totale fonti fossili
10.242
Quota fonti fossili (in %)
94%
CONSUMO DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI AUTOPRODOTTA
(in MWh)
34
Energia elettrica autoprodotta
35
640
Quota fonti rinnovabili (in %)
6%
Consumo totale di energia
10.882
Non è stata acquistata energia coperta da Garanzia di Origine o per la quale sia stato specificato il fattore di emissione
nel contratto di fornitura. Inoltre, nelle attività aziendali non vengono utilizzati biocombustibili.
31
Sono stati considerati ad alto impatto climatico tutti i consumi energetici compresi nel perimetro di rendicontazione in quanto le società del Gruppo
appartengono al medesimo settore di attività. I dati riportati nel capitolo hanno incluso in modo diretto le società: Aeffe S.p.A. Italia, Pollini S.p.A., Pollini
Retail S.p.A., Moschino Kids S.r.l., Aeffe Group Inc., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Fashoff UK Ltd., Moschino Korea Ltd., Moschino France
S.a.r.l., Moschino Asia Pacific Ltd., Pollini Austria G.m.b.h., Moschino Shanghai Ltd. I dati sono stati stimati per le società Aeffe Netherlands B.V. e Pollini
Suisse S.a.g.l., che rappresentano circa il 2,3% del Gruppo per numero di dipendenti. Nello specifico, partendo dal dato diretto si è calcolato il consumo
energetico per dipendente, moltiplicato per il numero di dipendenti delle società per le quali il dato diretto non era disponibile. Si specifica che tale
stima è ad alto grado di incertezza. I consumi relativi a combustione stazionaria e mobile (per i dati diretti) sono calcolati sulla base di dati grezzi
convertiti in MWh dai fattori di conversione derivati dal documento UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting (versione 2024),
pubblicato dal Department for Energy Security and Net Zero del Regno Unito (in precedenza veniva invece sviluppato dal cosiddetto DEFRA). Non è
stato possibile inserire il confronto con i consumi dell’esercizio precedente in quanto il perimetro di rendicontazione non coincide.
32
Il Gruppo non presenta consumi di combustibile da carbone e prodotti del carbone né consumi da fonti nucleari.
33
Ovvero per cui non si hanno Garanzie di Origine, informazioni da contratto o un fattore di emissione specifico.
34
Il dato si riferisce alle società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. in quanto uniche due società dotate di impianti fotovoltaici.
35
Di questa, circa l’80% viene consumata, mentre il restante 20% viene venduta in rete.
67
In aggiunta, l’intensità energetica
36
associata alle attività in settori ad alto impatto climatico
37
è pari a 0,0000434
(MWh/euro).
E1-6 Emissioni di GHG totali e Scope 1, 2, 3
A partire dal 2023, all’interno del nuovo piano strategico di sostenibilità di Gruppo, Aeffe ha definito e quindi avviato un
piano d’azione triennale, ovvero un percorso di quantificazione e riduzione delle emissioni sia internamente che lungo la
catena del valore, al fine di costruire un percorso di sostenibilità di lungo periodo.
Le attività previste vanno dalla misurazione della corporate carbon footprint in conformità ai framework internazionali di
riferimento alla definizione di un impegno di lungo periodo per il raggiungimento della condizione di net-zero emissions.
Come primo passo, si è definita una nuova modalità di raccolta dei dati relativi alle emissioni di Scopo 1
38
e 2
39
, tramite il
supporto e l’utilizzo di una piattaforma tecnologica fornita da una greentech specializzata che consente all'azienda di
monitorare in autonomia le proprie emissioni annuali, calcolando gli impatti e tracciando i progressi nella
decarbonizzazione. Questa nuova metodologia ha portato ad una prima analisi di inventario e alla individuazione dei
principali aspetti su cui agire e quindi alla definizione delle priorità di azione strategica su cui potrà concentrarsi la
strategia di mitigazione e compensazione degli anni futuri.
Con riferimento particolare alle emissioni di Scopo 2, legate all’acquisto e al consumo di energia elettrica, sono state
calcolate sia tramite l’approccio “location-based” sia attraverso l’approccio “market-based”. Mentre la metodologia
location-based considera l’intensità media delle emissioni di gas serra delle reti sulle quali si verifica il consumo di energia
utilizzando principalmente i dati relativi al fattore di emissione medio della rete, la metodologia
market-based considera
le emissioni da elettricità che l’organizzazione ha intenzionalmente scelto con forma contrattuale.
Nel 2024 il Gruppo ha calcolato per la prima volta anche le emissioni di Scopo 3
40
, andando a consolidare il suo impegno.
Nel corso del 2025, Aeffe proseguirà questo percorso per definire una strategia Net-Zero che possa permettere
all’azienda di comunicare i propri impegni e i propri obiettivi aderendo all’iniziativa SBTI. Nel 2024, le emissioni di Scopo
1 generate dal Gruppo Aeffe ammontano a
1.149,07 ton CO2 eq. I valori delle emissioni di Scopo 2, invece, si attestano a
1.840,35 ton CO2 eq (location based) e 1.968,92 ton CO2 eq (market based). Le emissioni di Scopo 1 e 2 registrano un
aumento rispetto all’esercizio precedente, da riferirsi all’ampliamento del perimetro di raccolta dati
41
.
Per quanto riguarda le emissioni di gas refrigeranti, sono stati stimate nel 2024 32,6 tonCO2eq.
42
(circa l’1% delle
emissioni totali di Scopo 1). Non si segnalano, invece, emissioni di CO2 coperte da ETS certificati.
36
L’intensità energetica è calcolata come il totale dei consumi rendicontati in MWh sul totale dei ricavi netti associati alle attività in settori ad alto
impatto climatico. Per i ricavi netti delle società si fa riferimento alla nota 23 “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” della Relazione sulla gestione.
37
Sono stati considerati ad alto impatto climatico tutti i consumi energetici compresi nel perimetro di rendicontazione in quanto le società del Gruppo
appartengono al medesimo settore di attività.
38
Emissioni dirette di GHG: emissioni generate all’interno del perimetro dell’azienda. All’interno di questa categoria rientrano le emissioni derivanti
dall’utilizzo di combustibili fossili negli impianti di riscaldamento, quelle legate al consumo di carburanti per i mezzi di trasporto aziendali o generatori
e quelle dovute alle perdite di gas fluorurati a effetto serra dagli impianti di raffreddamento.
39
Emissioni indirette di GHG derivanti dalla generazione di elettricità, calore e vapore acquistati e consumati dall’azienda.
40
Riguardano fonti non direttamente controllate dall’azienda ma legate alla sua attività. Lo Scope 3 include emissioni a monte e a valle della catena del
valore, come quelle di fornitori e clienti, escludendo quelle già considerate nello Scope 2. Il perimetro di rendicontazione delle emissioni di ambito 3 ha
subito una limitazione dovuta alla possibilità di reperire il dato per ogni categoria compresa nel calcolo. Si rimanda alle note a piè di pagina relative alla
categoria per la definizione del perimetro societario rispetto al consolidato di ognuna.
41
Per il 2024, i dati sulle emissioni di Scopo 1 e 2 riguardano le società: Aeffe S.p.A. Italia, Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A., Moschino Kids S.r.l., Aeffe
Group Inc., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Fashoff UK Ltd., Moschino Korea Ltd., Moschino France S.a.r.l., Moschino Asia Pacific Ltd.,
Pollini Austria G.m.b.h., Moschino Shanghai Ltd. I dati sono stati stimati per le società Aeffe Netherlands B.V. e Pollini Suisse S.a.g.l., che rappresentano
circa il 2,3% del Gruppo per numero di dipendenti. Nello specifico, partendo dal dato diretto si sono calcolate le emissioni per dipendente, moltiplicate
per il numero di dipendenti delle società per le quali il dato diretto non era disponibile. Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
42
In assenza di un dato specifico sulle emissioni dei gas refrigeranti, il calcolo si basa sulle perdite medie per tipologia di impianto di raffrescamento,
come indicato dal GHG Protocol. Il dimensionamento dell’impianto è stimato assumendo una superficie di 5 m² per dipendente e la presenza di un
condizionatore ogni 10 m², ovvero uno ogni due dipendenti.
68
Come anticipato, nel 2024 il Gruppo ha calcolato per la prima volta anche le emissioni di Scopo 3, uguali a 34.919,29 ton
CO2eq. Il calcolo è stato effettuato analizzando le principali categorie della catena del valore del Gruppo, in conformità
alle disposizioni del Greenhouse Gas Protocol Standard
43
. In linea con quanto previsto dallo standard, la selezione delle
categorie rilevanti è avvenuta attraverso un’analisi di significatività basata su tre criteri principali:
Contributo potenziale, secondo cui sono considerate rilevanti le categorie le cui emissioni stimate superano il
10% delle emissioni complessive;
Livello di influenza, che valuta la capacità del Gruppo di monitorare e ridurre le emissioni associate a ciascuna
categoria e/o di predisporre piani di riduzione basati su dati di letteratura e sulle specifiche caratteristiche
aziendali;
Disponibilità dei dati, che considera l’effettiva capacità del Gruppo di reperire dati specifici e attendibili per
ciascuna categoria.
L’analisi, riferita all’intero perimetro consolidato del Gruppo, è stata condotta attraverso un workshop che ha coinvolto
le principali funzioni aziendali responsabili per la sostenibilità. Sulla base delle informazioni raccolte e del livello di
significatività attribuito a ciascuna sottocategoria dello Scope 3, sono state individuate le seguenti categorie prioritarie
44
:
Categorie selezionate
Quantità (ton CO2 eq.)
3.1
Beni e servizi acquistati
45
27.303,46
3.2
Beni capitali
46
1.593,23
3.4
Trasporto e distribuzione upstream
47
1029,55
3.5
Scarti di produzione e rifiuti
48
69,47
3.6
Viaggi di lavoro
49
261,59
3.7
Spostamenti dei dipendenti
50
947,22
3.9
Trasporto e distribuzione downstream
51
531,42
3.14
Franchise
52
3.183,33
43
È possibile visionare lo standard al seguente link: Corporate-Value-Chain-Accounting-Reporing-Standard_041613_2.pdf.
44
Le categorie selezionate hanno incluso solo le società così come specificato nelle note successive sulla base dei risultati emersi dall’analisi di
significatività, la quale ha considerato l’intero perimetro. Le categorie da 3.1 a 3.7 comprese comprendono le attività a monte della catena del valore,
mentre le restanti categorie inserite sono da considerarsi relative ad attività a valle.
45
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. in quanto uniche sedi produttive.
46
Per tutte le società del perimetro.
47
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto uniche sedi produttive. Per Aeffe S.p.A. è stato calcolato un dato diretto mentre per il calcolo delle
emissioni di Pollini S.p.A. relativa ai trasporti e distribuzione è stata calcolata una stima (1001 ton CO2eq). La stima è stata inserita considerando il 5%
della spesa della società in trasporti come suggerito dallo studio della Banca d'Italia "Indagine sui trasporti internazionali di merci
". Si specifica che la
stima è ad alto grado di incertezza.
48
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto uniche sedi produttive.
49
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto uniche sedi produttive.
50
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.
51
Solo per Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. in quanto gestiscono in modo centralizzato la distribuzione downstream.
52
Per tutte le società del perimetro.
69
Il totale delle emissioni di Scopo 3 del Gruppo Aeffe nel 2024 è, quindi, di 34.919,29 ton CO2 eq.
Emissioni di GES
53
Quantità (ton CO2 eq.)
Emissioni lorde di GES di ambito 1
1.149,07
Emissioni lorde di GES di ambito 2 - Location based
1.840,35
Emissioni lorde di GES di ambito 2 Market based
1.968,92
Emissioni lorde di GES di ambito 3
34.919,29
EMISSIONI TOTALI DI GES (LB)
37.908,71
EMISSIONI TOTALI DI GES (MB)
38.728,56
Di seguito si riporta la tabella contenente le informazioni in merito all’intensità energetica delle emissioni di GES (in
tonCO2 eq) sui ricavi netti (in euro)
54
:
Intensità di GES rispetto ai ricavi netti
FY 2024
Emissioni totali di GES (Location-based) rispetto ai ricavi
netti (tCO2eq/euro)
0,00015115
Emissioni totali di GES (Market-based) rispetto ai ricavi
netti (tCO2eq/euro)
0,00015442
ESRS E2 - INQUINAMENTO
E2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati all'inquinamento
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”. Inoltre, si precisa che, nell’ambito della definizione del calcolo delle emissioni
di Scope 3 sopra descritto, il Gruppo, oltre a condurre un’analisi approfondita di tutte le proprie attività per
l’individuazione delle categorie significative, ha avviato una valutazione dei propri siti e delle operazioni aziendali
connesse, con l’obiettivo di identificare potenziali impatti, rischi e opportunità legati ai temi dell’inquinamento. Per il
coinvolgimento delle comunità interessate sono state organizzate diverse modalità, sia durante l’analisi di doppia
rilevanza sia attraverso i meccanismi di ascolto e confronto illustrati nel capitolo “SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interesse”.
53
I fattori di emissione utilizzati per il calcolo degli Scope fanno riferimento a DEFRA - Department for Environmental, Food & Rural Affairs (per il calcolo
degli Scope 1, 2 e 3), TERNA quale operatore nazionale nella gestione delle reti per la trasmissione dell'energia elettrica (per il calcolo dello Scope 2
approccio location based) e AIB - Association of Issuing Bodies (per il calcolo dello Scope 2 dell’energia acquistata). Non è stato possibile inserire il
confronto con i consumi dell’esercizio precedente in quanto il perimetro di rendicontazione non coincide.
54
Per i ricavi netti delle società si fa riferimento alla nota 23 “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” della Relazione sulla gestione.
70
E2-1 Politiche relative all'inquinamento
Sebbene Aeffe, ad oggi, non abbia adottato una Politica specifica dedicata al tema dell’inquinamento, tale scelta è frutto
di un’attenta analisi dei propri siti produttivi, dalla quale non sono emersi impatti ambientali diretti rilevanti.
Ciononostante, l’azienda mantiene un forte impegno nella gestione e nel monitoraggio degli impatti indiretti, ovvero
quelli potenzialmente derivanti dalle attività e dai comportamenti degli attori lungo la propria catena del valore. Questo
aspetto riveste un ruolo centrale, poiché attraverso una gestione responsabile delle proprie attività, Aeffe favorisce la
diffusione di pratiche sostenibili, estendendo il proprio impegno oltre i confini aziendali.
Il Gruppo seleziona con attenzione i propri fornitori, privilegiando collaborazioni con realtà che adottano misure concrete
per minimizzare il proprio impatto sull’ambiente e sulla società. I fornitori del Gruppo sono tenuti a rispettare tutte le
normative ambientali applicabili e, ove richiesto, a mantenere politiche e procedure ambientali documentate. Inoltre,
accettano di essere monitorati sia per la responsabilità ambientale che per quella sociale.
In particolare, Aeffe si aspetta che i propri fornitori adottino strategie attive per la riduzione dell’inquinamento e delle
emissioni di gas serra, attraverso iniziative di efficientamento energetico, l’autoproduzione o l’acquisto di energia da fonti
rinnovabili. Allo stesso modo, è richiesto un impegno concreto nella riduzione del consumo idrico mediante il riciclo delle
acque e nella gestione responsabile dei rifiuti, minimizzando la quantità destinata alle discariche.
L’attenzione di Aeffe alla tutela della biodiversità e del benessere animale si riflette anche nelle proprie scelte di
approvvigionamento. I fornitori di materie prime sono tenuti a garantire la tracciabilità dei materiali, assicurando che il
rispetto degli standard nazionali e internazionali in materia di sostenibilità ambientale e animal welfare sia esteso a tutte
le fasi della filiera.
E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento
Nel mese di giugno 2024, Aeffe ha adottato una misura concreta contro l’inquinamento, a tutela degli oceani e dei mari
attraverso l'installazione di un dispositivo “
Seabin” nelle acque di Marina di Cattolica. L'iniziativa, in collaborazione con
Lifegate, ha richiesto un investimento in risorse finanziarie e un effort significativo dal punto di vista operativo, con il
coinvolgimento diretto dei team corporate di Sostenibilità e Comunicazione. Questo innovativo “cestino mangia-
plastica”, grazie a una pompa collegata alla base dell'unità, è in grado di trattare oltre 25mila litri di acqua all'ora e di
catturare circa 500 chili di rifiuti plastici all'anno, comprese microplastiche fino a 2 mm di diametro e microfibre fino a
0,3 mm.
Al 12 febbraio 2025, il Seabin ha raccolto complessivamente circa 204 chili di rifiuti galleggianti, l'equivalente in peso di
circa 13.610 bottigliette di plastica da 0,5 litri tolte dall'acqua. I risultati ambientali e scientifici ottenuti nei mesi da giugno
a ottobre 2024 evidenziano una raccolta concentrata su materiali altamente dannosi per l'ecosistema marino.
L'analisi dei rifiuti catturati dal Seabin mostra una composizione eterogenea, comprendente bottiglie, tappi, cannucce,
bicchieri, contenitori alimentari e cucchiaini, microplastiche fino a 2 mm di diametro, materiali metallici come lattine,
mozziconi di sigarette e massa organica umida contaminata da frammenti di microplastiche, polistirolo e idrocarburi.
Nei quattro mesi di monitoraggio, è emersa una significativa percentuale di massa organica umida contaminata da
microplastiche e polistirolo, strettamente correlata alla vicinanza del canale cittadino che sfocia nella Marina di Cattolica.
Nei mesi di pioggia e maltempo, questo fenomeno di accumulo risulta particolarmente marcato, con un aumento del
materiale organico trasportato dall'acqua.
La rimozione delle microplastiche è un'azione fondamentale per prevenire la loro ulteriore disgregazione in
nanoparticelle, le quali possono penetrare nei muscoli dei pesci, con effetti dannosi sia per la fauna marina sia per la
salute umana.
55
E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del
valore, con riferimento alla prevenzione dell’inquinamento.
55
L’azione presentata si può ricondurre al livello della gerarchia di mitigazione di ripristino e rigenerazione degli ecosistemi acquatici e dei corpi idrici.
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
71
Una volta definiti gli obiettivi specifici connessi al pillar di riferimento “Planet & Environment”, sarà possibile definire un
piano di azione pluriennale. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag. “Obiettivi di miglioramento”.
E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo
I dati relativi alle sostanze inquinanti emesse nell’aria, nell’acqua e nel suolo (a eccezione delle emissioni di GES che sono
state comunicate conformemente all'ESRS E1 Cambiamenti climatici) non sono ad oggi disponibili. Aeffe si impegna nei
prossimi esercizi a reperire maggiori informazioni relative alla tematica al fine di soddisfare le richieste prescritte dallo
standard tramite dato diretto o stime.
E2-5 Sostanze preoccupanti
Similmente alle informazioni relative all’inquinamento di aria acqua e suolo, i dati relativi alle sostanze preoccupanti non
sono ad oggi disponibili. Aeffe si propone, nei prossimi esercizi, di approfondire la raccolta di informazioni sulla tematica,
con l’obiettivo di garantire la conformità ai requisiti previsti dallo standard, attraverso l’utilizzo di dati diretti o, ove
necessario, stime.
ESRS E3 - ACQUA E RISORSE MARINE
E3 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati alle acque e alle risorse marine
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”.
E3-1 Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
Con riferimento alla presente informativa, si rimanda al parag. “E2-1 Politiche relative all’inquinamento”.
E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine
Con riferimento alla presente informativa, si rimanda al parag. “E2-2 Azioni e risorse connesse all’inquinamento”.
Inoltre, non sono state effettuate azioni o stanziate risorse in relazione a zone a rischio idrico, comprese quelle a elevato
stress idrico, in quanto queste ultime non sono state individuate.
E3-3 Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del
valore, con riferimento alla protezione delle acque e risorse marine.
Tuttavia, la tematica è riferita al pillar “Planet & Environment” del Piano di Sostenibilità in corso di definizione, il quale
definirà obiettivi specifici di presidio. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag. “Obiettivi di
miglioramento”.
E3-4 Consumo idrico
Per il Gruppo Aeffe, a riguardo del consumo d’acqua, si riporta quello relativo ad Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in quanto
significativo in relazione al perimetro totale di riferimento per le attività aziendali
56
. Nel periodo in esame sono stati
consumati circa
6.444 metri cubi di acqua, esclusivamente da fornitori di servizi idrici municipali. Volendo stimare
57
il
consumo d’acqua anche per le altre società del Gruppo, il totale dei consumi è di 9.080 metri cubi d’acqua.
56
Il dato diretto sul consumo idrico coinvolge le sole società sopra riportate.
57
È stato calcolato il consumo d’acqua per dipendente e moltiplicato per il numero di dipendenti delle società per le quali non è disponibile il dato
72
Riguardo agli scarichi idrici, si conferma che, data l’assenza di lavorazioni che comportino rischio di rilascio di prodotti o
sostanze potenzialmente pericolose disciolte, sono da ritenersi equiparabili a quelli urbani.
Inoltre, non sono presenti sistemi di riciclaggio o immagazzinamento dell’acqua. L’intensità idrica (in metri cubi di acqua)
sui ricavi netti (in euro)
58
è di 0,0000362.
ESRS E4 - BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI
E4-1 Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi nella strategia e nel
modello aziendale
L’azienda, ad oggi, non ha formalizzato un Piano di transizione in relazione alla biodiversità e agli ecosistemi.
E4 SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale”
59
.
E4 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione del processo per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”
60
.
E4-2 Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi
Con riferimento alla presente informativa, si rimanda al parag. “E2-1 Politiche relative all’inquinamento”.
E4-3 Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi
Fur-Free
61
Il Gruppo Aeffe presta profonda attenzione verso le delicate problematiche relative al mondo animale. Per questo motivo,
a partire dal 2023, ha deciso di impegnarsi pubblicamente e di abolire per sempre l’uso di pellicce animali da tutti i suoi
prodotti a partire dalla stagione primavera/estate 2024, sebbene questa pratica fosse ormai da diverso tempo in atto. Ad
ogni modo, al fine di non produrre sprechi, lo stock continuerà ad essere oggetto di vendita fino ad esaurimento.
Dal 2024 tutti i marchi del Gruppo, pertanto, non utilizzano, vendono, pubblicizzano o promuovono alcun capo di
abbigliamento, accessorio, calzatura o altro articolo che contenga vera pelliccia animale. Aeffe si è inoltre impegnata ad
eliminare la lana d’angora da tutte le sue collezioni.
diretto.
58
Per i ricavi netti delle società si fa riferimento alla nota 23 “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” della Relazione sulla gestione.
59
Al momento non sono disponibili ulteriori analisi necessarie al fine di: fornire un elenco dei siti rilevanti nelle operazioni proprie, compresi i siti sotto
il suo controllo operativo; specificare le attività che incidono negativamente sulle aree sensibili sotto il profilo della biodiversità; fornire una ripartizione
dei siti in base agli impatti e alle dipendenze individuati, nonché allo stato ecologico delle aree interessate, e identificare le aree sensibili coinvolte
affinché sia possibile determinarne l'ubicazione e l'autorità competente. Inoltre, non sono ancora disponibili informazioni sufficienti per determinare
gli effetti delle operazioni su specie minacciate, mentre non sono stati individuati impatti negativi rilevanti in termini di degrado del suolo,
desertificazione o impermeabilizzazione.
60
Al momento non sono disponibili ulteriori analisi necessarie per fornire informazioni sulle consultazioni con le comunità interessate riguardo alla
sostenibilità delle risorse biologiche e degli ecosistemi condivisi, né sull'uso dell'analisi degli scenari relativi alla biodiversità per valutare rischi e
opportunità. Inoltre, non sono ancora disponibili dati sufficienti per determinare l’ubicazione dei siti in aree sensibili, gli impatti negativi sulle specie e
sugli habitat, né l'eventuale necessità di misure di mitigazione della biodiversità.
61
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
73
Per rafforzare questo impegno, Aeffe ha aderito, tramite la Lega Anti Vivisezione (LAV) Italia, allo Standard Fur-Free
Retailer che definisce delle specifiche linee guida che verranno tassativamente seguite da tutti i marchi del Gruppo.
L’azienda dichiara che non è stato fatto ricorso a compensazioni della biodiversità nei propri piani di azione.
E4-4 Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del
valore, con riferimento alla biodiversità e agli ecosistemi.
Tuttavia, la tematica è riferita al pillar “Planet & Environment” del Piano di Sostenibilità in corso di definizione, il quale
definirà obiettivi specifici di presidio. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag. “Obiettivi di
miglioramento”.
E4-5 Metriche d'impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli ecosistemi
L'azienda, fino ad oggi, non ha identificato siti situati all’interno o nelle immediate vicinanze di aree sensibili dal punto di
vista della biodiversità che possano essere oggetto di un impatto negativo diretto o indiretto. Tuttavia, si riconosce la
necessità di condurre un’analisi più approfondita al fine di valutare in modo dettagliato eventuali rischi ambientali e
implementare, se necessario, misure di mitigazione adeguate.
In particolare, i principali impatti rilevati riguardano la tutela delle specie animali e la salvaguardia dei servizi ecosistemici
lungo la catena del valore del Gruppo. Non sono stati invece individuati impatti significativi legati al cambiamento d’uso
del suolo né all’estensione o allo stato di conservazione degli ecosistemi. Di conseguenza, al momento non risultano
applicabili metriche specifiche correlate a tale ambito.
ESRS E5 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE
E5 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”.
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
Il Gruppo Aeffe, per quanto concerne gli aspetti ambientali e in particolare quelli legati all’uso delle risorse e all’economia
circolare, pur non avendo definito una politica formalizzata, tramite il proprio sistema organizzativo assicura il pieno
rispetto delle leggi e norme di riferimento, oltre ad intervenire, da diversi anni, con attività di sensibilizzazione del
personale e altre attività per ridurre la propria impronta ambientale.
Aeffe adotta un approccio finalizzato alla riduzione dell’impatto degli imballaggi e alla gestione efficiente dei rifiuti. In
particolare, l’ottimizzazione del packaging è volta a ridurre il volume degli imballaggi per migliorare l’efficienza del
trasporto e diminuire la quantità di materiali impiegati. L’azienda sta inoltre sostituendo progressivamente la plastica
vergine con plastica riciclata post-industriale e introducendo carta certificata FSC per il packaging e le comunicazioni ai
clienti. Sul fronte della gestione dei rifiuti, Aeffe ha avviato azioni per migliorare la raccolta differenziata nelle proprie
sedi, con l’obiettivo di azzerare i rifiuti indifferenziati entro il 2025. Parallelamente, l’azienda sta riducendo l’uso di plastica
monouso, eliminandola dal packaging e introducendo alternative compostabili per il consumo interno. Queste iniziative
rientrano in un percorso di miglioramento continuo volto a minimizzare l’impatto ambientale delle attività aziendali.
E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
Gli approcci all’approvvigionamento e alla gestione degli imballaggi sono progressivamente migliorati nel tempo in ottica
di impatto ambientale dei materiali; alcuni imballaggi sono stati rinnovati per ottimizzare la saturazione e la conformità
con il contenuto e per ridurre i costi e la quantità di materiale utilizzato. Al fine di evitare sprechi, infatti, si è passati nel
74
tempo dall'utilizzo di imballaggi sovradimensionati per piccole quantità di merce all'utilizzo di scatole progettate per
meglio rispondere al volume dei prodotti e del contenuto al loro interno.
Negli anni passati l'utilizzo di diversi imballaggi sovradimensionati ha comportato un trasporto non ottimizzato, con
conseguente mancanza di efficienza ed un importante quantitativo di emissioni di CO2 generato. La determinazione della
combinazione ottimale di imballaggi primari, secondari e terziari ha permesso di adottare un approccio sistematico al fine
di ridurre il più possibile la quantità di packaging, rispettando al contempo le esigenze dei clienti.
Nel 2024 sono stati portati avanti alcuni progetti importanti, iniziati nel 2023, che nei prossimi anni andranno a
coinvolgere tutti i brand e tutte le categorie merceologiche del Gruppo. In particolare:
- Si è proceduto con la completa sostituzione (200.000 metri annui circa) delle buste in plastica vergine con buste
in plastica riciclata da economia circolare post-industriale, utilizzate per il packaging dei nostri capi di
abbigliamento appesi.
- Per le collezioni di intimo e mare, a partire dalla stagione primavera/estate 2024, è iniziata una graduale
sostituzione di tutte le polybag di plastica vergine. Ad oggi, oltre il 95% di queste è in plastica riciclata.
- Per l’e-commerce dei brand Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini, nel 2023 è iniziato un
importante progetto di restyling e ridimensionamento del packaging con cui vengono spediti i prodotti ai
consumatori finali. In particolare, si è eliminata totalmente la plastica vergine monouso utilizzata
precedentemente come materiale riempitivo (bolle d’aria e film protettivo), sostituita con carta 100% riciclabile.
Inoltre, è iniziato il graduale passaggio da carta tradizionale a carta certificata FSC delle box, con l’obiettivo di
sostituzione totale entro la fine del 2025; ad oggi, il 58% delle scatole è realizzato in carta certificata FSC. Sono
state anche sostituite tutte le “Thank you card” che vengono inserite all’interno delle scatole come
ringraziamento per l’acquisto con card di un formato più piccolo e, anche in questo caso, il materiale utilizzato
è carta certificata FSC invece delle carte plastificate utilizzate in precedenza. Infine, il 90% della carta velina
utilizzata per avvolgere i capi all’interno delle scatole dirette ai consumatori finali è passata da carta tradizionale
a carta certificata FSC.
Nel 2024, il gruppo Aeffe ha anche continuato a registrare i dati relativi alla produzione di stampe nelle sue quattro sedi
principali in Italia, ovvero quelle con il maggior numero di dipendenti. L’analisi dei volumi di stampa mette in evidenza
non solo un calo significativo rispetto agli anni precedenti, ma anche un’importante riflessione sull’impegno ambientale
e sulla sensibilizzazione dell’intero personale aziendale riguardo alla sostenibilità.
Nel complesso, il numero totale di copie stampate nelle sedi Aeffe è stato di 4.281.470, con una diminuzione del 16,1%
rispetto all’anno precedente. Un calo che si estende anche rispetto al 2022 dove il volume di stampe è sceso del 28,1%.
Questi numeri sono divisi tra copie a colori (1.077.777) e copie in bianco e nero (3.203.693). In particolare, la sede di San
Giovanni in Marignano ha prodotto il volume maggiore di copie (2.399.863), ma ha subito la contrazione più forte, con
una diminuzione del 19,3% rispetto al 2023.
Questi dati riflettono una crescente consapevolezza del gruppo circa la necessità di ridurre l’uso delle risorse e di
ottimizzare i processi aziendali, ma anche una tendenza a rivedere il modo in cui vengono gestiti i volumi di stampa,
puntando a soluzioni più efficienti ed ecosostenibili.
Uno degli aspetti più significativi di questa analisi riguarda l’impatto ambientale legato alla produzione delle stampe.
Nonostante il calo delle copie, le risorse necessarie per la produzione restano rilevanti. Sono state utilizzate circa 21
tonnellate di carta con un conseguente consumo stimato di 162.696 kWh di energia, pari a circa 54 alberi abbattuti per
produrre la carta utilizzata e oltre 9 milioni di litri di acqua consumati. Questi numeri non solo offrono una panoramica
dell’impatto ambientale legato alla produzione, ma costituiscono anche un invito a riflettere su come sia possibile ridurre
ulteriormente l’impronta ecologica del gruppo.
L’azienda ha riconosciuto l’importanza di condividere questi dati con tutti i dipendenti delle sedi coinvolte, al fine di
sensibilizzare ogni singola persona sul proprio ruolo nel ridurre l'impatto ambientale. Infatti, la partecipazione attiva di
ciascun dipendente è fondamentale per rendere concreti gli impegni ambientali del gruppo. Attraverso iniziative di
comunicazione interna, incontri e campagne informative, il gruppo Aeffe ha messo in atto un processo di educazione e
coinvolgimento diretto del personale, mirando a diffondere la cultura della sostenibilità e l’importanza di azioni
quotidiane che contribuiscono a una gestione più responsabile delle risorse aziendali.
75
Sono state anche promosse iniziative di riduzione delle stampe non necessarie, incoraggiando i dipendenti a fare
maggiore affidamento su soluzioni digitali per comunicazioni interne ed esterne, e a ridurre l’uso della carta per
documenti che non necessitano di essere stampati.
Oltre a ridurre il numero complessivo di stampe, il gruppo sta puntando a nuove soluzioni tecnologiche e gestionali per
ottimizzare l’utilizzo della carta, dell’energia e delle altre risorse. L’adozione di sistemi di stampa più efficienti, come
dispositivi con basso consumo energetico e tecnologie a ridotto impatto ambientale, è una delle priorità strategiche per
i prossimi anni. Inoltre, il gruppo sta valutando l’introduzione di paperless offices per ridurre ulteriormente il ricorso alla
carta, con l’obiettivo di una graduale digitalizzazione dei documenti aziendali.
L’azienda sta anche esplorando la possibilità di passare a fonti di energia rinnovabile per alimentare le sue attività di
stampa e altre operazioni, riducendo così ulteriormente l’impatto ambientale e migliorando la propria efficienza
energetica.
Il 2024 rappresenta un anno di riflessione e azione concreta per il gruppo Aeffe in termini di sostenibilità e impegno
ambientale. La riduzione delle stampe è un passo importante, ma la vera sfida sta nel continuare a sensibilizzare e
coinvolgere il personale in un processo di cambiamento che diventi parte integrante della cultura aziendale. Solo con
l’impegno di tutti sarà possibile ridurre significativamente l’impatto ambientale e promuovere un futuro più sostenibile
per l’azienda e per la comunità.
Grazie a queste azioni, il gruppo Aeffe non solo sta riducendo i suoi costi operativi, ma sta anche creando una cultura
aziendale più attenta all'ambiente, in grado di affrontare le sfide ecologiche del futuro con un impegno collettivo e
concreto
62
.
Inoltre, il tema della gestione e del conferimento responsabile dei rifiuti è stato oggetto di alcune comunicazioni mirate
che hanno portato a un importante miglioramento della raccolta differenziata nelle sedi del Gruppo che ad oggi
producono una porzione decisamente più limitata di rifiuti indifferenziati. L’obiettivo è quello di ridurre sempre di più la
quota di rifiuti non differenziati per provare ad azzerarla definitivamente entro la fine del 2025.
Un altro esempio virtuoso è stato il mantenimento dell’iniziativa di utilizzare bottigliette di acqua compostabili nei
distributori, e l’installazione di erogatori di acqua presso la sede principale di San Giovanni in Marignano e presso la
maison Moschino. Queste iniziative permettono di ridurre la quantità di plastica riconducibile, in modo indiretto, alle
attività produttive svolte da Aeffe S.p.A.
Inoltre, Aeffe è impegnata nella riduzione degli scarti tessili e nella gestione responsabile del ciclo di vita dei prodotti. In
questa direzione si inseriscono due iniziative chiave: la partecipazione al progetto “Re-Waste. Circular Ecosystems in
Textile Chain”, finalizzato alla valorizzazione degli scarti e all’adozione di strategie circolari nella filiera della moda, e
l’adesione al Consorzio Re.Crea, che promuove soluzioni innovative per il riciclo dei rifiuti tessili in linea con le normative
europee sulla responsabilità estesa del produttore.
Progetto “Re-Waste. Circular Ecosystems in Textile Chain”
Da gennaio 2023 Aeffe S.p.A. è partner del progetto “Re-Waste. Circular Ecosystems in Textile Chain”, coordinato
dall’Università degli Studi di Firenze nell’ambito del Partenariato Esteso 11 “Made in Italy Circolare e Sostenibile” e
finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito
del programma NextGenerationEU.
Il progetto “Re-Waste" mira a ridurre gli scarti dell’industria tessile e della moda, indagando le attuali modalità di gestione
e individuando nuove strategie e metodologie che consentano di valorizzare e reintrodurre i materiali nella filiera.
Attraverso un approccio design-driven, il progetto ha l’obiettivo di identificare e rafforzare le best practice dei sistemi di
produzione della moda in Italia, sostenendo il dialogo tra piccoli e grandi produttori secondo logiche di simbiosi
industriale. Il progetto opera in una visione ecosistemica in cui aziende, professionisti, istituti di ricerca e di formazione
collaborano con l'obiettivo di adattare il sistema produttivo italiano alle esigenze ambientali e sociali attuali e future.
Dopo una prima fase di analisi della letteratura scientifica da parte delle università coinvolte nel progetto (Università di
Firenze, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Università di Palermo), il progetto si è sviluppato in un lavoro di
ricerca sul campo che ha interessato Aeffe S.p.A.: attraverso una serie di incontri online e una visita da parte dei ricercatori
presso la sede di San Giovanni in Marignano, è stata realizzata una mappatura degli attuali flussi di lavoro che coinvolgono
62
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
76
i diversi reparti produttivi, ciò ha consentito di evidenziare il ruolo cruciale della sala taglio rispetto alla produzione di
scarto tessile. Successivamente, tra luglio e settembre 2023, è stata condotta una campagna di raccolta in quindici
giornate degli scarti prodotti dalla sala taglio; ciò ha consentito di pesare il quantitativo di scarto prodotto dal taglio
automatico, in cui non avviene una separazione sempre puntuale dei materiali, e dal taglio manuale, che invece consente
di separare sempre il tessuto dalla carta. La fase di analisi sui risultati si è sviluppata nei primi mesi del 2024 coinvolgendo
alcuni fornitori di Aeffe di prossimità, maggiormente impegnati nelle fasi di prototipazione e produzione, estendendo
dunque la ricerca alla catena di fornitura dell’azienda. L’analisi ha consentito di definire delle linee guida di riduzione e
valorizzazione dello scarto, che saranno in futuro trasmesse e adottate dall’azienda e dai suoi fornitori.
Consorzio Re.Crea
In tema di gestione rifiuti tessili, da inizio 2023, Aeffe ha aderito a Consorzio Re.Crea, lanciato da CNMI (Camera Nazionale
della Moda Italiana) in sinergia con i principali player della moda italiana: un progetto che ha l’obiettivo di lavorare per la
gestione dell’intero ciclo vita dei prodotti del settore tessile e per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo
innovative. Re.Crea si inserisce nel solco delle direttive europee riguardo alla responsabilità estesa del produttore in
materia di rifiuti tessili e della normativa nazionale di attuazione su questo tema.
La questione dei rifiuti nel mondo della fashion industry è un topic impellente, se si pensa che in totale, come si legge nel
rapporto “L’Italia del riciclo 2021”, pubblicato dal Mite e dall’Ispra a fine 2022, i rifiuti tessili smaltiti e censiti ufficialmente
nel 2020 sono stati circa 480mila tonnellate. Di queste, 284mila sono rifiuti industriali della filiera tessile, scarti di taglio
e abbigliamento; quelli invece post-consumo sono stati 146mila tonnellate.
Nel settore della moda, il tema della sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più centrale, con particolare attenzione
alla gestione del pre e post consumo dei prodotti tessili. Le aziende, tra cui Aeffe, si stanno adattando a un contesto
normativo in evoluzione, caratterizzato dall’imminente recepimento in Italia della normativa sulla Responsabilità Estesa
del Produttore (EPR - Extended Producer Responsibility).
Il concetto di pre-consumo riguarda gli scarti generati durante la produzione, come ritagli di tessuto, materiali difettosi e
prodotti invenduti. D'altro canto, il post-consumo si riferisce agli indumenti e accessori che hanno terminato il loro ciclo
di vita nelle mani dei consumatori e necessitano di processi di recupero, riciclo o smaltimento sostenibile.
L’Unione Europea ha introdotto l’EPR come strumento per responsabilizzare i produttori lungo l'intero ciclo di vita dei
loro prodotti, obbligandoli a gestire e finanziare il fine vita dei materiali immessi sul mercato. L'Italia sta attualmente
lavorando al recepimento di questa direttiva, che imporrà nuove responsabilità ai marchi del fashion system, stimolandoli
a implementare strategie di economia circolare.
E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati lungo la catena del
valore, con riferimento all’uso delle risorse all’economia circolare.
Tuttavia, la tematica è riferita ai pillar “Planet & Environment” e “Product & Supply chain” del Piano di Sostenibilità in
corso di definizione, il quale definirà obiettivi specifici di presidio. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag.
“Obiettivi di miglioramento”.
Questi pillar comprendono aspetti, tra gli altri, quali la misurazione e riduzione degli scarti produttivi e la rinuncia
all’acquisto di pelliccia per i capi di abbigliamento. Inoltre, sul fronte del packaging, Aeffe si impegna a sostituire
gradualmente la plastica vergine con materiali riciclati e diversi materiali di imballaggio standard con altri certificati.
E5-4 Flussi di risorse in entrata
Il Gruppo Aeffe è da sempre impegnato ad utilizzare materie prime che rispettino gli standard ambientali e che
garantiscano costantemente la qualità e la sicurezza dei prodotti che vengono commercializzati.
L’azienda pone la qualità del prodotto al centro della propria strategia aziendale e assicura il rispetto di alti standard
grazie alle capacità e alle competenze delle proprie risorse, capaci di soddisfare le diverse aspettative dei propri
stakeholder. Sicurezza, affidabilità e garanzia di alta qualità dei prodotti offerti sono fondamentali e si basano sul continuo
sviluppo e innovazione dei prodotti stessi per garantire la massima soddisfazione dei clienti.
77
La cura nella selezione delle materie prime è supportata da accorgimenti specifici quali ad esempio la compilazione di
una scheda tecnica per ogni materia prima con l'obiettivo di evidenziarne le caratteristiche fisico-prestazionali e il rispetto
di rigorosi protocolli come il GB-18401. Tale standard è stato introdotto per regolamentare la sicurezza e la qualità dei
prodotti tessili importati in Cina che passano obbligatoriamente attraverso un processo che prevede la verifica, da parte
di enti terzi accreditati, di requisiti relativi all’etichettatura e alla composizione tessile, così come controlli doganali ed
eventuali ispezioni casuali una volta che il prodotto viene posizionato sullo scaffale. Le materie prime vengono pertanto
sottoposte a test specifici per garantire la conformità a tali protocolli e per permettere quindi la commercializzazione dei
prodotti nei mercati serviti dal Gruppo.
Gli uffici di stile e di ricerca dei marchi del Gruppo da diverse stagioni sono impegnati a selezionare materie prime con
caratteristiche sostenibili, ovvero cotone e seta organici, lana proveniente da allevamenti responsabili, materie prime
sintetiche riciclate. Questo percorso si è intensificato nel corso del 2024, in linea con il piano di sostenibilità di Gruppo,
che pone in prima linea l’impegno di Aeffe nel creare capi di abbigliamento unici che abbiano un impatto minore
sull'ambiente e siano progettati per durare il più a lungo possibile.
Anche nel 2024 i brand del Gruppo hanno continuato a lavorare su delle linee prodotte in maniera consapevole,
privilegiando quindi cotoni di origine biologica e cashmere riciclato; in particolare per Alberta Ferretti continua oramai da
diverse stagioni l’utilizzo di chiffon organico.
Nel corso dell'anno 2024, Aeffe S.p.A. ha avviato la produzione e il lancio di un totale di 764.712 capi di abbigliamento.
Tra questi, una quota pari a 125.925 capi (equivalente al 16% del totale) è stata realizzata impiegando tessuti principali
con caratteristiche di sostenibilità, ovvero materiali certificati, biologici o riciclati, con un ridotto impatto ambientale.
La produzione complessiva dell’azienda si suddivide in due macrocategorie, che rappresentano le due principali modalità
di realizzazione dei capi nel settore della moda:
Industrializzato: questa modalità prevede che Aeffe acquisti direttamente le materie prime e gli accessori
necessari alla produzione dei capi. Una volta acquisiti i materiali, le fasi di lavorazione possono essere eseguite
internamente dall’azienda oppure affidate a terzisti specializzati. Questo approccio consente un maggiore
controllo sulla qualità, sui processi produttivi e sulla selezione dei materiali, garantendo un prodotto finale
conforme agli standard aziendali.
Commercializzato: in questo caso, Aeffe si affida a fornitori esterni per l’acquisto di capi già confezionati, senza
intervenire direttamente sulle fasi di produzione. Questo modello, diffuso nell’industria della moda, permette di
ampliare rapidamente l’offerta di prodotti, ottimizzando tempi e costi, pur mantenendo un attento controllo
sulla selezione dei fornitori e sulle caratteristiche qualitative dei capi destinati alla vendita.
Nell’ambito della produzione industrializzata, il numero complessivo di capi realizzati è stato di 250.136 unità. Tra questi,
26.667 capi sono stati prodotti impiegando materiali sostenibili, rappresentando circa l’11% dell’intera produzione
industrializzata.
Per quanto riguarda la produzione commercializzata, il numero totale di capi prodotti e distribuiti è stato di 514.576 unità.
Di questi, 99.258 capi sono stati realizzati con tessuti sostenibili, corrispondenti al 19% della produzione effettivamente
immessa sul mercato.
Un'analisi approfondita delle materie prime impiegate da Aeffe S.p.A. nel 2024 mostra un crescente utilizzo di materiali
biologici, organici e riciclati per la produzione dei capi.
Nello specifico, 102.622 capi sono stati realizzati con tessuti di origine biologica o organica, provenienti da coltivazioni
senza pesticidi o sostanze chimiche nocive, oppure con materiali certificati per il loro minor impatto ambientale. Questa
scelta rappresenta il 13% della produzione totale dell'azienda, evidenziando una maggiore attenzione verso la selezione
di materie prime più sostenibili.
Parallelamente, 8.604 capi sono stati prodotti utilizzando materiali riciclati, ottenuti dal recupero di fibre tessili
preesistenti o da scarti industriali. Sebbene questi capi rappresentino circa l’1% della produzione complessiva, l'impiego
di tessuti riciclati contribuisce alla riduzione dell'utilizzo di nuove risorse e alla limitazione degli sprechi.
L'adozione di materiali biologici e riciclati rientra in una più ampia strategia di Aeffe S.p.A. volta a ridurre l'impatto
ambientale del processo produttivo. L'azienda pone attenzione all'uso responsabile delle risorse, alla riduzione degli scarti
e alla scelta di soluzioni più sostenibili per rispondere alle nuove esigenze del settore della moda. Questa direzione si
inserisce in un percorso di innovazione e responsabilità che mira a coniugare qualità, estetica e rispetto per l'ambiente.
78
Nel corso dell'anno fiscale 2024, Aeffe S.p.A. ha acquistato una serie di materie prime suddivise in diverse categorie, con
un'attenzione particolare alla provenienza biologica e riciclata di tali materiali.
Cotone: 44.346 kg totali, di cui 579 kg materiali tecnici e biologici (1,31%) e 1.107 kg materiali riciclati (2,50%).
Seta: 2.420 kg totali, con 394 kg di origine biologica (16,28%).
ABS: 19.954 kg totali, con 11.436 kg provenienti da materiali riciclati (57,31%).
Cashmere: 946 kg totali, di cui 928 kg provenienti da materiali riciclati (98,13%).
Lana: 34.982 kg totali, con 5 kg derivati da materiali biologici (0,01%) e 48 kg da materiali riciclati (0,14%).
Misto lana/mohair: 2.179 kg totali, con 447 kg di materiale riciclato (20,51%).
Misto lana/sintetico: 6.623 kg totali, con 4.115 kg materiali riciclati (62,12%).
Polietilene: 5.169 kg totali, con 3.250 kg provenienti da materiali riciclati (62,87%).
Poliestere: 26.949 kg totali, con 1.588 kg materiali riciclati (5,89%).
Questi dati si riferiscono solo ai materiali con origine biologica o riciclata. In particolare, per quanto riguarda i materiali
con origine biologica dei prodotti tessili, questi sono tutti oggetto di certificazioni che assicurano che siano realizzati con
fibre naturali coltivate senza l'uso di pesticidi o sostanze chimiche nocive. Queste certificazioni verificano l'intera filiera
produttiva, dal raccolto alla lavorazione, includendo criteri ambientali e sociali rigorosi. Inoltre, garantiscono la
tracciabilità dei materiali e il rispetto di standard etici lungo tutta la catena di fornitura. È importante sottolineare che
esistono altri materiali utilizzati che non appartengono a queste categorie e che sono riportati separatamente nella
tabella. Aeffe S.p.A. ha comunque registrato un utilizzo significativo di materiali riciclati, in particolare per quelli sintetici
come l'ABS e il polietilene, e per il cashmere.
MATERIALI UTILIZZATI PER PESO
Aeffe S.p.A.
Unità di
misura
FY 2024
Totale dei
materiali
utilizzati
Materiali
tecnici e
biologici
utilizzati (parti
del totale)
Materiali riciclati
utilizzati (parti del
totale)
%
Biologico
% Riciclato
COTONE
Kg 44.346 579 1.107 1,31% 2,50%
SETA
Kg 2.420 394 - 16,28% 0,00%
ABS
Kg 19.954
11.436 0,00% 57,31%
CASHMERE
Kg 946
928 0,00% 98,13%
LANA
Kg 34.982 5 48 0,01% 0,14%
MISTO LANA E MOHAIR
Kg 2.179
447 0,00% 20,51%
MISTO LANA E SINTETICO
Kg 6.623
4.115 0,00% 62,12%
POLIETILENE
Kg 5.169
3.250 0,00% 62,87%
POLIESTERE
Kg 26.949
1.588 0,00% 5,89%
Tessuti
79
100% nylon
Kg 1.941
0,00% 0,00%
> 60% viscosa
Kg 7.553
0,00% 0,00%
> 60% nylon
Kg 5.360
0,00% 0,00%
100% viscosa
Kg 4.980
0,00% 0,00%
100% ramie
Kg 57
0,00% 0,00%
> 60% acetato
Kg 3.848
0,00% 0,00%
> 60% lino
Kg 661
0,00% 0,00%
> 60% cupro
Kg 227
0,00% 0,00%
> 60% modal
Kg 2.525
0,00% 0,00%
> 60% acrilica
Kg 263
0,00% 0,00%
100% lino
Kg 597
0,00% 0,00%
100% lyocell
Kg 450
0,00% 0,00%
100% acetato
Kg 3.348
0,00% 0,00%
misto sintetico
Kg 12.171
0,00% 0,00%
Mercerie non stagionali
100% nylon
Kg 19
0,00% 0,00%
100% metallo
Kg 102
0,00% 0,00%
100% silicone
Kg 23
0,00% 0,00%
100% PVC
Kg 249
0,00% 0,00%
> 60% viscosa
Kg 25
0,00% 0,00%
100% poliuretanica
Kg 1.498
0,00% 0,00%
> 60% rayon
Kg 2
0,00% 0,00%
100% cellulosa
Kg 17.676
0,00% 0,00%
misto sintetico
Kg 76
0,00% 0,00%
Mercerie stagionali
100% nylon
Kg 81
0,00% 0,00%
100% corno
Kg 123
0,00% 0,00%
100% corozo
Kg 53
0,00% 0,00%
100% malachite
Kg 44
0,00% 0,00%
80
100% metallo
Kg 1.922
0,00% 0,00%
100% metacrilato
Kg 2
0,00% 0,00%
100% madreperla
Kg 224
0,00% 0,00%
> 60% nylon
Kg 906
0,00% 0,00%
> 60% vetro
Kg 7
0,00% 0,00%
100% viscosa
Kg 129
0,00% 0,00%
> 60% viscosa
Kg 482
0,00% 0,00%
100% silicone
Kg 374
0,00% 0,00%
100% rayon
Kg 7
0,00% 0,00%
> 60% gomma
Kg 6
0,00% 0,00%
> 60% cellulosa
Kg 49
0,00% 0,00%
100% vitello
Kg 2
0,00% 0,00%
> 60% vitello
Kg 0
0,00% 0,00%
> 60% polipropilenica
Kg 0
0,00% 0,00%
100% acetato
Kg 0
0,00% 0,00%
100% ottone
Kg 0
0,00% 0,00%
100% PVC
Kg 16
0,00% 0,00%
> 60% metallo
Kg 642
0,00% 0,00%
misto sintetico
Kg 150
0,00% 0,00%
Interni non stagionali
100% poliuretanica
Kg 23
0,00% 0,00%
100% nylon
Kg 1.349
0,00% 0,00%
> 60% rayon
Kg 10
0,00% 0,00%
100% cellulosa
Kg 7.539
0,00% 0,00%
misto sintetico
Kg 538
0,00% 0,00%
Fodere
100% viscosa
Kg 1.319
0,00% 0,00%
> 60% nylon
Kg 31
0,00% 0,00%
100% nylon
Kg 76
0,00% 0,00%
81
> 60% acetato
Kg 853
0,00% 0,00%
100% cupro
Kg 164
0,00% 0,00%
misto acetato e viscosa
Kg 229
0,00% 0,00%
misto cupro
Kg 14
0,00% 0,00%
Filo
100% nylon
Kg 6
0,00% 0,00%
> 60% nylon
Kg 320
0,00% 0,00%
Filati
100% viscosa
Kg 974
0,00% 0,00%
100% nylon
Kg 231
0,00% 0,00%
> 60% viscosa
Kg 1.207
0,00% 0,00%
> 60% nylon
Kg 95
0,00% 0,00%
> 60% lino
Kg 12
0,00% 0,00%
misto lana e non sintetico
Kg 1.744
0,00% 0,00%
misto sintetico
Kg 29
0,00% 0,00%
100% lino
Kg 5
0,00% 0,00%
Peso totale dei materiali
utilizzati
Kg
229.206
978
22.918
0,43%
10,00%
MATERIALI UTILIZZATI Pollini S.p.A. (in euro)
FY 2024
Totale dei materiali
utilizzati
Materiali riciclati/riutilizzati
utilizzati (parti del totale)
% Riciclato
Plastica
411.901,65 € - 0%
Metallo
1.240.581,96 € - 0%
Carta
378.244,19 € 75.648,00 € 20%
Cotone
169.921,16 € - 0%
Gomma
208.065,00 € - 0%
Pelle
4.095.009,33 € - 0%
Tessuti sintetici + Agglomerati (es. rinforzi/solette)
1.010.300,01 € - 0%
Valore totale dei materiali utilizzati
7.514.023 €
75.648 €
1%
82
I dati relativi ai materiali utilizzati da Pollini S.p.A. sono ad oggi unicamente disponibili in unità monetaria, per tale motivo
sono stati riportati in euro spesi a fronte del loro acquisto.
I dati sui materiali in entrata relativi alle altre società del perimetro non sono stati raccolti in quanto l’attività delle stesse
è puramente commerciale e di conseguenza non collegata agli IRO rilevanti individuati dall’azienda.
E5-5 Flussi di risorse in uscita
63
In merito ai rifiuti di produzione, le aziende del Gruppo, nel pieno rispetto delle normative e leggi per il settore, si
adoperano in modo continuativo per ridurre l’incidenza e quantità dei rifiuti prodotti. Come previsto dalle normative e
leggi di riferimento, in riferimento alle regole di buona tecnica, si è provveduto, oltre alla dovuta attività di raccolta
differenziata, a sensibilizzare il personale a livello motivazionale allo scopo di ridurre l’impatto dei rifiuti prodotti.
I fornitori del servizio di smaltimento rifiuti sono quelli già in uso e qualificati per operare con le aziende del Gruppo Aeffe
in ottemperanza alle normative vigenti per lo smaltimento dei rifiuti prodotti. I rifiuti più rilevanti, a livello di
rendicontazione per i Dati Non Finanziari del Bilancio Consolidato, sono quelli prodotti negli stabilimenti di Aeffe S.p.A. a
San Giovanni in Marignano e Pollini S.p.A. a Gatteo.
I dati sui flussi di risorse in uscita relativi alle altre società del perimetro non sono stati raccolti in quanto l’attività delle
stesse è puramente commerciale e di conseguenza non collegata agli IRO rilevanti individuati dall’azienda.
FY 2024
RIFIUTI
GENERATI
Unità di
misura
Totale
rifiuti
generati
di cui non destinati allo smaltimento
(recuperati)
di cui destinati allo smaltimento
RIFIUTI PERICOLOSI
Prepara
zione
per il
riutilizzo
Riciclo
Altre
operazi
oni di
recuper
o
Totale
rifiuti
recuper
ati
Inceneri
mento
Conferi
mento
in
discaric
a
Altre
operazi
oni di
smaltim
ento
Totale
rifiuti a
smaltim
ento
TUBI AL NEON
kg 69
69
69
-
BOMBOLETTE
SPRAY
ESAURITE
kg 48
48
48
-
FUSTI EX
MASTICE/VER
NICE
kg 400
-
400
400
ADESIVI E
SIGILLANTI DI
SCARTO
kg 162
-
162
162
VERNICI DI
SCARTO/INUTI
LIZZATE
kg 20
-
20
20
63
I dati presentati si riferiscono alle società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. Le altre società del Gruppo producono solo rifiuti assimilabili a rifiuti urbani.
83
SOLVENTI PER
PULIZIA E
LAVAGGIO
litri 41
-
41
41
ALTRI OLI PER
MOTORI
litri 74
74
74
-
RIFIUTI NON PERICOLOSI
Prepara
zione
per il
riutilizzo
Riciclo
Altre
operazi
oni di
recuper
o
Totale
rifiuti
recuper
ati
Inceneri
mento
Conferi
mento
in
discaric
a
Altre
operazi
oni di
smaltim
ento
Totale
rifiuti a
smaltim
ento
IMBALLAGGI
DI CARTA E
CARTONE
kg 139.450
139.450
139.450
-
IMBALLAGGI
IN PLASTICA
kg 21.360
21.360
21.360
-
LEGNO
kg 16.640
16.640
16.640
-
FIBRE TESSILI
LAVORATE
kg 14.490
14.490
14.490
-
COMPONENTI
RIMOSSE DA
APPARECCHIA
TURE FUORI
USO
kg 2.300
2.300
2.300
-
RIFIUTI MISTI
DELL'ATTIVITA
DI
COSTRUZIONE
E
DEMOLIZIONE
kg 0
0
0
-
RIFIUTI
INDIFFERENZI
ATI MISTI
kg 21.420
21.420
21.420
-
BATTERIE
ALCALINE
kg 20
20
20
-
FANGHI DA
LAVORAZIONE
PELLAMI
kg 168
-
168
168
FANGHI
PRODOTTI IN
PARTICOL.DAL
TRATTAM.IN
LOCO DEGLI
EFFLUENTI
CONTENENTI
CROMO
litri 4.500
-
4.500
4.500
84
SCARTI DI
PELLAME
kg 15.240
-
15.240
15.240
METALLI
MISTI
kg 3.830
3.830
3.830
-
ALLUMINIO
kg 255
255
255
-
RAME,
BRONZO E
OTTONE
kg 60
60
60
-
FERRO E
ACCIAIO
kg 3.400
3.400
3.400
-
RIFIUTI
PLASTICI
kg 2.000
2.000
2.000
-
TONER PER
STAMPA
ESAURITI
kg 24
24
24
-
TOTALE
RIFIUTI
PRODOTTI
245.971
225.440
20.531
Percentuale di
rifiuti non
riciclati
8,35%
85
INFORMATIVA SOCIALE
ESRS S1 - FORZA LAVORO PROPRIA
S1 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interesse
Con riferimento alla modalità di coinvolgimento della forza lavoro propria, si rimanda al parag. “SBM-2 Interessi e
opinioni dei portatori di interesse”.
S1 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Con riferimento alla descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi alla forza lavoro propria, si rimanda al parag.
“SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale”.
I lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, rappresentano una risorsa fondamentale per il successo e la
sostenibilità a lungo termine dell'azienda. Il benessere, la crescita professionale e lo sviluppo delle competenze dei
dipendenti sono centrali per la strategia aziendale, poiché il loro contributo diretto è essenziale per il mantenimento di
standard elevati di performance e per l'adattamento alle sfide del mercato. L'azienda riconosce che la valorizzazione della
forza lavoro non solo migliora la produttività, ma favorisce anche un ambiente di lavoro sano e motivante, che
contribuisce alla stabilità e alla competitività del business nel lungo periodo.
Il Gruppo impiega diverse tipologie contrattuali, garantendo così una gestione flessibile e adeguata alle diverse esigenze
organizzative e personali. Le forme di contratto utilizzate includono il contratto a tempo indeterminato, che rappresenta
la base stabile delle risorse aziendali, il contratto a tempo determinato per rispondere a esigenze temporanee, il contratto
part-time per favorire l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, e il contratto stagionale, in particolare per far fronte a picchi
di attività legati a determinate stagioni.
L'azienda si avvale anche di diverse categorie di lavoratori esterni, che apportano competenze specialistiche e supporto
temporaneo. Tra questi vi sono i collaboratori esterni, tra cui consulenti e freelance, che forniscono prestazioni
occasionali o sono impiegati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Inoltre, l'azienda si avvale di
lavoratori provenienti da agenzie di somministrazione, nonché di tirocinanti, che rappresentano una risorsa importante
per favorire il ricambio generazionale e l'integrazione di giovani talenti nel mondo del lavoro.
Tutti i lavoratori propri coinvolti dalle attività di Aeffe sono inclusi nell'ambito di applicazione dell'informativa ai sensi
dell'ESRS 2.
S1-1 Politiche relative alla propria forza lavoro
Aeffe riconosce l’importanza di una gestione responsabile degli impatti rilevanti sulla propria forza lavoro, consapevole
dei rischi e delle opportunità che ne derivano. In linea con i principi di integrità, trasparenza e legalità che guidano l’attività
aziendale, Aeffe ha adottato un
Codice Etico che definisce i principi e le linee guida di comportamento a cui tutti i
dipendenti e collaboratori
64
devono attenersi. In aggiunta, dal Codice diramano operativamente una serie di politiche,
regolamenti, procedure e processi interni, che consolidano e diffondono l’approccio sostenibile dell’azienda in merito
alla propria forza lavoro.
64
Per dipendenti e collaboratori si intende la tipologia di forza lavoro soggetta agli impatti significativi individuati nella fase del processo di rilevanza, i
quali comprendono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, determinato, parziale e stagionale e lavoratori non dipendenti come collaboratori
esterni, lavoratori di agenzie di somministrazione e tirocinanti.
86
Sebbene Aeffe non abbia redatto politiche in cui si sia impegnata a favore delle richieste dei principali strumenti
internazionali
65
a favore del rispetto dei diritti umani, il Gruppo, con l’obiettivo di promuovere il rispetto di tali tematiche
lungo la catena di fornitura, le ha integrate tra i principi del proprio Codice di Condotta fornitori
66
.
Attualmente, Aeffe non dispone di una politica di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
S1-2 Processi di coinvolgimento della propria forza lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori in
merito agli impatti
Il coinvolgimento della forza lavoro di Aeffe avviene attraverso il lavoro proattivo del dipartimento HR e dei rappresentanti
dei lavoratori. Le modalità di coinvolgimento variano in base alla tematica trattata e al livello di partecipazione richiesto.
I dipendenti vengono informati tempestivamente su cambi organizzativi, nuove procedure o policy aziendali tramite
comunicazioni interne rivolte a tutto il personale del gruppo. Parallelamente, il coinvolgimento dei rappresentanti dei
lavoratori si realizza attraverso:
Relazioni sindacali, che favoriscono un dialogo costruttivo con le rappresentanze sindacali per tutelare i diritti
dei lavoratori.
Negoziazione collettiva, con la quale vengono definiti i contratti collettivi di lavoro, garantendo una condivisione
nelle decisioni sulle condizioni lavorative.
Informazione e consultazione, attraverso cui i rappresentanti vengono coinvolti su temi rilevanti come
l’introduzione di nuove tecnologie, cambiamenti organizzativi e politiche di diversity & inclusion.
Le comunicazioni ai dipendenti avvengono in caso di novità ogni volta che si verificano eventi significativi che richiedono
divulgazione, mentre gli incontri con le rappresentanze sindacali e le organizzazioni dei lavoratori sono stati
particolarmente frequenti nel 2024, con una media di almeno un incontro al mese. Tutto il Dipartimento Risorse Umane
del Gruppo ha a carico la responsabilità operativa della gestione degli impatti rilevanti e di assicurare il coinvolgimento
della propria forza lavoro e dei suoi rappresentanti.
In materia di diritti umani, l’azienda ha formalizzato il proprio impegno attraverso il contratto integrativo, nel quale si fa
riferimento alla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alle Convenzioni Fondamentali dell’ILO (International Labour
Organization). Questo accordo con le parti sociali sottolinea l’importanza di un modello di crescita che coniughi valore
aziendale ed eccellenza con il rispetto delle persone, dei diritti umani e sociali, della sicurezza sul lavoro e dello sviluppo
sostenibile.
Inoltre, per comprendere meglio le prospettive dei lavoratori più vulnerabili o a rischio di emarginazione, Aeffe ha
intrapreso una collaborazione con
Fondazione Libellula, promuovendo un'iniziativa dedicata alla lotta contro la violenza
sulle donne e alla discriminazione di genere. In questo contesto, è stata condotta una survey anonima rivolta a tutti i
collaboratori per raccogliere feedback sul tema, con l’obiettivo di sviluppare un piano di iniziative
Diversity, Equity &
Inclusion (DE&I) su misura per le loro esigenze e aspettative.
S1-3 Processi per rimediare agli impatti negativi e canali per la forza lavoro per segnalare
preoccupazioni
Aeffe S.p.A. ha adottato un sistema strutturato per affrontare e porre rimedio a eventuali impatti negativi rilevanti sui
propri lavoratori, promuovendo un ambiente di lavoro basato sulla trasparenza, l’integrità e il rispetto dei diritti delle
persone.
65 Per principali strumenti internazionali a favore del rispetto dei diritti umani si intendono i Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti
umani, la dichiarazione dell’OIL sui principi e i diritti fondamentali del lavoro e le linee guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali.
66 Tra cui il presidio di temi come la tratta degli esseri umani, il lavoro forzato o coatto e il lavoro minorile.
87
In particolare, i collaboratori che ritengono di essere stati oggetto di molestie o discriminazioni legate ad età, sesso,
razza, stato di salute, nazionalità, opinioni politiche o credo religioso possono segnalare l’accaduto al proprio diretto
responsabile, che provvede a informare l’Organismo di Vigilanza.
Un passo fondamentale in questo percorso è stata l’implementazione del sistema di whistleblowing, attivato in
conformità al
Decreto Legislativo n. 24/2023. Tale sistema consente ai dipendenti e ai collaboratori di segnalare, in modo
sicuro e riservato, eventuali irregolarità o comportamenti scorretti, attraverso
canali interni dedicati, sia scritti che orali.
Per rafforzare ulteriormente la tutela dei segnalanti, le denunce possono essere effettuate anche in forma anonima,
garantendo la riservatezza dell’identità del segnalante, delle persone coinvolte e del contenuto della segnalazione.
La gestione delle segnalazioni è affidata a un Comitato per la gestione delle segnalazioni interne, composto da figure
interne ed esterne all’azienda con competenze specifiche in materia di whistleblowing. Il comitato assicura un’analisi
imparziale e accurata dei casi, valutando la fondatezza delle segnalazioni e attuando le misure correttive necessarie. Per
informare e coinvolgere tutti i destinatari, interni ed esterni, l’attivazione della procedura di whistleblowing è stata
ufficialmente comunicata a gennaio 2024, con l’introduzione di una
piattaforma dedicata accessibile tramite il sito
ufficiale
www.aeffe.com. Per maggiori informazioni si rimanda al parag. “ESRS G1 Condotta delle imprese”.
Oltre al sistema di segnalazione, i lavoratori possono comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze direttamente al
dipartimento HR, contattando l’HR Manager di riferimento per la propria business unit o dipartimento aziendale. In
alternativa, possono rivolgersi alle
RSU aziendali, garantendo così diversi canali di ascolto e supporto.
Consapevole dell’importanza di una cultura aziendale che promuova l’ascolto e il rispetto, Aeffe si è impegnata a portare
avanti un
progetto formativo rivolto a tutti i destinatari interni ed esterni all’organizzazione, con l’obiettivo di rafforzare
la conoscenza degli strumenti a disposizione per la tutela dei diritti e la gestione delle segnalazioni.
S1-4 Azioni sugli impatti materiali sulla forza lavoro, gestione dei rischi e opportunità e loro
efficacia
In Aeffe, il valore delle persone è al centro della strategia aziendale. Per questo, l’azienda ha implementato una serie di
iniziative e sta pianificando ulteriori azioni volte a valorizzare il proprio capitale umano, ridurre i rischi legati alla gestione
della forza lavoro e cogliere le opportunità di crescita e innovazione.
Di seguito sono presentate le principali aree d’azione sulle quali si concentra l’approccio aziendale in merito alla propria
forza lavoro:
Selezione e assunzione del personale: Il processo di selezione si basa sulla valorizzazione delle competenze e del
merito, garantendo pari opportunità e prevenendo qualsiasi forma di discriminazione. Ogni assunzione è
regolata da contratti di lavoro chiari e trasparenti, pienamente conformi alle normative vigenti.
In particolare, un importante traguardo del 2024 è stata l’implementazione della prima procedura ufficiale in
ambito HR, volta a definire in modo chiaro e strutturato i processi aziendali legati alla ricerca e selezione del
personale, alla formazione, alle politiche retributive e alla gestione amministrativa dei dipendenti (payroll).
Questa iniziativa ha permesso di standardizzare e ottimizzare le pratiche HR, garantendo maggiore trasparenza
ed efficienza nella gestione delle risorse umane.
Formazione e sviluppo: Viene promosso un costante investimento nella formazione continua, offrendo ai
dipendenti e collaboratori opportunità di crescita sia professionale che personale, con percorsi mirati
all’acquisizione e al potenziamento delle competenze.
Salute e sicurezza: La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta una priorità assoluta. L’azienda
garantisce un ambiente di lavoro sicuro e salubre, adottando tutte le misure preventive necessarie per
proteggere i propri dipendenti e collaboratori.
Tutela della privacy: Viene assicurata la massima riservatezza nel trattamento dei dati personali di dipendenti e
collaboratori, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di protezione dei dati.
88
Integrità e rispetto: Aeffe promuove un ambiente di lavoro basato su principi di rispetto reciproco, integrità e
correttezza, contrastando ogni forma di discriminazione, molestia o comportamento lesivo della dignità della
persona.
Nei paragrafi successivi si illustrano una serie di prassi e iniziative messe in atto da Aeffe e volte a garantire la tutela e il
benessere dei propri lavoratori.
Benessere e welfare
Al fine di prevenire e/o mitigare il potenziale impatto negativo relativo all’insicurezza economica dei dipendenti e fragilità
del tenore di vita delle famiglie nel caso di ricorso a contratti a termine o condizioni lavorative instabili e frustranti, le
Società industriali del Gruppo Aeffe
67
hanno adottato un articolato piano di welfare aziendale, sviluppando una strategia
volta a creare un ambiente di lavoro migliore, favorire l’equilibrio tra vita professionale e personale e promuovere lo
sviluppo del capitale umano. Attraverso misure di supporto economico e iniziative mirate, il Gruppo si impegna a
migliorare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie, rafforzando al contempo il senso di appartenenza aziendale.
Durante la contrattazione di secondo livello avvenuta nel 2023 i temi del welfare e del benessere organizzativo sono stati
prioritari. Le
novità più significative del contratto integrativo aziendale dell’headquarter del Gruppo si configurano sui
seguenti temi: mensa interaziendale, orario di lavoro, misure a sostegno della genitorialità, azioni positive
68
, volontariato
d’impresa, premio di risultato, welfare aziendale, coperture assicurative integrative quadri, smart working.
Aeffe
69
ha adottato nel 2024 un nuovo piano di welfare aziendale erogando il credito welfare tramite una formula
innovativa rispetto al passato. Aeffe ha infatti deciso di collaborare con Satispay: applicazione che offre soluzioni di
welfare aziendale digitali spendibili in un'ampia rete di negozi fisici e online e servizi. L’importo previsto per il 2024 era di
400,00€ ma avendo raggiunto l’obiettivo relativo al Premio di risultato di Sostenibilità di Gruppo il valore complessivo
spendibile è stato di 650,00€. Il credito Welfare è stato riconosciuto a decorrere da novembre 2024 ai lavoratori con
contratto a tempo indeterminato e determinato, nonché somministrati purché abbiano prestato attività per almeno 6
mesi, in forza al mese di erogazione, che abbiano superato il periodo di prova contrattuale.
Tra le principali iniziative di welfare, volte ad aumentare il benessere dei dipendenti, troviamo:
Orario di lavoro
Flessibilità in entrata e in uscita
Per i dipartimenti commerciali, amministrativi e corporate di Aeffe S.p.A. e di servizio l’azienda ha sperimentato l’utilizzo
dell’orario elastico in entrata ed in uscita di mezz’ora, sia per la sede di San Giovanni in Marignano che per le due sedi di
Milano, con la prospettiva di allargare tale agevolazione anche al dipartimento Operation.
Smartworking
La società intende continuare a migliorare il contesto nel quale i propri collaboratori sono chiamati a prestare la propria
attività lavorativa, favorendo il benessere delle persone e, in particolare, agevolando il work-life balance.
Pertanto, nel 2024 l’azienda ha rinnovato un accordo con la rappresentanza sindacale in materia di lavoro agile. Le parti
hanno esaminato i criteri e la frequenza di utilizzo dello strumento: la prestazione lavorativa potrà essere resa in modalità
Smart Working per un totale di 4 giornate mensili, usufruibili solo a giornate intere, per un massimo di 2 giornate a
settimana, tenuto conto delle inevitabili esigenze organizzative della società e, in particolare, i casi in cui è invece
indispensabile la presenza in sede del lavoratore. L’azienda ha dato inizio ad una fase sperimentale rivolta a tutti i
dipendenti che ricoprono un ruolo e dunque un’attività esercitabile da remoto, coinvolgendo più di 200 collaboratori,
che si è conclusa il 31/03/2024.
Gestione over time
L’azienda cerca di limitare il più possibile l’utilizzo di ore straordinarie, migliorando eventualmente l’organizzazione del
lavoro o procedendo a incrementi occupazionali anche con forme di contratto a termine. Attraverso accordi sindacali
67
Le informazioni inerenti a tale paragrafo sono riferite alle uniche Società Aeffe S.p.A., Pollini S.p.A. e Pollini Retail S.r.l.
68
Ore di permesso aggiuntive e retribuite per visite oncologiche di prevenzione e per patologie croniche.
69
Le informazioni inerenti a tale paragrafo sono riferite alle uniche Società Aeffe S.p.A., Pollini S.p.A. e Pollini Retail S.r.l.
89
siglati nel tempo, l’organizzazione ha migliorato due impianti normativi quali Banca delle Ore e istituto della Flessibilità,
attraverso un contratto integrativo aziendale.
Quote Part Time (Orario a tempo parziale)
L’azienda ha definito con le parti sociali di valutare l’accoglimento di percentuali di quote part time temporanei, superiori
a quanto previsto dai C.C.N.L. applicati, privilegiando i dipendenti che vivono alcune condizioni specifiche.
Ferie e permessi aggiuntivi
Estensione delle ore di permesso
Su richiesta del singolo collaboratore (a tempo pieno e part time) vengono concesse annualmente delle ore di permesso
aggiuntive e retribuite, per visite oncologiche di prevenzione e per patologie croniche. Il nuovo contratto integrativo ha
esteso il tetto massimo da sei ore a otto.
Giornata di Volontariato
Nel 2024 è stata avviata la progettazione di un'iniziativa che mira a promuovere e potenziare attività di carattere sociale
e solidale. L'obiettivo principale è quello di consentire ai lavoratori impegnati in iniziative di volontariato individuale (in
particolare, presso enti certificati dal registro del terzo settore) di usufruire del riconoscimento di una giornata retribuita
all'anno. Si potrebbero realizzare in questo modo forme di sostegno a progetti di utilità sociale che vedono il
coinvolgimento futuro, anche aziendale, nell’ambito di iniziative/partnership attraverso organizzazioni, volte ad
implementare progetti ed attività su temi ambientali e sociali (ad esempio: lotta alla povertà, l’inclusione e la diversità, la
salute, lo spreco alimentare, la protezione civile, animal welfare) privilegiando possibilmente le comunità locali.
Calendario Ferie
Il Calendario Ferie aziendale viene definito entro il mese di marzo di ogni anno. Questa periodicità costante consente a
tutta l’organizzazione e al dipendente una puntuale pianificazione del montante ferie spettante.
Istituti della Banca delle Ore e Flessibilità
Il monte ore dell’istituto della Banca delle Ore previsto dal CCNL prevede 32 ore. L’azienda negli anni ha aumentato tale
quantità a 40 ore annue.
L’Istituto della Flessibilità è finalizzato per far fronte alle variazioni d’intensità dell’attività lavorativa. Azienda e
Organizzazioni Sindacali definiscono diversi regimi di orario in particolari periodi dell’anno, con il superamento dell’orario
contrattuale sino al limite delle 70 ore annuali. A tale superamento dell’orario contrattuale corrisponderà, nel corso
dell’anno e in periodi di minore intensità lavorativa, una pari entità di riduzione delle ore.
Ore solidali
A fronte di eventi estremamente gravi che coinvolgono figli e/o familiari di primo grado dei collaboratori, è stata
introdotta la possibilità di attivare la cessione di “ore solidali” da parte dei colleghi, in merito a quanto disposto del D. Lgs
n. 151 del 2015 art. 24.
Integrazione malattia
Ai lavoratori operai è garantita l’integrazione del trattamento di malattia fino al 75% della normale retribuzione dal primo
al terzo giorno di carenza; mentre ai lavoratori impiegati è garantita l’integrazione del trattamento di malattia fino al 75%
della normale retribuzione per il quinto e sesto mese di assenza dal lavoro.
Servizi
Comitato Ricreativo Aziendale Lavoratori (C. R. A. L.)
Aeffe mette a disposizione dei dipendenti un fondo per attività culturali, ricreative, di formazione, informazione, sportive
che viene gestito da una commissione di alcuni dipendenti designati. Ogni anno il CRAL si impegna ad organizzare cene,
apertivi ed eventi di diversa natura di natura aggregativa. Inoltre, il comitato stipula ogni anno convenzioni con esercizi
di varia natura applicando sconti riservati ai soli associati.
Acquisto prodotti aziendali
Aeffe consente a tutto il personale la possibilità di acquistare, a prezzi vantaggiosi, prodotti aziendali (articoli di calzature
e di pelletteria in Pollini, intimo ed estivo, abbigliamento e accessori) presso i relativi magazzini. Tale possibilità è
consentita per 2 volte all’anno nei turni di vendita in periodi comunicati dall’azienda ed è estesa anche ai familiari.
90
Servizi CAF ed Assistenza fiscale
Ogni anno, nel mese di maggio, viene data la possibilità a tutto il personale dipendente di avvalersi dell’assistenza fiscale
(modello 730) attraverso una convenzione con Confindustria. La compilazione della dichiarazione avviene direttamente
in azienda in orario lavorativo con un duplice vantaggio: il primo è quello di liberare tempo privato, mentre il secondo è
quello di poter sfruttare tariffe agevolate.
Anticipazione e trasferimento del TFR
Per i soli dipendenti aderenti alla previdenza complementare contrattuale, in forza in azienda prima del 2007, è stato
consentita la possibilità di richiedere annualmente un’anticipazione del TFR da destinare al fondo stesso per consentire
un incremento e una maggiore rendita della previdenza complementare.
Convenzioni
Aeffe ha stipulato convenzioni per offrire scontistiche rivolte ai soli dipendenti del Gruppo; tra queste alcuni esempi sono
convenzioni con Istituti Finanziari, palestre e scuole private presenti sul territorio nazionale.
Permessi di studio e borse di studio
Per i lavoratori iscritti ai corsi universitari e master, anche privati (inerenti alla mansione/ruolo esercitati) a richiesta e
nell’ambito delle ore previste dal vigente CCNL, si concedono permessi non retribuiti da utilizzarsi in blocchi di due giorni,
precedenti agli esami, aggiuntivi a quanto previsto in forma retribuita dal CCNL. Tramite il fondo che l’Azienda ha istituito,
ogni anno vengono messe a disposizione delle borse di studio per merito scolastico, destinate ai figli dei lavoratori, iscritti
alla scuola secondaria di primo e secondo grado e all’università.
Mobilità sostenibile
Aeffe S.p.A. ha deciso di seguire e supportare concretamente la mobilità sostenibile: una tendenza in continua crescita
anche tra le aziende. A partire dal mese di luglio 2023, sono state messe a disposizione 10 e-bike, utilizzabili da tutta la
popolazione aziendale di San Giovanni in Marignano per rendere più sostenibile il tragitto casa-lavoro, la pausa pranzo o
semplicemente per scopi ricreativi nel tempo libero. Il noleggio e l’utilizzo delle e-bike è totalmente gratuito per i
dipendenti.
L’analisi di doppia rilvenza ha individuato un ulteriore potenziale impatto negativo inerente all’insicurezza, precarietà
lavorativa e perdita di know-how dei dipendenti dovuta all’obsolescenza delle competenze a sua volta conseguenza di
una scarsa attenzione da parte di Aeffe al tema della formazione e sviluppo delle competenze, del mancato ascolto delle
proprie risorse e della mancata erogazione dei giusti supporti allo sviluppo dei dipendenti. Per prevenire e/o mitigare tale
scenario Aeffe ha adottato un approccio mirato alla formazione continua, allo sviluppo delle competenze e alla
valorizzazione della diversità e dell’inclusione.
Formazione
Nel corso del 2024, Aeffe ha avviato un importante progetto di Performance Management, un sistema di valutazione e
sviluppo delle competenze che mira a favorire un dialogo costante tra dipendenti e management. Si tratta di un processo
strutturato che incoraggia il miglioramento continuo delle performance individuali e aziendali. Questo progetto vedrà la
sua piena realizzazione nel corso del 2025, rappresentando uno strumento strategico per la crescita professionale di tutti
i collaboratori.
Parallelamente Aeffe sta investendo fortemente nella formazione e nello sviluppo delle competenze. La volontà di offrire
opportunità di apprendimento sempre più accessibili ha portato l’azienda a progettare una piattaforma di
e-learning di
Gruppo, con un ampio catalogo di corsi disponibili per tutti i dipendenti. L’implementazione inizierà nelle società italiane
e, in seguito, sarà estesa anche alle sedi estere, garantendo così una formazione continua e personalizzata per tutta la
popolazione aziendale.
Diversità e inclusione
Aeffe riconosce l’importanza del concetto di Diversità, Equità e Inclusione (DE&I) nel creare un ambiente di lavoro
positivo, stimolante e rispettoso per tutti. Sebbene il Gruppo non si sia dotato una politica specifica, il tema DE&I è citato
nel Codice Etico da cui si evince la convinzione dell’Organizzazione che un contesto inclusivo, in cui ogni individuo si senta
valorizzato e accettato, sia fondamentale per il benessere dei dipendenti e per il successo aziendale.
A dimostrazione di questo impegno, Aeffe ha aderito al Network della Fondazione Libellula, un’organizzazione che
promuove la lotta contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Questa collaborazione rappresenta un
91
passo significativo nel percorso dell’azienda verso una cultura del rispetto e dell’uguaglianza, riconoscendo il ruolo chiave
dell’impresa come motore di cambiamento sociale.
A partire dal 2023, con il supporto della Fondazione Libellula, Aeffe ha avviato un percorso concreto di sensibilizzazione
e formazione, partendo da Aeffe S.p.A., con l’obiettivo di diffondere una cultura inclusiva. Le principali iniziative sviluppate
riguardano:
Sensibilizzazione e consapevolezza: L’azienda ha promosso campagne di informazione e attività di formazione
per aumentare la consapevolezza su temi fondamentali come la violenza di genere e la discriminazione, nella
convinzione che la conoscenza e il dialogo aperto siano strumenti essenziali per promuovere il cambiamento.
Inclusione e pari opportunità: Aeffe garantisce a tutti i propri dipendenti le stesse opportunità. In particolare, il
Codice Etico stabilisce che i dipendenti e collaboratori operano
nel pieno rispetto delle caratteristiche personali
di ciascuno, incentivando e premiando l’integrità e il senso di responsabilità, valorizzando le diversità e rifiutando
ogni forma di discriminazione.
Le disposizioni del Codice Etico vietano espressamente qualsiasi discriminazione basata su: razza e origine
etnica; colore della pelle; sesso; orientamento sessuale; identità di genere; disabilità; età; religione; opinioni
politiche; ascendenza nazionale o estrazione sociale; qualsiasi altra forma di discriminazione contemplata dalla
normativa dell'UE e dal diritto nazionale.
Benché Aeffe non abbia assunto impegni diretti rispetto all’inclusione nella propria forza lavoro di persone
appartenenti a gruppi vulnerabili, di fronte a tali casistiche, il Gruppo si impegna a garantire un ambiente di
lavoro inclusivo e rispettoso, dove ogni persona sia valorizzata per le proprie capacità e competenze,
indipendentemente dalle sue caratteristiche personali, come sancito dai principi del Codice Etico aziendale. In
particolare, nell’ottica di coinvolgere attivamente il personale, è stata lanciata una
survey interna sulla violenza
di genere, che ha registrato un alto tasso di partecipazione e ha evidenziato l’importanza di un dialogo costante
su questi temi. Inoltre, è stato istituito un
gruppo di lavoro, composto da dieci rappresentanti delle diverse sedi
di Aeffe S.p.A., che nel corso del 2024 ha partecipato a sessioni di formazione dedicate alla DE&I. Questo team
ha sviluppato un
piano di iniziative biennale, che verrà presentato entro il primo trimestre del 2025.
Il dipartimento Risorse Umane, in stretta collaborazione con la Fondazione Libellula e con il supporto della famiglia
Ferretti, è responsabile della gestione e dell’implementazione del progetto, garantendo un monitoraggio costante dei
progressi e delle azioni introdotte.
Infine, nel contratto integrativo aziendale è stato inserito ormai da molti anni una sezione dedicata alla molestia e violenza
nei luoghi di lavoro ed esterni all’organizzazione. Di fatto, recependo l’accordo quadro delle Parti Sociali Europee del 26
aprile 2007, sono state individuate attività di formazione e informazione finalizzate alla sensibilizzazione, sul luogo di
lavoro, relativamente alla molestia e violenza di genere, alla procedura interna di sostegno alle vittime, alle disposizioni
più favorevoli per le vittime di violenza di genere. L’azienda concede annualmente un’ora di assemblea retribuita in
aggiunta al monte ore contrattuale per campagne di sensibilizzazione ed è previsto l’utilizzo del fondo aziendale per
iniziative di formazione.
Aeffe non ha rilevato impatti negativi effettivi relativi alla propria forza lavoro a cui porre rimedio.
Queste iniziative, concepite per tradurre in azione i principi perseguiti dal Gruppo, hanno l'obiettivo di garantire che le
proprie pratiche aziendali non generino né contribuiscano a determinare impatti negativi significativi sulla propria forza
lavoro. Le misure adottate da Aeffe per il benessere e la tutela dei dipendenti non solo contribuiscono a prevenire e
mitigare gli impatti negativi sulla loro condizione lavorativa, ma anche a ridurre i rischi per l’azienda legati alla propria
forza lavoro, come turnover elevato, perdita di competenze strategiche e calo della produttività. Allo stesso tempo,
queste azioni favoriscono un ambiente di lavoro più motivante e inclusivo, creando nuove opportunità di crescita,
innovazione e competitività per l’azienda. Esse hanno avuto origine da
Aeffe S.p.A., che rappresenta la realtà con il
maggior numero di collaboratori all’interno del Gruppo. Tuttavia, l’obiettivo è, affinché quello di estendere
progressivamente tali misure a tutte le società del Gruppo, sia in Italia che all’estero ogni dipendente possa beneficiare
di un ambiente di lavoro sempre più attento al benessere e alla crescita professionale.
Le azioni pianificate si affiancano ai valori che portano la realizzazione del Piano industriale che, con un’implementazione
graduale, ha valenza quadriennale. Per realizzare questi progetti, l’azienda ha stanziato risorse finanziarie dedicate. Il
92
progetto di Performance Management, ad esempio, prevede un budget specifico che include il supporto di una società
di consulenza e formazione
70
.
S1-5 Obiettivi per gestire impatti negativi materiali, avanzare impatti positivi e gestire rischi e
opportunità
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati con riferimento alla
gestione della forza lavoro propria. Tuttavia, la tematica è riferita al pillar “People & Community” del Piano di Sostenibilità
in corso di definizione, il quale definirà gli obiettivi, gli eventuali indicatori qualitativi o quantitativi e i processi attraverso
i quali verranno monitorati i progressi. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag. “Obiettivi di
miglioramento”.
L’azienda riconosce che investire sul capitale umano è una leva strategica fondamentale e, per questo, ha già strutturato
una serie di iniziative in grado di migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro, sviluppare competenze chiave e promuovere
una cultura aziendale basata sull’inclusione e sul benessere, come comunicato nel paragrafo precedente.
Uno degli obiettivi principali riguarda, appunto, il miglioramento del Performance Management, progettato nel corso del
2024 per allineare le performance dei dipendenti agli obiettivi strategici dell’azienda, attraverso un meccanismo continuo
di feedback e supporto. Il Performance Management non solo consente di monitorare i risultati, ma promuove
attivamente lo sviluppo professionale, creando un circolo virtuoso tra crescita individuale e successo aziendale. Il suo
obiettivo è rendere ogni collaboratore parte attiva del percorso di miglioramento, incentivando la responsabilizzazione e
il coinvolgimento.
Parallelamente, l’azienda si impegna a rafforzare il sistema di formazione e sviluppo delle competenze e, in particolare, a
rendere la piattaforma di e-learning di Gruppo accessibile a tutti i collaboratori, indipendentemente dalla sede in cui
operano. In un mercato in continua evoluzione, investire nella crescita professionale significa garantire ai dipendenti gli
strumenti necessari per affrontare le sfide del futuro. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso una
formazione continua e diffusa, con particolare attenzione alle nuove tecnologie e alle competenze trasversali,
fondamentali per affrontare i cambiamenti del settore.
L’impegno di Aeffe si estende anche alla continua promozione della diversità, equità e inclusione (DE&I), riconosciuta non
solo come un principio etico, ma come un vero e proprio motore di innovazione. In questa direzione, Aeffe ha come
obiettivo la finalizzazione e attuazione della
policy DE&I di Gruppo, che definirà linee guida e obiettivi per costruire una
cultura aziendale sempre più equa e rispettosa delle diversità. In parallelo, sono in programma iniziative di
sensibilizzazione e formazione su questi temi, rivolte a tutti i livelli aziendali, per diffondere una maggiore consapevolezza
e promuovere un cambiamento culturale duraturo.
Un altro aspetto fondamentale della strategia di Aeffe riguarda il benessere e la conciliazione tra vita professionale e
privata. Per questo, l’azienda si impegna al mantenimento e potenziamento delle iniziative volte a supportare il benessere
fisico e mentale, tra cui programmi di screening sanitario per la prevenzione delle malattie, orari flessibili e la conferma
della policy sul lavoro agile.
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'azienda
71
Aeffe crede fermamente che i lavoratori, in tutte le loro forme contrattuali, siano una risorsa fondamentale per l'azienda
e come il loro benessere e sviluppo siano centrali per la sostenibilità del business.
All'interno del Gruppo vengono adottate diverse tipologie contrattuali, ciascuna pensata per rispondere in modo efficace
alle esigenze aziendali e garantire al contempo flessibilità e stabilità occupazionale. Tra queste, il
contratto a tempo
indeterminato rappresenta la forma più stabile di impiego, offrendo continuità lavorativa e maggiori garanzie per i
70
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
71
Tutti i dati relativi ai dipendenti sono riportati in numero di persone (numero di teste) al 31.12.2024.
93
dipendenti. Accanto a questa tipologia, vi è il contratto a tempo determinato, utilizzato per far fronte a necessità
specifiche e temporanee, come progetti a termine o picchi di produzione.
Per rispondere a particolari esigenze organizzative e favorire una maggiore conciliazione tra vita privata e lavorativa, il
gruppo prevede anche contratti a
tempo parziale, che consentono un impegno lavorativo ridotto rispetto all'orario pieno.
Infine, per gestire al meglio l’alternanza delle attività produttive legate a determinati periodi dell’anno, vengono impiegati
contratti
stagionali, particolarmente diffusi nei settori caratterizzati da una forte stagionalità della domanda.
A fine 2024, la forza lavoro comprende 1.316 dipendenti, con una forte presenza femminile, che rappresenta il 79% della
popolazione aziendale considerata. A fine 2024 i contratti a tempo indeterminato risultano essere circa il 74% del totale
(972 contratti) mentre quelli a tempo determinato sono solo il 26%.
La composizione femminile registra quasi il 90% di contratti part-time, dato figlio delle azioni intraprese con le Parti Sociali,
che hanno innalzato la quota di accoglimento attraverso la contrattazione integrativa aziendale delle trasformazioni di
orario di lavoro previsti dai CCNL.
TOTALE DI DIPENDENTI
SUDDIVISI PER GENERE E
PAESE
2024
Donna
Uomo
Altro
72
Non riportato
Totale
Aeffe S.p.A. - Italia 573 171 0 0
744
Pollini S.p.A. 142 48 0 0
190
Pollini Retail S.p.A. 98 11 0 0
109
Moschino Kids S.r.l. 0 0 0 0
0
Aeffe Group Inc. 12 5 1 0
18
Aeffe Germany G.m.b.h. 10 2 0 0
12
Aeffe Spagna S.l.u. 8 3 0 0
11
Aeffe Netherlands B.V. 17 5 0 0
22
Fashoff UK Ltd. 11 4 0 0
15
Moschino Korea Ltd. 31 4 0 0
35
Moschino France S.a.r.l. 10 4 0 0
14
Moschino Asia Pacific Ltd. 15 1 0 0
16
Pollini Suisse S.a.g.l. 5 4 0 0
9
Pollini Austria G.m.b.h. 11 5 0 0
16
Moschino Shanghai Ltd 95 10 0 0
105
Totale dipendenti
1.038
277
1
-
1.316
73
72
Genere come specificato dal dipendente stesso.
73 Il valore riportato è aggiornato al 31/12/2024. Si rimanda al
paragrafo 3 “Andamento della Gestione del Gruppo”,
sezione
“Costo per il Personale”,
dove il medesimo valore è determinato
sulla base di una media.
94
Di seguito i dati riguardanti i dipendenti per tipologia di contratto suddivisi per genere e regione
74
. Nella tabella che segue
vengono riportati i dati di tutte le società facenti parte del consolidato in maniera aggregata. Il dettaglio dei dati per
singola società è riportato nella sezione “Allegati”.
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI
CONTRATTO SUDDIVISI PER
GENERE E REGIONE
FY 2024
ITALIA
ESTERO
TOT
D
U
A
NR
TOT
D
U
A
NR
TOT
D
U
A
NR
TOT
Contratto a tempo indeterminato
771 66 0 0 837 103 31 1 0 135 874
97
1
0
972
Contratto a tempo determinato
42 164 0 0 206 122 16 0 0 138 164
180
0
0
344
TOTALE
813
230
-
-
1.043
225
47
1
-
273
1.038
277
1
-
1.316
Contratto full time
667 216 0 0 883 185 40 0 0 225 852
256
0
0
1.108
Contratto part time
146 14 0 0 160 40 7 1 0 48 186
21
1
0
208
Contratto con orario variabile
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
0
0
-
TOTALE
813
230
-
-
1.043
225
47
1
-
273
1.038
277
1
-
1.316
NUOVI ASSUNTI E TURNOVER
FY 2024
N.
dipendenti
N. nuovi
assunti
N. cessati
Tasso di
turnover
positivo
Tasso di
turnover
negativo
Aeffe S.p.A. Italia
744 100 146
13%
20%
Pollini S.p.A.
190 19 28
10%
15%
Pollini Retail S.p.A.
109 34 30
31%
28%
Moschino Kids S.r.l.
0 0 0 0%
0%
Aeffe Group Inc.
18 10 10
56%
56%
Aeffe Germany G.m.b.h.
12 4 3
33%
25%
Aeffe Spagna S.l.u.
11 12 14
109%
127%
Aeffe Netherlands B.V.
22 10 12
45%
55%
Fashoff UK Ltd.
15 1 3
7%
20%
Moschino Korea Ltd.
35 4 15
11%
43%
Moschino France S.a.r.l.
14 9 11
64%
79%
74
La suddivisione per regione verrà presentata tra Italia ed Estero.
95
Moschino Asia Pacific Ltd.
16 22 12
138%
75%
Pollini Suisse S.a.g.l.
9 2 1
22%
11%
Pollini Austria G.m.b.h.
16 1 0
6%
0%
Moschino Shanghai Ltd
105 53 44
50%
42%
TOTALE
1316
281
329
21%
25%
Sin dall’esercizio 2023 il Gruppo è entrato in un processo di riorganizzazione che è partito da una razionalizzazione
societaria (che ha avuto come conseguenza sette fusioni societarie in Italia e all’estero) e che è proseguito attraverso una
riorganizzazione delle risorse umane del Gruppo che ha portato alla sottoscrizione di un Contratto di Solidarietà di durata
di 5 mesi che ha coinvolto circa seicento dipendenti di Aeffe SpA. A seguito di questa operazione, Aeffe SpA ha
successivamente sottoscritto un ulteriore contratto di Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) della durata di tre mesi che ha
visto coinvolti circa 200 dipendenti di sede.
S1-7 Caratteristiche dei non-dipendenti nella forza lavoro dell'azienda
75
All'interno del Gruppo, oltre ai dipendenti assunti con contratti tradizionali, operano anche diversi lavoratori non
dipendenti, che contribuiscono con competenze specifiche e flessibilità a supportare le attività aziendali. Tra questi vi
sono i collaboratori esterni, come consulenti e freelance, il cui rapporto con l’azienda può essere regolato attraverso
prestazioni occasionali o contratti di collaborazione coordinata e continuativa, a seconda delle necessità operative.
Un'altra categoria di lavoratori non dipendenti è rappresentata dal personale impiegato tramite agenzie di
somministrazione, che permette all’azienda di far fronte a esigenze temporanee di organico con risorse qualificate e
disponibili per periodi determinati.
Infine, l’azienda accoglie anche tirocinanti, offrendo loro opportunità di formazione e crescita professionale attraverso
percorsi strutturati che consentono di acquisire esperienza pratica e competenze utili per il futuro ingresso nel mondo
del lavoro. Nel 2024 non sono stati utilizzati appaltatori e sub-appaltatori.
LAVORATORI NON
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA
DI CONTRATTO SUDDIVISI
PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Aeffe Spa
Pollini Spa
Aeffe Group Inc.
Donna
Uomo
Totale
Donna
Uomo
Totale
Donna
Uomo
Totale
Lavoratori autonomi
12 21
33
6 2
8
1 0
1
Lavoratori interinali
0 5
5
0 0
-
0 0
-
Stagisti e tirocinanti
2 0
2
5 1
6
0 0
-
Appaltatori
0 0
-
0 0
-
0 0
-
Sub-appaltatori
0 0
-
0 0
-
0 0
-
TOTALE
14
26
40
11
3
14
1
-
1
75
I dati riguardanti la presente sezione riguardano le società Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A. e Aeffe Group Inc, in quanto uniche società ad assumere
lavoratori non dipendenti. Tutti i dati relativi ai lavoratori non-dipendenti nella forza lavoro dell’azienda sono riportati in numero di persone (numero
di teste) al 31.12.2024.
96
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale
Le politiche e le procedure seguite dal Gruppo, per la gestione dei rapporti di lavoro, rimandano a quanto indicato nei
diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, cui le singole società fanno riferimento. Il 100% dei dipendenti delle
società italiane del Gruppo Aeffe è coperto da Contratti Collettivi Nazionali, quali:
- CCNL Industria Abbigliamento - Aeffe S.p.A.
- CCNL Industria calzature e pelletteria - Pollini S.p.A.
- CCNL Commercio - Pollini Retail S.r.l. e la Divisione Retail di Aeffe S.p.A.
- CCNL Dirigenti Industria - i Dirigenti di tutte le aziende.
Nonostante la legislazione locale in materia di diritto del lavoro sia differente da quella vigente nello Stato italiano, si
stima
76
che anche tutti dipendenti delle società estere siano coperti da contratti equiparabili, normati dalle singole
legislazioni
77
.
S1-9 Metriche sulla diversità
Nel 2024, la composizione della forza lavoro di Aeffe evidenzia un forte equilibrio di genere nelle posizioni di leadership.
In particolare, le donne rappresentano il
66% dell’alta dirigenza, confermando l’impegno dell’azienda nel promuovere la
parità di genere e valorizzare il talento femminile in ruoli chiave.
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di età, si osserva una prevalenza di dipendenti nella fascia centrale tra i 30
e i 50 anni, che costituiscono oltre la metà del totale (687 su 1.316). Tuttavia, è significativa anche la presenza di risorse
con più di 50 anni, che rappresentano una componente importante dell’esperienza aziendale. La presenza di 132 giovani
sotto i 30 anni dimostra inoltre l’attenzione di Aeffe verso il ricambio generazionale e l’inserimento di nuove
professionalità.
ALTA DIRIGENZA PER GENERE
FY 2024
Donna
Uomo
Altro
Non
riportato
Totale
Dirigenti
11 16 0 0 27
Quadri
80 31 0 0 111
TOTALE
91
47
0
0
138
PERCENTUALE
66%
34%
-
-
100%
DIPENDENTI PER FASCIA DI ETÀ
FY 2024
< 30 anni
30-50 anni
> 50 anni
Totale
Totale dipendenti
132
687
497
1.316
76
Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
77
Attualmente il Gruppo non ha stretto accordi con i propri dipendenti per la rappresentanza da parte di un comitato aziendale europeo (CAE), un
comitato aziendale di società europea (SE) o un comitato aziendale di una società cooperativa europea (SCE).
97
S1-10 Salari adeguati
L'azienda si impegna a garantire che tutti i dipendenti ricevano una retribuzione equa e adeguata
78
, definita sulla base di
criteri oggettivi e in linea con le normative vigenti. In particolare, i salari vengono determinati considerando:
Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL): laddove applicabili, le retribuzioni sono conformi ai minimi salariali
stabiliti dai CCNL di riferimento per il settore e la categoria professionale del lavoratore, assicurando il rispetto
degli standard contrattuali.
Costo della vita: l’azienda valuta le differenze nel costo della vita nelle diverse aree geografiche in cui opera,
adottando eventuali adeguamenti salariali per garantire un equilibrio tra il potere d’acquisto e le esigenze dei
dipendenti.
S1-11 Protezione sociale
L’impresa dichiara che tutti i lavoratori dipendenti delle società italiane
79
sono coperti dalla protezione sociale contro la
perdita di reddito dovuta a: malattia; disoccupazione; infortunio sul lavoro e disabilità acquisita; congedo parentale;
pensionamento.
Aeffe garantisce la protezione sociale a tutti i dipendenti in conformità con la normativa italiana, i CCNL applicabili
(
Abbigliamento Industria SMI, Commercio, Dirigenti Industria) e il contratto aziendale integrativo.
Per quanto riguarda le altre società del Gruppo
80
, si stima
81
che tutti i lavoratori dipendenti siano coperti da misure di
protezione sociale in conformità con le specifiche normative nazionali.
78
Il salario adeguato di riferimento utilizzato ai fini del confronto con il salario più basso non è inferiore a quanto segue:
a) all'interno del SEE: il salario minimo stabilito in conformità della direttiva (UE) 2023/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio (103) relativa a
salari minimi adeguati nell'Unione europea. Nel periodo precedente l'entrata in vigore della direttiva (UE) 2023/2041, laddove non esista un salario
minimo determinato dalla legislazione o dalla contrattazione collettiva in un paese SEE, l'impresa utilizza un salario adeguato di riferimento che non sia
inferiore al salario minimo di un paese vicino con uno status socioeconomico analogo, o che non sia inferiore a una norma internazionale comunemente
accettata, ad esempio il 60 % del salario mediano nazionale e il 50 % del salario lordo medio;
b) al di fuori del SEE:
i. il livello salariale stabilito dalla legislazione internazionale, nazionale o subnazionale vigente, da norme ufficiali o da contratti collettivi, sulla base di
una valutazione del livello salariale necessario per un tenore di vita dignitoso;
ii. se non esiste nessuno degli strumenti di cui al punto i), qualsiasi salario minimo nazionale o subnazionale stabilito dalla legislazione o dalla
contrattazione collettiva;
iii. se non esiste nessuno degli strumenti di cui ai punti i) o ii), qualsiasi parametro di riferimento che soddisfi i criteri stabiliti dall'iniziativa per il
commercio sostenibile «Roadmap on Living Wages A Platform to Secure Living Wages in Supply Chains», compresi i parametri di riferimento applicabili
allineati alla metodologia Anker o quelli della Wage Indicator Foundation o del Fair Wage Network, purché sia assicurata la preminenza della
contrattazione collettiva ai fini della definizione dei termini e delle condizioni di lavoro. La direttiva (UE) 2023/2041 relativa a salari minimi adeguati
nell'Unione europea fa riferimento sia a valori di riferimento indicativi comunemente utilizzati a livello internazionale, quali il 60 % del salario lordo
mediano e il 50 % del salario lordo medio, sia a valori di riferimento indicativi utilizzati a livello nazionale. I dati per i valori indicativi del 60 % del salario
lordo mediano nazionale o del 50 % del salario lordo medio nazionale possono essere ricavati dall'Indagine europea sulle forze di lavoro.
79
Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A e Moschino Kids S.r.l.
80
Aeffe Group Inc., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Aeffe Netherlands B.V., Fashoff UK Ltd., Moschino Korea Ltd., Moschino France S.a.r.l.,
Moschino Asia Pacific Ltd., Pollini Suisse S.a.g.l., Pollini Austria G.m.b.h., Moschino Shanghai Ltd.
81
Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
98
S1-12 Persone con disabili
82
Aeffe, coerentemente con la volontà di rispettare e promuovere le diversità in azienda, offre concrete opportunità di
impiego stabile a lavoratori appartenenti alle categorie protette definite dalle normative vigenti (46 dipendenti), con
l’obiettivo di tutelare i soggetti più fragili e di promuoverne la crescita professionale.
PERCENTUALE CATEGORIE PROTETTE PER GENERE
FY 2024
Donna
Uomo
Altro
Non
riportato
Totale
Totale dipendenti
813 230 0 0 1.043
Dipendenti con disabilità
33 13 0 0 46
TOTALE
4%
6%
-
-
4%
Effettuando una stima
83
per le altre società del Gruppo, il numero totale di dipendenti appartenenti a categorie protette
si attesta a 59.
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
Il Gruppo Aeffe valorizza la professionalità dei propri collaboratori favorendone lo sviluppo e la crescita, dando spazio a
potenzialità e talento. Per questo, mette a disposizione di tutti i dipendenti strumenti informativi e formativi, con
l’obiettivo di sviluppare e accrescere le specifiche competenze professionali del personale. È prevista una formazione
periodica impartita in determinati momenti della vita aziendale del dipendente e una formazione ricorrente rivolta al
personale operativo.
In generale, l’Organizzazione implementa politiche che sono orientate a gestire in modo completo la formazione e lo
sviluppo delle persone, la motivazione, e la valutazione delle performance a tutti i livelli. I principali obiettivi della
formazione sono l’aggiornamento professionale, l’approfondimento di talune tematiche, l’apprendimento e
l’addestramento e viene erogata attraverso le seguenti modalità:
- formazione esterna presso enti di formazione privati;
- formazione a distanza su piattaforme digitali;
- formazione on the job in house con enti di formazione privati;
- formazione on the job in house con docenti interni;
- formazione individuale e di gruppo presso la sala dedicata alla formazione.
Le principali attività formative e i piani per lo sviluppo della carriera e delle competenze, oltre alla formazione legata ai
temi della salute e sicurezza, Modello 231, Privacy, On Boarding per i neoassunti e gli apprendisti, riguardano:
- Competenze tecniche - aggiornamenti tecnico professionali: corsi di formazione specifici legati allo sviluppo di
competenze tecniche dei vari dipartimenti all’interno della struttura aziendale. Tra questi interventi vi sono corsi
82
I dati diretti riguardanti le categorie protette hanno incluso le società Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A e Moschino Kids S.r.l. Si
ottengono estraendo dall’elenco dei dipendenti l’indicazione della categoria protetta per distinzione e per genere. I dati sono stati, invece, stimati per
le seguenti società: Aeffe Group Inc., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Aeffe Netherlands B.V., Fashoff UK Ltd., Moschino Korea Ltd.,
Moschino France S.a.r.l., Moschino Asia Pacific Ltd., Pollini Suisse S.a.g.l., Pollini Austria G.m.b.h., Moschino Shanghai Ltd.
83
La stima del numero di lavoratori con disabilità nelle altre società del Gruppo è stata effettuata applicando i criteri previsti dalla normativa italiana
(Legge n. 68/1999 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili"):
1-14 dipendenti: nessun obbligo di assunzione; 15-35 dipendenti: è previsto l'obbligo di
assumere almeno 1 lavoratore con disabilità; 36-50 dipendenti: è previsto l'obbligo di assumere almeno 2 lavoratori con disabili; oltre 50 dipendenti:
deve essere assunto almeno il 7% dell'organico come lavoratori con disabilità. A partire da queste indicazioni, si stima che si aggiungerebbero 13
lavoratori con disabilità, portando il totale a 59. Tuttavia, le normative locali delle altre nazioni potrebbero influire sul numero effettivo. Si specifica che
tale stima è ad alto grado di incertezza.
99
di project management, formazione digitale per l’approfondimento di tecniche di modelleria e per la
progettazione di abbigliamento e maglieria, formazione IT, corsi di lingua individuali e di gruppo, partecipazione
a master e seminari formativi, formazione sulle tecniche di cucito.
- Competenze trasversali - sviluppo competenze manageriali: sviluppo delle competenze relazionali per Dirigenti
presso enti esterni e formazione sulla compliance, in base ai ruoli occupati nell’organizzazione.
Nel 2020 è stato acquistato, con un progetto triennale, un learning management system che consente alla Direzione
Risorse Umane di far fruire la formazione Compliance ai collaboratori (codice etico, privacy GDPR in questa fase) in
modalità FAD (formazione a distanza), consentendo la tracciabilità della formazione e verificandone la partecipazione e
la frequenza. Il software è a disposizione dell’intero Gruppo Aeffe ed è tuttora attivo.
Nel corso del 2023, tale piattaforma è stata implementata con l’acquisto e la pubblicazione di due corsi di formazione
dedicati alla sostenibilità. In collaborazione con il dipartimento di riferimento è stato possibile individuare un corso base
dedicato a tutta la popolazione aziendale di Gruppo e un corso avanzato dedicato al top management, prime e seconde
linee. Al 31 dicembre 2024 aveva completato almeno un corso di formazione dedicato alla sostenibilità oltre l’80%
dell’intera popolazione aziendale.
Aeffe S.p.A. è inoltre azienda partner del corso di formazione IFTS14 "Tecnico del prodotto di abbigliamento tra
artigianalità, nuove tecnologie e sostenibilità". Il corso ha l’obiettivo di formare tecnici del prodotto di abbigliamento, in
grado di intervenire nelle diverse fasi di realizzazione di prototipi a partire dalla rappresentazione grafica del capo
campione fino al confezionamento del prodotto finito, utilizzando competenze digitali integrate a processi tradizionali.
Aeffe S.p.A. ha messo a disposizione materiali per la realizzazione dei capi, licenze per l’utilizzo di software dedicati alla
modelleria e collaboratori che svolgeranno ore di docenza ai partecipanti del corso.
Le divisioni Retail di Moschino S.p.A. e di Aeffe S.p.A. hanno svolto corsi di formazione specifici per la propria area,
andando a valorizzare la gestione del cerimoniale di vendita e la gestione dei collaboratori da parte di Store
Manager/Assistant Store Manager. Tali corsi sono stati supportati da formazione trasversale a supporto, con focus su
corsi di lingua e del pacchetto Office.
Nel 2024, sono state erogate un totale di 3.894 ore di formazione. Le ore medie per genere sul 2024 sono circa 2,33 per
le dipendenti donne e 5,33 per gli uomini.
ORE DI FORMAZIONE
FY 2024
Donna
Uomo
Totale
Dirigenti
16 60
76
Quadri
325 282
607
Impiegati
2004 996
3.000
Operai
72 139
211
TOTALE
2.417
1.477
3.894
ORE MEDIE DI FORMAZIONE
FY 2024
Donna
Uomo
Totale
Dirigenti
1,45 3,75
2,81
Quadri
4,06 9,10
5,47
Impiegati
2,56 5,60
3,12
100
Operai
0,44 2,67
0,98
TOTALE
2,33
5,33
2,96
Per quanto riguarda il processo di valutazione delle performance, ad oggi il Gruppo non ha un processo formalizzato e
strutturato, ma la sua adozione rientra, come spiegato nel paragrafo S1-4 del presente capitolo, tra le iniziative intraprese
nel 2024. Tale progetto di valutazione delle performance è stato inserito nel piano industriale corporate del Gruppo, con
l’obiettivo di finalizzarlo e renderlo operativo nel corso del 2025, iniziando dalle società italiane.
S1-14 Metriche di salute e sicurezza
Il Gruppo Aeffe, per quanto riguarda le società italiane
84
, tramite la funzione dell’Ufficio Sicurezza, oltre ad assicurare il
mantenimento delle prescrizioni di legge ex D.Lgs. 81/08 e s.m.i. per la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e
collaboratori, mira, nella ratio della normativa stessa, al miglioramento continuo degli standard aziendali allo scopo di
mantenere sotto controllo e ridurre gli indici dei rischi individuati.
Mantenendo l’attenzione sui dettami delle norme applicabili, con riferimento alle indicazioni contenute nel Codice Etico
di Aeffe S.p.A. - p.to 3.12 “Nella protezione della salute e sicurezza sul lavoro e dell’ambiente”, l’attività dell’Ufficio
Sicurezza permette il monitoraggio degli aspetti salute e sicurezza impostati sulla base della norma di Certificazione ISO
45001, pur non essendo certificati.
Per quanto è disposto dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. l’organizzazione aziendale permette, per mezzo delle figure aziendali
previste, la corretta gestione degli aspetti di competenza consentendo, di fatto, il mantenimento della gestione di quanto
identificato nei documenti di valutazione aziendali. Inoltre, in continuità con quanto già intrapreso negli anni scorsi, sono
in fase di sviluppo ulteriori iniziative su attrezzature e impianti presso gli stabilimenti produttivi del Gruppo Aeffe.
Tutti i lavoratori dipendenti di Aeffe S.p.A., Pollini S.p.A. e Pollini Retail S.p.A. sono coperti da SGSSL. Per la società Aeffe
Spagna S.l.u. (11 dipendenti) è stato formalizzato un accordo con una società di consulenza che presidia le tematiche di
salute e sicurezza dei lavoratori. Per la società Aeffe Netherlands B.V. (22 dipendenti) è stata sottoscritta una polizza
assicurativa integrativa a copertura di malattie e infortuni dei lavoratori. Anche i dipendenti di Moschino France sono
coperti da un sistema di gestione salute e sicurezza. La società Moschino Kids S.r.l., non avendo dipendenti, non rileva ai
fini di tale informativa. Per le altre società del Gruppo si stima
85
che tutti i dipendenti siano coperti da un sistema di
gestione della salute e della sicurezza sul lavoro in ottemperanza delle normative locali.
Per i dipendenti delle società italiane, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, obbligatorio per contratti
a tempo indeterminato e apprendistato, è stato esteso anche ai contratti a termine una volta terminato il periodo di
prova previsto, comprendendo quindi la totalità dei dipendenti italiani (1.043 dipendenti). L’assistenza sanitaria erogata
tramite UniSalute è prevista dal CCNL Industria e copre tutte le società industriali italiane del Gruppo Aeffe.
Si segnala, inoltre, che nel nuovo contratto integrativo 2023, a partire dal 1° gennaio 2024, le parti riconoscono e si
impegnano a stipulare polizze assicurative a copertura di infortuni professionali ed extraprofessionali oltre ad una
assicurazione sanitaria integrativa in aggiunta al piano sanitario SANIMODA già previsto dal CCNL Industria Abbigliamento
SMI (Sistema Moda Italia). In aggiunta, tutti dirigenti godono della copertura assicurativa sulla vita come dettato dal CCNL
di riferimento.
Per le società Pollini Retail, Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Aeffe Netherlands B.V., Pollini Suisse S.a.g.l. e
Pollini Austria G.m.b.h. non si sono verificati infortuni nel 2024.
Per le società Aeffe Group Inc., Fashoff UK Ltd., Moschino Korea Ltd., Moschino France S.a.r.l., Moschino Asia Pacific Ltd.
e Moschino Shanghai Ltd., si stima
86
che non si siano verificati infortuni, in quanto non sono pervenute segnalazioni in tal
senso al Direttore HR del Gruppo.
84
Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A e Moschino Kids S.r.l. (la quale ha 0 dipendenti).
85
Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
86
Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
101
La tabella seguente mostra il dettaglio dei dati per i lavoratori dipendenti delle società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A., in
quanto uniche società ad aver registrato incidenti.
Per i lavoratori non dipendenti non si registrano infortuni sul lavoro.
INFORTUNI SUL LAVORO
87
Totale 2024
Aeffe
Pollini
Spa
Numero di decessi dovuti a lesioni e malattie connesse al lavoro
0 0 0
Numero di infortuni sul lavoro registrabili
6 5 1
Numero ore lavorate
1.454.865 1.145.071 296.231
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili
88
4,12
4,37
3,38
Numero di giornate di lavoro perdute a causa di lesioni e
decessi sul lavoro, dovuti a infortuni e malattie
193 175 18
INFORTUNI SUL LAVORO (triennio)
2024
2023
2022
Numero di decessi dovuti a lesioni e malattie connesse al lavoro
0 0 0
Numero di infortuni sul lavoro registrabili
6 5 11
Numero ore lavorate
1.454.865 2.145.622 1.763.396
Tasso di infortuni sul lavoro registrabili
89
4,12
2,33
90
6,24
91
Come negli anni precedenti, non risultano incidenti mortali o decessi (conseguenti ad infortuni e/o malattie professionali)
né alcuna malattia professionale che possa essere ricondotta alle attività lavorative che sono svolte.
S1-15 Metriche sul bilanciamento vita-lavoro
Nelle società italiane
92
, tutti i dipendenti hanno diritto al congedo per motivi familiari. Inoltre, vista la forte composizione
femminile della forza lavoro, l’azienda, a decorrere da maggio 2019, ha introdotto un sistema di facilitazione di rientro al
lavoro post maternità. Tale agevolazione e opportunità varrà per tutti i casi di genitorialità e omogenitorialità e pertanto
agevolerà il rientro al lavoro delle neo-madri/padri naturali, adottivi e affidatari, al fine di conciliare tempi di vita e lavoro
dei lavoratori e allo stesso tempo consentire all’azienda una pianificazione volta a limitare il turnover di personale.
87
Gli standard, le metodologie e gli strumenti di calcolo utilizzati prevedono l’estrazione in formato Excel dei report generati dal sistema Zucchetti,
basati sull’elenco dei dipendenti e sulla registrazione delle assenze e presenze.
88
Il tasso di infortuni sul lavoro registrabili è calcolato come rapporto tra numero di infortuni sul lavoro registrabili e numero di ore lavorate moltiplicato
per 1.000.000 di ore lavorate.
89
Il tasso di infortuni sul lavoro registrabili è calcolato come rapporto tra numero di infortuni sul lavoro registrabili e numero di ore lavorate moltiplicato
per 1.000.000 di ore lavorate.
90
Gli incidenti in itinere non vengono considerati nel tasso di infortuni, come è previsto dalla norma UNI per la statistica sugli infortuni.
91
Gli incidenti in itinere non vengono considerati nel tasso di infortuni, come è previsto dalla norma UNI per la statistica sugli infortuni.
92
Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A.
102
I lavoratori che decideranno di usufruire, al termine del congedo obbligatorio, di tutti i 6 mesi consecutivi di congedo
parentale, potranno beneficiare al rientro al lavoro dell’orario di lavoro part time, o al 56,25% o al 75%, con orario di
lavoro distribuito secondo le regole aziendali. Questa misura è disponibile per la totalità dei lavoratori delle società
italiane e consentirà ai lavoratori di rientrare al lavoro a tempo pieno dal 36° mese di età del/la figlio/a.
Per le altre società del Gruppo, si stima
93
che tutti i dipendenti abbiano diritto al congedo per motivi familiari in
ottemperanza della normativa nazionale in materia.
Per quanto riguarda il numero di dipendenti che ha usufruito di congedi per motivi familiari, nel 2024, 182 donne e 35
uomini hanno usufruito di tale congedo
94
.
S1-16 Metriche sulla remunerazione
95
La Politica di remunerazione di Aeffe si basa su principi di neutralità, garantendo pari trattamento indipendentemente
dal genere o da qualsiasi altra forma di diversità. I criteri di valutazione e retribuzione si fondano esclusivamente sul
merito e sulle competenze professionali. Per maggiori informazioni si rimanda al parag. “GOV-3 Integrazione delle
prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione” del presente documento.
DIVARIO
RETRIBUTIVO
DI GENERE
96
Totale
Aeffe
Germany
Aeffe
Netherlands
B.V.
Aeffe
Group
Inc.
Aeffe
Spagna
S.l.u.
Moschino
France
S.a.r.l.
Pollini
Austria
G.m.b.h.
Fashoff
UK Ltd.
Pollini
Suisse
S.a.g.l.
Società
Italia
Media della
retribuzione
oraria lorda
dei
dipendenti di
sesso
maschile
26 15 19 47 12 30 25 33 28 23
Media della
retribuzione
oraria lorda
dei
dipendenti di
sesso
femminile
21 21 15 39 13 22 21 21 25 16
93
Si specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
94
I dati diretti hanno incluso le società Aeffe Italia S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A e Moschino Kids S.r.l. I dati sono stati, invece, stimati per le
seguenti società sulla base del numero di dipendenti: Aeffe Group Inc., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Spagna S.l.u., Aeffe Netherlands B.V., Fashoff UK
Ltd., Moschino Korea Ltd., Moschino France S.a.r.l., Moschino Asia Pacific Ltd., Pollini Suisse S.a.g.l., Pollini Austria G.m.b.h., Moschino Shanghai Ltd. Si
specifica che tale stima è ad alto grado di incertezza.
95
Per il Gruppo Italia, il calcolo relativo al divario retributivo di genere è stato effettuato utilizzando l’estrazione della voce retributiva ZP8020
(Retribuzione utile T.F.R. - quantità) e della voce statistica SR0207 (quantità). La voce ZP8020 è stata selezionata in quanto rappresenta l’unico valore
che include tutti gli elementi retributivi rilevanti, quali bonus, benefit, auto, alloggio, una tantum, provvigioni e maggiorazioni retributive.
Nell’elaborazione, è stato applicato un filtro sul tipo cedolino 50, escludendo il codice 40 (tredicesima), poiché l’assenza del divisore orario statistico
avrebbe compromesso l’accuratezza della statistica. Di conseguenza, il valore delle retribuzioni è stato considerato su 12 mensilità.
Per il calcolo del tasso di retribuzione totale, è stata utilizzata la voce ZP8020 totale, rimuovendo la retribuzione più alta e calcolando la mediana.
96
Definito come la differenza tra i livelli retributivi medi corrisposti ai lavoratori di sesso femminile e a quelli di sesso maschile, espressa in percentuale
del livello retributivo medio dei lavoratori di sesso maschile. I dati riguardanti il divario retributivo di genere hanno incluso le società Aeffe Italia S.p.A.,
Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A. (nella tabella aggregati in Società Italia), Moschino Kids S.r.l., Aeffe Germany G.m.b.h., Aeffe Netherlands B.V., Aeffe
Group Inc., Aeffe Spagna S.l.u., Moschino France S.a.r.l., Pollini Austria G.m.b.h., Fashoff UK Ltd., Pollini Suisse S.a.g.l.. I dati hanno subito una limitazione
di perimetro inerente alle seguenti società: Moschino Korea Ltd., Moschino Asia Pacific Ltd., Moschino Shanghai Ltd.
Si specifica che le metriche sul
divario retributivo di genere non sono direttamente collegate a IRO rilevanti individuati dall’azienda. L’azienda ha comunque deciso di darne disclosure
per le società per le quali il dato è disponibile.
103
Divario
retributivo
16,83%
-39,27%
21,05%
17,19%
-5,05%
26,69%
15,33%
36,66%
11,57%
29,15%
TASSO DI
REMUNERAZ
IONE
TOTALE
97
Aeffe
Germ
any
Aeffe
Nethe
rlands
B.V.
Aeffe
Group
Inc.
Aeffe
Spagn
a S.l.u.
Mosch
ino
Korea
Ltd.
Mosch
ino
France
S.a.r.l.
Pollini
Austri
a
G.m.b.
h.
Mosch
ino
Asia
Pacific
Ltd.
Fashof
f UK
Ltd.
Pollini
Suisse
S.a.g.l.
Mosch
ino
Shang
hai Ltd
Societ
à Italia
Remunerazio
ne totale
annua per la
persona con
il salario più
elevato
dell'impresa
67.20
9
65.00
0
369.0
84
66.84
4
109.3
02
120.0
00
82.68
0
107.4
22
105.0
00
75.13
4
44.27
2
700.0
00
Remunerazio
ne totale
annua
mediana dei
dipendenti
(ad
esclusione
della persona
con il salario
più elevato)
30.00
0
32.00
0
68.81
7
12.16
3
31.57
8
33.60
0
45.92
9
63.03
3
97.00
0
36.76
3
16.51
2
22.42
3
Tasso di
remunerazio
ne totale
2,24
2,03
5,36
5,50
3,46
3,57
1,80
1,70
1,08
2,04
2,68
31,22
S1-17 Incidenti, reclami e impatti gravi sui diritti umani
Aeffe è profondamente impegnata nel rispetto e nella promozione dei diritti umani, un principio che si riflette in modo
significativo nella sua strategia e nel suo modello aziendale. I diritti umani rappresentano un elemento essenziale dei
valori fondamentali dell’azienda, che considera un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo indispensabile per il
benessere dei dipendenti e per il successo a lungo termine.
In tale logica, laddove si dovessero verificare accertati episodi di discriminazione, gli stessi verrebbero contestati e
sanzionati a livello disciplinare. L’azienda dichiara che nel 2024 non si sono verificati episodi e denunce in materia di
discriminazione, né incidenti gravi in materia di diritti umani.
97
Definito come il rapporto tra la remunerazione totale annua della persona che percepisce il salario più elevato e la remunerazione totale annua
mediana di tutti i dipendenti (esclusa la persona con il salario più elevato).
104
ESRS S2 - LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
S2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
Con riferimento alla modalità di coinvolgimento dei lavoratori nella value chain, si rimanda al parag. “SBM-2 Interessi e
opinioni dei portatori di interesse”.
S2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Con riferimento alla descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi ai lavoratori nella value chain, si rimanda al parag.
“SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale” ed al parag. “S2-
4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il
conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni” in cui si
spiega nel dettaglio il Piano di audit ESG volto a monitorare e mitigare gli impatti negativi sulle condizioni di lavoro, la
sicurezza e il rispetto dei diritti umani presso i propri fornitori così come incrementare l’impatto positivo rilevante legato
alla tutela dei minori e valorizzazione delle condizioni sociali dei lavoratori nella catena del valore.
Tutti i lavoratori nella catena del valore (i quali comprendono lavoratori non dipendenti in sede, lavoratori a monte e
lavoratori a valle) coinvolti dalle attività di Aeffe sono inclusi nell'ambito di applicazione dell'informativa ai sensi dell'ESRS
2. Tra di essi, si annoverano tutte le possibili categorie di lavoratori vulnerabili.
S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
A favore della tutela del rispetto dei lavoratori nella catena del valore e in particolare del rispetto dei diritti umani, il
Gruppo ha pienamente integrato tali tematiche nella principale politica riferita alla gestione della catena di fornitura.
Aeffe, infatti, è fortemente impegnata nella tutela dei diritti umani lungo l’intera catena del valore e presidia tale ambito
non solo attraverso l’inserimento dei principi di responsabilità sociale nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
ex D.Lgs. 231/2001, ma soprattutto tramite il proprio
Codice di Condotta Fornitori, che rappresenta lo strumento
principale per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei principi etici e sociali da parte di tutti i partner della catena
produttiva.
Il Codice di Condotta Fornitori si basa su principi di integrità, legalità e trasparenza, in conformità con le normative
internazionali sui diritti umani e del lavoro, e stabilisce i requisiti etici, ambientali e sociali che i fornitori devono rispettare
per collaborare con l'azienda. Si riporta di seguito una sintesi dei principi essenziali contenuti nel Codice:
Condizioni di lavoro sicure e rispettose dei diritti dei lavoratori;
Divieto di discriminazioni e molestie;
Divieto di lavoro forzato;
Divieto di lavoro minorile;
Libertà di associazione e contrattazione collettiva;
Ambienti di lavoro sicuri per prevenire incidenti e infortuni;
Orari di lavoro previsti e nei limiti della normativa nazionale;
Trattamento economico equo e adeguato;
Divieto di subappalto senza approvazione di Aeffe;
Rispetto delle normative ambientali e riduzione dell’impatto ecologico; rispetto della biodiversità e del
benessere animale; tracciabilità delle materie prime;
Sostegno alla comunità.
Aeffe si riserva, inoltre, il diritto di monitorare la conformità attraverso ispezioni, anche senza preavviso, e richiede ai
fornitori di estendere questi obblighi ai sub-fornitori. Infine, il Codice prevede un meccanismo di segnalazione per
eventuali violazioni garantendo la protezione e la riservatezza dei segnalanti. In questo modo, Aeffe favorisce una supply
chain che non solo rispetta i diritti umani, ma che si impegna anche a proteggere l'ambiente, creando un impatto positivo
sia sul piano sociale che su quello ambientale.
105
S2-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
Il punto di vista dei lavoratori della catena di fornitura non viene coinvolto direttamente nella gestione degli impatti
rilevanti. Tuttavia, Aeffe, consapevole delle criticità del proprio settore, sta ponendo le basi per una gestione sempre più
responsabile della supply chain. Come illustrato nel presente capitolo, l’azienda si impegna ogni anno a fare passi avanti
nell’implementazione di strategie e strumenti volti a monitorare e migliorare le condizioni di lavoro lungo la filiera, con
l’obiettivo di ridurre al minimo gli impatti negativi e tutelare i diritti, le esigenze e le necessità di tutti i lavoratori coinvolti.
S2-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella
catena del valore di esprimere preoccupazioni
Per porre rimedio a eventuali impatti negativi rilevanti sui lavoratori lungo la catena di fornitura, Aeffe ha adottato, come
per la forza lavoro propria, il sistema di Whistleblowing offrendo così la possibilità a chiunque ritenga di essere stato
vittima di mobbing sul posto di lavoro di segnalare irregolarità o comportamenti scorretti in modo sicuro e riservato. Tale
strumento è presente e di facile accesso sul sito internet di Aeffe. Per maggiori informazioni si rimanda al parag. “G1-1
Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese”.
S2-4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione
dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore,
nonché efficacia di tali azioni
Aeffe, consapevole dell’importanza di tutelare i lavoratori lungo l’intera catena del valore, ha definito e avviato per la
prima volta, a dicembre 2024, un
piano di audit ESG per gestire gli impatti rilevanti e mitigare gli impatti negativi sulle
condizioni di lavoro, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani presso i propri fornitori
98
.
L'audit ESG rappresenta un elemento chiave nella valutazione delle performance di sostenibilità e responsabilità sociale
dei fornitori. Analizzando, infatti, aspetti come l'impatto ambientale, le condizioni di lavoro, la governance aziendale e la
trasparenza operativa, attraverso un sistema strutturato di controlli e verifiche periodiche, Aeffe è in grado di identificare
e gestire i rischi più rilevanti, tra cui il rispetto delle normative sul lavoro, la salute e sicurezza, e le condizioni contrattuali.
L’obiettivo è individuare punti di forza, criticità e opportunità di miglioramento, favorendo l’adozione di pratiche più
sostenibili e promuovendo un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente.
Un aspetto fondamentale del piano di audit ESG è il rafforzamento delle relazioni con i fornitori di primo livello. L’audit
non viene percepito come un'azione punitiva, ma come un'opportunità per instaurare un dialogo costruttivo, stimolare il
miglioramento continuo e consolidare relazioni più solide e collaborative. L’interazione tra Aeffe e i suoi fornitori diventa
quindi un'occasione di crescita reciproca, in cui entrambe le parti collaborano per allinearsi agli standard di sostenibilità
e responsabili sociale.
Modalità di svolgimento
Gli audit ESG possono essere annunciati, semi-annunciati o non annunciati e vengono condotti attraverso una
combinazione di verifiche documentali, interviste con manager e personale, osservazioni dirette dei processi aziendali e
analisi di dati e report sulle pratiche di sostenibilità in essere.
Diversi sono gli aspetti chiave su cui gli auditor si soffermano, come, ad esempio, la gestione delle risorse naturali,
l'adozione di pratiche etiche nei luoghi di lavoro e il rispetto delle normative internazionali sui diritti umani e ambientali,
la trasparenza nei rapporti finanziari. A seguito della valutazione, viene redatto un
rapporto che evidenzia i risultati
dell’audit, identificando eventuali criticità e aree di miglioramento.
Tuttavia, l'audit non si limita a una semplice analisi, ma porta alla definizione di azioni correttive che si richiede ai fornitori
di implementare per migliorare la loro sostenibilità. Queste azioni possono includere:
98
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
106
- Miglioramento delle performance ambientali mediante iniziative volte alla riduzione delle emissioni,
all’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali e all’adozione di tecnologie più sostenibili.
- Rafforzamento delle politiche di welfare e tutela dei diritti umani, a garanzia di condizioni di lavoro sicure e del
rispetto dei diritti dei lavoratori.
- Implementazione di sistemi di governance aziendale trasparenti e responsabili, per garantire l'integrità nelle
operazioni e la conformità alle normative locali e internazionali.
In tutti i casi i fornitori vengono invitati a sviluppare piani di miglioramento che includano obiettivi misurabili e scadenze
precise per l’attuazione delle modifiche.
Dati relativi agli audit svolti nel 2024
L'audit ESG permette anche di facilitare la mappatura e la gestione dei fornitori lungo tutta la catena di fornitura.
Attraverso l'identificazione e la verifica da parte di società esterne qualificate delle pratiche dei fornitori di primo livello,
il gruppo Aeffe è in grado di espandere la mappatura ai livelli successivi, inclusi i fornitori indiretti e i subfornitori. Questo
processo garantisce che le pratiche di sostenibilità si estendano a tutta la supply chain, favorendo un impatto positivo
sull'intero ciclo di produzione e promuovendo la diffusione delle buone pratiche tra tutte le aziende coinvolte. I dati
riportati di seguito, relativi agli audit svolti nel 2024, testimoniano l'impegno di Aeffe in questo processo di mappatura e
gestione dei fornitori, nonché nella mitigazione degli impatti e dei rischi lungo la supply chain.
AUDIT SVOLTI - FY 2024
Paese d’appartenenza del fornitore
Cina
Spagna
Totale
Numero di fornitori
esaminati
3 1 4
Acquistato
corrispondente ai
fornitori esaminati
99
12% 1% 13%
Tutti i fornitori esaminati sono fornitori di prodotti finiti e rappresentano il 13% del fatturato totale dei fornitori attivi,
con 4 fornitori sottoposti ad audit.
Nell’arco del 2024 non sono emersi gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani connessi alla catena del valore di
Aeffe a monte e a valle.
S2-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati con riferimento alla
gestione dei lavoratori nella catena del valore. Tuttavia, oltre a monitorare le azioni e politiche implementate come
descritto nei paragrafi soprastanti, la tematica è riferita al pillar “People & Community” del Piano di Sostenibilità in corso
di definizione, il quale definirà obiettivi specifici di presidio. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag.
“Obiettivi di miglioramento”.
In aggiunta, il piano di audit ESG avviato nel 2024 prevede un ampliamento significativo dell'iniziativa entro marzo 2025,
con
l'obiettivo di raggiungere un totale di 13 fornitori sottoposti ad audit, pari al 19% del fatturato complessivo dei
fornitori attivi. Nello specifico, saranno condotti 7 audit sui laboratori di confezionamento, rappresentando il 3% del
fatturato totale, mentre i restanti 6 audit riguarderanno fornitori di prodotti finiti, coprendo il 16% del fatturato
complessivo.
99
Percentuale sul totale del fatturato complessivo dei fornitori attivi.
107
Di seguito si riporta la distribuzione geografica dei fornitori che verranno sottoposti ad audit con un focus particolare sulla
distribuzione per Province in Italia:
- Cina: verranno coinvolti in totale 3 fornitori, corrispondenti ad una quota di fatturato complessivo dei fornitori
attivi pari al 12%.
- Ungheria: verrà coinvolto in totale 1 fornitore, corrispondente ad una quota di fatturato complessivo dei
fornitori attivi pari all’1%.
- Spagna: verrà coinvolto in totale 1 fornitore, corrispondente ad una quota di fatturato complessivo dei fornitori
attivi pari all’1%.
- Italia: verranno coinvolti in totale 8 fornitori, corrispondenti ad una quota di fatturato complessivo dei fornitori
attivi pari al 4%. La distribuzione per provincia è la seguente:
o Ancona (AN): 2 fornitori
o Arezzo (AR): 1 fornitore
o Fermo (FM): 1 fornitore
o Lecce (LE): 1 fornitore
o Napoli (NA): 1 fornitore
o Rimini (RN): 1 fornitore
o Rovigo (RO): 1 fornitore
In sintesi, il piano di audit ESG ha vissuto un avvio dinamico a dicembre che si evolverà entro marzo 2025, con l’obiettivo
di estendere il suo impatto positivo, coinvolgendo un numero maggiore di fornitori. Questo riflette l’impegno crescente
del gruppo Aeffe verso la sostenibilità e la responsabilità sociale, promuovendo il miglioramento continuo delle pratiche
aziendali e favorendo lo sviluppo di una supply chain sempre più sostenibile.
ESRS S4 - CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI
S4 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interesse
Con riferimento alla modalità di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali si rimanda al parag. “SBM-2
Interessi e opinioni dei portatori di interesse”.
S4 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Con riferimento alla descrizione di impatti, rischi e opportunità connessi ai consumatori e agli utilizzatori finali si rimanda
al parag. “SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale”.
I principali clienti del Gruppo Aeffe che possono essere assoggettati agli impatti generalizzati identificati possono essere
suddivisi in due macro-famiglie:
Cliente Finale (B2C): non sono solo consumatori di prodotti, ma anche utilizzatori di esperienze di lusso. Si
tratta di persone esigenti, attente, digitali, socievoli e alla ricerca di prodotti di qualità.
Cliente B2B: ad esempio i rivenditori selezionati, che rientrano tipicamente tra i clienti più importanti del
settore fashion & luxury.
Grazie a proposte sempre più innovative, il Gruppo Aeffe è quindi in grado di soddisfare le diverse esigenze del mercato
attraverso prodotti sempre più adatti alle richieste del cliente, trattamenti speciali dei materiali, dettagli estetici e scelte
creative.
Nel corso del 2025, il Gruppo Aeffe implementerà un nuovo sistema di Customer Relationship Management (CRM) per
supportare la crescita del business B2C del gruppo. L'analisi dei comportamenti dei clienti migliora la fidelizzazione e
l'efficienza delle collezioni, mentre la gestione centralizzata dei dati è essenziale per conformarsi alle normative sulla
privacy globali (GDPR, PIPL, CCPA, CPRA, APP). In sintesi, un efficace sistema CRM consentirà di migliorare la gestione del
cliente, ottimizzare le strategie di marketing e affrontare le sfide della digitalizzazione nei diversi mercati globali, in
particolare Far East, Cina, Retail e E-Commerce.
108
Tutti i consumatori e gli utenti finali coinvolti dalle attività di Aeffe sono inclusi nell'ambito di applicazione dell'informativa
ai sensi dell'ESRS 2.
S4-1 Politiche relative ai consumatori e agli utenti finali
Nel contesto delle politiche aziendali, un aspetto fondamentale riguarda il rispetto dei principi etici e dei valori di integrità,
trasparenza e legalità nelle relazioni con i consumatori e gli utilizzatori finali. Come espressamente delineato nel
Codice
Etico, i destinatari dell’organizzazione sono tenuti a condurre le proprie attività aziendali mantenendo il massimo rispetto
per la legalità e l'onestà, senza mai giustificare comportamenti illeciti o non trasparenti, anche se finalizzati al
conseguimento di interessi o vantaggi per la Società.
Nonostante al momento Aeffe ne sia sprovvista, l’impegno è verso la definizione di politiche relative al rapporto con i
consumatori che si basino su un approccio che pone la qualità del prodotto e la reale capacità di soddisfare le aspettative
dei clienti al centro delle trattative commerciali. I rapporti con i clienti, sia business che retail, devono essere caratterizzati
da imparzialità e da un impegno rigoroso nel mantenere le promesse fatte, evitando conflitti di interesse e assicurando
che ogni attività sia svolta nel rispetto delle esigenze e dei diritti degli utilizzatori finali.
Nel corso dell’anno fiscale 2024 non sono stati registrati casi di non conformità riguardanti impatti sulla salute e sulla
sicurezza di prodotti e servizi, né violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida
dell'OCSE.
S4-2 Processi per coinvolgere i consumatori e gli utenti finali riguardo agli impatti
Al giorno d’oggi, le aziende del settore moda operano in un ambiente sempre più volatile e complesso, caratterizzato da
turbolenze di mercato e da crescenti combinazioni prodotto/cliente/mercato. In una situazione di questo tipo, il Gruppo
Aeffe, attraverso la gestione omnicanale di tutti i punti di contatto tra aziende e clienti, non ignora gli interessi dei clienti
già fidelizzati e al contempo si avvicina a quelli delle nuove generazioni, prestando particolare attenzione ai nuovi scenari
del mercato. Benché non siano ancora state stabilite delle modalità formalizzate di coinvolgimento degli utenti finali, il
focus sulla fidelizzazione rappresenta una strategia chiave per il settore moda e lusso e per Aeffe che si impegna a definire
nel futuro tale presidio.
Una conoscenza analitica più approfondita dei comportamenti e delle preferenze dei clienti può migliorare l'efficienza
nella proposta di collezioni e rafforzare la relazione con il consumatore. I primi risultati del progetto MOS CLUB in Cina,
avviato il 2 luglio con già 4.500 clienti registrati, confermano il potenziale di questa strategia per sviluppare ulteriormente
il business retail in APAC.
Inoltre, la gestione dei dati e dei consensi rappresenta un aspetto cruciale, poiché sempre più Paesi stanno introducendo
normative specifiche sulla privacy, come GDPR, PIPL, CCPA, CPRA e APP. Per questo motivo, diventa fondamentale
centralizzare e allineare le informazioni, garantendo conformità normativa e trasparenza nei processi aziendali.
S4-3 Processi per rimediare agli impatti negativi e canali per i consumatori e gli utenti finali per
sollevare preoccupazioni
Sebbene non sia previsto un canale di ascolto privilegiato per i consumatori, Aeffe offre la possibilità di effettuare
segnalazioni attraverso il sistema di Whistleblowing. Inoltre, i consumatori possono inviare comunicazioni tramite
l’apposita sezione presente sul sito web. Per maggiori informazioni in merito a questo strumento si rimanda al parag.
“ESRS G1 Cultura aziendale e Condotta di business”.
109
S4-4 Azioni relative agli impatti materiali sui consumatori e sugli utenti finali, approcci alla
gestione dei rischi materiali e al perseguimento delle opportunità materiali relative ai consumatori e
agli utenti finali ed efficacia di tali azioni.
La salute e il benessere dei propri clienti è un tema caro al Gruppo che ha da sempre un’attenzione particolare alla
sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate nella fabbricazione dei propri prodotti e nei processi produttivi, richiedendo
ai propri fornitori il rispetto di rigidi protocolli qualitativi. Di seguito si illustrano le iniziative poste in essere al fine di
gestire gli impatti, i rischi e le opportunità che coinvolgono gli utenti finali
100
.
Nell’anno 2024 non risultano casi di non conformità con le normative e/o codici di autoregolamentazione riguardanti gli
impatti sulla salute e sulla sicurezza di prodotti e servizi nei confronti dei clienti. Non si sono verificati, inoltre, problemi
o incidenti in materia di diritti umani connessi ai consumatori e utenti finali.
Nell’ottica di una comunicazione responsabile verso il cliente, le etichette dei prodotti rivestono una grande importanza
nel veicolare informazioni chiare, trasparenti ed accurate. Aeffe garantisce il rispetto di tutte le normative applicabili,
nazionali e internazionali, che disciplinano l’informativa sui prodotti.
In linea con tale impegno, il Gruppo collabora attivamente con i propri fornitori per ottenere informazioni circa i materiali
e i processi utilizzati nelle diverse fasi di produzione. Tutti i prodotti sono provvisti di un’etichetta che riporta le
informazioni relative alla composizione tessile dei diversi componenti, alle istruzioni per il lavaggio e la manutenzione, e,
eventualmente, informazioni da seguire affinché la qualità e integrità del prodotto venga mantenuta nel tempo. Viene
inoltre indicato il luogo di produzione, l’informazione sul “Made in” ed eventuali caratteristiche particolari presenti nel
prodotto.
Nel caso di prodotti di pelletteria, viene anche inserito un cartellino con l’indicazione del distributore del prodotto, i
contatti a cui rivolgersi in caso di necessità e le indicazioni generali sul corretto utilizzo del prodotto stesso.
Sulle calzature viene applicato un pittogramma con l’indicazione dei materiali usati per tomaia, fodera e fondo. All’interno
della scatola, viene inserito un libretto di avvertenze con indicazioni dell’artigianalità del prodotto e della manutenzione,
nonché del distributore. Solo in caso di utilizzo di materiali con caratteristiche specifiche e diverse dalla norma, viene
inserito anche un secondo documento che ne riporta le particolarità. Esternamente alla scatola viene applicata etichetta
descrittiva del prodotto.
In tutti gli imballaggi viene inserita, infine, una simbologia riportante le istruzioni per il corretto smaltimento degli stessi
a fine vita, in linea con le principali normative vigenti sul tema di etichettatura ambientale degli imballaggi.
Nel 2024 non risultano casi di non conformità in materia di informazioni ed etichettatura dei prodotti, conclusi con una
multa o con un richiamo; così come non risultano doglianze di presunta non conformità rispetto alle attività di marketing,
tra cui pubblicità, promozioni e sponsorizzazioni.
Ad aggiungersi alle azioni di presidio relative a impatti materiali sui consumatori e sugli utenti finali, Aeffe è impegnata
costantemente nell’adeguare ed armonizzare i processi aziendali alla normativa in materia di
protezione dei dati personali
(Regolamento (UE) 2016/679 e Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196), nonché alle Linee Guida emanate dalle
Autorità nazionali ed europee e alle prassi applicabili, tramite adozione di specifiche politiche e procedure interne.
A partire dall’anno 2022 il Gruppo Aeffe, per essere supportato nella gestione degli adempimenti al fine di rispondere
appieno al principio di responsabilizzazione (accountability), ha affidato il servizio di consulenza tecnico giuridica in
materia di protezione dei dati personali allo Studio Paci, una società con esperienza pluriennale nel settore. In seguito
all’affidamento dell’incarico, l’attività preliminare dello Studio Paci è stata finalizzata a censire ed aggiornare i trattamenti
dati infragruppo e qualificare i ruoli principali tramite la realizzazione di incontri dedicati con i Responsabili dei vari settori
aziendali di cui si è data evidenza tramite dei report resi disponibili alla referente dell’ufficio Risorse Umane. Tale attivi
è stata propedeutica alla progettazione degli adempimenti che le Aziende del Gruppo hanno iniziato ad attuare a partire
dall’anno 2023.
In particolare, è stato predisposto un Sistema di Gestione Privacy finalizzato:
- alla costituzione di un Privacy Team i cui componenti sono rappresentativi di tutti i settori aziendali;
100
Attualmente non sono disponibili informazioni in merito alla tipologia di risorse finanziarie stanziate.
110
- alla predisposizione e formalizzazione di Policy aziendali per il trattamento dei dati personali e per la gestione
dei data breach;
- alla predisposizione di modelli per la designazione dei soggetti autorizzati ex art. 29 del Regolamento (UE)
2016/679;
- alla redazione di informative ex artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679;
- alla predisposizione del registro dei trattamenti ex art. 30 del Regolamento (UE) 2016/679 e relativa valutazione
dei rischi utilizzando il metodo ENISA (Agenzia dell'Unione europea per la cybersicurezza);
- alla predisposizione delle nomine a responsabile del trattamento ex art. 28 del Regolamento (UE) 2016/679 per
i soggetti le cui attività di trattamento erano conosciute e alla richiesta, rivolta ai componenti del Privacy Team,
di mappare tutti i soggetti che effettuano trattamenti dati per conto di Aeffe;
- alla gestione degli adempimenti privacy applicata al Whistleblowing così come previsto dal D.Lgs 24/2023;
- alla predisposizione degli adempimenti privacy applicati all’installazione degli impianti di videosorveglianza, con
particolare riferimento ai punti vendita;
- alla realizzazione di attività di consulenza specifica erogata nei confronti dei settori aziendali strategici per le
attività di promozione e marketing dei brand, nonché per la gestione degli adempimenti derivanti dalle
operazioni societarie di fusione per incorporazione intercorse;
- a fornire pareri, laddove richiesti, in ottemperanza ai compiti previsti per il Responsabile per la Protezione dei
Dati Personali (in seguito anche “RPD”).
A partire dal 2023 è stata altresì realizzata una prima revisione di valutazione d’impatto ex art. 35 del Regolamento (UE)
2016/679 (utilizzando il metodo CNIL - Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés) per i trattamenti di dati
personali effettuati nell’ambito delle attività di marketing diretto e sono state fornite indicazioni specifiche per la gestione
dei dati a seguito delle fusioni per incorporazione intercorse.
Tutte le attività sono state seguite e coordinate costantemente dal RPD e tutta la documentazione di cui alle attività sopra
descritte è stata resa disponibile sul Portale online dello Studio Paci.
Inoltre, a partire dalla fine dell’anno 2023, Aeffe ha formalizzato un piano formativo in materia di protezione dati dedicato
a tutti i componenti del Privacy Team e ai referenti individuati da questi ultimi finalizzato a sensibilizzare il personale e
dare esecuzione agli adempimenti derivanti dagli obblighi legislativi.
Considerando la tipologia dei dati trattati nonché le finalità delle attività svolte, le principali Aziende del Gruppo hanno
provveduto a nominare un
Data Protection Officer esterno in ottemperanza agli artt. 37, 38 e 39 del Regolamento (UE)
2016/679, in modo da garantire la più ampia indipendenza del Ruolo nell’esercizio dei suoi compiti.
Aeffe è impegnata altresì nell’individuare le misure tecniche ed organizzative che possano ritenersi idonee per garantire
un livello di sicurezza adeguato ai rischi derivanti dai trattamenti, come richiesto dall’art. 32 del Regolamento (UE)
2016/679. Ciò, tenendo conto dello stato dell'arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, dell'oggetto, del contesto
e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone
fisiche. Con particolare riferimento allo stato dell’arte, nel valutare l’adeguatezza delle misure di sicurezza, sono tenuti in
considerazione gli attuali progressi compiuti dalla tecnologia disponibile sul mercato e le minacce più rilevanti che
possano influire sui processi aziendali.
Si segnala che, nel corso dell’anno 2024, con riferimento alle società rientranti nel perimetro di rendicontazione, non ci
sono state denunce comprovate per violazione della privacy e perdita dei dati dei clienti.
111
S4-5 Obiettivi relativi alla gestione degli impatti negativi materiali, al miglioramento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità materiali
Il Gruppo non ha al momento definito obiettivi quantitativi connessi agli impatti rilevanti individuati con riferimento ai
consumatori e utilizzatori finali.
Tuttavia, la tematica è riferita ai pillar “People & Community” e “Product & Supply chain” del Piano di Sostenibilità in
corso di definizione, il quale definirà obiettivi specifici di presidio. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda al parag.
“Obiettivi di miglioramento”.
Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità
Tutela e valorizzazione del brand
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
L’azienda, nello svolgimento dell’analisi di doppia rilevanza e in continuità con quanto emerso nell’analisi del 2023, ha
individuato una questione rilevante non prevista dagli Standard ESRS, ovvero quella della
Tutela e valorizzazione del
brand. Questo tema si riferisce all’impegno nella protezione e promozione dell'immagine e della reputazione del marchio
Aeffe e di tutti i brand di proprietà del portafoglio, ovvero Alberta Ferretti, Moschino, Pollini e Philosophy. Per consultare
gli impatti, i rischi e le opportunità connessi alla questione, si rimanda al parag. “Impatti, rischi e opportunità rilevanti e
loro interazione con la strategia e il modello aziendale”.
MDR-P - Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti
La tutela e la valorizzazione del brand rappresentano una questione strategica per il Gruppo, in quanto favoriscono la
crescita della reputazione aziendale, consolidano la fiducia dei clienti e migliorano la percezione del marchio sul mercato.
Un brand forte e riconosciuto consente di ottenere un vantaggio competitivo significativo, aumentando la fidelizzazione
dei consumatori e le opportunità di business. Tuttavia, l'assenza di adeguate misure di protezione espone le imprese a
rischi rilevanti, tra cui la perdita della capacità distintiva del marchio, il calo delle vendite e il danno d’immagine derivante
dalla diffusione di prodotti contraffatti.
Il settore della moda di lusso è infatti particolarmente colpito dalla contraffazione, un fenomeno che mina la credibilità
dei marchi e genera perdite economiche ingenti. Secondo il
rapporto sulla contraffazione nel settore moda pubblicato
dal Ministero dello Sviluppo Economico (UIBM) nel 2022
1
, il mercato della contraffazione in Italia rappresenta circa il 6,5%
dell’intero commercio del settore moda, con un impatto negativo stimato in oltre 2 miliardi di euro l’anno. Inoltre, la
vendita di prodotti falsificati sottrae circa 25.000 posti di lavoro, con un impatto diretto sulle imprese che operano nel
rispetto delle normative. La produzione e commercializzazione di articoli contraffatti avvengono principalmente
attraverso canali online e mercati paralleli, rendendo ancora più complessa l’attività di contrasto da parte delle autorità
competenti.
Procedure per la protezione dei dati
Data Protection Impact Assessment (DPIA):
È stata adottata una specifica procedura che deve essere seguita ogni
qualvolta sia pianificato un progetto o un’iniziativa che possa avere un impatto sul trattamento di dati personali, al fine
di valutare l’impatto del progetto stesso sulla protezione dei dati.
Data Breach Notification:
la presente procedura è destinata al personale del Gruppo e definisce i comportamenti da
tenere nei casi in cui si venga a conoscenza o si abbia il sospetto che la Società possa aver subito una sottrazione o una
perdita di Dati Personali. In caso di Violazione dei Dati Personali occorre, infatti, seguire uno specifico processo di
notifica alle Autorità di Controllo, in conformità a quanto previsto dal nuovo Regolamento Europeo sulla privacy GDPR.
112
Per questo motivo, la tematica viene presidiata da Aeffe, non solo strategicamente all’interno del nuovo Piano Industriale,
ma anche nel
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, includendo tra le fattispecie di reato previste la
“Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni (art. 473 c.p.)”.
MDR-A - Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti
Per mitigare questi rischi e proteggere il valore del brand, le aziende implementano strategie di tutela efficaci, tra cui
sistemi avanzati di tracciabilità dei prodotti, collaborazioni con le autorità per il sequestro di merce contraffatta e
campagne di sensibilizzazione rivolte ai consumatori. In questo contesto, Aeffe presidia attivamente il tema attraverso
diverse iniziative concrete, come la
localizzazione dei DOS (Directly Operated Stores) in posizioni prestigiose e strategiche,
sia dal punto di vista dell’immagine che da quello commerciale. Inoltre, la
gestione diretta dei punti vendita, in particolare
nei mercati asiatici, consente un maggiore controllo sulla distribuzione e sull’esperienza del cliente, garantendo standard
elevati di qualità e autenticità.
MDR-T Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
Il Gruppo gestisce la tutela e la valorizzazione del proprio brand attraverso due leve distintamente definite. Da un lato,
includendo questa tematica tra i reati previsti dal Modello, assicura un
presidio formale che garantisce trasparenza e
credibilità. Dall'altro, rafforza strategicamente la propria reputazione attraverso il nuovo Piano Industriale, nel quale
sottolinea l’importanza di accrescere la
brand awareness e sviluppare prodotti distintivi e facilmente riconoscibili,
inserendo così questo obiettivo tra le proprie priorità strategiche.
113
INFORMATIVA DI GOVERNANCE
ESRS G1 CULTURA AZIENDALE E CONDOTTA DELLE IMPRESE
G1 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione
e controllo”.
G1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti
Con riferimento alla presente informativa si rimanda al parag. “IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti”.
Si specifica che in merito alla tematica relativa alle prassi di pagamento non sono stati individuati IRO rilevanti dall’azienda.
Aeffe ha comunque deciso di dare una disclosure qualitativa e quantitativa per le società per le quali il dato è disponibile.
G1-1 Politiche in materia di cultura d’impresa e condotta delle imprese
Al fine di gestire gli impatti e i rischi legati alla condotta delle imprese, la Capo Gruppo Aeffe
101
e Pollini S.p.A. hanno
adottato un
Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (di seguito anche “MOG 231”).
Tutte le Società appartenenti al perimetro di rendicontazione (sia italiane che estere) operano nel rispetto delle linee
guida e del Codice Etico della CapoGruppo, anche in materia di anticorruzione e tutela dei diritti umani.
L’adozione del MOG 231 rappresenta un’efficace pratica di prevenzione e contrasto alla corruzione in quanto, attraverso
l'implementazione di
e formazione , riduce il rischio
di condotte illecite, promuovendo una cultura aziendale basata su integrità e legalità. Il Modello Organizzativo adottato
dal Gruppo Aeffe, consultabile all’interno della rete intranet aziendale e sul sito internet, è composto da:
- Parte Generale, che analizza la struttura del documento, descrive la Società e la sua organizzazione interna,
disciplina l’attività dell’Organismo di Vigilanza, illustra il sistema disciplinare necessario per garantire il rispetto
del Modello medesimo e descrive i flussi informativi ed il sistema di Whistleblowing implementato dalla Società;
- Parti speciali, ognuna relativa ad un gruppo di reati ritenuti rilevanti per Aeffe ed in cui sono individuate le attivi
aziendali considerate “sensibili”
102
ed i presidi atti a contenere il rischio stesso;
- Protocolli interni, che costituiscono gli specifici presidi di controllo per le attività sensibili indicate all’interno
delle singole Parti Speciali;
- Codice Etico, che riassume i principi etici che ispirano i quotidiani comportamenti di tutti gli appartenenti alla
Società nella conduzione degli affari e, in generale, nello svolgimento dell’attività aziendale.
Il Modello, unitamente al Codice Etico contenuto al suo interno, ha una duplice valenza in quanto, da un lato illustra il
sistema di procedure e di controlli richiesti dal Consiglio di Amministrazione, finalizzati a ridurre il rischio di commissione
di reati previsti dalla normativa, dall’altra fornisce una serie di indicazioni comportamentali e di divieti che mirano ad una
gestione etica del business, al rispetto di tutte le normative che ne disciplinano il funzionamento e, non da ultimo, alla
efficacia ed efficienza di tutte le attività aziendali, nell’interesse degli stakeholder.
Al fine di far conoscere i contenuti del Modello 231 e l’operatività dello stesso, Aeffe ha istituito dei corsi di formazione
in modalità e-learning rivolti ad una platea molto estesa di soggetti, differenziata per ruoli organizzativi. La totalità dei
membri del Consiglio di Amministrazione della CapoGruppo, così come tutti i dipendenti, sono informati circa la politica
101
Le altre Società del Gruppo incluse nel perimetro di rendicontazione sono soggette a direzione e coordinamento della CapoGruppo.
102
Di seguito è riportato l’elenco di funzioni aziendali più esposte al rischio di corruzione attiva o passiva.
114
ed i protocolli in uso in materia di anticorruzione e a tutti i neoassunti, viene consegnato il fascicolo relativo al modello
organizzativo 231, comprensivo del Codice Etico della CapoGruppo.
Oltre al sistema di Whistleblowing, un ulteriore canale di segnalazione interna su cui i dipendenti possono fare
affidamento è
l’Organismo di Vigilanza (c.d. “OdV”) designato nell’ambito di applicazione al D.Lgs. 231/2001 e dotato di
ampi poteri autonomi di proposta, intervento e controllo. In conformità a quanto stabilito dal Decreto, l’Organismo di
Vigilanza risponde ai requisiti di professionalità, indipendenza e continuità d’azione, con il compito di monitorare
l’attuazione, l’efficacia e il rispetto del Modello, nonché di garantirne il costante aggiornamento.
Infine, pur in assenza di una politica formale sul benessere animale, Aeffe si impegna a condurre il proprio business nel
rispetto della tutela di tutti gli esseri viventi, umani e non umani, e della biodiversità. Questo impegno si concretizza
attraverso pratiche di approvvigionamento responsabili, volte a garantire la protezione e il benessere animale. Per
approfondimenti si rimanda al parag. “E4-3 Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi”.
G1-2 Gestione delle relazioni con i fornitori
Aeffe, da sempre, si avvale della collaborazione di fornitori con cui sono state instaurate relazioni durature, di fiducia
reciproca, contraddistinte da una comunanza di valori e a una visione condivisa del futuro.
Whistleblowing
Il Whistleblowing è l'atto di segnalare un sospetto o un rischio di illecito. Gli studi e l'esperienza dimostrano che una
buona parte degli illeciti giunge all'attenzione dell'organizzazione interessata attraverso le segnalazioni di persone
interne o vicine all'organizzazione stessa.
Per tali ragioni sempre più organizzazioni prendono in considerazione l'introduzione o il miglioramento delle politiche
e dei processi interni di whistleblowing in risposta alle normative o su base volontaria. In seguito all’emanazione della
Direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, è stata uniformata la normativa
in materia di Whistleblowing e sono stati rafforzati alcuni presidi. La già menzionata Direttiva è stata adottata nel nostro
paese con il D. Lgs. 10 marzo 2023 n. 24 (la «normativa»), che ha abrogato la disciplina nazionale previgente (inclusa
la disciplina sul Whistleblowing precedentemente gestita dal D. Lgs. 231/01) e ha racchiuso in un unico testo normativo
il regime di protezione dei soggetti che segnalano condotte illecite che violano disposizioni europee e nazionali, basate
su fondati motivi e lesive dell’interesse pubblico o dell’integrità dell’organizzazione di appartenenza.
La normativa contiene disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a
conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
Aeffe S.p.A. ha inteso conformarsi alla normativa con la Politica per le segnalazioni di Whistleblowing (la «Politica») e
ha inoltre adottato la Procedura per le segnalazioni di Whistleblowing (la «Procedura»), che attua le linee guida previste
dalla Politica e disciplina operativamente il processo di segnalazione da parte delle persone segnalanti e la successiva
gestione delle segnalazioni da parte del gestore.
Le segnalazioni interne possono essere presentate:
- in forma scritta, con modalità informatiche, attraverso l’applicativo, con accesso riservato al gestore;
- di persona, attraverso un incontro con il gestore. Per presentare una segnalazione interna attraverso
l’applicativo, è necessario collegarsi al sito web https://Aeffe.integrity.complylog.com/ gestito da IntegrityLog,
cliccare sul pulsante “Invia un caso”, e compilare i campi (o selezionare le voci) presenti all’interno del form
che appare dopo il clic.
Per presentare una segnalazione interna mediante incontro con il gestore, è necessario inviare apposita richiesta
all’indirizzo di posta elettronica certificata del gestore della Società in relazione alla quale si intende effettuare la
segnalazione interna rispettivamente whistleblowing.Aeffe@Aeffe.com e whistleblowing.pollini@pollini.com al
quale hanno accesso esclusivamente i componenti esterni alle Società del “Comitato”.
Il meccanismo garantisce riservatezza e anonimato, la protezione degli informatori è inoltre assicurata garantendo la
tutela in caso di ritorsioni.
115
La catena del valore del Gruppo Aeffe è composta da un'ampia gamma di fornitori, che possono essere suddivisi in quattro
categorie principali:
Fornitori di Prodotto Finito (Commercializzato), ovvero coloro che producono il capo di abbigliamento,
accessorio o calzatura sulla base di un disegno tecnico sviluppato dagli uffici creativi del Gruppo Aeffe,
approvvigionandosi autonomamente delle materie prime previa autorizzazione da parte di Aeffe.
Laboratori (Industrializzato), ovvero coloro cui il Gruppo affida la realizzazione del prodotto finito, fornendo tutte
le informazioni tecniche e le materie prime necessarie.
Fornitori di Materie Prime.
Fornitori di Servizi, quali laboratori di analisi, società di consulenza e fornitori di servizi generali, servizi logistici
e di trasporto.
Nell’ultimo anno fiscale, il Gruppo Aeffe conta 889 fornitori. In particolare, la filiera produttiva è principalmente composta
da fornitori italiani con sede nei distretti del tessile quali Como, Prato e Biella. In minima parte sono presenti alcune realtà
produttive dislocate all’estero dai quali Aeffe si approvvigiona di elementi come il poliestere e i pizzi, non di tipica
produzione italiana. Su 889 fornitori totali registrati nel 2024, circa l’84,2% sono italiani. L’elevata percentuale di fornitori
sul territorio nazionale permette al Gruppo di ridurre significativamente i costi di trasporto e, dunque, di mitigare
l’impatto ambientale generato dalla propria attività.
In generale, le società del Gruppo si approvvigionano principalmente di materie prime (tessuti), accessori personalizzati
o da personalizzare, semilavorati e capi finiti da fornitori certificati, sui quali l’organizzazione esercita un controllo diretto
di tutte le componenti utilizzate e dei cicli di lavorazione impiegati per la realizzazione dei capi, delle calzature e/o degli
accessori. Una categoria di fornitori strategici, da menzionare, è rappresentata dai
laboratori tessili, che confezionano i
capi secondo le richieste e le linee stilistiche proprie di ciascuna collezione.
In linea con il biennio precedente, e con i dati sopra riportati, più della metà della spesa sui fornitori è destinata a fornitori
residenti nel territorio italiano.
Il processo di approvvigionamento e i criteri di selezione dei fornitori
I fornitori rivestono un ruolo strategico nel modello di business del Gruppo Aeffe, contribuendo a valorizzare le idee e i
disegni delle direzioni creative grazie alle loro competenze e capacità produttive.
La selezione e la gestione della supply chain sono guidate da criteri di qualità, flessibilità e professionalità, con una
particolare attenzione alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. Il Gruppo ha infatti integrato nella propria strategia
industriale 2024-2027 sistemi di valutazione dell'impatto e tracciabilità dei prodotti, promuovendo modelli produttivi
sempre più responsabili.
La qualifica e il monitoraggio dei fornitori non si basano solo sulla qualità del prodotto, ma anche sull’adozione di
comportamenti etici in linea con il Codice di Condotta Fornitori
103
. A tale scopo, Aeffe ha inserito specifiche clausole
contrattuali che richiedono ai partner il rispetto dei principi etici, sociali e ambientali perseguiti dal Gruppo.
Il nuovo processo di qualifica ESG dei fornitori del Gruppo Aeffe è stato sviluppato in piena coerenza con i criteri
precedentemente illustrati. Applicabile a tutti i nuovi fornitori, si articola in quattro fasi:
1. Onboarding
Questa fase iniziale prevede l’accettazione formale da parte del nuovo fornitore di due documenti fondamentali per
l’instaurazione del rapporto:
Il Codice di Condotta Fornitori, dove si sottolinea e si enfatizza l’importanza degli aspetti sociali e
ambientali, del rispetto dei diritti dei lavoratori e della promozione del loro benessere, dell’ambiente e della
biodiversità, con l’obiettivo condiviso di affrontare i cambiamenti e le sfide contemporanee e future per
garantire uno sviluppo sostenibile di lungo periodo.
103
Codice di Condotta Fornitori consultabile al link https://aeffe.com/it/codice-di-condotta-fornitori/.
116
L’elenco delle sostanze soggette a restrizione (PRSL Product Restricted Substances List), in cui sono
elencati i requisiti di sicurezza eco-tossicologici obbligatori dei prodotti o comunque altamente consigliati
in riferimento ai principali mercati di destinazione.
Se il nuovo fornitore accetta i documenti, può proseguire con il processo di qualifica. In caso contrario, viene escluso
dalla selezione e non potrà collaborare con il Gruppo Aeffe.
2. Mappatura
In questa fase, il nuovo fornitore viene sottoposto a una valutazione approfondita che comprende:
Raccolta di informazioni aziendali: vengono richiesti dati anagrafici, certificazioni ambientali e sociali,
struttura produttiva;
Compilazione di una checklist ESG: si tratta di un questionario per verifica il livello di conformità agli standard
di sostenibilità e responsabilità sociale, comprendendo aspetti quali la gestione ambientale, il rispetto dei
diritti dei lavoratori e le politiche anticorruzione;
Analisi del livello di rischio: vengono valutate eventuali criticità relative al Paese di produzione, alla tipologia
di materiali utilizzati e ai processi produttivi adottati. Questa analisi viene condotta anche tramite una
piattaforma collaborativa, a cui hanno aderito, a partire dal 2024, il 69% dei fornitori di primo livello (in
termini di fatturato totale). La piattaforma è utilizzata anche da altri brand e competitor del settore moda,
e permette una gestione sinergica della supply chain, facilitando la condivisione delle informazioni tra le
aziende, aumentando la trasparenza e riducendo le duplicazioni nelle richieste di dati ai fornitori.
Se il nuovo fornitore non completa la checklist o non soddisfa i requisiti minimi, viene escluso dal processo di
selezione.
3. Risk Assessment
Dopo la raccolta dei dati, viene effettuata una valutazione del rischio ESG, finalizzata a determinare il livello di
affidabilità del nuovo fornitore in base a criteri predefiniti. I possibili esiti sono i seguenti:
Se il rischio è basso, il fornitore viene considerato idoneo senza necessità di ulteriori verifiche.
Se il rischio è elevato, si procede con una fase di audit approfondito per una valutazione più dettagliata.
Se emergono non conformità risolvibili, il fornitore dovrà sviluppare un Piano di Azione Correttiva
(Corrective Action Plan), con scadenze precise per risolvere le criticità identificate.
4. Audit
Come già accennato nel punto precedente, se il livello di rischio del nuovo fornitore è considerato critico, viene
avviato un
 che può includere:
Visite ispettive in loco per controllare le condizioni di lavoro, l’impatto ambientale e il rispetto delle
normative.
Analisi documentale approfondita per verificare l’effettiva implementazione delle politiche ESG dichiarate.
Interviste con i dipendenti per rilevare eventuali violazioni dei diritti umani o delle normative lavorative.
Qualora durante l’audit emergano gravi non conformità (come sfruttamento del lavoro, violazione delle normative
ambientali o mancato rispetto delle leggi sulla sicurezza), il nuovo fornitore viene escluso dal processo di qualifica e
non potrà intraprendere alcuna collaborazione con il Gruppo Aeffe
Questo processo, obbligatorio per tutti i nuovi fornitori, garantisce che i partner della supply chain aderiscano a standard
elevati di sostenibilità, responsabilità sociale e governance, favorendo una filiera etica e trasparente. Nel corso del 2024,
i fornitori sottoposti al processo di mappatura e valutazione descritto sono stati 105.
117
Pur in assenza di una politica formalmente adottata, il Gruppo applica un approccio di gestione dei pagamenti
104
verso
terze parti volta a minimizzare il rischio di ritardi nei confronti di tutti i fornitori, incluse le piccole e medie imprese. Il
tempo medio di pagamento di una fattura, nel 2024, è stato di 95 giorni per Aeffe S.p.A., e di 79 giorni per Pollini S.p.A.
Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. gestiscono in maniera centralizzata i pagamenti anche delle altre società del Gruppo. Nella
tabella sottostante viene presentato, a titolo esemplificativo, il dettaglio dei termini di pagamento
105
per diverse categorie
di fornitori.
NUMERO DI GIORNI PER CATEGORIA DI FORNITORI
Aeffe S.p.A.
Pollini S.p.A.
FY 2023
FY 2024
FY 2023
FY 2024
Fornitori di materie prime
128 129 96 94
Fornitori di servizi
100 98 63 56
Fornitori prodotti finiti
120 124 90 92
Consulenti
69 65 51 46
Si segnala che nel 2024, non ci sono stati procedimenti giudiziari dovuti a ritardi di pagamento.
G1-3 Prevenzione e monitoraggio della corruzione attiva e passiva
Aeffe si impegna a contrastare, combattere e condannare la corruzione in ogni sua forma, ivi comprese l'estorsione, le
tangenti e il taglieggiamento: in nessun caso il perseguimento dell’interesse o del vantaggio delle Società, a livello di
Gruppo, può giustificare una condotta non etica oppure non onesta o illecita. Per questo motivo la lotta alla corruzione,
attiva e passiva, è considerata un impegno imprescindibile.
Al fine di prevenire e monitorare i rischi legati ai diritti umani e alla lotta alla corruzione, la CapoGruppo Aeffe e Pollini
S.p.A. hanno adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG 231) in conformità al D.lgs. 231/2001.
Tutte le Società appartenenti al perimetro di rendicontazione, sia italiane che estere, operano nel rispetto delle linee
guida e del Codice Etico della CapoGruppo, il quale disciplina principi e standard di condotta, anche in materia di
anticorruzione e tutela dei diritti umani. Il rispetto di tali normative consente di rafforzare il sistema di monitoraggio e
segnalazione di eventuali condotte illecite, promuovendo un ambiente aziendale basato su integrità, trasparenza e
responsabilità.
In caso di tentativi di concussione da parte di funzionari pubblici, i soggetti interessati sono tenuti a rifiutare qualsiasi
richiesta indebita e a fornire tempestivamente informativa alla funzione designata, ovvero
l'Organismo di Vigilanza (OdV).
L’OdV è nominato contestualmente all’approvazione del MOG 231 e deve rispettare i
  
    . In ottemperanza ai principi contenuti nel MOG 231 e in
considerazione della specificità dei compiti che fanno capo all’OdV, il Gruppo Aeffe ha optato per un organismo a
composizione collegiale, con assegnazione degli incarichi a due professionisti esterni alla Società e un dipendente.
              attraverso un flusso
strutturato e continuo di informazioni, garantendo trasparenza e coordinamento nel sistema di controllo interno.
Il rapporto con il Consiglio di Amministrazione prevede aggiornamenti periodici, almeno ogni sei mesi, mediante una
relazione sulle attività di verifica svolte e sulle eventuali criticità emerse. Inoltre, l’OdV segnala tempestivamente qualsiasi
violazione del MOG 231 che possa comportare una responsabilità per la Società, affinché vengano adottati i
provvedimenti necessari. Nel caso in cui le irregolarità riguardino gli amministratori, è prevista anche la comunicazione
all'Assemblea dei Soci.
104
Per prassi di pagamento si intende il tempo medio impiegato dall'impresa per pagare una fattura dalla data in cui inizia a essere calcolato il termine
di pagamento contrattuale o legale.
105
I termini di pagamento riportati nella tabella rappresentano una media ponderata e vengono adottati dal Gruppo come riferimento standard per la
gestione dei pagamenti.
118
Parallelamente, l'OdV interagisce con il Collegio Sindacale, trasmettendo la relazione periodica già condivisa con il
Consiglio di Amministrazione e segnalando immediatamente eventuali violazioni che potrebbero incidere sul corretto
funzionamento del sistema amministrativo, organizzativo e contabile della Società. Per garantire un confronto costante,
l'OdV può essere convocato in qualsiasi momento da questi organi o, a sua volta, richiedere incontri per riferire su
specifiche situazioni o sull’efficacia del Modello adottato.
Per garantire la diffusione e la comprensione delle politiche aziendali in materia di prevenzione della corruzione, tutti i
documenti normativi di Aeffe sono disponibili sul sito web. Tuttavia, nel 2024 non sono stati realizzati programmi di
formazione specifici su questi temi.
In sintesi, l’adozione del MOG 231 non solo garantisce la conformità normativa, ma rappresenta anche un efficace
strumento di controllo interno, contribuendo a prevenire potenziali episodi di corruzione attraverso l'implementazione
di meccanismi di vigilanza e segnalazione, inclusi canali specifici come il sistema di Whistleblowing. Questi strumenti
permettono di individuare tempestivamente situazioni di rischio e di adottare le necessarie misure correttive, assicurando
un impegno concreto nella lotta alla corruzione e nella tutela dei valori etici aziendali.
G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o passiva
Nell’esercizio di riferimento non è stata registrata all’interno del perimetro di rendicontazione alcuna condanna per
violazione delle normative a presidio della corruzione attiva e passiva. L'azienda mantiene un approccio rigoroso nella
prevenzione di tali illeciti, adottando misure di controllo e monitoraggio che garantiscono la conformità alle leggi e ai
regolamenti applicabili.
Nell'ambito della gestione dei rischi, Aeffe monitora attentamente la propria catena del valore, assicurandosi che
eventuali situazioni di non conformità siano tempestivamente identificate e gestite. Grazie all’efficiente gestione della
tematica, non sono stati rilevati casi che abbiano richiesto l’adozione di azioni correttive o provvedimenti disciplinari in
materia di lotta alla corruzione.
Informazioni aggiuntive specifiche per l'entità
Innovazione tecnologica e digitalizzazione
ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
Nel contesto dell'analisi di doppia rilevanza e in linea con i risultati dell'analisi condotta nel 2023, l'azienda ha identificato
un tema significativo non previsto dagli Standard ESRS: l'
innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Questo tema si
riferisce alla capacità di Aeffe di realizzare soluzioni innovative sempre più tecnologicamente avanzate attraverso
investimenti in ricerca e sviluppo. Per consultare gli impatti, i rischi e le opportunità connessi alla questione, si rimanda
al parag. “Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale”.
MDR-P - Politiche adottate per gestire questioni di sostenibilità rilevanti
L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione rappresentano un fattore determinante per Aeffe, in quanto
contribuiscono a migliorare l’efficienza operativa, la competitività aziendale e l’esperienza del cliente. L'adozione di nuove
tecnologie permette di offrire servizi più personalizzati e di aumentare la trasparenza lungo la supply chain attraverso
l’uso di piattaforme tecnologiche avanzate per il tracciamento. Questo non solo rafforza la fidelizzazione dei clienti, ma
consente anche un maggiore controllo sulla sostenibilità e sull'efficienza dei processi produttivi e distributivi.
Tale questione di sostenibilità, pur non essendo riconducibile a specifiche politiche adottate dall’azienda, è trasversale a
diverse aree di business, dalla gestione amministrativa dei dipendenti, al monitoraggio ambientale, all’innovazione di
prodotto, è inoltre parte integrante del
piano strategico del Gruppo oltre a rientrare tra i nuovi principi del Codice Etico
e tra i pilastri del nuovo
Piano industriale.
MDR-A - Azioni e risorse relative a questioni di sostenibilità rilevanti
Negli ultimi anni, Aeffe ha già avviato numerose iniziative in diverse aree strategiche aziendali, tra cui:
Gestione amministrativa e risorse umane: con l'attivazione di ZTravel, Aeffe ha digitalizzato l’intero processo di
gestione delle trasferte e delle note spese, semplificando le procedure di autorizzazione e migliorando la
119
trasparenza nei rimborsi. Inoltre, l’avvio del progetto pilota HR - WorkFlow ha introdotto un sistema
automatizzato per la gestione di assenze, presenze e ore di straordinario, riducendo il margine di errore e
migliorando il monitoraggio delle attività del personale.
Monitoraggio ambientale e sostenibilità: Aeffe ha implementato una piattaforma tecnologica dedicata alla
gestione delle emissioni di Scopo 1, 2 e 3, che consente un tracciamento più preciso dell’impatto ambientale
lungo la filiera produttiva e distributiva, rafforzando il controllo sui dati di sostenibilità e supportando la strategia
ESG aziendale.
Continuo sviluppo e innovazione dei prodotti per garantire la massima soddisfazione dei clienti.
Tali iniziative fanno parte di una strategia più ampia che mira a migliorare l’efficienza dei processi aziendali, ridurre i costi
operativi e incrementare la competitività, rendendo Aeffe un'azienda sempre più innovativa e orientata alla
trasformazione digitale.
MDR-T Monitoraggio dell'efficacia delle politiche e delle azioni mediante obiettivi
L'innovazione è anche uno dei principi chiave del nuovo Codice Etico, che guida l’operato aziendale verso la sostenibilità
e il progresso. L’azienda si impegna, infatti, a sviluppare pratiche e prodotti in grado di soddisfare le necessità attuali,
senza compromettere le risorse e le opportunità delle future generazioni.
Il Gruppo ha, inoltre, integrato l’innovazione tecnologica tra i pilastri del nuovo Piano Industriale, riconoscendo la
digitalizzazione come un driver di crescita interno ed esterno e confermando il proprio impegno nel rendere la
digitalizzazione un asset strategico, con benefici concreti su sostenibilità, efficienza e competitività.
In particolare, Aeffe ha strutturato il proprio Piano di Trasformazione Digitale su diversi elementi chiave, integrando
tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza operativa e la competitività. Il piano include:
Nuovo Enterprise Resource Planning (ERP): aggiornamento dei processi aziendali secondo le migliori pratiche
del settore, con l'obiettivo di incrementare efficienza, produttività, reattività e resilienza.
Tracciabilità: implementazione del Digital Product Passport (DPP) per mappare la supply chain e identificare in
modo univoco prodotti e componenti.
Strumento di Business Intelligence: sistema avanzato per la gestione dei "big data", favorendo la condivisione di
informazioni aziendali a tutti i livelli e supportando decisioni basate sui dati.
Gestione della supply chain: ottimizzazione della catena di approvvigionamento, dalla fornitura delle materie
prime alla consegna del prodotto finito.
Catena del valore: adozione di un nuovo modello organizzativo per massimizzare il valore del prodotto,
ottimizzando le attività primarie e i processi di supporto.
Intelligenza artificiale: integrazione di nuove tecnologie per l'analisi avanzata dei dati e lo sviluppo di modelli
predittivi.
L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione rappresentano pilastri fondamentali per Aeffe nel suo percorso di crescita
e competitività. Grazie a un Piano di Trasformazione Digitale strutturato e a iniziative strategiche già in atto, l'azienda sta
progressivamente integrando tecnologie avanzate per ottimizzare i processi, migliorare la gestione delle risorse e favorire
la sostenibilità. Con l’adozione di soluzioni innovative, Aeffe si conferma impegnata nella creazione di un ambiente
aziendale più efficiente e resiliente, capace di rispondere alle sfide del mercato e di generare valore a lungo termine.
120
10. CONTESTO GEOPOLITICO
L'Italia ha confermato il proprio sostegno politico all'Ucraina, pur non essendo tra i principali fornitori di armamenti. Il
governo punta a una pace giusta, che non significa la resa di Kiev e lavora per portare Mosca al tavolo del negoziato,
promuovendo iniziative di ricostruzione e mediazione diplomatica.
Per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, l'Italia ha adottato una strategia di basso profilo, rimanendo allineata ai
partner europei. Il governo ha evidenziato che "il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, e la transizione in Siria, hanno aperto
una nuova fase politica", offrendo un'opportunità per consolidare la stabilità regionale.
Il bilancio del 2024 redatto dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) indica un'Italia attiva sulla scena internazionale. Tuttavia,
il 2025 si preannuncia denso di sfide, tra cui il rafforzamento della difesa europea nel contesto NATO e la competitività
economica. L'evoluzione delle crisi globali e la capacità dell'Italia di mantenere un ruolo centrale in Europa e nel
Mediterraneo saranno determinanti per la proiezione strategica del Paese nei prossimi anni.
11. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 24 settembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha comunicato la decisione di Alberta Ferretti di
lasciare la Direzione Creativa del brand da lei fondato, con la sfilata Primavera/Estate 2025 si conclude il percorso stilistico
della designer italiana, protagonista di un’avventura imprenditoriale e creativa iniziata nel 1980.
In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per
la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla
classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo
pari a Euro 98.000.000.
Il 15 ottobre è stata annunciata la nomina di Lorenzo Serafini come Direttore Creativo del brand Alberta Ferretti. Il Gruppo
Aeffe ha definito, in accordo con Lorenzo Serafini e interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia
che prevede a partire dalla stagione Autunno/Inverno 2025 l’integrazione della linea Philosophy all’interno del brand
Alberta Ferretti con l’obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso.
12. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio.
13. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
A partire dall’esercizio 2023 e per tutto l’esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di razionalizzazione
societaria, organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti
tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal
punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno
generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli
strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino
con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta
Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità
del consumatore.
A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la società pari a oltre Euro
90 milioni), nel corso del 2024, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio
Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha portato in dote una cospicua plusvalenza, ha permesso al
Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che
possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, il Gruppo ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal
Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici.
121
Prospetti contabili
Stato Patrimoniale Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2024
2023
Marchi
46.928.179
61.013.859
(14.085.680)
Altre attività immateriali
2.190.309
1.897.894
292.415
Immobilizzazioni immateriali
(1)
49.118.488
62.911.753
(13.793.265)
Terreni
17.123.494
17.123.494
-
Fabbricati
23.817.636
24.575.199
(757.563)
Opere su beni di terzi
10.664.373
11.728.767
(1.064.394)
Impianti e macchinari
2.576.150
3.155.045
(578.895)
Attrezzature
159.519
250.578
(91.059)
Altre attività materiali
3.022.369
3.604.148
(581.779)
Immobilizzazioni materiali
(2)
57.363.541
60.437.231
(3.073.690)
Attività per diritti d'uso
(3)
77.578.905
102.226.024
(24.647.119)
Partecipazioni
(4)
41.196
41.196
-
Altre attività
(5)
105.641
93.927
11.714
Imposte anticipate
(6)
18.898.568
16.991.324
1.907.244
ATTIVITA' NON CORRENTI
203.106.339
242.701.455
(39.595.116)
Rimanenze (7) 89.233.482 112.249.596 (23.016.114)
Crediti commerciali
(8)
40.679.783
56.121.993
(15.442.210)
Crediti tributari (9) 8.848.183 12.165.895 (3.317.712)
Attività per derivati
(10)
503.364
63.229
440.135
Disponibilità liquide (11) 20.818.807 14.625.807 6.193.000
Altri crediti
(12)
26.089.738
26.200.359
(110.621)
ATTIVITA' CORRENTI
186.173.357
221.426.879
(35.253.522)
Attività disponibili per la vendita (13) 4.349.496 -
4.349.496
TOTALE ATTIVITA'
393.629.192
464.128.334
(70.499.142)
Capitale sociale 24.606.247 24.606.247 -
Altre riserve
37.467.751
89.606.998
(52.139.196)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 16.392.528
(2.973.651) 19.366.179
Risultato d'esercizio di gruppo
19.328.033
(32.143.947)
51.471.980
Patrimonio netto del gruppo 97.794.559 79.095.647 18.698.912
Capitale e riserve di terzi
216.993
(9.052)
226.045
Risultato d'esercizio di terzi
134.825
153.713
(18.888)
Patrimonio netto di terzi
351.818
144.661
207.157
PATRIMONIO NETTO
(14)
98.146.377
79.240.308
18.906.069
Accantonamenti (15) 7.352.056 2.179.554 5.172.502
Imposte differite
(6)
27.599.221
11.527.794
16.071.427
Fondi relativi al personale (16) 2.978.634 3.205.866 (227.232)
Passività finanziarie
(17)
122.645.659
161.795.510
(39.149.851)
Passività non finanziarie (18) 1.090.833 1.397.873 (307.040)
PASSIVITA' NON CORRENTI
161.666.403
180.106.597
(18.440.194)
Debiti commerciali
(19)
63.781.185
78.734.518
(14.953.333)
Debiti tributari
(20)
5.382.568
3.232.628
2.149.940
Passività per derivati
(10)
-
-
-
Passività finanziarie (21) 50.571.260 106.303.262 (55.732.002)
Altri debiti (22) 14.081.399 16.511.021 (2.429.622)
PASSIVITA' CORRENTI
133.816.412
204.781.429
(70.965.017)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
393.629.192
464.128.334
(70.499.142)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono
evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell’allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella
Nota “Operazioni con parti correlate”.
122
Conto Economico Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2024
%
2023
%
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
(23)
250.798.738
100,0%
318.622.270
100,0%
Altri ricavi e proventi
(24)
108.427.572
43,2%
10.739.468
3,4%
TOTALE RICAVI
359.226.310
143,2%
329.361.738
103,4%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
(22.165.546) (8,8%) (843.975) (0,3%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(25)
(89.380.175)
(35,6%)
(128.345.960)
(40,3%)
Costi per servizi
(26) (85.661.218) (34,2%) (110.365.644) (34,6%)
Costi per godimento beni di terzi
(27)
(5.241.988)
(2,1%)
(6.031.801)
(1,9%)
Costi per il personale
(28) (68.336.744) (27,2%) (71.819.173) (22,5%)
Altri oneri operativi
(29)
(3.718.537)
(1,5%)
(6.172.332)
(1,9%)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
(30)
(36.227.210)
(14,4%)
(32.901.671)
(10,3%)
Proventi/(Oneri) finanziari
(31)
(11.517.029)
(4,6%)
(10.780.908)
(3,4%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
36.977.863
14,7%
(37.899.726)
(11,9%)
Imposte
(32)
(17.515.005)
(7,0%)
5.909.492
1,9%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
19.462.858
7,8%
(31.990.234)
(10,0%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie
(134.825)
(0,1%)
(153.713)
(0,0%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO
19.328.033
7,7%
(32.143.947)
(10,1%)
Utile base per azione
(33) 0,196
(0,327)
Utile diluito per azione
(33)
0,196
(0,327)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati
nell’apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell’allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota
“Operazioni con parti correlate”.
Conto Economico Complessivo Consolidato
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Utile/(perdita) del periodo (A)
19.462.858
(31.990.234)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti
1.184
(114.207)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
1.184
(114.207)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
317.337 171.182
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
(876.810)
582.786
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita)
d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
(559.473)
753.968
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B)
(558.289)
639.761
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B)
18.904.569
(31.350.473)
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a:
18.904.569
(31.350.473)
Soci della controllante
18.769.744
(31.504.186)
Interessenze di pertinenza di terzi
134.825
153.713
123
Rendiconto Finanziario Consolidato (*)
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio
14.626
21.658
Risultato del periodo prima delle imposte
36.978
(37.900)
Ammortamenti / svalutazioni
(52.181)
32.902
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
4.889
(1.430)
Imposte sul reddito corrisposte
(1.201)
(2.612)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
11.517
10.781
Variazione nelle attività e passività operative
18.833
4.685
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa
(34)
18.835
6.426
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
98.000
(1.174)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
(2.210)
(4.693)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
(6.011)
(12.957)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+)
-
(2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento
(35)
89.779
(18.826)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
(557)
1.425
Distribuzione dividendi della controllante
-
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
(74.014)
18.544
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
(16.321)
(3.926)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
(12)
106
Proventi e oneri finanziari
(11.517)
(10.781)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria
(36)
(102.421)
5.368
Disponibilità liquide nette a fine esercizio
20.819
14.626
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono
evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell’allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio,
nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
124
Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani a
benefici definiti
Risserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi precedenti
Risultato d'esercizio di Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2023
24.606
62.264
46
13.475
7.901
7.607
(1.339)
(347)
(2.974)
(32.144)
79.095
145
79.240
Destinazione utile/(perdita)
2023
- (51.581) - - - - - - 19.437 32.144 - - -
Distribuzione dividendi della
Controllante
- - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale utile/(perdita)
complessiva al 2024
- - 317 - - - 2 (877) - 19.328 18.770 135 18.905
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
(71)
-
(71)
72
1
SALDI AL 31 DICEMBRE 2024
24.606
10.683
363
13.475
7.901
7.607
(1.337)
(1.224)
16.392
19.328
97.794
352
98.146
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani a
benefici definiti
Riserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi precedenti
Risultato del periodo di Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2022
24.606
67.599
(125)
12.690
7.901
7.607
(1.225)
(930)
735
(9.044)
109.814
(9)
109.805
Destinazione utile/(perdita) 2022
-
(5.335)
-
-
-
-
-
-
(3.709)
9.044
-
-
-
Distribuzione dividendi della
Controllante
- - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale utile/(perdita)
complessiva al 2023
- - 171 - - - (114) 583 - (32.144) (31.504) 154 (31.350)
Altre variazioni
-
-
-
785
-
-
-
-
-
-
785
-
785
SALDI AL 31 DICEMBRE 2023
24.606
62.264
46
13.475
7.901
7.607
(1.339)
(347)
(2.974)
(32.144)
79.095
145
79.240
125
NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione,
la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.
Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello
internazionale, sia di proprietà come “Alberta Ferretti”, Philosophy di Lorenzo Serafini”, “Moschino” e Pollini, sia in
licenza.
Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e
prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l’offerta, in due
segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.
La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come socie per azioni e con sede sociale in Italia
a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata al segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan
di Borsa Italiana.
A seguito dell’operazione di scissione della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l., avvenuta con atto notarile 7643 del 25
luglio 2024, della quale all’allegato IV si riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato, Aeffe S.p.A è sottoposta
al controllo congiunto di Colloportus S.r.l. e Fquattro S.r.l.. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato sul sito
internet www.aeffe.com
, sezione governance.
Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di
partecipazione del Gruppo in società collegate. È costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico
complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle
operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che
seguono.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in
conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in
conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai
provvedimenti da essa emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e
comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF), dall’art 78 del Regolamento
Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di
bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione
(Relazione sulla gestione).
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato
redatto in conformità al principio del costo storico.
I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2024 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed
estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita
un’influenza dominante.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati
a quelli adottati dal Gruppo.
Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell’integrazione globale. I criteri adottati per l’applicazione di tale
metodo sono principalmente i seguenti:
126
il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di
consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2024 a fronte
dell’assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di
acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per
l’eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell’IFRS 3, il Gruppo, nel caso
fosse presente, ha cessato di ammortizzare l’avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e
debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del
Gruppo, al netto dell’eventuale effetto fiscale;
le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell’esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite
voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
le Società acquisite nel corso dell’esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.
Controllate
Le controllate sono le entisottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o
indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I
bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo
cessa.
L’acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell’acquisto. Il costo dell’acquisizione è
determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di
acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all’acquisizione. L’eventuale eccedenza del costo dell’acquisizione,
rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali
identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.
Nel caso in cui la quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali
identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell’acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto
economico.
I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.
Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d’iscrizione
delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.
Collegate
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole, ma non il controllo né il
controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il
metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.
Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le
variazioni successive all’acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole
partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di
medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell’investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate,
a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L’eccedenza del costo di
acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività
potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L’avviamento è incluso
nel valore di carico dell’investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione
rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili
delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell’esercizio di acquisizione. Con riferimento
alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in
misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non
realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore dell’attività trasferita.
127
AREA DI CONSOLIDAMENTO
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito
viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2024.
Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale Società italiane Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100% Pollini Retail S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i) Moschino Kids S.r.l. Padernello di Paese (TV) Italia EUR 10.000 55% Società estere Aeffe Group Inc. New York (USA) USD 10.000 100% Aeffe Germany G.m.b.h. Metzingen (DE) EUR 25.000 100% Aeffe Spagna S.l.u. Barcelona (E) EUR 320.000 100% Aeffe Netherlands B.V. Rotterdam (NL) EUR 25.000 100% Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 100% Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 100% Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100% Moschino Asia Pacific Ltd. Hong Kong (HK) HKD 500.000 100% Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 379.976 100% (i) Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i) Moschino Shanghai Ltd Shanghai (CN) CNY 159.044.311 100% (ii)
Note (dettaglio partecipazioni indirette):
(i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
(ii) detenuta al 100% da Moschino Asia Pacific Ltd.;
Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:
a) riduzione della partecipazione in Moschino Kids S.r.l.;
b) ricapitalizzazione di Moschino Shanghai Ltd.;
c) ricapitalizzazione di Pollini Suisse S.a.g.l..
VALUTA ESTERA
Valuta funzionale e moneta di presentazione
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna enti del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la
valuta dell’area economica prevalente in cui l’entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta
funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.
Operazioni e saldi in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data
dell’operazione. Le attività e passivi monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore
alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e
passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair
value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.
Bilanci delle società estere
I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall’Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti
procedure:
(i) attività e passività, inclusi l’avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti
al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;
128
(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle
operazioni;
(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una
società estera, l’importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale socie estera viene rilevato
nel conto economico.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell’area
di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.
Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio 31 dicembre 2024 2024 31 dicembre 2023 2023 Dollaro di Hong Kong 8,0686 8,4454 8,6314 8,4650 Renminbi Cinese 7,5833 7,7875 7,8509 7,6600 Dollaro USA 1,0389 1,0824 1,1050 1,0813 Sterlina britannica 0,8292 0,8466 0,8691 0,8698 Won Sudcoreano 1.532,1500 1.475,4000 1.433,6600 1.412,8800 Franco Svizzero 0,9412 0,9526 0,9260 0,9718
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il
Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non
correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente
rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio,
sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario
con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli
schemi di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria sono coerenti
con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, tenuto anche conto di quanto di seguito
esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2024.
Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità
in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della
continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della
continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni
per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a
tali scelte.
A partire dall’esercizio 2023 e per tutto l’esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di razionalizzazione
societaria, organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti
tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal
punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno
generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli
strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino
con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta
Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità
del consumatore.
A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la società pari a oltre Euro
90 milioni), nel corso del 2024, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio
Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza pari a 87 milioni di euro
129
(dettagliata nelle note 23 “Altri ricavi e proventi” e 41 “Eventi ed operazioni significative non ricorrenti”), ha permesso al
Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che
possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, il Gruppo ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal
Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici.
Il Piano Industriale è frutto dell’analisi e di previsioni di ogni singolo Brand in portafoglio ed esamina, nel quadriennio, i
vari ambiti di sviluppo ed evoluzione ovvero offerta di prodotto, distribuzione, comunicazione&marketing,
collaborazioni&licenze, organizzazione.
A livello corporate è stata identificata una strategia di medio-lungo periodo attraverso l’analisi di aspetti precisi.
Precisamente:
Crescita significativa nel Canale Retail focalizzata sul posizionamento dei DOS del Gruppo puntando anche ad
aumentare lo scontrino medio di vendita
Riqualificazione della rete distributiva attraverso l'elevazione dei key account e l'ampliamento della presenza
Sviluppo di nuovi mercati rientrando in mercati precedentemente perduti
Focus su geopricing ed e-commerce
Prodotto, qualità ma anche creatività e innovazione sotto i riflettori
Accessorio come punto di partenza per veicolare nuovi messaggi e attrarre nuove fasce di clientela.
Tali aree, integrate con la macro-strategia di Gruppo, hanno portato alla fissazione di specifici target per ogni singolo
Brand.
Brand Moschino:
Innalzamento del percepito del Brand (anche grazie all’avvenuto cambio del direttore creativo ed alla
conseguente differente offerta di prodotti)
Miglioramento progressivo della distribuzione
Aumento della numerosità dei Franchisee ed espansione dei canali digitali
Aumento progressivo della presenza Retail in Asia
Brand Pollini:
Consolidamento delle performance nelle aree geografiche consolidate
Penetrazione in nuovi paesi con potenziale di sviluppo rispetto al posizionamento del Brand
Incremento progressivo dei Franchisee in Europa (Italia inclusa) e in selezionati paesi esteri
Apertura di pop-up e shopping shop
Brand Alberta Ferretti:
Crescita organica e consolidamento dei DOS, nuove aperture e ritocco del concept dei negozi in location chiave
Sviluppo del franchising in mercati ad alto potenziale
Riqualificazione della rete attraverso la collaborazione con partner chiave
Attivazione e rafforzamento della collaborazione con department store a livello mondiale
Attenzione sullo sfruttamento efficace dei vari canali online per un'esperienza omnicanale fluida e di successo.
Collaborazioni e Partnership.
Nello specifico il piano industriale prevede prevalentemente un rilancio strategico del brand Moschino incentrato
inizialmente sul cambio dell’offerta dei prodotti con conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato.
Questi risultati verranno raggiunti grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato in data
30 gennaio 2024.
Inoltre, sempre nell’ottica dell’innalzamento del brand Moschino, in generale per il canale wholesale in tutte le aree dove
il brand è presente, il piano prevede un progressivo miglioramento del canale distributivo ponendosi come obiettivo
l’incremento del giro d’affari attraverso nuovi modelli di vendita, costruendo forti relazioni con clienti selezionati. Per il
canale retail, il piano industriale prevede principalmente il mantenimento della presenza diretta in Cina, con il
consolidamento dei punti vendita più performanti, la chiusura dei punti vendita ubicati in città non più considerate
130
strategiche e ad alto potenziale ed un graduale opportunistico incremento della rete di vendita mediante l’apertura di
nuovi negozi a gestione diretta.
Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l’esercizio 2025 per il gruppo sarà ancora un esercizio
di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti soprattutto a
brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare.
Già a partire dal 2026, con un trend di consolidamento proiettato per il 2027 e per il 2028, è prevista un’inversione di
tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i brand del gruppo, in particolare di quella del Brand Moschino (sia
wholesale che retail).
A seguito della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano industriale
sono previste diverse azioni di efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in particolare per quanto
riguarda le prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e le prestazioni del personale. Queste azioni
permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle marginalità operative.
Gli amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione l’andamento e l’evoluzione dei mercati di
riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano industriale 2025-2028 su cui si fonda la valutazione della
capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, mantenendo al contempo un’attenzione
proattiva e costante all’efficientamento organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e all’individuazione di
iniziative che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1
gennaio 2024:
- Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (modifiche all’IFRS16);
- Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo
IAS 1);
- Accordi di finanziamento per le forniture (modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7).
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili o non adottati in via anticipata dal Gruppo:
- Impossibilità di cambio (modifiche allo IAS 21).
- Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo
IAS 1);
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo, dall’adozione di tali
emendamenti.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al
controllo dell’impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono
inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni d’imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo
pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso
in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la
rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli
ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I
costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi
incrementino i benefici economici futuri dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono
imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono
soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere
che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto
131
previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione
vengono riportati nei successivi paragrafi.
Marchi
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della
vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo. L’applicazione dell’IFRS 3
ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data
del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle
immobilizzazioni immateriali che, al momento dell’acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.
Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate
da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in
quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita
indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al
settore della moda e confrontabile con l’esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market
comparables).
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un
periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria % Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33% Marchi 3% I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione,
ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri
accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote
economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui,
indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene
corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla
residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese
direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato
al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei
terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come tale, sottoposto ad ammortamento.
Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50
anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
132
Categoria % Fabbricati industriali 2% Macchinari e Impianti 12,5% Impianti fotovoltaici 9% Attrezzature industriali e commerciali 25% Macchine elettroniche 20% Mobili e arredi 12% Autoveicoli 20% Autovetture 25%
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento della rete
dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque,
strumentali all’attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi
gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici
economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono
ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel
conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e
l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma,
la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione
ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease
term comporta l’utilizzo di assunzioni. Il Gruppo, infatti, per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza
di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni
di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o meno di significativi disincentivi
economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell’IFRS 16. In presenza di opzioni
esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell’IFRS 16. L’applicazione di quanto sopra, tenuto
conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio dell’opzione, ha
comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata
media di dieci anni, basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri casi se è solo il Gruppo a poter esercitare
l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull’evidenza storica e sul
fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un
tasso di interesse implicito, il Gruppo ha calcolato un tasso incrementale di indebitamento (Incremental Borrowing Rate-
IBR). Al fine di determinare l’IBR da utilizzare per l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, il Gruppo ha
identificato ogni Paese come un portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il
tasso di uno strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse
scadenze contrattuali. L’IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%, mentre l’IBR medio
ponderato al 31/12/24 ammonta al 2,37%.
Attività per diritto d’uso: il Gruppo rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di locazione (ci alla
data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attivi per diritto d’uso che rientrano nella definizione di
investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d’uso sono misurate al
costo, al netto dell’ammortamento accumulato, delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per
eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente
rilevato della passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o
prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non sia ragionevolmente
certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d’uso sono ammortizzate
linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato.
133
L’ammortamento delle attività per diritto d’uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS 16. Infine, le attività per
diritto d’uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36. La voce attività per diritti d’uso
comprende quindi anche i key money versati dal Gruppo, in quanto classificati, in base al principio IFRS16, come costi
diretti iniziali del leasing. I “diritti d’uso” di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di
triggering event (in capo alla singola CGU).
Il test d’impairment è svolto confrontando il valore contabile netto della CGU (inteso come Capitale Investito Netto Net
Invested Capital - nella CGU) con il valore recuperabile (inteso, come previsto dai paragrafi 18 e 74 del principio contabile
internazionale IAS 36, come il maggiore tra fair value dedotti i costi di vendita e value in use).
L’IFRS 13 riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività
ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla
data di valutazione. L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate
per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:
- input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l’entità
può accedere alla data di valutazione;
- input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente
per le attività o per le passività;
- input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
Per determinare il valore d’uso di un’attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle
imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale
del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Il Gruppo Aeffe per la stima del “fair value” attualizza i canoni di locazione futuri a valore di mercato mentre per il “value
in use” attualizza i flussi di cassa futuri attesi (Discounted Cash Flow DCF) generati dalla CGU.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, il Gruppo rileva la passività per leasing misurata come il
valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al
netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi
che si prevede il Gruppo dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo
di esercizio dell'opzione di acquisto, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità
di risoluzione del leasing, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili,
che non dipendono da un indice o tasso, ma che per il Gruppo dipendono principalmente dal volume delle vendite,
continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale
dei pagamenti futuri, il Gruppo utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto.
Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati.
Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
Short term lease e low value assets lease: il Gruppo si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS 16 per i contratti
di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni
di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni
del contratto.
Perdite di valore (
Impairment
) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l’esistenza di
perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare
che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e altre attività
non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un’attività
o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività viene adeguato al valore
recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso.
Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al
netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all’attività
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del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non
fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l’unità operativa minima
(cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
La cessione da parte di Aeffe S.p.A. della proprietà della classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza del suo
principale marchio (Moschino) è da ritenere un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate (marchi e altre attività immateriali) possano aver subito perdite
durevoli di valore.
Si precisa, inoltre, che, tenendo anche conto dell’incertezza del contesto di riferimento, la stima del valore d’uso e del
fair value sono stati affidati ad un esperto esterno indipendente.
Pertanto, si è proceduto innanzitutto a effettuare il test di impairment sulle due divisioni del Gruppo: “Pret-a-porter” e
“Pollini”. L’attività del Gruppo si suddivide, infatti, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono
l’offerta, in due segmenti: (i) Prêt-à-porter (CGU «Pret-a-porter»); e (ii) calzature e pelletteria (CGU «Pollini»). La divisione
«Prêt-à-porter», che si compone della realtà aziendale di Aeffe, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e
distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear; la
divisione «Pollini», opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria,
borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L’impairment test è stato condotto testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount, ovvero del Capitale
Investito Netto, di ciascuna CGU tramite il valore d’uso (value in use), determinato mediante l’attualizzazione dei flussi di
risultato di piano di ciascuna CGU, ovvero applicando la metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36: il metodo
finanziario del Discounted Cash Flow, nella formulazione asset side.
I flussi del periodo esplicito sono stati determinati partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun esercizio 2025 - 2028,
calcolando e sottraendo allo stesso le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommando i
componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, al fine
di individuare il “flusso finanziario della gestione operativa corrente”, interpretabile come un flusso monetario
“potenziale”; infatti, l’ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente
risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli
operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) variazioni di Capitale
Circolante Netto (CCN). Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione
sia i predetti delta CCN sia gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso c.d. CAPEX e le variazioni dei
fondi operativi. Per gli anni successivi al 2028, ovvero per gli esercizi successivi al periodo di pianificazione esplicita e,
quindi, per la stima del Terminal Value , prudenzialmente si è ritenuto di identificare i flussi di cassa prospetticamente
mediamente producibili dalle due divisioni «Pret-a-porter» e «Pollini» con la media (normalizzata per flussi non ripetibili
e straordinari) degli EBIT degli ultimi due esercizi di pianificazione esplicita (2027 – 2028), opportunamente considerati al
netto delle imposte figurative ad aliquota piena e proiettati in perpetuity. Per il periodo post 2028, è stato inoltre
considerato un tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2,00%), pari all’inflazione attesa media nei Paesi di operatività
del Gruppo, ponderata in base all’EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi.
I flussi sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale WACC di Gruppo, pari al 7,88%, determinato sulla base
dei seguenti parametri:
Free Risk Rate di un Paese maturo (Germania), ovvero tasso di rendimento dei Bund 10Y relativi ai dodici mesi
precedenti il 31/12/2024 (Fonte: investing.com).
Coefficiente di volatilità Beta costruito quale media del β unlevered a 2Y di un campione di società comparabili
levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables (Fonte: Bloomberg).
Equity Risk Premium, premio per il rischio ideale come individuato dalle best practice.
Country Risk Premium, determinato quale media del rischio dei Paesi di operatività del Gruppo, ponderata per
la percentuale di produzione dell'EBIT 2028 in detti Paesi (Fonte: Aswath Damodaran).
Coefficiente α, che considera tra l’altro i premi di small cap e di aleatorietà di execution del piano.
Costo del debito netto di Gruppo, determinato considerando il tasso medio actual (al 31/12/2024) delle linee di
credito del Gruppo.
135
Struttura finanziaria, determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del β (Fonte:
Bloomberg).
Per l’attualizzazione del Terminal Value è stato adottato un WACC pari al 9,11%, determinato considerando un premio α
aggiuntivo sul costo del capitale proprio.
Il valore d’uso delle due CGU, calcolato secondo la metodologia del DCF, è risultato superiore al valore contabile del
relativo Capitale Investito Netto.
Peraltro, il Gruppo ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli
effetti prodotti sul “valore d’uso” delle CGU da un aumento del tasso di attualizzazione WACC e un decremento del tasso
di crescita g.
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile delle due CGU inferiore
al relativo valore recuperabile.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente
attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, sulla base del
quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties applicata all’ammontare dei ricavi che
il marchio è in grado di generare in prospettiva, nel corso della propria vita utile. Quali tassi delle royalties sono stati
utilizzati quelli medi del settore (pari al 10%), da cui è stata dedotta la percentuale media di incidenza dei costi di
mantenimento di ciascun marchio sul fatturato (pari al 3,50% per Moschino, all’1,97% per Pollini e al 9,07% per Alberta
Ferretti). La percentuale di royalties presunta è stata altresì determinata al netto dell’effetto fiscale.
Nella fattispecie, considerata la storicità dei marchi oggetto di valutazione, si è ritenuto corretto utilizzare un orizzonte
temporale (vita utile) di durata del segno distintivo illimitato, che corrisponde comunque ad un algoritmo pari a circa
25/30 anni.
Le royalties attese sono state determinate sulla base dei fatturati riconducibili a ciascuno specifico marchio ed estrapolati
dal Budget 2025 e per gli esercizi 2026-2028 dai piani economici di sviluppo attesi, approvati dalla Capogruppo.
Per il periodo successivo a quello di pianificazione esplicita (post 2028), nella determinazione dei fatturati attesi e, quindi,
delle royalties presunte, è stato considerato un tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2%), pari all’inflazione attesa
media nei Paesi di operatività del Gruppo, ponderata in base all’EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi. In linea rispetto a
quanto operato per le due CGU del Gruppo, come tasso di attualizzazione è stato utilizzato il costo medio del capitale
(WACC) pari al 7,88% (9,40% quello al 31/12/2023) per il periodo di pianificazione esplicita e pari al 9,11% (10,08% quello
al 31/12/2023) per il periodo successivo.
Peraltro, il Gruppo ha condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti
prodotti sul “valore d’uso” dei marchi da un aumento del tasso di attualizzazione WACC. In particolare, è stata individuata
la percentuale di incremento del WACC che porterebbe ad un azzeramento dell’headroom riscontrato fra il valore d’uso
e il carrying amount (percentuale di incremento del WACC per ciascun marchio: +44,75% Moschino; +2,81% Pollini;
+2,82% Alberta Ferretti).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli marchi
inferiore al relativo valore recuperabile.
Infine, il Gruppo ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle attività
immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) sostanzialmente riconducibili ai key
money corrisposti per il subentro che hanno evidenziato indicatori di impairment ricollegabili all’incremento dei tassi.
In particolare per i negozi (Cash Generating Unit - CGU) il valore recuperabile, è stato determinato come maggiore tra fair
value e valore d’uso della relativa CGU, e confrontato con il valore netto contabile (“carrying amount”).
Il test è stato condotto innanzitutto individuando il valore recuperabile dei negozi (per i quali il Gruppo risulta aver iscritto
un key money) nell’accezione di fair value. In particolare, il fair value è stato calcolato basandosi sui dati empirici correnti
del mercato immobiliare, quale differenza tra:
- il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori di mercato (Fonti: Main Streets across the
World - Cushman & Wakefield; Osservatorio del Mercato Immobiliare Agenzia delle Entrate) dei canoni di
locazione applicabili per immobili siti nelle medesime città e vie dei negozi oggetto di stima e la dimensione (mq)
specifica dei negozi oggetto di test;
- il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori contrattuali.
136
Anche in questo caso il tasso di attualizzazione è il WACC di Gruppo, rettificato per considerare gli specifici rischi Paese e
inflazione dello Stato di ubicazione del negozio. La vita utile dell’asset è stata assunta pari alla durata del contratto di
locazione. Il fair value così determinato è stato confrontato con il net book value dei key money e degli allestimenti di
ciascun negozio. Nel caso in cui tale confronto abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il Principio
Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d’uso, si è proceduto a
determinare anche il valore d’uso dei negozi mediante la precedentemente esposta metodologia finanziaria del DCF.
Per la stima del valore d’uso dei negozi (CGU) sono stati considerati i flussi di cassa operativi desunti dai dati economici
actual al 31/12/2024, nonché di quelli prospettici 2025 2028, come approvati dalla Capogruppo. Per gli esercizi
successivi al 2028 e sino alla data di scadenza del contratto di affitto, i flussi di cassa sono stati stimati analiticamente,
esercizio per esercizio, sulla base dell’ultimo EBIT disponibile accresciuto per un tasso di crescita g - pari all’inflazione
attesa 2029 in Italia o in Francia, in base alla locazione geografica del negozio - nettizzato considerando le imposte ad
aliquota piena. Per l’attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato il medesimo tasso WACC determinato per le due
CGU «Pret-a-porter» e «Pollini», modificato solamente per considerare il solo rischio Paese Italia o Francia, e non la media
ponderata dei Paesi di operatività di tutto il Gruppo.
Dall’analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di valore.
Sono state condotte le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul
“fair value” o sul “valore d’uso” dei negozi a seguito di: un’ipotetica riduzione del prezzo di affitto al metro quadro o di
un ipotetico incremento del tasso di attualizzazione WACC.
Le analisi sulla variabilità dei risultati delle stime operate in merito ai negozi al mutare dei principali input valutativi assunti,
hanno ipotizzato alternativamente: per le valutazioni al fair value, la potenziale variazione in diminuzione delle quotazioni
di mercato al metro quadro e, per le valutazioni al value in use, la percentuale di incremento del tasso di attualizzazione
WACC, che portano rispettivamente all’azzeramento dei margini riscontrati nel test di impairment.
È stata dapprima svolta un’analisi di sensitività sulle quotazioni di mercato al metro quadro degli affitti di ciascun negozio
al fine di identificare la diminuzione delle stesse che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di ciascun negozio ad
essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all’azzeramento dell’headroom riscontrato). Tale diminuzione
risulta ricompresa fra il 33% e l’82%.
Nel caso in cui il confronto tra fair value e net book value abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il
Principio Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d’uso, si è
proceduto a determinare anche il valore d’uso dei negozi.
Sul valore d’uso di questi negozi è stata svolta un’analisi di sensitività sui tassi di sconto (WACC), al fine di identificare la
maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero
all’azzeramento dell’headroom riscontrato). L’incremento dei WACC risulta ricompreso tra il 20,23% e il 39,81%.
Nella definizione del valore recuperabile di tutti gli assets assoggettati a impairment test, sono stati tenuti in
considerazione gli impatti finanziari stimati dal management per il raggiungimento dei propri obiettivi Environmental,
Social, and corporate Governance (ESG). Infatti, Il Gruppo AEFFE anche nel 2024 ha proseguito il percorso avviato in
precedenza in merito all’approfondimento della mappatura dei rischi ESG, anche con il supporto di professionisti esterni,
a partire dall’analisi di materialità, che porterà ad una progressiva integrazione dei fattori di sostenibilità all’interno del
proprio modello di gestione dei rischi aziendali. La società ha identificato i propri obiettivi di sostenibilità e definito un
piano prospettico di attuazione per il loro raggiungimento. Lo stesso è stato formalizzato in termini di impatti economici
in maniera puntuale per l’anno 2025, recepito nel budget aziendale. Aeffe ha altresì stimato, sulla base del budget 2025,
gli impatti economici in arco piano, inserendoli nel proprio Piano economico industriale, considerato ai fini
dell’impairment test.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo
incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la
contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita di valore
non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile
dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe
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determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per
riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il
metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione
viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate
con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi
successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Attività destinate alla dismissione (
held for sale
)
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di
vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile
per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d’uso e consuetudine, per la
vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L’attività classificata come
posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi
di vendita come disposto dall’IFRS 5.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che
riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine
di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una
componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e
risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in
applicazione del principio della competenza economica. Viene effettua un’analisi specifica sia delle posizioni in
contenzioso sia delle posizioni che presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi al fine della determinazione del
fondo svalutazione crediti. Inoltre, si effettua anche la valutazione dei crediti residuali considerando la perdita attesa
(Expected Loss) che viene calcolata sull’intera vita del credito commerciale. La valutazione del complessivo valore
realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette
pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso. Si provvede ad effettuare lo
stanziamento a fondo svalutazione crediti coerentemente con la situazione dei propri crediti, considerando che in parte
tali crediti sono coperti da assicurazione.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore
netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto dei costi stimati di
completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne,
nonc tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con
esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono valorizzate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibililiquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta
liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei
mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei
quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti
sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un’obbligazione legale o implicita che determini l’impiego di
risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima
attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi
138
finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti
di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a
benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel
periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo
della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS,
sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente
attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per
l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l’eventuale differenza
tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire
l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene
scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni
acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società
rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato
per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei
beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
Strumenti finanziari derivati
Le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari derivati sono esposte nel paragrafo Strumenti finanziari derivati
(Nota 10). Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per la copertura dei rischi legati all’esposizione in valuta
derivanti dalla propria attività operativa, senza alcuna finalità speculativa o di trading. La contabilizzazione delle
operazioni su derivati, essendo queste riferibili ad un rischio legato alla variabilità dei cash flow attesi (forecast
transaction), avviene secondo le regole del cash flow hedge. Le regole dell’hedge accounting prevedono la rilevazione
nello stato patrimoniale dei derivati al loro fair value;
la registrazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della tipologia di copertura alla data di valutazione:
                    
imputate direttamente alla apposita riserva di patrimonio netto, eccetto per la quota di variazione relativa alla parte
inefficace della copertura che viene imputata a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari; le differenze di fair
value già rilevate direttamente nella apposita riserva di patrimonio netto sono interamente imputate a conto economico,
a rettifica dei margini operativi, al momento della rilevazione delle attività/passività relative alle poste coperte;
 di fair
value sono interamente imputate a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari. In aggiunta, si provvede a rettificare
il valore della posta coperta (attività/passività) per la variazione di valore imputabile al rischio coperto, utilizzando come
contropartita la voce proventi e oneri finanziari.
139
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at
point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale
(spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico.
Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm
applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo
del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una percentuale
prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento
dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto,
marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con
diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio consolidato in quanto elise.
Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto
della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della
corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da
spesare a conto economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura, pertanto, tra le altre attività
correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati
sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente,
finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi
derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell’interesse
effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito
dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora
ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando le aliquote
fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione
del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei
successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto
dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
140
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli
esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a
fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d’imposta previste
per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle
aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell’esercizio in
cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o
la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio
consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e
patrimoniale del Gruppo.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell’ambito dei
benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso d’inflazione previsto è pari al 2,00%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 2,93%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,00%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., dell’8% per le SociePollini Retail S.r.l.
e del 5% per la Società Pollini S.p.A..
Fondo indenni suppletiva di clientela
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,18%.
ALTRE INFORMAZIONI
Informativa per settore
All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti
e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore
geografico). In particolare, all’interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:
(i) divisione prêt-à-porter;
(ii) divisione calzature e pelletteria.
In ottemperanza a quanto disposto dall’IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai
“Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore”.
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
Rischio di liquidità e di mercato
141
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello
di tesoreria centralizzata. sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate
dall’Amministratore Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i)
Rischio di liquidità:
Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura
del passivo in equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere unelevata solidità
patrimoniale.
Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.
Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio
lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini e da Moschino.
(ii)
Rischio di cambio:
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando
attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all’andamento dei
tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l’apertura di
finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.
(iii)
Rischio di tasso:
Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti
finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il
Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso EURIBOR a 3/6
mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In
generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2024 un’ipotetica
variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un
maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 801
migliaia su base annua (Euro 630 migliaia al 31 dicembre 2023).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati
interest rate swap che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2024 non
sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv)
Rischio di prezzo
Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione
dei prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che
richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre,
il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo delle posizioni in sofferenza non sia
significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata
facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei
dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene
supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione
completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei
dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell’Ufficio Clienti.
142
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di
attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di
solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta
all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall’Ufficio
Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene
attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti
di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:
a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla
conferma dell’ordine;
b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito da anticipo, vengono
specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 25.010 migliaia al 31 dicembre 2024, rappresenta il
61% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in diminuzione rispetto al 73% dell’esercizio precedente.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso
di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei
crediti di seguito indicati: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Crediti commerciali 40.680 56.122 (15.442) (27,5%) Altri crediti correnti 26.090 26.200 (110) (0,4%) Altre attività 106 94 12 12,8% Totale 66.876 82.416 (15.540) (18,9%) Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le “Altre attività”, alla nota 8 per i “Crediti
commerciali” e alla nota 12 per gli “Altri crediti correnti”.
Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2024, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 15.670 migliaia di Euro (15.334 migliaia
di Euro nel 2023). La composizione per scadenza è la seguente: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Fino a 30 giorni 4.751 5.419 (668) (12,3%) 31 - 60 giorni 3.478 2.902 576 19,8% 61 - 90 giorni 1.242 2.091 (849) (40,6%) Superiore a 90 giorni 6.199 4.922 1.277 25,9% Totale 15.670 15.334 336 2,2%
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tali crediti scaduti.
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce
alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad
alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione
del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando
è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
143
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano
rimborsabili a vista e formano parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una
società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi,
dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa,
di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto;
secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato
esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché essa è,
tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa
positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la
modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.
144
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale Saldo al 31.12.22 64.508 1.513 66.021 Incrementi - 1.203 1.203 - incrementi per acquisti - 1.203 1.203 - incrementi per aggregazioni aziendali - - - Decrementi - (13) (13) Diff. di traduzione / Altre variazioni - (15) (15) Ammortamenti del periodo (3.494) (790) (4.284) Saldo al 31.12.23 61.014 1.898 62.912 Incrementi - 1.154 1.154 - incrementi per acquisti - 1.154 1.154 - incrementi per aggregazioni aziendali - - - Decrementi (10.751) - (10.751) Diff. di traduzione / Altre variazioni - 4 4 Ammortamenti del periodo (3.335) (866) (4.201) Saldo al 31.12.24 46.928 2.190 49.118
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti principali variazioni:
incrementi, pari a Euro 1.154 migliaia, principalmente relativi a software;
decrementi pari a Euro 10.751 migliaia relativi alla cessione della classe merceologica 3 del marchio “Moschino”;
incrementi per altre variazioni pari a Euro 4 migliaia;
ammortamenti dell’esercizio pari a Euro 4.201 migliaia.
Marchi
La voce, relativa ai marchi di proprietà del Gruppo, è così suddivisa:
(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre espressa in anni 2024 2023 Alberta Ferretti 18 2.268 2.394 Moschino 20 21.613 34.132 Pollini 16 23.047 24.488 Totale 46.928 61.014
Altre
La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d’uso software.
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
145
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di terzi
Impianti e macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre immobilizzazioni
materiali
Totale
(Valori in migliaia di Euro) Saldo al 31.12.22 17.123 25.340 11.209 3.564 318 3.697 61.251 Incrementi - - 3.579 411 61 958 5.009 Decrementi - (7) (191) (8) - (43) (249) Diff. di traduzione / Altre - - (177) - (7) 116 (68) variazioni Ammortamenti del periodo - (758) (2.691) (812) (121) (1.124) (5.506) Saldo al 31.12.23 17.123 24.575 11.729 3.155 251 3.604 60.437 Incrementi - - 1.570 157 21 329 2.077 Decrementi - - (17) - - (17) (34) Diff. di traduzione / Altre - - 123 - - 8 131 variazioni Ammortamenti del periodo - (757) (2.740) (736) (112) (902) (5.247) Saldo al 31.12.24 17.123 23.818 10.665 2.576 160 3.022 57.364
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
incrementi per nuovi investimenti per Euro 2.077 migliaia. Essi si riferiscono principalmente a opere su beni di
terzi, all’acquisto di impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche;
decrementi al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 34 migliaia;
incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 131 migliaia;
ammortamenti per Euro 5.247 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote
di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali
all’interno dei criteri di valutazione).
3. Attività per diritti d’uso
La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d’uso per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024:
(Valori in migliaia di Euro) Fabbricati Auto Altro Totale Saldo al 31.12.22 108.580 1.153 834 110.567 Incrementi 11.414 1.039 803 13.256 Decrementi (384) - - (384) Svalutazioni (203) - - (203) Diff. di traduzione / Altre variazioni 85 - - 85 Ammortamenti del periodo (19.904) (610) (581) (21.095) Saldo al 31.12.23 99.588 1.582 1.056 102.226 Incrementi 8.530 596 1.140 10.266 Decrementi (5.307) - - (5.307) Riclassifiche in attività disponibili per la vendita (8.859) - - (8.859) Diff. di traduzione / Altre variazioni 1.052 - - 1.052 Ammortamenti del periodo (20.469) (679) (651) (21.799) Saldo al 31.12.24 74.535 1.499 1.545 77.579
146
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in misura
residuale relativi a contratti di affitto di uffici e altri spazi. Gli incrementi sono legati a nuovi contratti d’affitto relativi
all’apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti, principalmente nel mercato
italiano, europeo e cinese. La riclassifica di attività immateriali attribuibili ai singoli punti vendita all'interno delle attività
d'uso, in sede di "transition" al 01/01/2019 è stata pari a 23,6 milioni di euro. Al 31 dicembre 2024 tale valore ammonta
a 1,3 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha ceduto le attività di una boutique sita a Milano ed ha riclassificato nelle attività
disponibili per la vendita le attività di una boutique sita a Roma, negozi che non rientravano più nel percorso strategico
del Gruppo.
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel
paragrafo “Perdite di valore (impairment) delle attività. In particolare, per le Cash Generating Unit (CGU) il valore
recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato
confrontato con il valore netto contabile (“carrying amount”) e dall’analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di
valore.
4. Investimenti (Partecipazioni)
La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.
5. Altre attività
La voce include crediti a lungo termine di natura non finanziaria.
6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 2024 2023 Beni materiali 5 4 (17) (17) Attività immateriali 51 3 (144) (144) Accantonamenti 3.901 2.974 - - Oneri deducibili in esercizi futuri 19 280 - - Proventi tassabili in esercizi futuri - - (16.441) (69) Perdite fiscali portate a nuovo 7.868 8.484 - - Altre 3.008 3.367 (4) (9) Imposte da passaggio IAS 4.047 1.879 (10.993) (11.289) Totale 18.899 16.991 (27.599) (11.528)
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
147
(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di Rilevate a conto Altro Saldo finale traduzione economico Beni materiali (13) 1 - - (12) Attività immateriali (141) - 48 - (93) Accantonamenti 2.974 13 914 - 3.901 Oneri deducibili in esercizi futuri 280 1 (165) (97) 19 Proventi tassabili in esercizi futuri (69) - (16.372) - (16.441) Perdite fiscali portate a nuovo 8.484 18 70 (704) 7.868 Altre 3.358 - (354) - 3.004 Imposte da passaggio IAS (9.410) 27 2.521 (84) (6.946) Totale 5.463 60 (13.338) (885) (8.700)
La variazione in diminuzione pari a Euro 885 migliaia della colonna “Altro” si riferisce sostanzialmente alla parziale
compensazione del debito per IRES dell’esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell’adesione delle società
controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando la ragionevole certezza della
recuperabilità sulla base del Piano Industriale 2025-2028 approvato in data 23 gennaio 2025.
ATTIVITA’ CORRENTI
7. Rimanenze
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Materie prime, sussidiarie e di consumo 7.482 8.870 (1.388) (15,6%) Prodotti in corso di lavorazione 4.671 5.373 (702) (13,1%) Prodotti finiti e merci 77.080 98.007 (20.927) (21,4%) Totale 89.233 112.250 (23.017) (20,5%)
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle
collezioni primavera/estate 2025, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2024,
primavera/estate 2025 e il campionario dell’autunno/inverno 2025.
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre 31 dicembre variazioni 2023 2024 Fondo svalutazione magazzino (11.273) (18.099) 43 (29.329) Totale (11.273) (18.099) 43 (29.329)
Il valore delle rimanenze è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro 29.329 migliaia. La variazione del fondo
è in parte determinata da svalutazioni straordinarie effettuate dalla controllata cinese e americana.
Il fondo obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per anno e stagione
delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza passata delle vendite attraverso canali
alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
148
8. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Crediti verso clienti 43.411 59.411 (16.000) (26,9%) Fondo svalutazione crediti (2.731) (3.289) 558 (17,0%) Totale 40.680 56.122 (15.442) (27,5%)
Al 31 dicembre 2024 i crediti commerciali sono pari a Euro 43.411 migliaia, con un decremento del 26,9% rispetto al loro
valore al 31 dicembre 2023. Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in
generale, sulla base dell’andamento storico.
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / 31 dicembre Altre variazioni 2023 2024 Fondo svalutazione crediti (3.289) (1.612) 2.170 (2.731) Totale (3.289) (1.612) 2.170 (2.731)
9. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % IVA 4.510 5.224 (714) (13,7%) IRES 1.262 3.183 (1.921) (60,4%) IRAP 405 795 (390) (49,1%) Erario c/ritenute 17 24 (7) (29,2%) Altri crediti tributari 2.654 2.940 (286) (9,7%) Totale 8.848 12.166 (3.318) (27,3%)
Al 31 dicembre 2024 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 8.809 migliaia.
La variazione principale rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuta al decremento del credito IVA e del credito IRES.
10. Attività e Passività per derivati
Il Gruppo AEFFE, caratterizzato da una importante presenza nei mercati internazionali, è esposto al rischio di cambio
principalmente per gli acquisti della controllata Pollini in dollari americani (USD). Il Gruppo sottoscrive dei contratti
derivati di acquisto di valuta (USD) a termine (Forward) con primari istituti di credito a copertura del suddetto rischio.
Tali contratti sono posti in essere a copertura di una determinata percentuale di volumi di acquisti in USD attesi. Alla data
di chiusura del bilancio, l'ammontare nozionale dei contratti a termine di valuta stipulati è pari a USD 7.400 migliaia (USD
5.100 migliaia al 31/12/2023). Tutti i contratti aperti al 31/12/2024 scadranno nel corso dell'anno 2025.
Di seguito si riepiloga la composizione degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre
2023 con indicazione dei rispettivi valori contabili, correnti e non correnti, riferiti al fair value e al fair value della riserva
di cash flow hedge, quest'ultima esposta al netto del relativo effetto fiscale differito:
149
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Hedging Hedging Attività Passività Attività Passività Reserve Reserve Contratti forward per rischio cambio cash flow - - - - - - hedge TOTALE NON CORRENTE - - - - - - Contratti forward per rischio cambio cash flow 503 - 363 63 - 46 hedge TOTALE CORRENTE 503 - 363 63 - 46
La riserva di cash flow hedge relativa ai contratti forward a copertura del rischio di cambio sulle valute è positiva per Euro
503 migliaia al netto del relativo effetto fiscale (Euro -140 migliaia).
Il trasferimento nel conto economico 2024 dell'effetto delle operazioni di copertura sul rischio di cambio è stato pari a
Euro 74 migliaia portati a decremento dei costi.
11. Disponibili liquide
La voce comprende: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Depositi bancari e postali 20.314 14.140 6.174 43,7% Assegni 16 21 (5) (23,8%) Denaro e valori in cassa 489 465 24 5,2% Totale 20.819 14.626 6.193 42,3%
La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli
Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il
valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L’incremento delle disponibilità liquide registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 rispetto all’esercizio
precedente è di Euro 6.193 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
12. Altri crediti
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Crediti per costi anticipati 19.104 20.443 (1.339) (6,5%) Acconti per royalties e provvigioni 70 14 56 400,0% Acconti da fornitori 176 584 (408) (69,9%) Ratei e risconti attivi 2.534 1.917 617 32,2% Altri 4.206 3.242 964 29,7% Totale 26.090 26.200 (110) (0,4%)
Gli altri crediti a breve termine diminuiscono di Euro 110 migliaia principalmente per il decremento dei crediti per costi
anticipati.
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I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del
campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2025 e autunno/inverno 2025 per le quali non sono ancora stati
realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
13. Attività disponibili per la vendita
La voce si è movimentata nel corso del periodo come segue:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Attività disponibili per la vendita 4.349 - 4.349 n.a. Passività disponibili per la vendita - - - n.a. Totale 4.349 - 4.349 n.a.
Le attività disponili per la vendita si riferiscono al key money di una boutique sita a Roma.
14. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2024, mentre le relative
variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni 2024 2023 Capitale sociale 24.606 24.606 - Riserva sovrapprezzo azioni 10.683 62.264 (51.581) Riserva da cash flow hedge 363 46 317 Altre riserve 13.475 13.475 - Riserva Fair Value 7.901 7.901 - Riserva IAS 7.607 7.607 - Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti (1.338) (1.339) 1 Riserva da conversione (1.224) (347) (877) Utili/(Perdite) esercizi precedenti 16.393 (2.974) 19.367 Risultato d'esercizio di Gruppo 19.328 (32.144) 51.472 Patrimonio netto di terzi 352 145 207 Totale 98.146 79.240 18.906
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro
26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo possiede
8.937.519 azioni proprie che corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Nel corso
dell’esercizio 2023 non sono state acquistate azioni proprie dalla Capogruppo.
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 51.581 migliaia è relativa alla copertura della perdita d’esercizio
2023 della Capogruppo.
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Riserva da cash flow hedge
Per la variazione della riserva da cash flow hedge pari a Euro 317 migliaia si rimanda alla nota 10 delle attività e passività
per derivati.
Altre riserve
Nel corso dell’esercizio tale voce non si è movimentata.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare
a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore
emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella
riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dall’IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è
stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo
retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 1 migliaia.
Riserva da conversione
La variazione pari a Euro 877 migliaia relativa a tale riserva è dovuta principalmente agli effetti derivanti dalla conversione
dei bilanci delle società in valuta diversa dall’Euro.
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva principalmente per effetto del differenziale
tra il risultato consolidato e il risultato della capogruppo dell’anno 2023.
Patrimonio netto di terzi
La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla nuova società Moschino Kids.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
15. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
152
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / 31 dicembre Altre variazioni 2023 2024 Trattamento di quiescenza 1.876 413 (451) 1.838 Fondo per resi attesi - 2.260 - 2.260 Altri 304 3.200 (250) 3.254 Totale 2.180 5.873 (701) 7.352
L’accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in
relazione all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale
stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L’importo della voce è
calcolato sulla base del valore attuale dell’esborso necessario per estinguere l’obbligazione.
Il valore del fondo per resi attesi è stato stimato a fronte dei resi attesi stimati che si manifesteranno nell’ambito degli
accordi commerciali stipulati con i clienti.
Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti organizzativi.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno
origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
16. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come
programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi
maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di
determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile
evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al momento della cessazione del
rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine
rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a
contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo sono illustrate nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / 31 dicembre Altre variazioni 2023 2024 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 3.206 92 (319) 2.979 Totale 3.206 92 (319) 2.979
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e la perdita attuariale.
17. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Debiti verso banche 55.162 78.608 (23.446) (29,8%) Debiti per leasing 67.484 83.188 (15.704) (18,9%) Totale 122.646 161.796 (39.150) (24,2%)
153
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di
credito. Si tratta di operazioni di mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e
non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.
Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile sito in Gatteo sede della controllata Pollina S.p.A. di Euro
11.420 migliaia.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative
pledge.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16, di seguito la tabella con la movimentazione e la ripartizione
temporale del debito: (Valori in migliaia di Euro) Debiti per Entro 1 anno Da 2 a 5 anni oltre 5 anni leasing Saldo al 31.12.23 100.979 17.791 52.191 30.997 Incrementi 10.373 Decrementi (3.879) Riclassifiche in attività disponibili per la vendita (4.546) Lease repayment (21.827) Interessi 2.417 Diff. di traduzione / Altre variazioni 1.142 Saldo al 31.12.24 84.659 17.175 45.505 21.979
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2024 inclusivo della quota a
breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo Finanziamenti bancari 77.376 22.214 55.162 Totale 77.376 22.214 55.162
Si precisa che l’importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta a Euro 8.264 migliaia.
18. Passività non finanziarie
La voce ammonta a Euro 1.091 migliaia al 31 dicembre 2024 e comprende principalmente il risconto pluriennale derivante
dal contributo riconosciuto dal landlord della nuova boutique di via Spiga a Milano.
PASSIVITA’ CORRENTI
19. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2023: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Debiti commerciali 63.781 78.735 (14.954) (19,0%) Totale 63.781 78.735 (14.954) (19,0%)
154
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
20. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Debiti per Irap 2.020 36 1.984 5.511,1% Debiti per Ires 9 294 (285) (96,9%) Debiti verso Erario per ritenute 2.744 2.384 360 15,1% Debiti verso Erario per IVA 560 495 65 13,1% Altri 50 24 26 108,3% Totale 5.383 3.233 2.150 66,5%
Al 31 dicembre 2024 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 5.383 migliaia. La
variazione principale si riferisce all’incremento del debito per Irap.
21. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Debiti verso banche 33.396 88.512 (55.116) (62,3%) Debiti per leasing 17.175 17.791 (616) (3,5%) Totale 50.571 106.303 (55.732) (52,4%)
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine
e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l’utilizzo di linee
di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
22. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31
dicembre 2023: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 Variaz. % Debiti verso Istituti previdenziali 3.738 3.665 73 2,0% Debiti verso dipendenti 4.522 4.543 (21) (0,5%) Debiti verso clienti 1.190 2.559 (1.369) (53,5%) Ratei e risconti passivi 1.452 2.132 (680) (31,9%) Altri 3.179 3.612 (433) (12,0%) Totale 14.081 16.511 (2.430) (14,7%)
Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 14.081 migliaia al 31 dicembre 2024 e decrementano sostanzialmente
per i debiti verso clienti e per i ratei e risconti passivi.
155
INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA’ E PASSIVITA’
Ai fini dell’applicazione dell’IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base
dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata
presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono
periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare
a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.
La divisione prêt-à-porter, che si compone principalmente della realtà aziendale di Aeffe, opera prevalentemente nella
creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie,
beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la
realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo Serafini”,
“Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino”) sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al
Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail
sia attraverso il canale wholesale.
Inoltre Aeffe realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie,
underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi
di proprietà del Gruppo, quali “Moschino”, sia con marchi in licenza da soggetti terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per
la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di
licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea Love, ai profumi e agli occhiali delle linee Moschino.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate,
opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori
coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L’attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura
direttamente l’ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la
distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio “Pollini”, quali i contratti di licenza per la realizzazione di
ombrelli, foulard e cravatte.
Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2024 e 2023 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature
e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature e Elisioni tra le Totale consolidato porter pelletteria divisioni 2024 Ricavi di settore 166.085 106.214 (21.500) 250.799 Ricavi infradivisione (9.274) (12.226) 21.500 - Ricavi da clienti terzi 156.811 93.988 - 250.799 Margine operativo lordo (EBITDA) 77.698 7.024 - 84.722 Ammortamenti (25.935) (5.312) - (31.247) Altre voci non monetarie: Svalutazioni (4.525) (455) - (4.980) Margine operativo (EBIT) 47.238 1.257 - 48.495 Proventi finanziari 625 223 - 848 Oneri finanziari (9.836) (2.529) - (12.365) Risultato ante imposte 38.027 (1.049) - 36.978 Imposte (17.310) (205) - (17.515) Risultato netto 20.717 (1.254) - 19.463
156
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature e Elisioni tra le Totale consolidato porter pelletteria divisioni 2023 Ricavi di settore 212.377 142.131 (35.886) 318.622 Ricavi infradivisione (13.515) (22.371) 35.886 - Ricavi da clienti terzi 198.862 119.760 - 318.622 Margine operativo lordo (EBITDA) (12.390) 18.173 - 5.783 Ammortamenti (24.909) (5.976) - (30.885) Altre voci non monetarie: Svalutazioni (1.711) (306) - (2.017) Margine operativo (EBIT) (39.010) 11.891 - (27.119) Proventi finanziari 94 248 - 342 Oneri finanziari (9.046) (2.077) - (11.123) Risultato ante imposte (47.962) 10.062 - (37.900) Imposte 8.832 (2.922) - 5.910 Risultato netto (39.130) 7.140 - (31.990)
Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 relativi alle
divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature e Elisioni tra le Totale porter pelletteria divisioni consolidato 31 dicembre 2024 ATTIVITA' DI SETTORE 264.614 121.504 (20.236) 365.882 di cui attività non correnti (*) Attività immateriali 25.985 23.133 - 49.118 Attività materiali 50.853 6.511 - 57.364 Attività per diritti d'uso 67.458 10.121 - 77.579 Altre attività non correnti 128 19 - 147 ALTRE ATTIVITA' 23.877 3.870 - 27.747 TOTALE ATTIVITA' 288.491 125.374 (20.236) 393.629 PASSIVITA' DI SETTORE 215.035 67.702 (20.236) 262.501 ALTRE PASSIVITA' 27.821 5.161 - 32.982 TOTALE PASSIVITA' 242.856 72.863 (20.236) 295.483 (*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
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(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature e Elisioni tra le Totale porter pelletteria divisioni consolidato 31 dicembre 2023 ATTIVITA' DI SETTORE 318.635 146.268 (29.932) 434.971 di cui attività non correnti (*) Attività immateriali 38.362 24.550 - 62.912 Attività materiali 53.199 7.238 - 60.437 Attività per diritti d'uso 92.467 9.759 - 102.226 Altre attività non correnti 116 19 - 135 ALTRE ATTIVITA' 25.884 3.273 - 29.157 TOTALE ATTIVITA' 344.519 149.541 (29.932) 464.128 PASSIVITA' DI SETTORE 324.358 75.702 (29.932) 370.128 ALTRE PASSIVITA' 9.363 5.397 - 14.760 TOTALE PASSIVITA' 333.721 81.099 (29.932) 384.888 (*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
Informativa per area geografica
La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 suddivisi per area geografica:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 % 2023 % Variaz. % Italia 106.422 42,4% 133.964 42,0% (27.542) (20,6%) Europa (Italia esclusa) 76.548 30,5% 98.644 31,0% (22.096) (22,4%) Asia e Resto del mondo 52.418 20,9% 66.679 20,9% (14.261) (21,4%) America 15.411 6,2% 19.335 6,1% (3.924) (20,3%) Totale 250.799 100,0% 318.622 100,0% (67.823) (21,3%)
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COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
23. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at
point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale
(spedizione dei beni al cliente), sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico.
Relativamente allesportazioni di beni, il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm
applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo
del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle royalties, convenute, in base ad una percentuale
prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento
dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto,
marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con
diritto di reso. Trattandosi di operazioni infragruppo non vi è impatto sul bilancio consolidato in quanto vengono elise.
Relativamente al riconoscimento delle royalties, queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto
della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature e Elisioni tra le Totale porter pelletteria divisioni Consolidato Esercizio 2024 Area Geografica 166.085 106.214 (21.500) 250.799 Italia 70.372 53.857 (17.807) 106.422 Europa (Italia esclusa) 37.691 41.246 (2.389) 76.548 Asia e Resto del mondo 44.422 8.437 (441) 52.418 America 13.600 2.674 (863) 15.411 Marchio 166.085 106.214 (21.500) 250.799 Alberta Ferretti 18.103 868 (889) 18.082 Philosophy 14.690 320 (307) 14.703 Moschino 132.273 74.134 (20.116) 186.291 Pollini 114 30.892 (188) 30.818 Altri 905 - - 905 Contratti con le controparti 166.085 106.214 (21.500) 250.799 Wholesale 90.308 84.668 (14.821) 160.155 Retail 61.807 21.372 (496) 82.683 Royalties 13.970 174 (6.183) 7.961 Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 166.085 106.214 (21.500) 250.799 POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici 152.115 106.040 (15.317) 242.838 significativi connessi alla propietà del bene) POINT IN TIME (Maturazione Royalties sul fatturato della 13.970 174 (6.183) 7.961 Licenziataria)
Nell’esercizio 2024 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 250.799 migliaia rispetto a Euro 318.622 migliaia
dell’esercizio 2023, con un decremento del 21,3% (-21,2% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 166.085 migliaia, registrando un decremento del 21,8% a cambi
correnti rispetto al 2023 (-21,7% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno segnato un calo
159
del 25,3%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle elisioni tra le due divisioni e sono ammontati a Euro
106.214 migliaia.
24. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Altri ricavi 108.428 10.739 97.689 909,8% Totale 108.428 10.739 97.689 909,8%
La voce Altri ricavi, nel 2024, include la plusvalenza di Euro 87.249 migliaia realizzata a seguito della cessione da parte di
Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3
della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.
25. Materie prime e di consumo
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 89.380 128.346 (38.966) (30,4%) Totale 89.380 128.346 (38.966) (30,4%)
La voce Materie prime e di consumo diminuisce di Euro 38.966 migliaia.
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori,
acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
26. Costi per servizi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Lavorazioni esterne 18.595 25.566 (6.971) (27,3%) Consulenze 21.336 28.817 (7.481) (26,0%) Pubblicità e promozione 10.449 13.891 (3.442) (24,8%) Premi e provvigioni 9.668 11.868 (2.200) (18,5%) Trasporti 8.297 10.521 (2.224) (21,1%) Utenze 2.179 2.372 (193) (8,1%) Compensi amministratori e collegio sindacale 2.211 3.084 (873) (28,3%) Assicurazioni 815 780 35 4,5% Commissioni bancarie 634 742 (108) (14,6%) Spese di viaggio 1.372 1.804 (432) (23,9%) Altri servizi 10.105 10.921 (816) (7,5%) Totale 85.661 110.366 (24.705) (22,4%)
I costi per servizi diminuiscono complessivamente del 22,4% rispetto al periodo precedente passando da Euro 110.366
migliaia dell’esercizio 2023 a Euro 85.661 migliaia dell’esercizio 2024.
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27. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Affitti passivi 4.198 4.410 (212) (4,8%) Royalties su licenze, brevetti e marchi 153 606 (453) (74,8%) Noleggi ed altri 891 1.016 (125) (12,3%) Totale 5.242 6.032 (790) (13,1%)
La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 790 migliaia passando da Euro 6.032 migliaia dell’esercizio
2023 a Euro 5.242 migliaia dell’esercizio 2024.
28. Costi per il personale
Il costo del personale passa da Euro 71.819 migliaia dell’esercizio 2023 a Euro 68.337 migliaia dell’esercizio 2024,
registrando un decremento pari a Euro 3.482 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 22,5% dell’esercizio
2023 al 27,2% dell’esercizio 2024.
Di seguito il confronto con l’anno precedente:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Costi del personale 68.337 71.819 (3.482) (4,8%) Totale 68.337 71.819 (3.482) (4,8%)
Nel corso del 2024 è stato utilizzo il Contratto di Solidarietà ai sensi dell’art.21 comma 1 lett c) del D.Lgs. n. 148/2015 con
decorrenza dal 2 aprile 2024 al 31 agosto 2024 nella società Aeffe S.p.A. e successivamente è stata aperta la Cassa
Integrazione Guadagni Ordinaria con decorrenza dal 1° ottobre 2024, per un periodo pari a 12 settimane.
Nell’esercizio 2024, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Operai 243 246 (3) (1,2%) Impiegati-quadri 1.047 1.069 (22) (2,1%) Dirigenti 25 27 (2) (7,4%) Totale 1.315 1.342 (27) (2,0%)
29. Altri oneri operativi
La voce comprende:
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(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Imposte e tasse 1.052 1.235 (183) (14,8%) Omaggi 367 610 (243) (39,8%) Sopravvenienze passive 155 375 (220) (58,7%) Svalutazione crediti dell'attivo circolante 202 144 58 40,3% Perdite su cambi 1.407 3.179 (1.772) (55,7%) Altri oneri operativi 536 629 (93) (14,8%) Totale 3.719 6.172 (2.453) (39,8%)
La voce Altri costi operativi passa da Euro 6.172 migliaia del 2023 a Euro 3.719 migliaia del 2024 con un incremento di
Euro 2.453 migliaia, principalmente per il decremento delle perdite su cambi.
30. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 4.201 4.284 (83) (1,9%) Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.247 5.506 (259) (4,7%) Ammortamenti attività per diritti d'uso 21.799 21.095 704 3,3% Svalutazioni e accantonamenti 4.980 2.017 2.963 146,9% Totale 36.227 32.902 3.325 10,1%
La voce passa da Euro 32.902 migliaia dell’esercizio 2023 a Euro 36.227 migliaia dell’esercizio 2024 principalmente per
l’incremento degli accantonamenti.
31. Proventi / oneri finanziari
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Interessi attivi 46 54 (8) (14,8%) Differenze cambio 705 166 539 324,7% Sconti finanziari 95 122 (27) (22,1%) Altri proventi 3 - 3 n.a. Proventi finanziari 849 342 507 148,3% Interessi passivi vs banche 8.063 6.813 1.250 18,3% Altri interessi passivi 764 514 250 48,6% Differenze cambio 77 95 (18) (18,9%) Altri oneri 1.047 1.285 (238) (18,5%) Oneri finanziari 9.951 8.707 1.244 14,3% Interessi per leasing 2.415 2.416 (1) (0,0%) Oneri finanziari su attività per diritti d'uso 2.415 2.416 (1) (0,0%) Totale 11.517 10.781 736 6,8%
162
La variazione in aumento della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 736 migliaia, legata principalmente all’incremento
degli interessi passivi.
32. Imposte sul reddito
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Variaz. % Imposte correnti 4.220 3.056 1.164 38,1% Imposte anticipate/differite 13.338 (8.934) 22.272 n.a. Imposte relative ad esercizi precedenti (43) (31) (12) 38,7% Totale imposte 17.515 (5.909) 23.424 n.a.
La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività
fiscali differite.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2024 e il 2023 è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Risultato prima delle imposte 36.978 (37.900) Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0% Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 8.875 (9.096) Effetto fiscale 1.829 (2.015) Effetto aliquote fiscali di altri paesi 9.353 4.869 Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 20.057 (6.242) IRAP (corrente e differita) (2.542) 333 Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 17.515 (5.909)
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non
si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile diversa dall’utile ante
imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
33. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
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(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Da attività in funzionamento e attività cessate 2024 2023 Da attività in funzionamento Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 19.328 (32.144) Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 19.328 (32.144) Effetti di diluizione - - Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 19.328 (32.144) Da attività in funzionamento e attività cessate Utile/(perdita) netto dell'esercizio 19.328 (32.144) Utili/(perdite) da attività cessate - - Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 19.328 (32.144) Effetti di diluizione - - Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 19.328 (32.144) Numero azioni di riferimento N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione 98.425 98.425 Opzioni su azioni - - N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione 98.425 98.425
Utile/(perdita) base per azione
L’utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo AEFFE S.p.A., è pari a Euro 19.328
migliaia rispetto alla perdita di Euro 32.144 migliaia del 2023.
Utile/(perdita) diluito per azione
Il calcolo della perdita diluita per azione del periodo gennaio - dicembre 2024 coincide con il calcolo della perdita per
azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
164
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa generato nell’esercizio 2024 è stato pari a Euro 6.193 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 14.626 21.658 Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 18.835 6.426 Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) 89.779 (18.826) Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) (102.421) 5.368 Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 6.193 (7.032) Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 20.819 14.626
34. Disponibili liquide nette derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa dell’esercizio 2024 ha generato flussi di cassa pari a Euro 18.835 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Risultato del periodo prima delle imposte 36.978 (37.900) Ammortamenti / svalutazioni (52.181) 32.902 Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 4.889 (1.430) Imposte sul reddito corrisposte (1.201) (2.612) Proventi (-) e oneri finanziari (+) 11.517 10.781 Variazione nelle attività e passività operative 18.833 4.685 Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 18.835 6.426
35. Disponibilità liquide nette derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa generato dall’attività di investimento nell’esercizio 2024 è di Euro 89.779 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali 98.000 (1.174) Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali (2.210) (4.693) Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (6.011) (12.957) Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) - (2) Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento 89.779 (18.826)
36. Disponibili liquide nette impiegate nell’attività finanziaria
Il flusso di cassa impiegato dall’attività finanziaria dell’esercizio 2024 è di Euro 102.421 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
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(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio 2024 2023 Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto (557) 1.425 Distribuzione dividendi della controllante - - Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari (74.014) 18.544 Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (16.321) (3.926) Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari (12) 106 Proventi (+) e oneri finanziari (-) (11.517) (10.781) Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria (102.421) 5.368
ALTRE INFORMAZIONI
37. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda
a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com
, sezione governance.
38. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 Marzo 2021, in linea con il “Richiamo di attenzione
n. 5/21" del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2024 è il
seguente: (Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2024 2023 A - Disponibilità liquide 20.819 14.626 B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - C - Altre attività finanziarie correnti - - D - Liquidità (A + B + C) 20.819 14.626 E - Debito finanziario corrente 11.182 68.757 F - Parte corrente del debito finanziario non corrente 39.389 37.546 G - Indebitamento finanziario corrente (E + F) 50.571 106.303 H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 29.752 91.677 I - Debito finanziario non corrente 122.646 161.796 J - Strumenti di debito - - K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti - - L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 122.646 161.796 M - Totale indebitamento finanziario (H + L) 152.398 253.473
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024 mostra un indebitamento di Euro 152.398 migliaia comprensivo
dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 253.473 migliaia del 31 dicembre 2023, con un miglioramento di
Euro 101.075 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2024 relativo all’IFRS 16 ammonta a Euro 84.658 migliaia di cui
Euro 17.175 migliaia correnti e Euro 67.483 migliaia non correnti. L’indebitamento al netto dell’effetto IFRS 16 di fine
dicembre 2024 ammonta a Euro 67.740 migliaia rispetto all’indebitamento di Euro 152.494 migliaia di fine dicembre
2023, registrando un miglioramento di Euro 84.754 migliaia.
Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe
della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della
Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98 milioni
interamente corrisposto.
166
39. Operazioni con parti correlate
Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell’area di consolidamento, sono stati eliminati nel
bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società
correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari.
Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che
sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura 2024 2023 dell'operazione Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a. Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 1.000 Costo Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a. Commerciale 83 121 Ricavo Affitto immobile 50 50 Costo Costi per servizi 74 75 Costo Commerciale - 490 Credito Commerciale 61 - Debito Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a. Affitto immobile 2.067 1.991 Costo Società Aeffe USA con Ferrim USA Commerciale 423 126 Credito
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate
hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023.
(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass. % Bilancio Val. Ass. % Correlate Correlate Esercizio 2024 Esercizio 2023 Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico Ricavi delle vendite 250.799 83 0,0% 318.622 121 0,0% Costi per servizi 85.661 1.074 1,3% 110.366 1.075 1,0% Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Crediti commerciali 40.680 423 1,0% 56.122 616 1,1% Debiti commerciale 63.781 61 0,1% 78.735 - 0,0% Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari Disponibilità liquide nette dell'attività operativa 18.835 (737) n.a. 6.426 (1.060) n.a. Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento Indebitamento finanziario netto senza IFRS16 (67.740) (737) 1,1% (152.494) (1.060) 0,7%
40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2024 il Gruppo non
ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
167
41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio
2006
In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per
la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla
classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.
Gli effetti economici e patrimoniali dell’operazioni sono riportati nella seguente tabella riepilogativa:
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio 2024 Operazioni non ricorrenti di conto economico Altri ricavi e proventi 87.249 Imposte (24.343) Operazioni non ricorrenti di stato patrimoniale Immobilizzazioni immateriali (10.751) Attività fiscali per imposte anticipate (4.188) Disponibilità liquide 98.000 Debiti tributari (3.403) Passività fiscali per imposte differite (16.752)
42. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 4.570
migliaia (Euro 5.030 migliaia al 31 dicembre 2023).
43. Passività potenziali
Contenziosi fiscali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.
44. Informazione ai sensi dellart. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi
di competenza dell’esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di
revisione.
(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha Corrispettivi di competenza erogato il servizio dell'esercizio 2024 Revisione contabile RIA GRANT THORNTON 196 Revisione contabile WARD DIVECHA 9 Revisione contabile ARI AUDIT 4 Revisione contabile GRANT THORNTON SHANGHAI 20 Revisione contabile GRANT THORNTON HONG KONG 25 Revisione contabile GRANT THORNTON ESPANA 3 Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THORNTON 12 Visto di conformità dichiarazione IVA RIA GRANT THORNTON 6 Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 40 Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) RIA GRANT THORNTON 28 Bilancio consolidato standard ESEF BDO ITALIA 8 Revisione bilancio consolidato standard ESEF RIA GRANT THORNTON 8 Totale 358
168
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Consolidato con parti correlate
ALLEGATO II: Conto Economico Consolidato con parti correlate
ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31
dicembre 2023
ALLEGATO V: Appendice Relazione di sostenibilità
169
ALLEGATO I
Stato PatrimonialeConsolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note
31 dicembre
di cui Parti
31 dicembre
di cui Parti
2024
correlate
2023
correlate
Marchi 46.928.179 61.013.859
Altre attività immateriali 2.190.309 1.897.894
Immobilizzazioni immateriali (1) 49.118.488 62.911.753
Terreni 17.123.494 17.123.494
Fabbricati 23.817.636 24.575.199
Opere su beni di terzi 10.664.373 11.728.767
Impianti e macchinari 2.576.150 3.155.045
Attrezzature 159.519 250.578
Altre attività materiali 3.022.369 3.604.148
Immobilizzazioni materiali (2) 57.363.541 60.437.231
Attività per diritti d'uso (3) 77.578.905 102.226.024
Partecipazioni (4) 41.196 41.196
Altre attività (5) 105.641 93.927
Imposte anticipate (6) 18.898.568 16.991.324
ATTIVITA' NON CORRENTI
203.106.339
242.701.455
Rimanenze (7) 89.233.482 112.249.596
Crediti commerciali (8) 40.679.783 422.817 56.121.993 615.460
Crediti tributari (9) 8.848.183 12.165.895
Attività per derivati (10) 503.364 63.229
Disponibilità liquide (11) 20.818.807 14.625.807
Altri crediti (12) 26.089.738 26.200.359
ATTIVITA' CORRENTI
186.173.357
221.426.879
Attività disponibili per la vendita (13) 4.349.496 -
TOTALE ATTIVITA'
393.629.192
464.128.334
Capitale sociale 24.606.247 24.606.247
Altre riserve 37.467.751 89.606.998
Utili/(perdite) esercizi precedenti 16.392.528 (2.973.651)
Risultato d'esercizio di gruppo 19.328.033 (32.143.947)
Patrimonio netto del gruppo 97.794.559 79.095.647
Capitale e riserve di terzi 216.993 (9.052)
Risultato d'esercizio di terzi 134.825 153.713
Patrimonio netto di terzi 351.818 144.661
PATRIMONIO NETTO
(14)
98.146.377
79.240.308
Accantonamenti (15) 7.352.056 2.179.554
Imposte differite (6) 27.599.221 11.527.794
Fondi relativi al personale (16) 2.978.634 3.205.866
Passività finanziarie (17) 122.645.659 161.795.510
Passività non finanziarie (18) 1.090.833 1.397.873
PASSIVITA' NON CORRENTI
161.666.403
180.106.597
Debiti commerciali (19) 63.781.185 60.618 78.734.518
Debiti tributari (20) 5.382.568 3.232.628
Passività per derivati (10) -
-
Passività finanziarie (21) 50.571.260 106.303.262
Altri debiti (22) 14.081.399 16.511.021
PASSIVITA' CORRENTI
133.816.412
204.781.429
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
393.629.192
464.128.334
170
ALLEGATO II
Conto Economico Consolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
di cui Parti
correlate
Esercizio
di cui Parti
correlate
2024
2023
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
(23)
250.798.738
82.648
318.622.270
121.144
Altri ricavi e proventi (24) 108.427.572 10.739.468
TOTALE RICAVI
359.226.310
329.361.738
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (22.165.546) (843.975)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) (89.380.175) (128.345.960)
Costi per servizi (26) (85.661.218) (1.074.091) (110.365.644) (1.075.330)
Costi per godimento beni di terzi (27) (5.241.988) (6.031.801)
Costi per il personale (28) (68.336.744) (71.819.173)
Altri oneri operativi (29) (3.718.537) (6.172.332)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) (36.227.210) (1.680.599) (32.901.671) (1.563.000)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) (11.517.029) (188.210) (10.780.908) (276.000)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
36.977.863
(37.899.726)
Imposte (32) (17.515.005) 5.909.492
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
19.462.858
(31.990.234)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie (134.825) (153.713)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO
19.328.033
(32.143.947)
171
ALLEGATO III
Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
di cui Parti
correlate
Esercizio
di cui Parti
correlate
2024
2023
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio
14.626
21.658
Risultato del periodo prima delle imposte
36.978 (991) (37.900) (954)
Ammortamenti / svalutazioni
(52.181) 32.902
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
4.889
(1.430)
Imposte sul reddito corrisposte
(1.201) (2.612)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
11.517 10.781
Variazione nelle attività e passività operative
18.833 254 4.685 (106)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività operativa
(34)
18.835
6.426
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
98.000 (1.174)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
(2.210) (4.693)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
(6.011) (12.957)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinv. e rivalutazioni (+)
-
(2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività di investimento
(35)
89.779
(18.826)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio
netto
(557) 1.425
Distribuzione dividendi della controllante
-
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
(74.014) 18.544
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
(16.321) (3.926)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
(12) 106
Proventi e oneri finanziari
(11.517) (10.781)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività finanziaria
(36)
(102.421)
5.368
Disponibilità liquide nette a fine esercizio
20.819
14.626
172
ALLEGATO IV
Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre
2023
(Valori in unità di euro)
Esercizio
Esercizio
2023
2022
STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni immateriali
46.800 55.066
Immobilizzazioni materiali
-
1.235.226
Partecipazioni
54.554.186 54.554.986
Attività non correnti
54.600.986
55.845.278
Crediti commerciali
188.446 173.739
Crediti tributari
894.344 1.049.094
Disponibilità liquide
354.758 29.254
Altri crediti
92 3.374
Attività correnti
1.437.640
1.255.461
Totale attività
56.038.626
57.100.739
Capitale sociale
100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni
47.674.104 49.879.769
Riserva legale
20.000 20.000
Altre riserve
1
(1)
Risultato d'esercizio
232.879
(705.665)
Patrimonio netto
48.026.984
49.294.103
Accantonamenti
-
43.095
Passività finanziarie
-
-
Passività non correnti
-
43.095
Debiti commerciali
8.011.642 7.763.541
Passività correnti
8.011.642
7.763.541
Totale patrimonio netto e passività
56.038.626
57.100.739
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
435.519
480.953
Altri ricavi e proventi
1.749.521
-
Totale ricavi
2.185.040
480.953
Costi operativi
(612.279) (695.463)
Costi per godimento beni di terzi
-
-
Ammortamenti e Svalutazioni
(279.852) (275.479)
Oneri diversi di gestione
(587.726) (18.848)
Proventi/(Oneri) finanziari
(328.439) (73.696)
Risultato ante imposte
376.744
(582.533)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio
(143.865) (123.132)
Risultato netto dell'esercizio
232.879
(705.665)
173
ALLEGATO V
Appendice Relazione di sostenibilità
BP-2
La seguente tabella risponde alla richiesta di cui all’ESRS 2 BP-2, paragrafo 16, sugli obblighi di informativa inclusi mediante riferimento.
Lista degli obblighi di informativa inclusi mediante riferimento
Obbligo di informativa
ESRS
Rimando nel testo
Informativa in relazione a circostanze specifiche
BP-2 DP 16
Appendice, BP-2 Lista degli obblighi di informativa
inclusi mediante riferimento
Strategia, modello aziendale e catena del valore
(numero di dipendenti per aree geografiche)
SBM-1 DP 40 a) iii. Appendice, Tabelle S1-6
Strategia, modello aziendale e catena del valore
SBM-1 DP 40 e), f), g)
Relazione sulla gestione, paragrafo 13 “Evoluzione
prevedibile della gestione”
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
SBM-3 DP 48 a), b), c), d, e) Appendice, ESRS 2 SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
(resilienza della strategia e del modello aziendale)
SBM-3 DP 48 f) SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
IRO-2 DP 56 Indice Rendicontazione di Sostenibilità
Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
IRO-2 DP 56 Appendice, EU Datapoint Table
Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852 (
focus su analisi dei rischi
climatici
)
- E1 SBM-3, paragrafo “Focus: Rischi Climatici”
174
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-3 – Integrazione delle prestazioni in termini di
sostenibilità nei sistemi di incentiva
E1 GOV-3 GOV-3
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
E1 SBM-3 SBM-3
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima
E1 IRO-1 IRO-1
Obiettivi relativi alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico
E1-4 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Consumo e mix energetico (
intensità energetica
)
E1-5 DP 40
Relazione sulla gestione, nota 23 “Ricavi delle vendite
e delle prestazioni”
Emissioni di GHG totali e Scope 1, 2, 3 (
intensità delle emissioni
)
E1-6 DP 54
Relazione sulla gestione, nota 23 “Ricavi delle vendite
e delle prestazioni”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento
E2 IRO-1 IRO-1
Obiettivi connessi all'inquinamento
E2-3 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 — Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine
E3 IRO-1 IRO-1
Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
E3-1 E2-1
Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine
E3-2 E2-1
Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine
E3-3 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Consumo idrico (
intensità idrica
)
E3-4
Relazione sulla gestione, nota 23 “Ricavi delle vendite
e delle prestazioni”
175
Obbligo di informativa relativo all'SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
E4 SBM-3 SBM-3
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti relativi alla biodiversità e agli ecosistemi
E4 IRO-1 IRO-1
Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi
E4-2 E2-1
Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi
E4-4 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 — Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e
all'economia circolare
E5 IRO-1 IRO-1
Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare
E5-3 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di
interesse
S1 SBM-2 SBM-2
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
S1 SBM-3 SBM-3
Processi per rimediare agli impatti negativi e canali per la forza lavoro per segnalare
preoccupazioni
S1-3 DP 32 G1-1
Obiettivi per gestire impatti negativi materiali, avanzare impatti positivi e gestire rischi e
opportunità
S1-5 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Caratteristiche dei dipendenti dell'azienda (
totale di dipendenti suddivisi per genere e paese
)
S1-6 DP 50 a) Appendice, Tabelle S1-6
Metriche sulla remunerazione
S1-16 GOV-3
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
S2 SBM-2 SBM-2
176
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
S2 SBM-3 SBM-3
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella
catena del valore di esprimere preoccupazioni
S2-3 G1-1
Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
S2-5 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
S3 SBM-2 SBM-2
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
S3 SBM-3 SBM-3
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi
S4 SBM-2 SBM-2
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro
interazione con la strategia e il modello aziendale
S4 SBM-3 SBM-3
Obiettivi relativi alla gestione degli impatti negativi materiali, al miglioramento degli impatti
positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità materiali
S4-5 SBM-1, paragrafo “Obiettivi di miglioramento”
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione,
direzione e controllo
G1 GOV-1 GOV-1
Obbligo di informativa relativo all'ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e
valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
G1 IRO-1 IRO-1
177
ESRS 2 SBM-3
Le seguenti tabelle rispondono alle richieste di cui all’ESRS 2 SBM-3, paragrafo 48.
178
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Cambiamenti
climatici
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Mitigazione ai
cambiamenti
climatici
Riduzione
complessiva delle
emissioni di gas serra
e mitigazione degli
effetti del
cambiamento
climatico attraverso
l'utilizzo di
tecnologie a basse
emissioni nei
processi produttivi
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Generazione di
emissioni di CO2
dirette e indirette,
rallentando il
raggiungimento degli
obiettivi dell'Accordo
di Parigi e al Green
Deal europeo
x x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Energia Riduzione
dell'impronta
energetica grazie a
iniziative di
efficientamento e
conversione verso
fonti rinnovabili
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Qatar, Stati
Uniti, Algeria
(maggiori
importatori del
GNL in Italia,
rappresentante
gran parte della
disponibilità
energetica
lorda del Paese)
Utilizzo inefficiente
delle risorse
energetiche nei
processi produttivi e
logistici dovuti a una
mancato
adeguamento degli
impianti e assenza di
sensibilizzazione del
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
179
106
Approvvigionamento delle materie prime.
107
Prototipazione, Produzione e Lavorazione dei materiali.
108
Funzioni Corporate.
109
Distribuzione e logistica.
110
Vendita e Marketing.
111
Utilizzo e manutenzione del prodotto da parte del consumatore finale.
112
Fine vita del prodotto.
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
personale aziendale
e degli stakeholder
Inquinamento Inquinamento
dell'aria
Riduzione delle
emissioni di sostanze
chimiche volatili e
miglioramento della
qualità dell'aria nelle
aree industriali, con
benefici per la salute
pubblica, grazie
all'implementazione
di sistemi di
filtrazione avanzata
per emissioni di
particolato e COV
(es. filtri a maniche,
filtri a carbone
attivo, ossidatori
catalitici, ecc)
x x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
180
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Emissioni di sostanze
come particolato
fine, COV e altre
sostanze tossiche
che degradano la
qualità dell'aria
influendo
negativamente sul
territorio e sulla
salute delle
comunità coinvolte
x x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
Inquinamento
dell'acqua
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Compromissione
della qualità
dell’acqua e della
salute pubblica e
danni all’ecosistema
con conseguenze
negative sulla
biodiversità e il
sostentamento delle
comunità locali a
causa dello
sversamento di
residui chimici (es.
processi di tintura)
x x x
x Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
181
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Inquinamento
del suolo
Contaminazione da
sostanze chimiche
nocive utilizzate nei
processi produttivi e
impiego di fibre
derivante da colture
intensive le quali
causano
inquinamento e
degrado del suolo
con conseguente
perdita di
biodiversità e danni
alle comuni
interessate
circostanti
x x x
x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Sostanze
preoccupanti
Salvaguardia
dell'ambiente e delle
persone grazie ad
una corretta
gestione, uso e
smaltimento delle
sostanze
preoccupanti dovuta
al controllo e verifica
della presenza di
determinate
sostanze nei prodotti
trattati da AEFFE,
all'implementazione
di macchine più
efficienti o impiego
di alternative più
salubri.
x x x
x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
182
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Sostanze
estremamente
preoccupanti
Microplastiche
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Danni alla salute
causata dalla
dispersione di
microplastiche in
aria, acqua e suolo
(es. durante il
lavaggio) derivante
dal
trattamento di
tessuti sintetici (es.
poliestere o nylon)
x x x
x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Acque e
risorse marine
Consumo idrico
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Consumo intensivo
di acqua nella fase di
produzione delle
materie prime e
durante i processi di
lavorazione dei
tessuti con
conseguente
riduzione delle
riserve idriche locali
x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
183
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Prelievi idrici
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Impoverimento delle
riserve naturali di
acqua dovuto a
eccessivi prelievi
idrici che causano
situazioni di siccità
compromettendo la
sopravvivenza della
biodiversità locale e
la sussistenza delle
comunità interessate
x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Scarichi di acque
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Contaminazione dei
corpi idrici a causa di
sversamento di
acque industriali non
trattate con
conseguenti danni
alla fauna e flora
locali e ripercussioni
sulla salute pubblica
delle comuni
interessate
x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
184
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Biodiversità
ed ecosistemi
Cambiamento di
uso del suolo,
cambiamento di
uso dell'acqua
dolce e
cambiamento di
uso del mare
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Sfruttamento
diretto
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Sfruttamento di
specie animali per la
produzione di capi
d'abbigliamento (es.
in pelle) con
conseguenti gravi
perdite di
biodiversità e
alterazione degli
equilibri naturali
x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
Impatti
sull'estensione e
sulla condizione
degli ecosistemi
(Inquinamento,
Impatti e
dipendenze in
termini di servizi
ecosistemici)
Aree soggette a
stress idrico e
termico,
aumento
temperatura
dell'aria,
inondazione
fluviale, minor
qualità dell'aria
Impoverimento dei
servizi ecosistemici
con conseguenze
gravi per gli equilibri
naturali e la
sussistenza delle
comunità locali a
causa di
collaborazioni con
fornitori che non si
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
185
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
impegnano nella
tutela ambientale
Economia
circolare
Afflussi di
risorse,
compreso l'uso
delle risorse
Deflussi di
risorse connessi
a prodotti e
servizi
Eliminazione degli
sprechi ed
efficientamento
delle materie prime
grazie ad un utilizzo
efficiente degli scarti
di produzione e dei
materiali inutilizzati
x x x
x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articolino le
attività relative
al Gruppo
Eccessiva
generazione di scarti
di produzione dovuti
ad un utilizzo
inefficiente dei
materiali
determinando
spreco di risorse e
rifiuti prevenibili
x x x
x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Rifiuti
186
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Degrado ambientale
e sociale,
contaminazione
delle risorse naturali,
danni alla salute
delle comuni
interessate a causa
della
sovrapproduzione,
dell'inquinamento
dovuto
all'inadeguato
smaltimento di rifiuti
tessili
x x x
x x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articolino le
attività relative
al Gruppo
Forza lavoro
propria
Creazione e
mantenimento
dell'occupazione
(Occupazione
sicura, Orario di
lavoro, Salari
adeguati)
Garanzia di
un'occupazione
stabile caratterizzata
da orari dignitosi,
salari
adeguati e
ambiente lavorativo
sereno grazie alla
stipulazione di
contratti stabili e alla
creazione e supporto
di iniziative di
welfare aziendale
x x X X
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
(Aeffe Spa
Moschino Asia
Pacific Ltd
Aeffe Japan Inc
Moschino Spa
Aeffe Shanghai
Ltd
Aeffe Spagna
Slu
Fashoff UK Ltd
Velmar Spa
Aeffe
Netherlands BV
Moschino
Insicurezza
economica dei
dipendenti e fragilità
del tenore di vita
delle famiglie a causa
di contratti a termine
o condizioni
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
187
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
lavorative instabili e
frustranti
France Sarl
Aeffe Retail Spa
Pollini Spa
Bloody Mary
Inc
Aeffe USA Inc
Pollini Retail
Spa
Moschino
Japan Ltd
Aeffe UK Ltd
Pollini Austria
Gmbh
Moschino
Korea Ltd
Aeffe France
Sarl
Pollini Suisse
Sagl
Moschino USA
Inc
Aeffe Germany
Gmbh)
Equilibrio tra vita
professionale e
vita privata
Miglioramento del
benessere psico-
fisico dei dipendenti
grazie a politiche
aziendali che
promuovano
iniziative come
flessibilità oraria,
lavoro da remoto e
part-time, diritto alla
disconnessione,
congedi parentali e
permessi retribuiti.
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Salute e
sicurezza
Maggior sicurezza sul
luogo di lavoro grazie
alla corretta
implementazione
della normativa in
materia di salute e
sicurezza, efficace
formazione dei
dipendenti e
conseguente
rigorosa gestione dei
dispositivi di
sicurezza
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
188
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Formazione e
sviluppo delle
competenze
Soddisfazione dei
dipendenti, maggiori
opportunità di
avanzamento di
carriera e
occupabilità a lungo
termine grazie ad
investimenti sulla
formazione continua
delle risorse e il loro
sviluppo
professionale
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Insicurezza e
precarietà lavorativa
e conseguente
perdita di know-how
dei dipendenti
dovuta da
obsolescenza delle
competenze a causa
di una scarsa
attenzione da parte
di Aeffe al tema della
formazione e
sviluppo delle
competenze
attraverso il mancato
ascolto delle proprie
risorse e la mancata
erogazione dei giusti
supporti allo
sviluppo dei
dipendenti
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
189
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Promozione
della diversità e
delle pari
opportunità
(Diversità, Parità
di genere e
parità di
retribuzione,
Occupazione e
inclusione delle
persone con
disabilità,
Misure contro la
violenza e
molestie)
Creazione di un
ambiente di lavoro
dinamico, aperto al
cambiamento, sicuro
e inclusivo, in cui la
diversità (tra cui i
diversi genere, le
personalità, le
disabilità, gli
orientamenti
sessuali, ecc) viene
tutelata, rispettata
ed esaltata grazie a
politiche
in ambito
Diversity&Inclusion e
la diffusione di una
cultura aziendale che
promuova le
differenze e le pari
opportunità
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Rispetto dei
diritti umani
nelle attività
aziendali
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Garanzia e
promozione del
rispetto dei diritti
umani dei dipendenti
mediante adozione
di misure e pratiche
anti-sfruttamento, in
conformità agli
standard
internazionali sul
tema
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
190
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Lavoratori
nella catena di
fornitura
Salute e
sicurezza
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo e il
resto della
value chain
Incremento del
pericolo di infortuni
e malattie per i
lavoratori che
contribuiscono alla
produzione dei capi
d'abbigliamento del
brand dovuto a
un'inadeguata
implementazione dei
sistemi di salute e
sicurezza lungo la
catena di fornitura di
Aeffe e mancato
controllo da parte
della stessa
x x
x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell'impatto
diminuisca
significativamente
Parità di
trattamento e di
opportunità per
tutti
(Occupazione
sicura, Orario di
lavoro, Salari
adeguati,
Equilibrio tra vita
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo e il
resto della
value chain
191
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
professionale e
vita privata)
Rispetto dei
diritti umani
nella catena di
fornitura
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Tutela dei minori,
rafforzamento della
dignità e
miglioramento delle
condizioni sociali dei
lavoratori lungo la
catena del valore di
Aeffe grazie alla
collaborazione con
partner commerciali
impegnati nel
rispetto dei diritti
umani
x
x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo e il
resto della
value chain
x
x
Comunità
interessate
Impatti legati al
territorio
Consumatori e
utilizzatori
finali
Accesso a
informazioni (di
qualità)
Ovunque siano
presenti clienti
e dunque
consumatori
del Gruppo
Riduzione della
consapevolezza dei
consumatori a causa
dell'assenza e/o
inadeguatezza di
informazioni relative
ai capi
d'abbigliamento
prodotti
x
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
192
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
Sicurezza
personale dei
consumatori e/o
degli utilizzatori
finali
(Salute e
sicurezza,
Sicurezza della
persona)
Ovunque siano
presenti clienti
e dunque
consumatori
del Gruppo
Pratiche
commerciali
responsabili
Tutela e
soddisfazione dei
clienti grazie a
comportamenti,
politiche e azioni
aziendali che
promuovono la
qualità e la sicurezza
dei prodotti, la
sostenibilità e il
rispetto dei diritti
umani.
x
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque siano
presenti clienti
e dunque
consumatori
del Gruppo
Condotta
delle imprese
Cultura
d'impresa
Diffusione da parte
di Aeffe di solidi
principi etici e di
sostenibilità lungo
l'intera catena del
valore a beneficio di
ambiente, lavoratori
e comuni
attraverso una
cultura d'impresa
x x x x x x x Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
193
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
che integra i criteri
ESG
Protezione degli
informatori
Prevenzione di
comportamenti non
etici e conseguenti
benefici per tutte le
parti coinvolte grazie
all'adozione di
meccanismi e
strumenti idonei alla
protezione degli
informatori in tutto il
perimetro della
catena del valore
dell'organizzazione
x
x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
Benessere degli
animali
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
Sofferenza degli
animali e
conseguenze
negative sulla
biodiversità causate
da una politica di
approvvigionamento
che comporta lo
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
194
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
sfruttamento
animale
Corruzione
attiva e passiva
Tutela della legalità e
prevenzione di
comportamenti
illeciti (es. il
reimpiego di profitti
derivanti da attività
illecite, episodi di
concussione, ecc)
grazie a sistemi di
prevenzione e
individuazione della
corruzione
x x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
Gestione dei
rapporti con i
fornitori,
comprese le
prassi di
pagamento
Tutela dei diritti
umani, dell'ambiente
e prevenzione di
comportamenti non
etici grazie
all'implementazione
di processi di
gestione
responsabile della
catena di fornitura e
approvvigionamento
responsabile e alla
collaborazione con
fornitori al fine di
gara
ntire il rispetto
di elevati standard
x x
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo e il
resto della
value chain
195
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
ESG e dei principi
dell'organizzazione
Avvallamento di
pratiche di lavoro
non etiche, dannose
per l'ambiente e
violazione dei diritti
umani lungo la filiera
a causa di una
mancata gestione,
selezione e
valutazione dei
fornitori che non
prende in
considerazione i
principi etici di AEFFE
e gli standard ESG
x
x
Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
Tutela e
valorizzazione
del brand
Aumento della
reputazione
aziendale,
rafforzando la fiducia
dei clienti e
migliorando la
percezione del
x
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si
articoli la
struttura
produttiva e
amministrativa
del Gruppo
196
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
marchio sul mercato
portando ad un
vantaggio
competitivo e nella
fidelizzazione dei
consumatori.
Esposizione
dell’azienda a
possibili danni di
immagine (es.
produzione
incontrollata di
prodotti contraffatti)
e
perdita di
credibilità presso i
clienti e gli
stakeholder,
compromettendo la
fiducia e le
opportunità di
mercato.
x
x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Innovazione
tecnologica e
digitalizzazione
Miglioramento
dell’esperienza del
cliente, offrendo
servizi personalizzati
(es. realtà
aumentata per la
prova virtuale dei
capi) e aumento
della trasparenza
nella supply chain
(es. utilizzo di
piattaforme
tecnologiche)
portando alla
x x x x
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
197
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI IMPATTI MATERIALI
FASI DELLA CATENA DEL VALORE IN CUI SI COLLOCANO GLI IMPATTI
ORIZZONTE
TEMPORALE
(< 5 anni)
AREA
GEOGRAFICA
LEGATA
ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
IMPATTI NEGATIVI
MATERIALI
IMPATTI POSITIVI
MATERIALI
CATENA DEL
VALORE
FASE 1
106
AEFFE
FASE 2
107
AEFFE
FASE
3
108
AEFFE
FASE 4
(a)
109
AEFFE
FASE 4
(b)
110
CATENA
DEL
VALORE
FASE 5
111
CATENA
DEL
VALORE
FASE
6
112
fidelizzazione del
cliente e
miglioramento
dell'impatto
dell'organizzazione
sulla catena di
fornitura
Ridotta tracciabilità
dei materiali,
produzione di
prodotti attraverso
modalità obsolete e
inefficienti che
portano ad una
diminuzione della
qualità dei prodotti e
conseguente
impatto sui
consumatori
x x
x
x x Ci si aspetta che la
rilevanza
dell’impatto
diminuisca
significativamente
198
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Cambiamenti
climatici
Adattamento ai
cambiamenti
climatici
Preoccupazione da parte
degli stakeholders sulla
capacità di Aeffe di far
fronte alle conseguenze del
cambiamento climatico (es.
concentrazione degli
impianti produttivi in aree
geografiche impattate
dall'innalzamento del livello
del mare), con conseguente
aumento dei premi
assicurativi e potenziale
riduzione della disponibilità
di assicurazioni su beni in
località “ad alto rischio”
minando l'accesso al credito
e l'assicurabilità dell'azienda
(rischio di transizione)
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Aree soggette a stress
idrico e termico,
aumento temperatura
dell'aria, inondazione
fluviale, minor qualità
dell'aria
Eventi climatici estremi che
possono compromettere la
continuità e la qualità dei
prodotti/servizi, comportare
danni, malfunzionamenti o
interruzioni dell'attività
degli stabilimenti produttivi
e dell'impianto logistico e di
distribuzione (rischio fisico)
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Mitigazione ai
cambiamenti
climatici
Energia
199
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Inquinamento Inquinamento
dell'aria
Inquinamento
dell'acqua
Inquinamento del
suolo
Insorgenza di responsabilità
civile e/o penale ed
esposizione a cause legali
avviate da popolazioni locali
danneggiate dalla
contaminazione del suolo
causato dalle attività
produttive di Aeffe
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Aree soggette a stress
idrico e termico,
aumento temperatura
dell'aria, inondazione
fluviale, minor qualità
dell'aria
Sostanze
preoccupanti
Restrizioni normative
riguardo l'utilizzo di
sostanze preoccupanti e
conseguente aumento dei
costi operativi per
l'adeguamento di prodotti e
processi
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Aree soggette a stress
idrico e termico,
aumento temperatura
dell'aria, inondazione
fluviale, minor qualità
dell'aria
Sostanze
estremamente
preoccupanti
Microplastiche
Consumo idrico
200
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Acque e risorse
marine
Prelievi idrici
Scarichi di acque
Biodiversità ed
ecosistemi
Cambiamento di
uso del suolo,
cambiamento di
uso dell'acqua
dolce e
cambiamento di
uso del mare
Sfruttamento
diretto
Adozione di materie prime
che non prevedono lo
sfruttamento animale (es.
pellicce sintetiche, fibre
riciclate, ecc) con ricadute
positive sull'immagine del
brand e sui ricavi derivanti
dall'acquisizione di nuovi
clienti
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
significativamente
Aree soggette a stress
idrico e termico,
aumento temperatura
dell'aria, inondazione
fluviale, minor qualità
dell'aria
Impatti
sull'estensione e
sulla condizione
degli ecosistemi
(Inquinamento,
Impatti e
dipendenze in
Adozione di pratiche di
approvvigionamento e
processi produttivi con minor
impatto sugli ecosistemi con
conseguente incremento del
market share (clienti attenti
alla sostenibilità) e
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Aree soggette a stress
idrico e termico,
aumento temperatura
dell'aria, inondazione
fluviale, minor qualità
dell'aria
201
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
termini di servizi
ecosistemici)
miglioramento dei rapporti
con le comunità interessate
Economia
circolare
Afflussi di risorse,
compreso l'uso
delle risorse
Fluttuazioni del prezzo delle
materie prime strategiche
per Aeffe (cotone, pelle
naturale, ecc) o carenza
delle stesse con
conseguente aumento dei
costi di approvvigionamento
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articolino
le attività relative al
Gruppo
Deflussi di risorse
connessi a prodotti
e servizi
Mancato adeguamento alle
misure previste dalle future
direttive in materia di
Ecodesign (Framework
legislation ESPR) e
conseguenti sanzioni e
riduzione della competitività
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articolino
le attività relative al
Gruppo
Rifiuti
Introduzione di requisiti di
responsabilità estesa per i
produttori (EPR), che
comporta un aumento dei
costi di gestione e
smaltimento
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articolino
le attività relative al
Gruppo
202
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Danni reputazionali,
riduzione dei ricavi e
insorgenza di sanzioni a
causa del contributo di Aeffe
alla sovrapproduzione di
rifiuti tessili e
all'inadempienza della
normativa emergente in
ambito di Ecodesign (es.
Ecodesign for Sustainable
Products
Regulation - ESPR)
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Forza lavoro
propria
Creazione e
mantenimento
dell'occupazione
(Occupazione
sicura, Orario di
lavoro, Salari
adeguati)
Bassa retention dei
dipendenti a causa di
condizioni lavorative ed
economiche instabili e
inadeguate e conseguente
aumento dei costi di
gestione e formazione del
personale
Benessere dei dipendenti
grazie alla garanzia di
un'occupazione sicura, orari
di lavoro dignitosi e salari
adeguati e conseguente
maggior retention dei talenti
con ricadute positive sul
costo del lavoro
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo (Aeffe Spa
Moschino Asia Pacific
Ltd
Aeffe Japan Inc
Moschino Spa
Aeffe Shanghai Ltd
Aeffe Spagna Slu
Fashoff UK Ltd
Velmar Spa
Aeffe Netherlands BV
Moschino France Sarl
Aeffe Retail Spa
Pollini Spa
Bloody Mary Inc
Aeffe USA Inc
Pollini Retail Spa
Moschino Japan Ltd
Equilibrio tra vita
professionale e vita
privata
Miglioramento del benessere
psico-
fisico dei dipendenti
grazie ad un maggior
equilibrio tra vita
professionale e vita privata e
conseguente aumento della
produttività ed efficienza
lavorativa
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
203
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Incremento dell'attraction e
retention
aziendale e
diminuzione
dell'assenteismo grazie a
politiche aziendali che
promuovono flessibilità
oraria, lavoro da remoto e
part-
time, diritto alla
disconnessione, congedi
parentali e permessi
retribuiti
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Aeffe UK Ltd
Pollini Austria Gmbh
Moschino Korea Ltd
Aeffe France Sarl
Pollini Suisse Sagl
Moschino USA Inc
Aeffe Germany Gmbh)
Salute e sicurezza
Formazione e
sviluppo delle
competenze
Obsolescenza delle
competenze e del know-
how con ricadute negative
sulla produttività e la
competitività del brand
Sviluppo delle potenzialità
dei dipendenti grazie ad
investimenti sulla loro
formazione e conseguente
aumento della produttività e
della competitività aziendale
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Attuale Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Promozione della
diversità e delle
pari opportunità
(Diversità, Parità di
genere e parità di
retribuzione,
Occupazione e
inclusione delle
persone con
disabilità, Misure
contro la violenza e
molestie)
204
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Rispetto dei diritti
umani nelle attività
aziendali
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Monitoraggio delle attività
dell'organizzazione e
conseguente maggior
tracciabilità e
consapevolezza delle
operazioni, riducendo i costi
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Lavoratori nella
catena di
fornitura
Salute e sicurezza Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo e il resto della
value chain
Parità di
trattamento e di
opportunità per
tutti
(Occupazione
sicura, Orario di
lavoro, Salari
adeguati, Equilibrio
tra vita
professionale e vita
privata)
Attento monitoraggio sul
rispetto della parità di
trattamento e di opportunità
per tutti i lavoratori lungo la
catena di fornitura e
riduzione dell'esposizione a
scandali e sanzioni con
ricadute positive sulla
reputazione
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo e il resto della
value chain
Rispetto dei diritti
umani nella catena
di fornitura
(Lavoro minorile,
Lavoro forzato)
Richiesta a tutti i partner
commerciali dell'adozione di
pratiche che garantiscano il
rispetto dei diritti umani così
da tutelare Aeffe da scandali
e sanzioni e aumentare la
fiducia degli stakeholder
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo e il resto della
value chain
205
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Comunità
interessate
Impatti legati al
territorio
Consumatori e
utilizzatori finali
Accesso a
informazioni (di
qualità)
Sicurezza
personale dei
consumatori e/o
degli utilizzatori
finali
(Salute e sicurezza,
Sicurezza della
persona)
Impiego di materie prime e
trattamenti sicuri e di alta
qualità, aumento della
fiducia dei consumatori e
aumento delle vendite
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque siano
presenti clienti e
dunque consumatori
del Gruppo
Pratiche
commerciali
responsabili
Condotta delle
imprese
Cultura d'impresa
Integrazione dei temi di
sostenibilità nella strategia
aziendale e conseguente
miglioramento dei flussi
informativi e procedurali con
conseguente riduzione delle
inefficienze operative e
decisionali che comportano
un dispendio di tempo e
investimenti
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo
206
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
Protezione degli
informatori
Adozione di strumenti e
meccanismi di protezione
degli informatori e
conseguente aumento della
probabilità di individuare
eventuali illeciti e prevenire
lo spreco di risorse aziendali
e eventuali sanzioni
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo
Benessere degli
animali
Adozione di materiali cruelty-
free e animal
friendly e
conseguente miglioramento
dell'immagine aziendale e
aumento del market share
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo
Corruzione attiva e
passiva
Gestione dei
rapporti con i
fornitori, comprese
le prassi di
pagamento
Evoluzione delle dinamiche
geo-politiche nei Paesi in cui
sono presenti partner
strategici con possibili
ricadute negative per la
business continuity di Aeffe
Gestione sostenibile della
catena di fornitura e benefici
per l'operatività di Aeffe
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
resti invariata
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
significativamente
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo e il resto della
value chain
Comportamento di un
fornitore qualificato o di un
terzista non conforme agli
Diversificazione dei fornitori
e conseguente minore
esposizione a interruzioni
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
207
LISTA DELLE QUESTIONI MATERIALI E RELATIVI RISCHI E OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
OPPORTUNITA'
(NATURA
DELL'EFFETTO
FINANZIARIO)
ORIZZONTE
TEMPORALE
AREA GEOGRAFICA
LEGATA ALL'IMPATTO
ARGOMENTO
QUESTIONE
MATERIALE
RISCHI MATERIALI
OPPORTUNITA' MATERIALI
RISCHI
(> 5 anni)
OPPORTUNITA'
(> 5 anni)
standard qualitativi e di
sostenibilità di Aeffe e alle
normative vigenti (es.
CSDDD, Critical Raw
Materials Act) con
conseguenze negative sulla
reputazione
della catena di
approvvigionamento
rischio/opportunità
resti invariata
aumenti
significativamente
Tutela e
valorizzazione del
brand
Lesione della capacità
distintiva del marchio
("corrosione") e
conseguente diminuzione
delle vendite
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Ovunque si articoli la
struttura produttiva e
amministrativa del
Gruppo
Inadeguate misure di
prevenzione della diffusione
di prodotti contraffatti con
conseguenze negative
sull'immagine del brand e la
sua reputazione
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
Innovazione
tecnologica e
digitalizzazione
Scarso impiego di
innovazione nei processi,
nei materiali e nelle
tecnologie utilizzate che
determinano aumento dei
costi e scarsa competitività
risultando in
perdita di
market share
Efficientamento delle
modalità di business
risultando in una
diminuzione dei costi
operativi e di monitoraggio
delle operazioni
Atteso
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
significativamente
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
significativamente
Accesso a finanziamenti e
agevolazioni (Industry 5.0)
Attuale
Ci si aspetta che la
rilevanza di
rischio/opportunità
aumenti
208
EU Datapoint Table
La seguente tabella compendia tutti gli elementi d'informazione derivanti da altri atti legislativi dell'UE elencati nell'Appendice B dell’obbligo di informativa ESRS 2 (“Informazioni
generali”) del Regolamento delegato (UE) 2023/2772.
ESRS
Obbligo di
informativa
Descrizione dell’obbligo
d’informativa
Riferimento
SFDR
113
Riferimento terzo
pilastro
114
Riferimento regolamento
sugli indici di
riferimento
115
Riferimento
normativa dell’UE
sul clima
116
Status dell’obbligo di
informativa
Paragrafo
ESRS 2 GOV-1, 21 (d)
Diversità di genere nel
consiglio
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 13
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione
117
, allegato
II
Rendicontato
Informativa generale,
Governance
ESRS 2 GOV-1, 21 (e)
Percentuale di membri
indipendenti del consiglio di
Amministrazione
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa generale,
Governance
ESRS 2 GOV-4, 30
Dichiarazione sul dovere di
diligenza
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 10
Rendicontato
Informativa generale,
Governance
ESRS 2 SBM-1, 40 (d.i)
Coinvolgimento in attività
collegate ad attività nel
settore dei combustibili
fossili
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 4
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; regolamento
di esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione
118
, tabella 1
Informazioni qualitative
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
113
Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1).
114
Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti
patrimoniali) (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).
115
Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi
di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1).
116
Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento
(UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).
117
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione del 17 luglio 2020 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la spiegazione nella dichiarazione sull'indice
di riferimento del modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance si riflettono in ciascun indice di riferimento fornito e pubblicato (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 1).
118 Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, del 30 novembre 2022, che modifica le norme tecniche di attuazione stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 per quanto riguarda l'informativa
sui rischi ambientali, sociali e di governance (GU L 324 del 19.12.2022, pag. 1).
209
sul rischio ambientale e
tabella 2 Informazioni
qualitative sul rischio
sociale
ESRS 2 SBM-1, 40 (d.ii)
Coinvolgimento in attività
collegate alla produzione di
sostanze chimiche
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 9
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS 2 SBM-1, 40 (d.iii)
Partecipazione ad attività
connesse ad armi
controverse
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 14
Articolo 12, paragrafo 1,
del regolamento
delegato (UE)
2020/1818
119
e allegato II
del regolamento
delegato
(UE) 2020/1816
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS 2 SBM-1, 40 (d.iv)
Coinvolgimento in attività
collegate alla coltivazione e
alla produzione di tabacco
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS E1 E1-1, 14
Piano di transizione per
conseguire la neutralità
climatica entro il 2050
Articolo 2,
paragrafo 1, del
regolamento (UE)
2021/1119
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-1
Piano di
transizione per la
mitigazione del
cambiamento climatico
ESRS E1 E1-1, 16 (g)
Imprese escluse dagli indici
di riferimento allineati con
l'accordo di Parigi
Articolo 449 bisdel
regolamento (UE) n.
575/2013; regolamento
di esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello 1:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio di transizione
connesso ai cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
Articolo 12, paragrafo 1,
lettere da d) a g), e
paragrafo 2, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-1
Piano di
transizione per la
mitigazione del
cambiamento climatico
119 Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, del 17 luglio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme minime per gli indici di
riferimento UE di transizione climatica e per gli indici di riferimento UE allineati con l'accordo di Parigi (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 17).
210
esposizioni per settore,
emissioni e durata
residua
ESRS E1 E1-4, 34
Obiettivi di riduzione delle
emissioni di GES
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 4
Articolo 449 bisdel
regolamento (UE) n.
575/2013; regolamento
di esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello 3:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio di transizione
connesso ai cambiamenti
climatici: metriche di
allineamento
Articolo 6 del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-4 Obiettivi relativi
alla mitigazione e
adattamento al
cambiamento climatico
ESRS E1 E1-5, 38
Consumo di energia da
combustibili fossili
disaggregato per fonte
(solo settori ad alto impatto
climatico)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 5 e
allegato I, tabella 2,
indicatore n. 5
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-5 Consumo e mix
energetico
ESRS E1 E1-5, 37
Consumo di energia e mix
energetico
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 5
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-5 Consumo e mix
energetico
ESRS E1 E1-5, 41-43
Intensità energetica
associata con attività in
settori ad alto impatto
climatico
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 6
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-5 Consumo e mix
energetico
ESRS E1 E1-6, 44
Emissioni lorde di ambito 1,
2, 3 ed emissioni totali di
GES
Allegato I, tabella 1,
indicatori nn. 1 e 2
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; regolamento
di esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello 1:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio di transizione
connesso ai cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
Articolo 5, paragrafo 1,
articolo 6 e arti colo 8,
paragrafo 1, del
regolamento dele gato
(UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-6 Emissioni di GHG
totali e Scope 1, 2, 3
211
esposizioni per settore,
emissioni e durata
residua
ESRS E1 E1-6, 53-55
Intensità delle emissioni
lorde di GES
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 3
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; regolamento
di esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello 3:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio di transizione
connesso ai cambiamenti
climatici: metriche di
allineamento
Articolo 8, paragrafo 1,
del regolamento
delegato (UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa ambientale,
E1-6 Emissioni di GHG
totali e Scope 1, 2, 3
ESRS E1 E1-7, 56
Assorbimenti di GES e
crediti di carbonio
Articolo 2,
paragrafo 1, del
regolamento (UE)
2021/1119
Non rilevante NA
ESRS E1 E1-9, 66
Esposizione del portafoglio
dell'indice di riferimento
verso rischi fisici legati al
clima
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818 e
allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816
Il Gruppo si è avvalso
del phase-in
NA
ESRS E1 E1-9, 66 (a), 66 (c)
a) Disaggregazione degli
importi monetari per
rischio fisico acuto e
cronico
c) Posizione delle
attività significative a
rischio fisico rilevante
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; punti 46 e 47
del regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione; modello 5:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio fisico connesso ai
cambiamenti climatici:
esposizioni soggette al
rischio fisico
Il Gruppo si è avvalso
del phase-in
NA
212
ESRS E1 E1-9, 67 (c)
Ripartizione del valore
contabile dei suoi attivi
immobiliari per classi di
efficienza energetica
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; punto 34 del
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione; Modello 2:
Portafoglio bancario
Indicatori del potenziale
rischio di transizione
connesso ai cambiamenti
climatici: prestiti garantiti
da beni immobili
Efficienza energetica
delle garanzie reali
Il Gruppo si è avvalso
del phase-in
NA
ESRS E1 E1-9, 69
Grado di esposizione del
portafoglio a opportunità
legate al clima
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Il Gruppo si è avvalso
del phase-in
NA
ESRS E2 E2-4, 28
Quantità di ciascun
inquinante che figura
nell'allegato II del
regolamento E-PRTR
(registro europeo delle
emissioni e dei
trasferimenti di sostanze
inquinanti) emesso
nell'aria, nell'acqua e nel
suolo
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 8;
allegato I, tabella 2,
indicatore n. 2;
allegato 1, tabella
2, indicatore n. 1;
allegato I, tabella 2,
indicatore n. 3
Rendicontato
Informativa ambientale,
E2-4 Inquinamento di
aria, acqua e suolo
ESRS E3 E3-1, 9 Acque e risorse marine
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 7
Rendicontato
Informativa ambientale,
E3-1 Politiche
connesse alle acque e
alle risorse marine
ESRS E3 E3-1, 13 Politica dedicata
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 8
Rendicontato
Informativa ambientale,
E3-1 Politiche
connesse alle acque e
alle risorse marine
ESRS E3 E3-1, 14
Sostenibilità degli oceani e
dei mari
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 12
Rendicontato
Informativa ambientale,
E3-1 Politiche
213
connesse alle acque e
alle risorse marine
ESRS E3 E3-4, 28 (c)
Totale dell'acqua riciclata e
riutilizzata
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 6.2
Rendicontato
Informativa ambientale,
E3-4 Consumo idrico
ESRS E3 E3-4, 29
Consumo idrico totale in m
3
rispetto ai ricavi netti da
operazioni proprie
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 6.1
Rendicontato
Informativa ambientale,
E3-4 Consumo idrico
ESRS 2
SBM-3
E4, 16
(a.i)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 7
Rendicontato
Informativa generale,
Gestione degli impatti,
dei rischi e delle
opportunità
ESRS 2 SBM-3 E4, 16 (b)
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 10
Rendicontato
Informativa generale,
Gestione degli impatti,
dei rischi e delle
opportunità
ESRS 2 SBM-3 E4, 16 (c)
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 14
Rendicontato
Informativa generale,
Gestione degli impatti,
dei rischi e delle
opportunità
ESRS E4 E4-2, 24 (b)
Politiche o pratiche
agricole/di utilizzo del suolo
sostenibili
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 11
Non rilevante NA
ESRS E4 E4-2, 24 (c)
Pratiche o politiche di
utilizzo del mare/degli
oceani sostenibili
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 12
Non rilevante NA
ESRS E4 E4-2, 24 (d)
Politiche volte ad affrontare
la deforestazione
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 15
Non rilevante NA
ESRS E5 E5-5, 37 (d) Rifiuti non riciclati
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 13
Rendicontato
Informativa ambientale,
E5-5 Flussi di risorse in
uscita
ESRS E5 E5-5, 39
Rifiuti pericolosi e rifiuti
radioattivi
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 9
Rendicontato
Informativa ambientale,
E5-5 Flussi di risorse in
uscita
214
ESRS 2 SBM3 S1, 14 (f) Rischio di lavoro forzato
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 13
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS 2 SBM3 S1, 14 (g) Rischio di lavoro minorile
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 12
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS S1 S1-1, 20
Impegni politici in materia
di diritti umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
2
Processi di
coinvolgimento dei
lavoratori propri e dei
rappresentanti dei
lavoratori in merito agli
impatti
ESRS S1 S1-1, 21
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni oggetto delle
convenzioni fondamentali
da 1 a 8 dell'Organizzazione
internazionale del lavoro
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
2
Processi di
coinvolgimento dei
lavoratori propri e dei
rappresentanti dei
lavoratori in merito agli
impatti
ESRS S1 S1-1, 22
Procedure e misure per
prevenire la tratta di esseri
umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 11
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
1 Politiche relative alla
propria forza lavoro
ESRS S1 S1-1, 23
Politica di prevenzione o
sistema di gestione degli
infortuni sul lavoro
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 1
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
14 Metriche di salute e
sicurezza
ESRS S1 S1-3, 32 (c)
Meccanismi di trattamento
dei reclami/delle denunce
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 5
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
3
Processi per
rimediare agli impatti
negativi e canali per la
forza lavoro per
segnalare
preoccupazioni
ESRS S1 S1-14, 88 (b), (c)
Numero di decessi e
numero e tasso di infortuni
connessi al lavoro
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 2
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
14 Metriche di salute e
sicurezza
215
ESRS S1 S1-14, 88 (e)
Numero di giornate
perdute a causa di ferite,
infortuni, incidenti mortali o
malattie
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 3
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
14 Metriche di salute e
sicurezza
ESRS S1 S1-16, 97 (a)
Divario retributivo di
genere non corretto
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 12
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Non rilevante NA
ESRS S1 S1-16, 97 (b)
Eccesso di divario
retributivo a favore
dell'amministratore
delegato
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 8
Non rilevante NA
ESRS S1 S1-17, 103 (a)
Incidenti legati alla
discriminazione
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 7
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
17 Incidenti, reclami e
impatti gravi sui diritti
umani
ESRS S1 S1-17, 104 (a)
Mancato rispetto dei
principi guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
umani e delle linee guida
dell'OCSE,
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10 e
allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e
articolo 12, paragrafo 1,
del regolamento
delegato (UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa sociale, S1-
17 Incidenti, reclami e
impatti gravi sui diritti
umani
ESRS 2 SBM-3 S2, 11 (b)
Grave rischio di lavoro
minorile o di lavoro forzato
nella catena del lavoro
Allegato I, tabella 3,
indicatori nn. 12 e
13
Rendicontato
Informativa generale,
Strategia
ESRS S2 S2-1, 17
Impegni politici in materia
di diritti umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
Rendicontato
Informativa sociale, S2-
1 Politiche connesse ai
lavoratori nella catena
del valore
ESRS S2 S2-1, 18
Politiche connesse ai
lavoratori nella catena del
valore
Allegato I, tabella 3,
indicatori nn. 11 e 4
Rendicontato
Informativa sociale, S2-
1 Politiche connesse ai
lavoratori nella catena
del valore
ESRS S2 S2-1, 19
Mancato rispetto dei
principi guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e articolo
Rendicontato
Informativa sociale, S2-
1 Politiche connesse ai
216
umani e delle linee guida
dell'OCSE
12, paragrafo 1, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
lavoratori nella catena
del valore
ESRS S2 S2-1, 19
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni oggetto delle
convenzioni fondamentali
da 1 a 8 dell'Organizzazione
internazionale del lavoro
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato II
Rendicontato
Informativa sociale, S2-
1 Politiche connesse ai
lavoratori nella catena
del valore
ESRS S2 S2-4, 36
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani
nella sua catena del valore a
monte e a valle
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
Rendicontato
Informativa sociale, S2-
4 Interventi su impatti
rilevanti per i lavoratori
nella catena del valore e
approcci per la gestione
dei rischi rilevanti e il
conseguimento di
opportunità rilevanti
per i lavoratori nella
catena del valore,
nonché efficacia di tali
azioni
ESRS S3 S3-1, 16
Impegni politici in materia
di diritti umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
Non rilevante NA
ESRS S3 S3-1, 17
Mancato rispetto dei
principi guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
umani, dei principi dell'OIL
o delle linee guida dell'OCSE
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e articolo
12, paragrafo 1, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Non rilevante NA
ESRS S3 S3-4, 36
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
Non rilevante NA
ESRS S4 S4-1, 16
Politiche
connesse ai
consumatori e agli
utilizzatori finali
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
Rendicontato
Informativa sociale, S4-
1 Politiche relative ai
consumatori e agli
utenti finali
217
ESRS S4 S4-1, 17
Mancato rispetto dei
principi guida delle Nazioni
Unite su imprese e diritti
umani e delle linee guida
dell'OCSE
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e articolo
12, paragrafo 1, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
Rendicontato
Informativa sociale, S4-
1 Politiche relative ai
consumatori e agli
utenti finali
ESRS S4 S4-4, 35
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
Rendicontato
Informativa sociale, S4-
4 Azioni relative agli
impatti materiali sui
consumatori e sugli
utenti finali, approcci
alla gestione dei rischi
materiali e al
perseguimento delle
opportunità materiali
relative ai consumatori
e agli utenti finali ed
efficacia di tali azioni
ESRS G1 G1-1, 10 (b)
Convenzione delle Nazioni
Unite contro la corruzione
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 15
Rendicontato
Informativa di
governance, G1-1
Cultura aziendale e
Condotta di business
ESRS G1 G1-1, 10 (d)
Protezione degli
informatori
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 6
Rendicontato
Informativa di
governance, G1-1
Cultura aziendale e
Condotta di business
ESRS G1 G1-4, 24 (a)
Ammende inflitte per
violazioni delle leggi contro
la corruzione attiva e
passiva
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 17
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816
Rendicontato
Informativa di
governance, G1-4
Incidenti di corruzione o
concussione
ESRS G1 G1-4, 24 (b)
Norme di lotta alla
corruzione attiva e passiva
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 16
Rendicontato
Informativa di
governance, G1-4
Incidenti di corruzione o
concussione
218
Tabelle S1-6
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Aeffe S.p.A. - Italia
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
548 10 0 0
558
Contratto a tempo determinato
25 161 0 0
186
TOTALE
573
171
-
-
744
Contratto full time
491 160 0 0
651
Contratto part time
82 11 0 0
93
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
573
171
-
-
744
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Pollini S.p.A.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
140 47 0 0
187
Contratto a tempo determinato
2 1 0 0
3
TOTALE
142
48
-
-
190
Contratto full time
126 47 0 0
173
219
Contratto part time
16 1 0 0
17
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
142
48
-
-
190
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Pollini Retail S.p.A.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
83 9 - -
92
Contratto a tempo determinato
15 2 - -
17
TOTALE
98
11
-
-
109
Contratto full time
50 9 - -
59
Contratto part time
48 2 - -
50
Contratto con orario variabile
- - - -
-
TOTALE
98
11
-
-
109
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Aeffe Group Inc.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
12 5 1 0
18
220
Contratto a tempo determinato
0 0 0 0
-
TOTALE
12
5
1
-
18
Contratto full time
0 0 0 0
-
Contratto part time
12 5 1 0
18
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
12
5
1
-
18
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Aeffe Germany G.m.b.h.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
4 1 0 0
5
Contratto a tempo determinato
6 1 0 0
7
TOTALE
10
2
-
-
12
Contratto full time
7 2 0 0
9
Contratto part time
3 0 0 0
3
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
10
2
-
-
12
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
221
Aeffe Spagna S.l.u.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
5 2 0 0
7
Contratto a tempo determinato
3 1 0 0
4
TOTALE
8
3
-
-
11
Contratto full time
4 2 0 0
6
Contratto part time
4 1 0 0
5
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
8
3
-
-
11
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Aeffe Netherlands B.V.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
2 1 0 0
3
Contratto a tempo determinato
15 4 0 0
19
TOTALE
17
5
-
-
22
Contratto full time
8 4 0 0
12
Contratto part time
9 1 0 0
10
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
222
TOTALE
17
5
-
-
22
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Fashoff UK Ltd.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
11 4 0 0
15
Contratto a tempo determinato
0 0 0 0
-
TOTALE
11
4
-
-
15
Contratto full time
10 4 0 0
14
Contratto part time
1 0 0 0
1
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
11
4
-
-
15
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Moschino Korea Ltd.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
30 4 0 0
34
Contratto a tempo determinato
1 - 0 0
1
TOTALE
31
4
-
-
35
223
Contratto full time
31 4 0 0
35
Contratto part time
0 0 0 0
-
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
31
4
-
-
35
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Moschino France S.a.r.l.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
9 4 0 0
13
Contratto a tempo determinato
1 0 0 0
1
TOTALE
10
4
-
-
14
Contratto full time
10 4 0 0
14
Contratto part time
0 0 0 0
-
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
10
4
-
-
14
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Moschino Asia Pacific Ltd.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
224
Contratto a tempo indeterminato
15 1 0 0
16
Contratto a tempo determinato
0 0 0 0
-
TOTALE
15
1
-
-
16
Contratto full time
15 1 0 0
16
Contratto part time
0 0 0 0
-
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
15
1
-
-
16
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Pollini Suisse S.a.g.l.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
4 4 0 0
8
Contratto a tempo determinato
1 0 0 0
1
TOTALE
5
4
-
-
9
Contratto full time
5 4 0 0
9
Contratto part time
0 0 0 0
-
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
5
4
-
-
9
225
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Pollini Austria G.m.b.h.
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
11 5 0 0
16
Contratto a tempo determinato
0 0 0 0
-
TOTALE
11
5
-
-
16
Contratto full time
0 5 0 0
5
Contratto part time
11 0 0 0
11
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
11
5
-
-
16
DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO SUDDIVISI PER GENERE E REGIONE
FY 2024
Moschino Shanghai Ltd
Donna
Uomo
Altro
Non riportato
Totale
Contratto a tempo indeterminato
0 0 0 0
-
Contratto a tempo determinato
95 10 0 0
105
TOTALE
95
10
-
-
105
Contratto full time
95 10 0 0
105
Contratto part time
0 0 0 0
-
226
Contratto con orario variabile
0 0 0 0
-
TOTALE
95
10
-
-
105
227
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e
successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Simone Badioli in qualità di amministratore delegato e Matteo Scarpellini in qualità di dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154
bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- l’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell’esercizio 2024.
Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi
del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della
situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei
principali rischi e incertezze cui sono esposti.
14 marzo 2025
Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Simone Badioli Matteo Scarpellini
228
Attestazione della Rendicontazione di sostenibilità ai sensi dell’art. 81-ter, comma 1, del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Simone Badioli in qualità di Amministratore Delegato e Matteo Scarpellini in qualità di Dirigente della
Rendicontazione di Sostenibilità di Aeffe S.p.A. attestano(*), ai sensi dell’art.154-bis, comma 5-ter, del decreto legislativo
24 febbraio 1998, n.58, che la Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nella Relazione sulla Gestione Consolidata è stata
redatta:
- conformemente agli standard di rendicontazione applicati ai sensi della direttiva 2013/34/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n.125;
- con le specifiche adottate a norma dell’articolo 8, paragrafo 4, del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.
14 marzo 2025
Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Simone Badioli Matteo Scarpellini
(*) Attestazione resa secondo il modello stabilito nel documento di Consob per la consultazione del 13 dicembre 2024.
229
PROGETTO BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2024
230
Relazione sulla gestione
1. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA’
CONTO ECONOMICO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
%
Esercizio
%
Variazioni
%
2024
sui ricavi
2023
sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
133.458.183
100,0%
183.696.470
100,0%
(50.238.287)
(27,3%)
Altri ricavi e proventi
109.955.422
82,4%
12.591.914
6,9%
97.363.508
773,2%
TOTALE RICAVI
243.413.605
182,4%
196.288.384
106,9%
47.125.221
24,0%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
(12.549.340)
(9,4%)
(7.897.238)
(4,3%)
(4.652.102)
58,9%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(37.306.052)
(28,0%)
(60.916.487)
(33,2%)
23.610.435
(38,8%)
Costi per servizi (60.059.742) (45,0%) (79.023.858) (43,0%) 18.964.116
(24,0%)
Costi per godimento beni di terzi
(1.182.958)
(0,9%)
(1.958.276)
(1,1%)
775.318
(39,6%)
Costi per il personale
(43.802.610)
(32,8%)
(46.562.744)
(25,3%)
2.760.134
(5,9%)
Altri oneri operativi
(1.551.631)
(1,2%)
(3.387.023)
(1,8%)
1.835.392
(54,2%)
Totale costi operativi (156.452.333) (117,2%) (199.745.626) (108,7%) 43.293.293
(21,7%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
86.961.272
65,2%
(3.457.242)
(1,9%)
90.418.514
(2.615,3%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
(2.503.359)
(1,9%)
(2.684.978)
(1,5%)
181.619
(6,8%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali
(2.866.847)
(2,1%)
(3.145.440)
(1,7%)
278.593
(8,9%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso
(10.538.312)
(7,9%)
(10.908.975)
(5,9%)
370.663
(3,4%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti
(26.177.112)
(19,6%)
(31.586.983)
(17,2%)
5.409.871
(17,1%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni
(42.085.630)
(31,5%)
(48.326.376)
(26,3%)
6.240.746
(12,9%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)
44.875.642
33,6%
(51.783.618)
(28,2%)
96.659.260
(186,7%)
Proventi finanziari
849.193
0,6%
92.582
0,1%
756.611
817,2%
Proventi da partecipazione
15.000.000
11,2%
-
0,0%
15.000.000
n.a.
Oneri finanziari (6.966.835) (5,2%) (6.162.284) (3,4%) (804.551) 13,1%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso (1.352.954) (1,0%) (1.490.146) (0,8%) 137.192
(9,2%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari
7.529.404
5,6%
(7.559.848)
(4,1%)
15.089.252
(199,6%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
52.405.046
39,3%
(59.343.466)
(32,3%)
111.748.512
(188,3%)
Imposte (16.798.271) (12,6%) 7.762.559
4,2% (24.560.830) (316,4%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
35.606.775
26,7%
(51.580.907)
(28,1%)
87.187.682
(169,0%)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2024 i ricavi passano da Euro 183.696 migliaia del 2023 a Euro 133.458 migliaia del 2024, con un
decremento del 27,3%.
La riduzione dei ricavi è ascrivibile al rallentamento sia del canale retail che del canale wholesale.
I ricavi sono stati conseguiti per il 52% sul mercato italiano e per il 48% sui mercati esteri.
Costo per il personale
I costi del personale passano da Euro 46.563 migliaia del 2023 a Euro 43.803 migliaia del 2024, con un decremento del
5,9% per effetto del processo di riorganizzazione dell’azienda.
Margine operativo lordo (EBITDA)
Nell’esercizio 2024 l’EBITDA è pari a Euro 86.961 migliaia in aumento rispetto all’esercizio 2023 (nel 2023 Ebitda negativo
di Euro 3.457 migliaia). Tale aumento è conseguenza principale degli effetti della cessione da parte della Società della
231
proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della
Classificazione di Nizza.
Risultato operativo (EBIT)
L’EBIT 2024 è pari a Euro 44.876 migliaia, registrando un incremento pari a Euro 96.659 migliaia, rispetto all’EBIT negativo
del 2023 pari a Euro 51.784 migliaia. L’incremento è determinato principalmente dagli effetti della cessione della
proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della
Classificazione di Nizza e alle minori svalutazioni delle partecipazioni e crediti verso controllate effettuate nell’anno 2024
rispetto all’anno 2023.
Proventi e oneri finanziari netti
La gestione finanziaria netta passa da Euro -7.560 migliaia del 2023 ad Euro 7.529 migliaia del 2024 con un aumento del
199,6% per effetto principalmente della distribuzione di riserve di utili da parte della società controllata Pollini S.p.A. pari
a Euro 15.000 migliaia. Al netto di questa operazione i proventi e oneri finanziari rimangono sostanzialmente invariati.
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da Euro -59.343 migliaia del 2023 a Euro 52.405 migliaia del 2024, con una variazione
positiva in valore assoluto di Euro 111.749 determinata dalle motivazioni sopra esposte.
Risultato netto dell’esercizio
Il risultato di esercizio passa da Euro -51.581 migliaia del 2023 ad Euro 35.607 migliaia del 2024, registrando una
variazione positiva di Euro 87.188 migliaia determinata dalle motivazioni sopra esposte.
232
STATO PATRIMONIALE
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Crediti commerciali 62.518.508 56.855.903
Rimanenze
30.482.258
43.982.492
Debiti commerciali (43.008.087) (63.026.805)
CCN operativo
49.992.679
37.811.590
Altri crediti correnti
19.771.873
22.417.064
Crediti tributari 4.984.747 7.786.638
Altri debiti correnti (8.237.620) (17.582.065)
Debiti tributari (4.290.585) (1.996.912)
Capitale circolante netto
62.221.094
48.436.315
Immobilizzazioni materiali 46.151.647 48.912.965
Immobilizzazioni immateriali 25.614.454 38.086.686
Attività per diritti d'uso 33.675.063 56.660.267
Partecipazioni 50.016.313 50.616.053
Altre attività non correnti 25.811.339 3.855.714
Attivo immobilizzato
181.268.816
198.131.685
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (2.460.735) (2.627.058)
Accantonamenti (45.008.729) (19.475.386)
Beni destinati alla vendita 4.349.496
Altri debiti non correnti (1.090.833) (1.397.873)
Attività fiscali per imposte anticipate 9.113.946 7.549.454
Passività fiscali per imposte differite (23.090.999) (6.757.376)
CAPITALE INVESTITO NETTO
185.302.056
223.859.761
Capitale sociale 24.606.246 24.606.246
Altre riserve 20.577.039 72.156.450
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.374.995 2.374.995
Risultato di esercizio 35.606.775 (51.580.907)
Patrimonio netto
83.165.055
47.556.784
Disponibilità liquide (2.734.278) (2.561.025)
Passività finanziarie non correnti 40.425.379 58.660.277
Passività finanziarie correnti 25.987.549 66.014.442
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16
63.678.650
122.113.694
Passività per leasing correnti 7.192.909 9.209.021
Passività per leasing non correnti 31.265.442 44.980.262
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
102.137.001
176.302.977
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
185.302.056
223.859.761
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2023, il capitale investito netto si è decrementato dell’17,2% pari a Euro 38.558 migliaia.
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2024 risulta pari a Euro 62.221 migliaia rispetto a Euro 48.436 migliaia del 31
dicembre 2023.
233
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente di Euro 12.181 migliaia. Tale variazione è correlabile
alla riduzione dei debiti commerciali e delle rimanenze derivante dalla contrazione delle vendite avvenuta nel corso
del 2024;
- la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti diminuisce di complessivi Euro 11.989 migliaia rispetto al periodo
precedente principalmente per la riduzione degli anticipi royalties e dei costi anticipati della primavera/estate 2025
rispetto alla primavera/estate 2024;
- la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 508 migliaia è riferibile principalmente al
decremento dei crediti tributari per IRES e all’incremento dei debiti tributari per IRAP.
Attivo immobilizzato
Le attività fisse al 31 dicembre 2024 diminuiscono di Euro 16.863 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente
per effetto della cessione della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla
classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- le immobilizzazioni materiali aumentano complessivamente di Euro 2.761 migliaia per effetto delle seguenti
variazioni:
investimenti per Euro 169 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica
generale e specifica;
decrementi per Euro 62 migliaia;
ammortamenti per Euro 2.866 migliaia.
- le immobilizzazioni immateriali aumentano complessivamente di Euro 12.472 migliaia per effetto delle seguenti
variazioni:
decrementi per Euro 10.750 migliaia a seguito della cessione della proprietà del marchio “Moschino”
con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza;
investimenti per Euro 781migliaia in software;
ammortamenti per Euro 2.504 migliaia.
- le attività per diritti d’uso si movimentano per Euro 22.985 migliaia principalmente per effetto della cessione
della boutique di Milano in via Montenapoleone 18 e per la riclassifica dei diritti d’uso della boutique di Roma
destinata alla vendita nel corso dell’esercizio 2025.
- le partecipazioni si movimentano per Euro 600 migliaia. Per i dettagli si rimanda al punto 4 Partecipazioni della
nota esplicativa.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 102.137 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro
176.303 migliaia al 31 dicembre 2023 con un miglioramento di Euro 74.166 migliaia.
Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A al 31 dicembre 2024 sono sostanzialmente allineate al valore dell’anno precedente.
L’indebitamento finanziario, al netto dell’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16, è pari a Euro 63.679 migliaia al 31
dicembre 2024 rispetto a Euro 122.114 migliaia al 31 dicembre 2023.
Relativamente all’indebitamento finanziario si segnala che Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato
esecuzione, nel corso dell’anno 2024, ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio
“Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia interamente corrisposto.
234
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 35.608 migliaia per effetto dell’utile di esercizio.
2. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento
tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono contabilizzati a Conto Economico e per l’esercizio 2024 ammontano a Euro 19.175 migliaia.
3. INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l’azienda non utilizza strumenti
finanziari derivati.
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello accentrato dal dipartimento di tesoreria.
L’obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con
la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, p
uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni
di indebitamento in valuta nei rispettivi paesi.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle
informazioni già riportate nelle note al bilancio.
4. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO
Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario, redatta ai sensi
degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell’art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa,
approvata dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2025, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com
, sezione
Governance.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
Azionisti rilevanti %
COLLOPORTUS S.r.l. 30,899%
FQUATTRO S.r.l. 30,899%
Altri azionisti (*) 38,202%
(*) 8,325% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
5. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2024 la Società possiede 8.937.519 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che
corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state acquistate dalla Società
azioni proprie.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né
direttamente né indirettamente detenute.
6. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le
stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del
gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi
prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006,
sono presentate nella Nota 38 e 39.
235
7. CONTESTO GEOPOLITICO
L'Italia ha confermato il proprio sostegno politico all'Ucraina, pur non essendo tra i principali fornitori di armamenti. Il
governo punta a una pace giusta, che non significa la resa di Kiev e lavora per portare Mosca al tavolo del negoziato,
promuovendo iniziative di ricostruzione e mediazione diplomatica.
Per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, l'Italia ha adottato una strategia di basso profilo, rimanendo allineata ai
partner europei. Il governo ha evidenziato che "il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, e la transizione in Siria, hanno aperto
una nuova fase politica", offrendo un'opportunità per consolidare la stabilità regionale.
Il bilancio del 2024 redatto dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) indica un'Italia attiva sulla scena internazionale. Tuttavia,
il 2025 si preannuncia denso di sfide, tra cui il rafforzamento della difesa europea nel contesto NATO e la competitività
economica. L'evoluzione delle crisi globali e la capacità dell'Italia di mantenere un ruolo centrale in Europa e nel
Mediterraneo saranno determinanti per la proiezione strategica del Paese nei prossimi anni.
8. RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITA’
In considerazione di quanto previsto dall’Art. 7, comma 2, del D.Lgs. 125/2024, le informazioni relative alla
rendicontazione sulla sostenibilità di Aeffe SpA sono incluse nella Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, redatta in
conformità all’Art. 4 del medesimo Decreto e inserita nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato.
9. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 30 gennaio 2024 il Gruppo Aeffe ha annunciato la nomina di Adrian Appiolaza come nuovo direttore creativo del
Brand Moschino.
In data 24 settembre 2024 il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha comunicato la decisione di Alberta Ferretti di
lasciare la Direzione Creativa del brand da lei fondato, con la sfilata Primavera/Estate 2025 si conclude il percorso stilistico
della designer italiana, protagonista di un’avventura imprenditoriale e creativa iniziata nel 1980.
In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. ed Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per
la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla
classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo
pari a Euro 98.000 migliaia.
Il 15 ottobre è stata annunciata la nomina di Lorenzo Serafini come Direttore Creativo del brand Alberta Ferretti. Il Gruppo
Aeffe ha definito, in accordo con Lorenzo Serafini e interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia
che prevede a partire dalla stagione Autunno/Inverno 2025 l’integrazione della linea Philosophy all’interno del brand
Alberta Ferretti con l’obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso.
10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO
La Società, in data 24 dicembre 2024, ha siglato l’accordo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale
con decorrenza dal 13 gennaio 2025 per una durata complessiva di 12 mesi. Con tale accordo la Società prosegue
l’operazione di efficientamento dei costi del personale iniziato nel corso dell’anno 2024 con il Contratto di Solidarietà ai
sensi dell’art.21 comma 1 lett c) del D.Lgs. n. 148/2015 e con la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.
11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
A partire dall’esercizio 2023 e per tutto l’esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di razionalizzazione
societaria, organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti
tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal
punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno
generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli
strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino
con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta
Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità
del consumatore.
A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la Società pari a oltre Euro
90 milioni), nel corso del 2024, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio
Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
236
principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha portato in dote una cospicua plusvalenza, ha permesso al
Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che
possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, il Gruppo ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal
Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici
12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2024
Signori Azionisti,
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 Vi proponiamo di destinare
l’utile dell’esercizio di Euro 35.606.775 come segue:
Euro 889.659 a Riserva Legale;
Euro 34.717.116 a Riserva Straordinaria.
14 Marzo 2025
Per Il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
Simone Badioli
237
Prospetti Contabili
Stato Patrimoniale (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2024
2023
Marchi
23.880.979
36.526.209
(12.645.230)
Altre attività immateriali
1.733.475
1.560.477
172.998
Immobilizzazioni immateriali
(1)
25.614.454
38.086.686
(12.472.232)
Terreni
17.319.592
17.319.592
-
Fabbricati 20.017.406 20.628.544 (611.138)
Opere su beni di terzi
5.855.345
7.199.410
(1.344.065)
Impianti e macchinari
936.464
1.224.869
(288.405)
Attrezzature
63.665
106.994
(43.329)
Altre attività materiali
1.959.175
2.433.556
(474.381)
Immobilizzazioni materiali (2) 46.151.647 48.912.965 (2.761.318)
Attività per diritti d'uso (3) 33.675.063 56.660.267 (22.985.204)
Partecipazioni
(4)
50.016.313
50.616.053
(599.740)
Altre attività
(5)
25.811.339
3.855.714
21.955.625
Imposte anticipate
(6)
9.113.946
7.549.454
1.564.492
ATTIVITA' NON CORRENTI
190.382.762
205.681.139
(15.298.377)
Rimanenze
(7)
30.482.258
43.982.492
(13.500.234)
Crediti commerciali
(8)
62.518.508
56.855.903
5.662.605
Crediti tributari
(9)
4.984.747
7.786.638
(2.801.891)
Disponibilità liquide
(10)
2.734.278
2.561.025
173.253
Altri crediti (11) 19.771.873 22.417.064 (2.645.191)
ATTIVITA' CORRENTI
120.491.664
133.603.122
(13.111.458)
BENI DESTINATI ALLA VENDITA
(12)
4.349.496
4.349.496
TOTALE ATTIVITA'
315.223.922
339.284.261
(24.060.339)
Capitale sociale
24.606.246
24.606.246
-
Altre riserve
20.577.039
72.156.450
(51.579.411)
Utili/(perdite) esercizi precedenti
2.374.995
2.374.995
-
Risultato di esercizio
35.606.775
(51.580.907)
87.187.682
PATRIMONIO NETTO
(13)
83.165.055
47.556.784
35.608.271
Accantonamenti
(14)
45.008.729
19.475.386
25.533.343
Imposte differite
(5)
23.090.999
6.757.376
16.333.623
Fondi relativi al personale
(15)
2.460.735
2.627.058
(166.323)
Passività finanziarie (16) 71.690.821 103.640.539 (31.949.718)
Passività non finanziarie
(17)
1.090.833
1.397.873
(307.040)
PASSIVITA' NON CORRENTI
143.342.117
133.898.232
9.443.885
Debiti commerciali (18) 43.008.087
63.026.805
(20.018.718)
Debiti tributari (19) 4.290.585 1.996.912 2.293.673
Passività finanziarie
(20)
33.180.458
75.223.463
(42.043.005)
Altri debiti
(21)
8.237.620
17.582.065
(9.344.445)
PASSIVITA' CORRENTI
88.716.750
157.829.245
(69.112.495)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
315.223.922
339.284.261
(24.060.339)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato
Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell’allegato I e sono
ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.
238
Conto Economico (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2024
%
2023
%
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
(22)
133.458.183
100,0%
183.696.470
100,0%
Altri ricavi e proventi
(23)
109.955.422
82,4%
12.591.914
6,9%
TOTALE RICAVI
243.413.605
182,4%
196.288.384
106,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
(12.549.340) (9,4%) (7.897.238) (4,3%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(24)
(37.306.052)
(28,0%)
(60.916.487)
(33,2%)
Costi per servizi
(25)
(60.059.742) (45,0%) (79.023.858) (43,0%)
Costi per godimento beni di terzi
(26)
(1.182.958)
(0,9%)
(1.958.276)
(1,1%)
Costi per il personale
(27)
(43.802.610) (32,8%) (46.562.744) (25,3%)
Altri oneri operativi
(28)
(1.551.631)
(1,2%)
(3.387.023)
(1,8%)
Ammortamenti e svalutazioni
(29)
(42.085.630) (31,5%) (48.326.376) (26,3%)
Proventi/(oneri) finanziari
(30)
7.529.404
5,6%
(7.559.848)
(4,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
52.405.046
39,3%
(59.343.466)
(32,3%)
Imposte
(31)
(16.798.271) (12,6%) 7.762.559
4,2%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
35.606.775
26,7%
(51.580.907)
(28,1%)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto
Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto Economico riportato nell’allegato II e sono
ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.
Conto Economico Complessivo
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Utile/(perdita) del periodo (A)
35.606.775
(51.580.907)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti
1.886
91.776
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
1.886
91.776
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
-
-
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
-
-
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
-
-
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B)
1.886
91.776
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B)
35.608.661
(51.489.131)
239
Rendiconto Finanziario (*)
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A.
2.561
5.762
Disponibilità liquide di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione
1.963
Disponibilità liquide di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione
768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio
2.561
8.493
Risultato del periodo prima delle imposte
52.405
(59.343)
Ammortamenti / svalutazioni e plusvalenze
(45.945)
48.326
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
25.367
(360)
Imposte sul reddito corrisposte
265
1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
(7.529) 7.560
Variazione nelle attività e passività operative
(42.563)
8.263
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa
(33)
(18.001)
8.340
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
98.000
(992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
(143)
(2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
3.588
(8.263)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+)
600
(2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento
(34)
102.045
(11.461)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
1
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
(53.715)
10.760
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
(15.731) (79)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
(21.956)
(3.202)
Proventi e oneri finanziari
7.529
(7.560)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria
(35)
(83.872)
(80)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio
2.734
2.561
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto
Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell’allegato III e
sono ulteriormente descritti nella Nota 38 e 39.
240
Prospetti di Patrimonio Netto
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva straordinaria da
riallineamento D.L.
104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1° GENNAIO 2024
24.606
62.264
(15.909)
7.742
11.253
4.032
3.807
(1.033)
2.375
(51.581)
47.556
Copertura perdita 31/12/23
(51.581)
51.581
-
Totale utile al 31/12/24
35.607
35.607
Altre variazioni
1
1
SALDI AL 31 DICEMBRE 2024
24.606
10.683
(15.909)
7.742
11.253
4.032
3.807
(1.032)
2.375
35.607
83.164
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva straordinaria da
riallineamento D.L.
104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1° GENNAIO 2023
24.606
67.599
21.265
7.742
(90)
4.032
3.807
(755)
2.375
(5.335)
125.246
Copertura perdita 31/12/22
(5.335) 5.335
-
Perdita complessiva al 31/12/23
(51.581)
(51.581)
Fusione Moschino S.p.A.
(21.450)
5.578
(122)
(15.994)
Fusione Aeffe Retail S.p.A.
(15.724) 5.765
(64) (10.023)
Altre variazioni
(92) (92)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2023
24.606
62.264
(15.909)
7.742
11.253
4.032
3.807
(1.033)
2.375
(51.581)
47.556
241
NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Aeffe S.p.A. (“Società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Socie
Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle
società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.
La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull’MTA Segmento
Star di Borsa Italiana.
La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:
1) Uffici e sala di esposizione in Via Donizetti 47 e 48 Milano (MI);
2) Uffici e sala di esposizione in Via San Gregorio 28 e 32 Milano (MI);
3) Uffici e sala di esposizione in Via Napo Torriani 1 e 1aMilano (MI);
4) Deposito in Via Felice Casati 32 Milano (MI);
5) Deposito in Via Tavollo snc - San Giovanni in Marignano (RN);
6) Boutique Moschino Via della Spiga 26 Milano;
7) Boutique Moschino Via del Babuino 16 Roma;
8) Boutique Alberta Ferretti Via Condotti 34 Roma;
9) Boutique Philosophy di Lorenzo Serafini Via Belsiana 70 Roma;
10) Spazio A Via Porta Rossa 107 Firenze;
11) Spazio A S.re San Marco 295/296 – Venezia;
12) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via della Moda 1 Serravalle Scrivia (AL);
13) Outlet Alberta Ferretti-Moschino SP 126 Km. 1,6 Aiello (UD);
14) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Ponte di Piscina Cupa Castel Romano (RM);
15) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Strada Provinciale Sannitica, 336 Marcianise (CE);
16) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Aretina 61 Leccio di Reggello (FI);
17) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Marco Polo 1 Noventa di Piave (VE);
18) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Via Armea 43 Sanremo (IM);
19) Outlet Alberta Ferretti-Moschino Contrada Mandre Bianche Agira (EN).
Inoltre, la Società dispone dei seguenti depositi presso terzi:
1) Deposito in Via Rivoltana 2/D Segrate Milano (MI);
2) Deposito in Via delle industrie 6 Località Montaletto Cervia (RA)
3) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
4) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
5) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN).
242
Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell’economia in cui opera la Società.
Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31
dicembre 2024 della Società e viene comparato con il bilancio dell’esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto
delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in
conformità al principio del costo storico.
Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.
A seguito dell’operazione di scissione della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l., avvenuta con atto notarile 7643 del 25
luglio 2024, della quale all’allegato IV si riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato, Aeffe S.p.A è sottoposta
al controllo congiunto di Colloportus S.r.l. e Fquattro S.r.l. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato sul sito
internet www.aeffe.com
, sezione governance.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai
Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi
IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa
emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione
DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF), dall’art 78 del Regolamento Emittenti, dal
documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del
precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione
sulla gestione).
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la
Socieha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non
correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente
rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio,
sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario
con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli
schemi di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili adottati nella redazione della presente relazione finanziaria sono coerenti con quelli applicati per la
redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi
principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2024.
Valutazione degli amministratori sul presupposto della continuità aziendale
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come
un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della
continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della
continuità aziendale nella redazione del bilancio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la
liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali
scelte.
A partire dall’esercizio 2023 e per tutto l’esercizio 2024 la Società ha intrapreso un processo di razionalizzazione
societaria, organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto coinvolti
tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in paesi importanti dal
punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno
generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli
strumenti possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino
con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta
243
Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità
del consumatore.
A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la Società pari a oltre Euro
90 milioni), nel corso del 2024, la Società ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio
Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza pari a 87 milioni di euro
(dettagliata nelle note 23 “Altri ricavi e proventi” e 41 “Eventi ed operazioni significative non ricorrenti”), ha permesso
alla Società di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse
che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a partire dal 2025.
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, la Società ha predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal
Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici.
Il Piano Industriale è frutto dell’analisi e di previsioni di ogni singolo Brand in portafoglio ed esamina, nel quadriennio, i
vari ambiti di sviluppo ed evoluzione ovvero offerta di prodotto, distribuzione, comunicazione&marketing,
collaborazioni&licenze, organizzazione.
A livello corporate è stata identificata una strategia di medio-lungo periodo attraverso l’analisi di aspetti precisi.
Precisamente:
Crescita significativa nel Canale Retail focalizzata sul posizionamento dei DOS del Gruppo puntando anche ad
aumentare lo scontrino medio di vendita
Riqualificazione della rete distributiva attraverso l'elevazione dei key account e l'ampliamento della presenza
Sviluppo di nuovi mercati rientrando in mercati precedentemente perduti
Focus su geopricing ed e-commerce
Prodotto, qualità ma anche creatività e innovazione sotto i riflettori
Accessorio come punto di partenza per veicolare nuovi messaggi e attrarre nuove fasce di clientela.
Tali aree, integrate con la macro-strategia della Società, hanno portato alla fissazione di specifici target per ogni singolo
Brand.
Brand Moschino:
Innalzamento del percepito del Brand (anche grazie all’avvenuto cambio del direttore creativo ed alla
conseguente differente offerta di prodotti)
Miglioramento progressivo della distribuzione
Aumento della numerosità dei Franchisee ed espansione dei canali digitali
Aumento progressivo della presenza Retail in Asia
Brand Pollini:
Consolidamento delle performance nelle aree geografiche consolidate
Penetrazione in nuovi paesi con potenziale di sviluppo rispetto al posizionamento del Brand
Incremento progressivo dei Franchisee in Europa (Italia inclusa) e in selezionati paesi esteri
Apertura di pop-up e shopping shop
Brand Alberta Ferretti:
Crescita organica e consolidamento dei DOS, nuove aperture e ritocco del concept dei negozi in location chiave
Sviluppo del franchising in mercati ad alto potenziale
Riqualificazione della rete attraverso la collaborazione con partner chiave
Attivazione e rafforzamento della collaborazione con department store a livello mondiale
Attenzione sullo sfruttamento efficace dei vari canali online per un'esperienza omnicanale fluida e di successo.
Collaborazioni e Partnership.
Nello specifico il piano industriale prevede prevalentemente un rilancio strategico del brand Moschino incentrato
inizialmente sul cambio dell’offerta dei prodotti con conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato.
Questi risultati verranno raggiunti grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato in data
30 gennaio 2024.
244
Inoltre, sempre nell’ottica dell’innalzamento del brand Moschino, in generale per il canale wholesale in tutte le aree dove
il brand è presente, il piano prevede un progressivo miglioramento del canale distributivo ponendosi come obiettivo
l’incremento del giro d’affari attraverso nuovi modelli di vendita, costruendo forti relazioni con clienti selezionati. Per il
canale retail, il piano industriale prevede principalmente il mantenimento della presenza diretta in Cina, con il
consolidamento dei punti vendita più performanti, la chiusura dei punti vendita ubicati in città non più considerate
strategiche e ad alto potenziale ed un graduale opportunistico incremento della rete di vendita mediante l’apertura di
nuovi negozi a gestione diretta.
Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l’esercizio 2025 per la Società sarà ancora un
esercizio di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti
soprattutto a brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare.
Già a partire dal 2026, con un trend di consolidamento proiettato per il 2027 e per il 2028, è prevista un’inversione di
tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i brand della Società, in particolare di quella del Brand Moschino
(sia wholesale che retail).
A seguito della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano industriale
sono previste diverse azioni di efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in particolare per quanto
riguarda le prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e le prestazioni del personale. Queste azioni
permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle marginalità operative.
Gli amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione l’andamento e l’evoluzione dei mercati di
riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano industriale 2025-2028 su cui si fonda la valutazione della
capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, mantenendo al contempo
un’attenzione proattiva e costante all’efficientamento organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e
all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dalla Unione Europea, applicabili dal
1° gennaio 2024:
- Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (modifiche all’IFRS16);
- Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo
IAS 1);
- Accordi di finanziamento per le forniture (modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7).
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili o non adottati in via anticipata dalla Società:
- Impossibilità di cambio (modifiche allo IAS 21).
- Classificazione delle passività come correnti e non-correnti e passività non correnti con clausole (modifiche allo
IAS 1);
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società, dall’adozione di tali emendamenti.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al
controllo dell’impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali
sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni d’imprese corrisponde al fair value), pari al
prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione,
nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli
ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I
costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi
incrementino i benefici economici futuri dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono
imputati a Conto Economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
245
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono
soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere
che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto
previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione
vengono riportati nei successivi paragrafi.
Marchi
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della
vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo.
La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate
da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in
quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita
indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al
settore della moda e confrontabile con l’esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market
comparables).
In ottemperanza al principio IAS 36, i marchi sono sottoposti a una verifica del valore recuperabile in presenza di
indicazioni di possibile perdita di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente
attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, sulla base del
quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties applicata all’ammontare dei ricavi che
il marchio è in grado di generare in prospettiva, nel corso della propria vita utile. Quali tassi delle royalties sono stati
utilizzati quelli medi del settore (pari al 10%), da cui è stata dedotta la percentuale media di incidenza dei costi di
mantenimento di ciascun marchio sul fatturato (pari al 3,50% per Moschino e al 9,07% per Alberta Ferretti). La
percentuale di royalties presunta è stata altresì determinata al netto dell’effetto fiscale.
Nella fattispecie, considerata la storicità dei marchi oggetto di valutazione, si è ritenuto corretto utilizzare un orizzonte
temporale (vita utile) di durata del segno distintivo illimitato, che corrisponde comunque ad un algoritmo pari a circa
25/30 anni.
Le royalties attese sono state determinate sulla base dei fatturati riconducibili a ciascun specifico marchio ed estrapolati
dal Budget 2025 e per gli esercizi 2026-2028 dai piani economici di sviluppo attesi, approvati dalla Società.
Per il periodo successivo a quello di pianificazione esplicita (post 2028), nella determinazione dei fatturati attesi e, quindi,
delle royalties presunte, è stato considerato un tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2,02%), pari all’inflazione attesa
media nei Paesi di operatività della Società, ponderata in base all’EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi. Come tasso di
attualizzazione è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 7,88% (9,40% quello al 31/12/2023) per il
periodo di pianificazione esplicita e pari al 9,11% (10,08% quello al 31/12/2023) per il periodo successivo.
Peraltro, la Società ha condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti
prodotti sul “valore d’uso” dei marchi da un aumento del tasso di attualizzazione WACC. In particolare, è stata individuata
la percentuale di incremento del WACC che porterebbe ad un azzeramento dell’headroom riscontrato fra il valore d’uso
e il carrying amount (percentuale di incremento del WACC per ciascun marchio: +44,75% Moschino; +2,82% Alberta
Ferretti).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli marchi
inferiore al relativo valore recuperabile.
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un
periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
%
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno
33,0%
Marchi 2,5%
I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2024, la Società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
246
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono
compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote
economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui,
indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene
corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla
residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese
direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato
al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei
terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come tale, sottoposto ad ammortamento.
Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50
anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
Categoria
%
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti
12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali
25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi
12%
Autoveicoli 20%
Autovetture
25%
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento della rete
dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque,
strumentali all’attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi
gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici
economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono
ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel
Conto Economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e
l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma,
la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione
ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease
term comporta l’utilizzo di assunzioni. La Socie, infatti, per la definizione della durata del lease ha considerato la
presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza
di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o meno di significativi
disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell’IFRS 16. In presenza di
opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell’IFRS 16. L’applicazione di quanto sopra,
tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio
dell’opzione, ha comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è
considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri casi se è solo la
247
Società a poter esercitare l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi
sull’evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società, non è presente
un tasso di interesse implicito, la Società ha calcolato un tasso incrementale di indebitamento (Incremental Borrowing
Rate-IBR). Al fine di determinare l’IBR da utilizzare per l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, la Socie
ha identificato ogni Paese come un portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come
il tasso di uno strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse
scadenze contrattuali. L’IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%, mentre l’IBR medio
ponderato al 31/12/24 ammonta al 2,37%.
Attività per diritto d’uso: la Società rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di locazione (cioè alla
data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per diritto d’uso che rientrano nella definizione di
investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d’uso sono misurate al
costo, al netto dell’ammortamento accumulato, delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per
eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente
rilevato della passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o
prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che la Società non sia ragionevolmente
certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d’uso sono ammortizzate
linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato.
L’ammortamento delle attività per diritto d’uso si applica sulla base delle previsioni dello IAS 16. Infine, le attività per
diritto d’uso sono sottoposte ad impairment test sulla base delle previsioni dello IAS 36. La voce attività per diritti d’uso
comprende quindi anche i key money versati dalla Società, in quanto classificati, in base al principio IFRS16, come costi
diretti iniziali del leasing. I “diritti d’uso” di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di
triggering event (in capo alla singola CGU).
Il test d’impairment è svolto confrontando il valore contabile netto della CGU (inteso come Capitale Investito Netto Net
Invested Capital - nella CGU) con il valore recuperabile (inteso, come previsto dai paragrafi 18 e 74 del principio contabile
internazionale IAS 36, come il maggiore tra fair value dedotti i costi di vendita e value in use).
L’IFRS 13 riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività
ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla
data di valutazione. L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate
per misurare il fair value. I livelli previsti, esposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:
- input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l’entità
può accedere alla data di valutazione;
- input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente
per le attività o per le passività;
- input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
Per determinare il valore d’uso di un’attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle
imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale
del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
La Società per la stima del “fair value” attualizza i canoni di locazione futuri a valore di mercato mentre per il “value in
use” attualizza i flussi di cassa futuri attesi (Discounted Cash Flow DCF) generati dalla CGU.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, la Società rileva la passività per leasing misurata come
il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al
netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi
che si prevede la Società dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo
di esercizio dell'opzione di acquisto, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di
penalità di risoluzione del leasing, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti
variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per la Società dipendono principalmente dal volume delle
vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore
attuale dei pagamenti futuri, la Società utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto.
Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati.
Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
248
Short term lease e low value assets lease: la Società si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS 16 per i contratti
di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni
di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni
del contratto.
Perdite di valore (
Impairment
) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l’esistenza di
perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare
che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e altre attività
non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un’attività
o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività viene adeguato al valore
recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso.
Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al
netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all’attività
della Socie, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non
fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l’unità operativa minima
(cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
La cessione da parte di Aeffe S.p.A. della proprietà della classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza del suo
principale marchio (Moschino) è da ritenere un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate (marchi e altre attività immateriali) possano aver subito perdite
durevoli di valore.
Si precisa, inoltre, che, tenendo anche conto dell’incertezza del contesto di riferimento, la stima del valore d’uso e del
fair value sono stati affidati ad un esperto esterno indipendente.
Pertanto, si è proceduto innanzitutto a effettuare il test di impairment sulla divisione “Pret-a-porter”. La divisione «Prêt-
à-porter», che si compone della realtà aziendale di Aeffe, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e
distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
L’impairment test è stato condotto testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount, ovvero del Capitale
Investito Netto, di ciascuna CGU tramite il valore d’uso (value in use), determinato mediante l’attualizzazione dei flussi di
risultato di piano di ciascuna CGU, ovvero applicando la metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36: il metodo
finanziario del Discounted Cash Flow, nella formulazione asset side.
I flussi del periodo esplicito sono stati determinati partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun esercizio 2025 - 2028,
calcolando e sottraendo allo stesso le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommando i
componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, al fine
di individuare il “flusso finanziario della gestione operativa corrente”, interpretabile come un flusso monetario
“potenziale”; infatti, l’ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente
risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli
operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) variazioni di Capitale
Circolante Netto (CCN). Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione
sia i predetti delta CCN sia gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso c.d. CAPEX e le variazioni dei
fondi operativi. Per gli anni successivi al 2028, ovvero per gli esercizi successivi al periodo di pianificazione esplicita e,
quindi, per la stima del Terminal Value , prudenzialmente si è ritenuto di identificare i flussi di cassa prospetticamente
mediamente producibili dalla divisione «Pret-a-porter» con la media (normalizzata per flussi non ripetibili e straordinari)
degli EBIT degli ultimi due esercizi di pianificazione esplicita (2027 2028), opportunamente considerati al netto delle
imposte figurative ad aliquota piena e proiettati in perpetuity. Per il periodo post 2028, è stato inoltre considerato un
tasso di crescita g annuo minimale (pari al 2,00%), pari all’inflazione attesa media nei Paesi di operatività della Società,
ponderata in base all’EBITDA 2028 prodotto in tali Paesi.
I flussi sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale WACC della Società, pari al 7,88%, determinato sulla
base dei seguenti parametri:
Free Risk Rate di un Paese maturo (Germania), ovvero tasso di rendimento dei Bund 10Y relativi ai dodici mesi
precedenti il 31/12/2024 (Fonte: investing.com).
249
Coefficiente di volatilità Beta costruito quale media del β unlevered a 2Y di un campione di Società comparabili
levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables (Fonte: Bloomberg).
Equity Risk Premium, premio per il rischio ideale come individuato dalle best practice.
Country Risk Premium, determinato quale media del rischio dei Paesi di operatività del Gruppo, ponderata per
la percentuale di produzione dell'EBIT 2028 in detti Paesi (Fonte: Aswath Damodaran).
Coefficiente α, che considera tra l’altro i premi di small cap e di aleatorietà di execution del piano.
Costo del debito netto di Gruppo, determinato considerando il tasso medio actual (al 31/12/2024) delle linee di
credito della Socie.
Struttura finanziaria, determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del β (Fonte:
Bloomberg).
Per l’attualizzazione del Terminal Value è stato adottato un WACC pari al 9,11%, determinato considerando un premio α
aggiuntivo sul costo del capitale proprio.
Il valore d’uso delle due CGU, calcolato secondo la metodologia del DCF, è risultato superiore al valore contabile del
relativo Capitale Investito Netto.
Peraltro, la Società ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli
effetti prodotti sul “valore d’uso” delle CGU da un aumento del tasso di attualizzazione WACC e un decremento del tasso
di crescita g.
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile delle due CGU inferiore
al relativo valore recuperabile.
Infine, la Società ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle attività
immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) sostanzialmente riconducibili ai key
money corrisposti per il subentro che hanno evidenziato indicatori di impairment ricollegabili all’incremento dei tassi.
In particolare, per i negozi (Cash Generating Unit - CGU) il valore recuperabile, è stato determinato come maggiore tra
fair value e valore d’uso della relativa CGU, e confrontato con il valore netto contabile (“carrying amount”).
Il test è stato condotto innanzitutto individuando il valore recuperabile dei negozi (per i quali la Società risulta aver iscritto
un key money) nell’accezione di fair value. In particolare, il fair value è stato calcolato basandosi sui dati empirici correnti
del mercato immobiliare, quale differenza tra:
- il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori di mercato (Fonti: Main Streets across the
World - Cushman & Wakefield; Osservatorio del Mercato Immobiliare Agenzia delle Entrate) dei canoni di
locazione applicabili per immobili siti nelle medesime città e vie dei negozi oggetto di stima e la dimensione (mq)
specifica dei negozi oggetto di test;
- il valore attuale dei canoni residui di locazione considerando i valori contrattuali.
Anche in questo caso il tasso di attualizzazione è il WACC della Società, rettificato per considerare gli specifici rischi Paese
e inflazione dello Stato di ubicazione del negozio. La vita utile della CGU è stata assunta pari alla durata del contratto di
locazione. Il fair value così determinato è stato confrontato con il net book value dei key money e degli allestimenti di
ciascun negozio. Nel caso in cui tale confronto abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il Principio
Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d’uso, si è proceduto a
determinare anche il valore d’uso dei negozi mediante la precedentemente esposta metodologia finanziaria del DCF.
Per la stima del valore d’uso dei negozi (CGU) sono stati considerati i flussi di cassa operativi desunti dai dati economici
actual al 31/12/2024, nonché di quelli prospettici 2025 2028, come approvati dalla Società. Per gli esercizi successivi al
2028 e sino alla data di scadenza del contratto di affitto, i flussi di cassa sono stati stimati analiticamente, esercizio per
esercizio, sulla base dell’ultimo EBIT disponibile accresciuto per un tasso di crescita g - pari all’inflazione attesa 2029 in
Italia o in Francia, in base alla locazione geografica del negozio - nettizzato considerando le imposte ad aliquota piena.
Per l’attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato il medesimo tasso WACC determinato per la CGU «Pret-a-porter»,
modificato solamente per considerare il solo rischio Paese Italia o Francia, e non la media ponderata dei Paesi di
operatività di tutto la Società.
Dall’analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di valore.
250
Sono state condotte le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul
“fair value” o sul “valore d’uso” dei negozi a seguito di: un’ipotetica riduzione del prezzo di affitto al metro quadro o di
un ipotetico incremento del tasso di attualizzazione WACC.
Le analisi sulla variabilità dei risultati delle stime operate in merito ai negozi al mutare dei principali input valutativi assunti,
hanno ipotizzato alternativamente: per le valutazioni al fair value, la potenziale variazione in diminuzione delle quotazioni
di mercato al metro quadro e, per le valutazioni al value in use, la percentuale di incremento del tasso di attualizzazione
WACC, che portano rispettivamente all’azzeramento dei margini riscontrati nel test di impairment.
È stata dapprima svolta un’analisi di sensitività sulle quotazioni di mercato al metro quadro degli affitti di ciascun negozio
al fine di identificare la diminuzione delle stesse che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di ciascun negozio ad
essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all’azzeramento dell’headroom riscontrato). Tale diminuzione
risulta ricompresa fra il 33% e l’82%.
Nel caso in cui il confronto tra fair value e net book value abbia evidenziato una perdita di valore, considerato che il
Principio Contabile prevede che il valore recuperabile rappresenti il maggiore fra il fair value e il valore d’uso, si è
proceduto a determinare anche il valore d’uso dei negozi.
Sul valore d’uso di questi negozi è stata svolta un’analisi di sensitività sui tassi di sconto (WACC), al fine di identificare la
maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero
all’azzeramento dell’headroom riscontrato). L’incremento dei WACC risulta ricompreso tra il 20,23% e il 39,81%.
Nella definizione del valore recuperabile di tutti gli assets assoggettati a impairment test, sono stati tenuti in
considerazione gli impatti finanziari stimati dal management per il raggiungimento dei propri obiettivi Environmental,
Social, and corporate Governance (ESG). Infatti, la Società anche nel 2024 ha proseguito il percorso avviato in precedenza
in merito all’approfondimento della mappatura dei rischi ESG, anche con il supporto di professionisti esterni, a partire
dall’analisi di materialità, che porterà ad una progressiva integrazione dei fattori di sostenibilità all’interno del proprio
modello di gestione dei rischi aziendali. La Società ha identificato i propri obiettivi di sostenibilità e definito un piano
prospettico di attuazione per il loro raggiungimento. Lo stesso è stato formalizzato in termini di impatti economici in
maniera puntuale per l’anno 2025, recepito nel budget aziendale. Aeffe ha altresì stimato, sulla base del budget 2025, gli
impatti economici in arco piano, inserendoli nel proprio Piano economico industriale, considerato ai fini dell’impairment
test.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo
incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la
contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita di valore
non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile
dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe
determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per
riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
Le partecipazioni in società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico,
che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli
esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Attività destinate alla dismissione (
held for sale
)
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di
vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile
per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d’uso e consuetudine, per la
vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L’attività classificata come
posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi
di vendita come disposto dall’IFRS 5.
Crediti commerciali e altri crediti
251
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che
riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine
di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una
componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e
risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in
applicazione del principio della competenza economica. La Società effettua un’analisi specifica sia delle posizioni in
contenzioso sia delle posizioni che presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi al fine della determinazione del
fondo svalutazione crediti. Inoltre, viene effettuata anche la valutazione dei crediti residuali considerando la perdita
attesa (Expected Loss) che viene calcolata sull’intera vita del credito commerciale. La valutazione del complessivo valore
realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette
pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso. La Società provvede ad
effettuare lo stanziamento a fondo svalutazione crediti coerentemente con la situazione dei propri crediti, considerando
che in parte tali crediti sono coperti da assicurazione.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il
valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto dei costi stimati di
completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne,
nonc tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con
esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono valorizzate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
In particolare, la Società, relativamente ai prodotti finiti relativi a stagioni precedenti presenti nelle giacenze al 31
dicembre 2024, adegua il valore di tali rimanenze al valore di realizzo ottenuto dalla vendita tramite il canale degli
stockisti.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibililiquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta
liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei
mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile,
dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli
stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini
l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento della stessa e se ne possa determinare una
stima attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i
flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni
correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a
benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel
periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo
della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS,
sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente
attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per
l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l’eventuale differenza
tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
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I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire
l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene
scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni
acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società
rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato
per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei
beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at
point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo
può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso
porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del
ricavo.
Una parte dei ricavi della Società deriva dal riconoscimento delle Royalties, convenute, in base ad una percentuale
prestabilita nel contratto con il licenziatario, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel
momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi in licenza.
La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di
prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del
controllo con diritto di reso.
Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto
della Licenziataria rispetto ai prodotti concessi in licenza. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della
corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da
spesare a Conto Economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura, pertanto, tra le altre attività
correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati
sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente,
finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi
derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell’interesse
effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito
dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora
ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
253
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando le aliquote
fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione
del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei
successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto
dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno essere dedotti
negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile
a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d’imposta previste
per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle
aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell’esercizio in
cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o
la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio,
le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale
della Società.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell’ambito dei
benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso di inflazione previsto è pari al 2,0%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 2,93%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,0%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,18%.
ALTRE INFORMAZIONI
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
254
Rischio di liquidità e di mercato
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello
di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate dall’Amministratore
Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i)
Rischio di liquidità:
La Società gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio
con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
(ii)
Rischio di cambio:
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando
attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all’andamento dei
tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si
copre mediante l’apertura di finanziamenti in valuta.
(iii)
Rischio di tasso:
Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato dai debiti finanziari a breve e a medio/lungo
termine in essere, che essendo per la totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei
flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso EURIBOR a 3/6
mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2024 un’ipotetica
variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un
maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 642
migliaia su base annua (Euro 552 migliaia al 31 dicembre 2023).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati
interest rate swapche trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2024 non sono
presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv)
Rischio di prezzo:
La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei
prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti
che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito.
Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo delle posizioni in sofferenza
non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata
facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei
dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene
supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione
completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei
dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell’Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di
attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di
255
solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta
all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall’Ufficio
Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene
attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti
di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:
a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla
conferma dell’ordine;
b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono
specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso
di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei
crediti di seguito indicati:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Crediti commerciali
62.519
56.856
5.663
10,0%
Altre voci attive correnti
19.772
22.417
(2.645) (11,8%)
Totale
82.291
79.273
3.018
3,8%
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i “Crediti commerciali” e alla nota 11 “Altre voci
attive correnti”.
Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2024, i crediti commerciali scaduti ammontano a Euro 55.509 migliaia (45.527 migliaia di Euro nel 2023).
La composizione per scadenza è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Fino a 30 giorni
3.672
2.460
1.212
49,3%
31 - 60 giorni
2.198
4.514
(2.316) (51,3%)
61 - 90 giorni
3.945
2.917
1.028
35,2%
Superiore a 90 giorni
45.694
35.636
10.058
28,2%
Totale
55.509
45.527
9.982
21,9%
La variazione dei crediti scaduti di Euro 9.982 migliaia è determinata principalmente dall’incremento dei crediti
commerciali intercompany.
Si evidenzia che nella quota dei crediti commerciali scaduti oltre 90 giorni soni inclusi i crediti verso la controllata cinese
pari ad Euro 28.269 migliaia (al 31/12/23 Euro 24.871migliaia) di cui Euro 13.091 migliaia svalutati mediante stanziamento
a fondo svalutazione.
Non si evidenziano ulteriori rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.
256
Rendiconto Finanziario
Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo
indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali
di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve
termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio
di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida
equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano
rimborsabili a vista e formano parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una
Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi,
dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.
Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’attività
operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto;
secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato
esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché essa è,
tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa
positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la
modificazione dell’entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.
257
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Marchi
Altre
Totale
Saldo al 01.01.23
2.520
857
3.377
Incrementi per acquisti
-
1.006
1.006
incrementi per fusione Moschino SpA
36.059
341
36.400
Decrementi
-
(11)
(11)
Ammortamenti del periodo
(2.053)
(632)
(2.685)
Saldo al 31.12.23
36.526
1.561
38.087
Incrementi per acquisti
-
781
781
Decrementi
(10.750)
(10.750)
Ammortamenti del periodo
(1.895)
(609)
(2.504)
Saldo al 31.12.24
23.881
1.733
25.614
Marchi
La voce è relativa ai marchi di proprietà della Società.
Marchio “Alberta Ferretti” pari ad Euro 2.268 migliaia il cui periodo di ammortamento residuo è pari a 18 anni.
Il marchio “Moschino” registra un decremento pari a Euro 10.751 migliaia relativo alla cessione della classe merceologica
3 e al 31/12/24 il valore ammonta ad Euro 21.613 migliaia il cui periodo di ammortamento residuo è 20 anni.
Altre
La voce “Altre” si riferisce alle licenze d’uso software.
258
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di terzi
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali
e commerciali
Altre immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 01.01.23
17.320
21.240
602
1.107
37
591
40.897
Incrementi
1.554
179
58
651
2.442
incrementi per fusione Moschino
7.944
243
166
2.067
10.420
incrementi per fusione Aeffe
Retail
330 107 8 546 991
Decrementi
(1.793)
(25)
(102)
(774)
(2.694)
Ammortamenti del periodo
(611)
(1.438)
(387)
(61)
(648)
(3.145)
Saldo al 31.12.23
17.320
20.629
7.199
1.224
106
2.433
48.911
Incrementi
13
69
8
79
169
Decrementi
(45)
(17)
(62)
Ammortamenti del periodo
(611)
(1.311)
(357)
(51)
(536)
(2.866)
Saldo al 31.12.24
17.320
20.018
5.856
936
63
1.959
46.152
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti principali variazioni:
investimenti per Euro 169 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica
generale e specifica;
decrementi per Euro 62 migliaia;
ammortamenti per Euro 2.866 migliaia.
3. Attività per diritti d’uso
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Fabbricati
Auto
Altro
Totale
Saldo al 01.01.23
6.743
723
533
7.999
Incrementi
58.310
960
888
60.158
Decrementi
(384)
(384)
Svalutazioni
(203)
(203)
Ammortamenti del periodo
(9.921)
(502)
(486)
(10.909)
Saldo al 31.12.23
54.545
1.181
935
56.661
Incrementi
180
545
994
1.718
Decrementi
(5.307)
(5.307)
beni destinati alla vendita
(8.859)
(8.859)
Ammortamenti del periodo
(9.426)
(555)
(558)
(10.538)
Saldo al 31.12.24
31.133
1.171
1.371
33.675
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in misura
residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi. Gli incrementi sono legati a nuovi contratti di affitto relativi
all’apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti. I decrementi sono legati alla
chiusura della boutique a marchio Alberta Ferretti sita a Milano in via Montenapoleone 18.
Nel corso dell’esercizio la Società ha riclassificato le attività immobilizzate della boutique sita in Roma in via Condotti nelle
attività disponibili per la vendita, negozio non rientrante più nel percorso strategico della Società.
259
Nel corso dell’esercizio la Società ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel
paragrafo “IFRS 16”. In particolare, per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è stato calcolato come
maggiore tra fair value e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore contabile del
suo capitale investito netto (“carrying amount”) e dall’analisi effettuata non è emersa alcuna perdita di valore.
Key money
A seguito delle operazioni di fusione per incorporazione delle controllate Moschino S.p.A. e Aeffe Retail S.p.A,
contestualmente all’applicazione dell’IFRS 16, la Società ha incluso i piani di ammortamento dei Key Money facendoli
rientrare nei diritti d’uso.
4. Partecipazioni
4.1 Partecipazioni in imprese controllate
La composizione della voce Partecipazioni in imprese controllate al 31 dicembre 2024 e 2023 è evidenziata nel prospetto
seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Società
Quota di
Possesso %
Valore al
31/12/2023
Svalutazioni
anno 2024
Cessioni
anno
2024
Valore al
31/12/2024
Pollini SpA
100,0%
41.945 41.945
Moschino Kids Srl
55,0%
7 (2) 5
Aeffe Germany Gbmh
100,0%
Aeffe Spagna Slu
100,0%
320 320
Aeffe Netherlands Bv
100,0%
Aeffe Group Inc.
100,0%
440 (440)
Fashoff UK Ltd
100,0%
2.342 2.342
Moschino France Sarl
100,0%
5.539 (158) 5.381
Moschino Asia Pacific Ltd
100,0%
Moschino Korea Ltd
100,0%
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd)
100,0%
Totale
50.594 (598) (2) 49.994
Le variazioni registrate nel corso del 2024 si riferiscono agli effetti derivanti dalle svalutazioni effettuate dalla Società a
copertura delle perdite riportate dalle controllate sopra indicate. Dalle analisi effettuate in base a quanto previsto dallo
IAS 36 non si rilevano altri indicatori di impairment test, pertanto, la Società non ha provveduto ad effettuare i test di
impairment test.
260
Nella tabella che segue si riporta la movimentazione del Fondo Eccedenza Svalutazioni Partecipazioni, che riporta nella
voce accantonamenti l’ammontare ritenuto congruo per coprire le perdite (per la quota percentuale di pertinenza) che
residuano dopo l’azzeramento del valore contabile della partecipazione:
(valori in migliaia di Euro)
Società
Quota di
Possesso
%
Valore al
31/12/2023
Accantonamenti
2024
Rilascio
2024
Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh
100,0%
(401)
(698)
(1.099)
Aeffe Netherlands Bv
100,0%
(140) (495)
(635)
Moschino Asia Pacific Ltd
100,0%
(3.073) (17.039)
(20.112)
Moschino Korea Ltd
100,0%
(2.613) (2.426)
(5.039)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd)
100,0%
(11.515)
1.094
(10.421)
Aeffe group inc
100,0%
(1.957)
(1.957)
Totale (17.743) (22.615) 1.094 (39.264)
Nel prospetto che segue si riportano i dati principali dei bilanci ias delle Società controllate al 31 dicembre 2024
unitamente al costo storico delle partecipazioni e, se presenti, al Fondo Svalutazione e Fondo Eccedenza Svalutazioni
Partecipazioni al 31 dicembre 2024:
(valori in migliaia di Euro)
Società
Sede
Capitale
sociale
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio
netto
Quota di
Possesso
%
Numero
azioni
Costo storico
partecipazione
Fondo
svalutazione
partecipazione
Fondo
rischi
Valore
partecipazione
al netto fondi
svalutazione e
rischi
Pollini SpA
Gatteo (FC)
Italia
6.000
204
48.386
100%
6.000.000
41.945
41.945
Moschino Kids
Srl
Padernello
(TV) Italia
10
300
782
55,0%
n.d.
6
6
Aeffe Germany
Gmbh
Metzingen
(Germany)
25
( 698)
( 1.099)
100%
n.d.
525
( 525)
( 1.099)
( 1.099)
Aeffe Spagna
Slu
Barcellona
(Spain)
320
( 151)
245
100%
n.d.
320
320
Aeffe
Netherlnads Bv
Rotterdam
(Netherlands)
25
( 495)
( 635)
100%
n.d.
25
( 25)
( 635)
( 635)
Aeffe Group
Inc.
New York
(USA)
10
( 2.425)
( 1.957)
100%
n.d.
13.962
( 13.962)
( 1.957)
( 1.957)
Fashoff UK Ltd London (GB)
1.869
( 2.172)
3.154
100%
n.d.
2.342
2.342
Moschino
France Sarl
Paris (France)
50
( 159)
5.381
100%
n.d.
8.400
( 3.019)
5.381
Moschino Asia
Pacific Ltd
Hong Kong
(H.K.)
62
( 16.824)
( 20.112)
100%
n.d.
54
( 54)
( 20.112)
( 20.112)
Moschino
Korea L.t.d.
Seoul (KR)
4.042
( 2.594)
( 5.040)
100%
n.d.
4
( 4)
( 5.040)
( 5.040)
Moschino
Shangai Ltd
Huangpu
(Shanghai)
20.973
( 13.982)
( 10.422)
100%
n.d.
( 10.422)
( 10.422)
Totale
67.583
( 17.589)
( 39.264)
10.730
261
4.2 Partecipazioni in altre imprese
La composizione della voce Partecipazioni in altre imprese al 31 dicembre 2024 è evidenziata nel prospetto seguente:
(valori in migliaia di Euro)
Società Sede
Capitale
sociale
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio
netto
Quota di
Possesso
%
Numero
azioni
Costo
storico
Conai
0,19
Caaf Emilia Romagna
0,688%
5.000
3
Assoform
1,670%
2
Consorzio Assoenergia Rimini
2,100%
1
Fondazione MadeinItaly circolare-sostenibile
9
Consorzio RE.CREA
2
Effegidi
6
Totale partecipazioni in altre imprese:
22
5. Altre Attività
Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.
La voce altre attività registra un incremento di Euro 21.956 migliaia con un saldo a fine esercizio pari a Euro 25.811
migliaia. Tale incremento deriva principalmente dall’accensione di finanziamenti concessi alla socie
controllata Moschino Asia Pacific Ltd per la ricapitalizzazione della società Moschino Shanghai Ltd, detenuta al 100% da
Moschino Asia Pacific.
6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti
Debiti
31-dic-2024
31-dic-2023
31-dic-2024
31-dic-2023
Beni materiali
-
(17)
(17)
Attività immateriali
52
3
(130)
(130)
Accantonamenti
1.121
717
Oneri deducibili in esercizi futuri
262
-
Proventi tassabili in esercizi futuri
(16.442)
69
Perdite fiscali portate a nuovo
5.738
6.547
-
Imposte da passaggio IAS
2.203
20
(6.502)
(6.679)
Totale
9.114
7.549
(23.091)
(6.757)
262
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Rilevate a conto
economico
Altro
Saldo finale
Beni materiali
(17)
(17)
Attività immateriali
(127)
49
(78)
Accantonamenti
717
404
1.121
Oneri deducibili in esercizi futuri
262
(165)
(97)
-
Proventi tassabili in esercizi futuri
69
(16.511)
(16.442)
Perdite fiscali portate a nuovo
6.547
(187)
(622)
5.738
Imposte da passaggio IAS
(6.659)
2.320
40
(4.299)
Imposte esercizi precedenti
46
(46)
-
Totale
792
(14.044)
(725)
(13.977)
La variazione in diminuzione pari a Euro 725 migliaia della colonna “Altro” si riferisce sostanzialmente alla parziale
compensazione del debito per IRES dell’esercizio generatosi in conseguenza dell’adesione delle società controllate al
consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in alcune società del Gruppo.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando la ragionevole certezza della
recuperabilità sulla base del Piano Industriale 2025-2028 approvato in data 23 gennaio 2025.
ATTIVITA’ CORRENTI
7. Rimanenze
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazione
2024
2023
%
Materie prime, sussidiarie e di consumo
4.339
5.290
(951) (18,0%)
Prodotti in corso di lavorazione
3.866
4.533
(667) (14,7%)
Prodotti finiti e merci
22.277
34.159
(11.882) (34,8%)
Totale
30.482
43.982
(13.500)
(30,7%)
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne,
nonc tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con
esclusione degli oneri finanziari.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle
collezioni primavera/estate 2025, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2024,
primavera/estate 2025 e il campionario dell’autunno/inverno 2025.
Il valore delle rimanenze prodotti finiti e merci registra un decremento di Euro 11.833 migliaia rispetto al valore dell’anno
precedente dovuto principalmente alla contrazione delle vendite avvenuta nel corso del 2024.
Il valore delle rimanenze è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro 9.098 migliaia.
Il fondo obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per anno e stagione
delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza passata delle vendite attraverso canali
alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
8. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
263
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Crediti verso clienti
14.270
21.752
(7.482) (34,4%)
Crediti verso imprese controllate
62.680
50.513
12.167
24,1%
Crediti verso controllanti
5
(5) (100,0%)
(Fondo svalutazione crediti verso controllate)
(13.091)
(13.091)
-
n.a.
(Fondo svalutazione crediti)
(1.341)
(2.323)
982
(42,3%)
Totale
62.518
56.856
5.662
10,0%
Al 31 dicembre 2024 i crediti commerciali sono pari a Euro 62.518 migliaia, con un incremento del 10% rispetto al loro
valore al 31 dicembre 2023.
I crediti verso clienti si riducono del 34,4% per effetto principalmente dalla contrazione delle vendite avvenuta nel corso
del 2024.
I crediti verso le imprese controllate mostrano un saldo a fine esercizio pari a Euro 62.680 migliaia contro i Euro 50.513
migliaia del precedente esercizio, con un incremento del 24,1%.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in
generale, sulla base dell’andamento storico.
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi
Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2023
2024
Fondo svalutazione crediti
2.323
700
(1.682)
1.341
Totale
2.323
700
(1.682)
1.341
9. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
IVA
1.457
1.355
102
7,5%
IRES
1.254
3.162
(1.908)
(60,3%)
IRAP
-
686
(686) (100,0%)
Altri crediti tributari
2.274
2.583
(309)
(12,0%)
Totale
4.985
7.786
(2.801)
(36,0%)
La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente al decremento del credito IRES e IRAP.
10. Disponibilità liquide
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Depositi bancari e postali
2.535
2.346
189
8,1%
Denaro e valori in cassa
199
215
(16) (7,4%)
Totale
2.734
2.561
174
6,8%
La voce “Depositi bancari e postali” rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli
Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce “Denaro e valori in cassa” rappresenta il
valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
264
11. Altri crediti
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni
16.086
18.160
(2.074)
(11,4%)
Acconti e note di accredito da ricevere
375
1.023
(649) (63,4%)
Ratei e risconti attivi
1.193
1.021
172
16,8%
Altri
1.943
1.667
276
16,6%
Firr
174
547
(373)
(68,2%)
Totale
19.771
22.418
(2.647)
(11,8%)
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del
campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2025 e autunno inverno 2025 per le quali non sono ancora stati
realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
Il decremento di Euro 2.074 migliaia è determinato principalmente alla contrazione delle vendite avvenuta nel corso
dell’anno 2024 e conseguentemente dei costi.
I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o
abbonamento.
Il credito verso il Firr è strettamente legato all’attività di agenzia svolta dalla maison Moschino S.p.A.
La voce “Altri” si riferisce principalmente a crediti verso fornitori per note credito relativi a resi di materie/prodotti finiti
e sconti su acquisti, crediti vs. Istituti previdenziali, crediti verso dipendenti, crediti per pagamenti anticipati e depositi
cauzionali di breve periodo.
12. Beni destinati alla vendita
Nel corso dell’esercizio la Società ha riclassificato le attività immobilizzate della boutique sita in Roma in via Condotti nelle
attività disponibili per la vendita, negozio non rientrante più nel percorso strategico della Socie per un valore di Euro
4.350 migliaia.
13. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2024
2023
Capitale sociale
24.606
24.606
-
Riserva sovrapprezzo azioni
10.683
62.264
(51.581)
Altre riserve
4.979
4.979
-
Riserva Fair value
7.742
7.742
-
Riserva legale
4.032
4.032
-
Riserva Ias
11.253
11.253
-
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
(1.032)
(1.033)
1
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
3.807
3.807
-
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
2.375
2.375
-
Risultato di esercizio
35.607
(51.581)
87.188
Riserva da fusioni per incorporazione
(20.888)
(20.888)
-
Totale
83.164
47.556
35.608
265
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2024, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro
26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2024 la Società possiede
8.937.519 azioni proprie che corrispondono al 8,325% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Nel corso
dell’esercizio 2024 non sono state acquistate dalla Società azioni proprie.
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 51.581 migliaia è relativa alla copertura della perdita
dell’esercizio 2023.
Altre riserve
La riserva straordinaria al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 4.979 migliaia e non ha subito variazioni rispetto all’esercizio
2023. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare
al fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.
Riserva Legale
La riserva legale al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 4.032 migliaia e non ha subito variazioni rispetto all’esercizio 2023.
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore
emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella
riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.
La voce non ha subito variazioni rispetto all’anno 2023.
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo
retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19.
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
La riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 3.807 migliaia e non ha
subito variazioni rispetto all’esercizio 2023.
Tale riserva si è costituita nell’anno 2021 anno in cui la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e
fiscali relativi ai beni di impresa, così come previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n.104 (il cosiddetto Decreto
Agosto), convertito nella Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede.
Utili/perdite esercizi precedenti
La voce al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 2.375 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.
266
Risultato di esercizio
La voce evidenzia un’utile di esercizio pari a Euro 35.607 migliaia.
Riserva da fusione per incorporazione
La voce non si è movimentata nel corso dell’anno 2024.
Informazioni sulle riserve distribuibili
Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la
sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti
tre esercizi.
(Valori in migliaia di Euro)
Importo
Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi
precedenti
esercizi
per:
copertura
perdite
aumento
capitale
sociale
distribuzione
ai soci
Capitale sociale
24.606
Riserva legale
4.032
B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui
9.794
A,B,C
9.794
56.916
- di cui
889
B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria
4.979
A,B,C
4.979
15.920
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005)
11.253
B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005)
7.742
B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
(1.032)
Riserva da fusioni
(20.888)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
2.375
A,B,C
2.375
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
3.807
A,B,C
3.807
Totale
47.557
20.955
72.836
-
-
LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)
Vincolo Patrimoniale
In rispetto all’art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917,
come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2024 ammonta ad Euro
1.302 migliaia.
Inoltre, la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così come
previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n. 104 (il cosiddetto Decreto di Agosto), convertito nella Legge 13 ottobre
2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede legale ed è stata vincolata una riserva in sospensione d’imposta
(utilizzando parte della riserva straordinaria) per Euro 3.807 migliaia.
Tali vincoli, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l’assoggettamento a tassazione in caso di
distribuzione.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
14. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
267
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
2023
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2024
Trattamento di quiescenza
1.483
157
(482) 1.158
Fondo per resi attesi
-
1.386
- 1.386
Fondo per rischi e oneri futuri
250
3.200
(250) 3.200
Altri
17.743
22.615
(1.094) 39.264
Totale
19.476
27.358
(1.826)
45.008
Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione
all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come
dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L’importo della voce è calcolato sulla
base del valore attuale dell’esborso necessario per estinguere l’obbligazione.
Il valore del fondo per resi attesi è stato stimato a fronte dei resi attesi stimati che si manifesteranno nell’ambito degli
accordi commerciali stipulati con i clienti.
Il fondo per rischi e oneri futuri è prevalentemente legato a cambiamenti organizzativi.
Di seguito la movimentazione della voce “Altri” che si riferisce alle svalutazioni delle partecipazioni per la parte eccedente
il costo storico.
Società
Quota di
Possesso %
Valore al
31/12/2023
Accantonamenti
2024
Rilascio 2024
Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh
100,0%
(401) (698)
(1.099)
Aeffe Netherlands Bv
100,0%
(140) (495)
(635)
Moschino Asia Pacific Ltd
100,0%
(3.073) (17.039)
(20.112)
Moschino Korea Ltd
100,0%
(2.613) (2.426)
(5.039)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia
Pacific Ltd)
100,0%
(11.515)
1.094
(10.421)
Aeffe Group inc
100,0%
(1.957)
(1.957)
Totale (17.743) (22.615) 1.094 (39.264)
Le passività fiscali potenziali, per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno
origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
15. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come
programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi
maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di
determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile
evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al momento della cessazione del
rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine
rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a
contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2023
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre 2024
TFR 2.627 77
(243) 2.461
Totale
2.627
77
(243)
2.461
268
Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.
16. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024 2023 Variaz. %
Debiti verso banche
40.425
58.660
(18.235) (31,1%)
Debiti per leasing
31.265
44.980
(13.715) (30,5%)
Totale
71.690
103.640
(31.950)
(30,8%)
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di
credito. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie
reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi
commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile sito in Gatteo sede della controllata Pollini
S.p.A. di Euro 11.420 migliaia.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative
pledge.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16 e di seguito la tabella con la movimentazione e la ripartizione
temporale del debito:
(Valori in migliaia di Euro)
Debiti per leasing
Entro 1 anno
Da 2 a 5 anni
oltre 5 anni
Saldo 31.12.2023
54.189
9.209
29.849
15.131
Incrementi
2.209
Decrementi (4.370)
Lease repayment (10.377)
Interessi 1.353
Decrementi per beni destinati alla vendita
(4.546)
Saldo 31.12.2024
38.458
7.192
22.459
8.807
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2024 inclusivo della quota a
breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
Importo totale
Quota a breve
Quota a lungo
Finanziamenti bancari
58.707
18.282
40.425
Totale
58.707
18.282
40.425
Si precisa che le scadenze oltre i cinque anni ammontano ad Euro 4.375 migliaia.
17. Passività non finanziarie
Le passività non finanziarie decrementano di Euro 307 e sono relativi a contributi concessi dai locatori, in fase di apertura
del punto vendita, per opere di ristrutturazione e allestimento e imputati a conto economico sulla base della durata del
contratto di locazione.
269
PASSIVITA’ CORRENTI
18. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Debiti per acconti da clienti
1.456
2.058
(602) (29,3%)
Debiti verso imprese controllate 13.539 22.579
(9.040) (40,0%)
Debiti verso fornitori
28.013
38.390
(10.377) (27,0%)
Totale
43.008
63.027
(20.019)
(31,8%)
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
Il decremento dei debiti verso fornitori e dei debiti verso controllate sono determinati prevalentemente dalla contrazione
delle vendite avvenuta nel corso del 2024 e dei conseguenti costi.
19. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Debiti verso Erario per ritenute
4.274
1.997
2.277
114,0%
Altri
17
-
17
n.a.
Totale
4.291
1.997
2.294
114,9%
20. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Debiti verso banche 25.988 66.014
(40.026) (60,6%)
Debiti per leasing 7.193 9.209
(2.016) (21,9%)
Totale
33.181
75.223
(42.042)
(55,9%)
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine
e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l’utilizzo di linee
di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
La riduzione dei debiti verso banche è determinata principalmente dagli effetti della cessione della proprietà del marchio
“Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologica 3 della Classificazione di Nizza.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
21. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre
2024:
270
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Debiti verso Istituti previdenziali
2.719
2.766
(47) (1,7%)
Debiti verso dipendenti
3.473
3.395
78
2,3%
Debiti verso clienti
586
1.748
(1.162) (66,5%)
Ratei e risconti passivi
1.279
9.460
(8.181) (86,5%)
Altri
180
213
(33) (15,3%)
Totale
8.237
17.582
(9.345)
(53,1%)
I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni
dei dipendenti della Società.
Il decremento della voce “ratei e risconti passivi” è principalmente dovuto alla riduzione degli anticipi royalties della
primavera/estate 2025 rispetto alla primavera/estate 2024
271
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
22. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at
point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale
(spedizione dei beni al cliente), sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico.
Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm
applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo
del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle royalties, convenute, in base, ad una percentuale
prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano “at point in time”, quindi nel momento
dell’emissione da parte della licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di
prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del
controllo con diritto di reso.
Relativamente al riconoscimento delle royalties, queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto
della licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à
porter
Div. calzature
pelletteria e
accessori
Totale
Aeffe SpA
Esercizio 2024
Area Geografica
99.183
34.275
133.458
Italia 44.144 25.306 69.450
Europa (Italia esclusa) 22.083 3.159 25.242
Asia e Resto del mondo 26.601 4.663 31.264
America
6.355
1.147
7.502
Marchio
99.183
34.275
133.458
Alberta Ferretti
15.692
1.200
16.892
Philosophy 14.710 643 15.353
Moschino 68.323 32.428 100.751
Altri 458 4 462
Contratti con le controparti
99.183
34.275
133.458
Wholesale 71.958 8.802 80.760
Retail 22.963 12.291 35.254
Royalties 4.262 13.182 17.444
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi
99.183
34.275
133.458
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi connessi alla
propietà del bene)
71.958 8.802 80.760
POINT IN TIME (maturazione Royalties sul fatturato della licenziataria)
4.262
13.182
17.444
Nell’esercizio 2024 i ricavi passano da Euro 183.696 migliaia del 2023 a Euro 133.458 migliaia del 2024, con un
decremento del 27,3%. In valore assoluto il decremento di Euro 50.238 migliaia è determinato dai seguenti fattori
intervenuti nel corso dell’anno 2024:
I ricavi sono stati conseguiti per il 52% sul mercato italiano e per il 48% sui mercati esteri.
272
23. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Affitti attivi
3.089
3.089
-
n.a.
Altri ricavi
106.866
9.503
97.363
1.024,6%
Totale
109.955
12.592
97.363
773,2%
La voce altri ricavi include prestazioni di servizi, utili su cambi di natura commerciale, vendite di materie prime ed
imballaggi, credito di imposta R&S e il rilascio di alcuni fondi.
Nel 2024 la voce altri ricavi include la plusvalenza di Euro 87.249 migliaia realizzata a seguito della cessione da parte di
Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3
della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.
24. Materie prime e di consumo
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
37.306
60.916
(23.610)
(38,8%)
Totale
37.306
60.916
(23.610)
(38,8%)
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori,
acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
Il decremento dei costi per materie prime è determinato dalla contrazione del fatturato sul canale.
25. Costi per servizi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Lavorazioni esterne
14.356
18.297
(3.941) (21,5%)
Consulenze
17.502
25.147
(7.645) (30,4%)
Pubblicità e promozione
11.149
13.467
(2.318) (17,2%)
Premi e provvigioni
4.220
6.311
(2.091) (33,1%)
Trasporti
2.907
3.949
(1.042) (26,4%)
Utenze
1.067
1.186
(119) (10,0%)
Compensi amministratori e collegio sindacale
1.831
2.717
(886) (32,6%)
Assicurazioni
361
303
58
19,1%
Commissioni bancarie
266
296
(30) (10,1%)
Spese di viaggio
636
894
(258) (28,9%)
Altri servizi
5.765
6.457
(692) (10,7%)
Totale
60.060
79.024
(18.964)
(24,0%)
I costi per servizi passano da Euro 79.024 migliaia dell’esercizio 2023 a Euro 60.060 migliaia dell’esercizio 2024, con un
decremento del 24%.
273
26. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Affitti passivi
782
972
(190) (19,5%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi
152
597
(445) (74,5%)
Noleggi ed altri
249
388
(139) (35,8%)
Totale
1.183
1.957
(774)
(39,6%)
27. Costi per il personale
Di seguito il confronto con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Costi per il personale
43.803
46.563
(2.760) (5,9%)
Totale
43.803
46.563
(2.760)
(5,9%)
I costi del personale passano da Euro 46.563 migliaia del 2023 a Euro 43.803 migliaia del 2024, con un decremento del
5,9% principalmente per effetto del processo di riorganizzazione aziendale.
Nel corso del 2024 è stato utilizzo il Contratto di Solidarietà ai sensi dell’art.21 comma 1 lett c) del D.Lgs. n. 148/2015 con
decorrenza dal 2 aprile 2024 al 31 agosto 2024 e successivamente è stata aperta la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
con decorrenza dal 1° ottobre 2024, per un periodo pari a 12 settimane.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell’industria tessile e abbigliamento di Novembre 2024.
Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2024 è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
Variaz.
%
Operai
168
165
3
1,8%
Impiegati
557
595
(38) (6,4%)
Dirigenti
19
20
(1) (5,0%)
Totale
744
780
(36)
(4,6%)
28. Altri oneri operativi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Imposte e tasse
672
887
(215) (24,2%)
Omaggi
276
594
(318) (53,5%)
Altri oneri operativi
604
1.905
(1.301) (68,3%)
Totale
1.552
3.386
(1.834)
(54,2%)
La voce “Altri” include principalmente liberalità, contributi ad associazioni di categoria e perdite su cambi.
274
29. Ammortamenti e Svalutazioni
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
2.503
2.685
(182) (6,8%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
2.867
3.145
(278) (8,8%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso
10.538
10.909
(371) (3,4%)
Svalutazioni e accantonamenti
26.177
31.587
(5.410) (17,1%)
Totale
42.085
48.326
(6.241)
(12,9%)
La voce “Svalutazioni e accantonamenti” include sia le svalutazioni del costo delle partecipazioni sopra menzionate sia gli
ulteriori accantonamenti al fondo rischi per copertura perdite per la parte di svalutazione eccedente il costo storico delle
partecipazioni medesime. Di seguito il dettaglio:
Società
Accantonamenti
2024
Rilascio
2024
Svalutazioni
2024
Valore al
31/12/2024
Aeffe Germany Gbmh (698)
(698)
Aeffe Netherlands Bv (495)
(495)
Moschino Asia Pacific Ltd (17.039)
(17.039)
Moschino Korea Ltd (2.426)
(2.426)
Moschino Shangai Ltd (controllata tramite Moschino Asia Pacific Ltd)
1.094
1.094
Aeffe group Inc (1.957) (440) (2.397)
Moschino France Sarl
(159) (159)
Totale (22.615) 1.094 (599) (22.120)
Inoltre, sono state effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per Euro 700 migliaia, al fondo rischi e oneri
futuri per Euro 3.200 migliaia e al fondo indennità supplettiva di clientela per Euro 157 migliaia.
30. Proventi e oneri finanziari
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Interessi attivi
465
79
386
488,6%
Sconti finanziari
1
1
-
n.a.
Utili su cambi finanziari
383
13
370
2.846,2%
Proventi finanziari
849
93
756
812,9%
Proventi da partecipazione
15.000
15.000
n.a.
Interessi passivi vs banche
6.550
5.733
817
14,3%
Differenze cambio
-
25
(25) (100,0%)
Altri oneri
417
404
13
3,2%
Oneri finanziari
6.967
6.162
805
13,1%
Interessi per leasing
1.353
1.490
(137) (9,2%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso
1.353
1.490
(137)
(9,2%)
Totale
7,529
(7,559)
15,088
n.a.
275
La gestione finanziaria netta passa da Euro -7.559 migliaia del 2023 ad Euro 7.529 migliaia del 2024 con un aumento del
199,6% per effetto principalmente della distribuzione di riserve di utili da parte della società controllata Pollini S.p.A. pari
a Euro 15.000 migliaia. Al netto di questa operazione i proventi e oneri finanziari rimangono sostanzialmente invariati.
31. Imposte sul reddito
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Variaz.
%
Imposte correnti
2.755
2.755
n.a.
Imposte differite e anticipate
14.043
(7.763)
21.806
n.a.
Totale imposte sul reddito
16.798
(7.763)
24.561
n.a.
La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo “Attività e passività fiscali
differite”.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2023 e il 2024 è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Risultato prima delle imposte
52.405
(59.343)
Aliquota fiscale applicata
24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES)
12.577
(14.242)
Effetto fiscale
6.922
6.539
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite)
19.499
(7.703)
IRAP (corrente e differita)
(2.701)
(59)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite)
16.798
(7.762)
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non
si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile diversa dall’utile ante
imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
276
32. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate
2024
2023
Da attività in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
35.607
(51.581)
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
35.607
(51.581)
Effetti di diluizione
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione
35.607
(51.581)
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio
35.607
( 51.581)
Utili/(perdite) da attività cessate
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
35.607
(51.581)
Effetti di diluizione
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione
35.607
(51.581)
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione
98.425
98.425
Opzioni su azioni
-
-
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione
98.425
98.425
Risultato base per azione
L’utile netto attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Società è pari a 35.607 migliaia di euro (dicembre 2023:
perdita pari a -51.581 migliaia di euro).
Risultato diluito per azione
Il calcolo del risultato diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2024, coincide con il calcolo del risultato per
azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
277
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa impiegato nel 2024 è stato pari a Euro 2.734 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A. al 31/12
5.762
Disponibilità liquidi di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione
1.963
Disponibilità liquidi di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione
768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A)
2.561
8.493
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B)
(18.001)
8.340
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
102.045
(11.461)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
(83.872)
(80)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D)
173
(3.201)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E)
2.734
2.561
33. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa del 2024 ha impiegato flussi di cassa pari a Euro 18.001 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Disponibilità liquide di Aeffe S.p.A. al 31/12/23
5.762
Disponibilità liquidi di Moschino S.p.A. fusa per incorporazione
1.963
Disponibilità liquidi di Aeffe Retail S.p.A. fusa per incorporazione
768
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A)
2.561
8.493
Risultato del periodo prima delle imposte
52.405
(59.343)
Ammortamenti e svalutazioni
(45.945)
48.326
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
25.367
(360)
Imposte sul reddito corrisposte
265
1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
(7.529)
7.560
Variazione nelle attività e passività operative
(42.563)
8.263
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa
(18.001)
8.340
34. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa ha generato nell’attività di investimento del 2024 Euro 102.045 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
98.000
(992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
(143)
(2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
3.588
(8.263)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni
600
(2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento
102.045
(11.461)
35. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività finanziaria
Il flusso di cassa impiegato dall’attività finanziaria nel 2024 è di Euro 83.872 migliaia.
278
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2024
2023
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
1
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
(53.715)
10.760
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
(15.731)
(79)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
(21.956)
(3.202)
Proventi (+) e oneri finanziari (-)
7.529
(7.560)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria
(83.872)
(80)
ALTRE INFORMAZIONI
36. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda
a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com
, sezione governance.
37. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, in linea con il “Richiamo di attenzione
n. 5/21” del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento della Società al 31 dicembre 2024 è il seguente:
(valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2024
2023
A - Disponibilità liquide
2.734
2.561
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C - Altre attività finanziarie correnti
-
-
D - Liquidità (A + B + C)
2.734
2.561
E - Debito finanziario corrente
7.706
48.112
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente
25.474
27.111
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F)
33.180
75.223
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)
30.446
72.662
I - Debito finanziario non corrente
71.691
103.640
J - Crediti finanziari non correnti
-
-
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti
-
-
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
71.691
103.640
M - Totale indebitamento finanziario (H + L)
102.137
176.302
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 102.137 migliaia al 31 dicembre 2024 rispetto a Euro
176.302 migliaia al 31 dicembre 2023 con un miglioramento di Euro 74.166 migliaia.
Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A al 31 dicembre 2024 sono sostanzialmente allineate al valore dell’anno precedente.
L’indebitamento finanziario, al netto dell’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16, è pari a Euro 63.679 migliaia al 31
dicembre 2024 rispetto a Euro 122.114 migliaia al 31 dicembre 2023.
Relativamente all’indebitamento finanziario si segnala che Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato
esecuzione, nel corso dell’anno 2024, ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio
“Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia
principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000 migliaia interamente corrisposto.
279
38. Operazioni infragruppo
Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute
con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi
finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle
condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2024 e 2023, peraltro già evidenziato negli appositi schemi
supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:
280
COSTI E RICAVI
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi e
proventi
costi
materie
prime, mat.
di consumo
e merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2024
Moschino France Sarl
526
3
207
3.546
Fashoff Uk Ltd
390
2
4
1.156
Moschino Shanghai Ltd 6.088 1.100 166
Moschino Korea Ltd 2.626
Moschino Asia Pacific Ltd 1.187 975 287
Moschino Kids Srl
2.680
881
Aeffe Group Inc 4.449 2 1.185
Gruppo Pollini 9.406 4.123 9.232 109 3
Aeffe Germany Gmbh 687 20
Aeffe Spagna Slu 554 37
Aeffe Netherlands Bb 547 1 16
Totale imprese del gruppo
29.140
4.131
10.397
8.071
3
453
Totale voce di bilancio
133.458
109.955
(37.306)
(60.060)
(1.183)
7.529
Incidenza % sulla voce di bilancio
21,8%
3,8%
(27,9%)
(13,4%)
(0,3%)
6,0%
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi e
proventi
costi
materie
prime, mat.
di consumo
e merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2023
Moschino France Sarl 1.202 3 248 3.205 11
Fashoff Uk Ltd 362 2 12 1.529 5
Moschino Shanghai Ltd 11.366 1.339
Moschino Korea Ltd
2.478
3
Moschino Asia Pacific Ltd 343 31 1.118 32
Moschino Kids Srl 1.991 583
Aeffe Group Inc 5.126 34 1 1.510 (109)
Gruppo Pollini
12.664
4.201
17.574
197
5
Aeffe Germany Gmbh 800 230
Aeffe Spagna Slu 862 7
Aeffe Netherlands Bb 850 2 8
Totale imprese del gruppo
38.044
4.276
18.663
8.898
5
(61)
Totale voce di bilancio 183.696 12.592 (60.916) (79.024) (1.958) (7.560)
Incidenza % sulla voce di bilancio
20,7%
34,0%
(30,6%)
(11,3%)
(0,3%)
0,8%
281
CREDITI E DEBITI
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Debiti
Commerciali
Anno 2024
Fashoff UK Ltd
736
549
Moschino Shanghai Ltd 5.490 15.179 10.421 527
Moschino France Sarl 557 2.924
Moschino Korea Ltd 11.931 5.040 1.140
Moschino Usa Inc
3.015
Moschino Kids Srl
308
173
Moschino Asia Pacific Ltd 20.216 1.912 20.112 111
Aeffe Group Inc 5.078 1.957 866
Gruppo Pollini 8.651 7.168
Aeffe Germany Gmbh 1.413 1.099 20
Aeffe Spagna Slu 38
Aeffe Netherlands Bv 809 635 24
Totale imprese del gruppo
25.706
49.589
39.264
13.540
Totale voce di bilancio 25.811 62.519 45.009 43.008
Incidenza % sulla voce di bilancio
99,6%
79,3%
87,2%
31,5%
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Debiti
Commerciali
Anno 2023
Fashoff UK Ltd
160
1.402
Moschino Shanghai Ltd 11.780 11.515 499
Moschino France Sarl 1.965 3.243
Moschino Korea Ltd 9.111 2.613 1.790
Moschino Usa Inc
4.980
157
Moschino Kids Srl
1.097
158
Moschino Asia Pacific Ltd 3.761 418 3.073 15
Aeffe Group Inc 4 565
Gruppo Pollini 5.677 14.741
Aeffe Germany Gmbh
1.093
401
Aeffe Spagna Slu 214 1
Aeffe Netherlands Bv 924 140 8
Totale imprese del gruppo
3.761
37.423
17.743
22.579
Totale voce di bilancio 3.856 56.856 19.475 63.027
Incidenza % sulla voce di bilancio
97,5%
65,8%
91,1%
35,8%
282
39. Operazioni con parti correlate
Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla
prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono
regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Natura
2024
2023
dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica
1.000
1.000
Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti
83
121
Ricavo
Costi per servizi
74
75
Costo
Affitto immobile
50
50
Costo
Commerciale
-
490
Credito
Commerciale
61
Debito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile
2.067
1.991
Costo
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate
hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024 ed al 31 dicembre 2023.
(Valori in migliaia di Euro)
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
2024
2024
2023
2023
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite
133.458
83
0,1%
183.696
121
0,1%
Costi per servizi
60.060
1.074
1,8%
79.024
1.075
1,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Debiti commerciali
(43.008)
61
n.a.
(63.027)
0,0%
Crediti commerciali
62.519
-
0,0%
56.856
490
0,9%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa
(18.001) (501)
2,8%
8.340 (931)
n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto senza effetto ifrs16
(63.679)
(501)
0,8%
(122.114)
(931)
0,8%
Per maggiori dettagli si rimanda agli allegati della presenta nota.
40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2024 la Società non
ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28
luglio 2006.
In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. e Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione ad un accordo quadro per
la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio “Moschino” con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla
classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi.
283
Gli effetti economici e patrimoniali dell’operazioni sono riportati nella seguente tabella riepilogativa:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
2024
Operazioni non ricorrenti di conto economico
Altri ricavi e proventi
87.249
Imposte
(24.343)
Operazioni non ricorrenti di stato patrimoniale
Immobilizzazioni immateriali
(10.751)
Attività fiscali per imposte anticipate
(4.188)
Disponibilità liquide
98.000
Debiti tributari
(3.403)
Passività fiscali per imposte differite
(16.752)
42. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2024 la Società ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 26.974
migliaia (Euro 4.394 migliaia al 31 dicembre 2023).
43. Passività potenziali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.
44. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi
di competenza dell’esercizio 2024 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non
vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
(Valori in migliaia di Euro)
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2024
Revisione contabile
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
124
Revisione contabile per la controllata Moschino Kids
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
17
Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF)
BDO ITALIA S.p.A.
40
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF)
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
28
Certificazione del credito di imposta R&S
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
12
Bilancio consolidato standard ESEF
BDO ITALIA S.p.A.
8
Revisione bilancio consolidato standard ESEF
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
8
Visto di conformità iva
RIA GRANT THORNTON S.p.A.
6
Totale
243
284
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I: Stato Patrimoniale con parti correlate
ALLEGATO II: Conto Economico con parti correlate
ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario con parti correlate
ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al
31 dicembre 2023
285
ALLEGATO I
Stato Patrimoniale con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
31 dicembre
Di cui parti
31 dicembre
Di cui parti
2024
correlate
2023
correlate
Marchi
23.881
36.526
Altre attività immateriali
1.733
1.560
Immobilizzazioni immateriali (1) 25.614 38.087
Terreni
17.320
17.320
Fabbricati 20.017 20.629
Opere su beni di terzi
5.855
7.199
Impianti e macchinari 936 1.225
Attrezzature
64
107
Altre attività materiali 1.959 2.434
Immobilizzazioni materiali
(2)
46.152
48.913
Attività per diritti d'uso (3) 33.675 56.660
Partecipazioni
(4)
50.016
49.994
50.616
50.594
Altre attività
(5)
25.811
25.706
3.856
3.761
Imposte anticipate
(6)
9.114
7.549
ATTIVITA' NON CORRENTI
190.383
205.681
Rimanenze
(7)
30.482
43.982
Crediti commerciali
(8)
62.519
49.589
56.856
37.913
Crediti tributari (9) 4.985 7.787
Disponibilità liquide
(10)
2.734
2.561
Altri crediti (11) 19.772 22.417
ATTIVITA' CORRENTI
120.492
133.603
BENI DESTINATI ALLA VENDITA
(12)
4.349
TOTALE ATTIVITA'
315.224
339.284
Capitale sociale
24.606
24.606
Altre riserve
20.577
72.156
Utili/(perdite) esercizi precedenti
2.375
2.375
Risultato di esercizio 35.607
(51.581)
PATRIMONIO NETTO
(13)
83.165
47.557
Accantonamenti
(14)
45.009
39.264
19.475
17.743
Imposte differite (5) 23.091 6.757
Fondi relativi al personale
(15)
2.461
2.627
Passività finanziarie (16) 71.691 325 103.641 4.742
Passività non finanziarie (17) 1.091 1.398
PASSIVITA' NON CORRENTI
143.342
133.898
Debiti commerciali
(18)
43.008
13.601
63.027
22.579
Debiti tributari (19) 4.291 1.997
Passività finanziarie (20) 33.180 396 75.223 1.869
Altri debiti (21) 8.238 17.582
PASSIVITA' CORRENTI
88.717
157.829
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
315.224
339.284
286
ALLEGATO II
Conto Economico con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
di cui Parti
correlate
Esercizio
di cui Parti
correlate
2024
2023
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
(22)
133.458
29.223
183.696
38.165
Altri ricavi e proventi (23) 109.955
4.131
12.592
4.276
TOTALE RICAVI
243.414
196.288
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
(12.549)
(7.897)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (24) (37.306) (10.397) (60.916) (18.663)
Costi per servizi
(25)
(60.060)
(9.145)
(79.024)
(9.973)
Costi per godimento beni di terzi (26) (1.183) (3) (1.958) (5)
Costi per il personale
(27)
(43.803)
(46.563)
Altri oneri operativi
(28)
(1.552)
(3.387)
Ammortamenti e svalutazioni
(29)
(42.086)
(1.681)
(48.326)
(1.563)
Proventi/(oneri) finanziari (30) 7.529
265
(7.560) (276)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
52.405
(59.343)
Imposte dirette sull'esercizio
(31)
(16.798)
7.763
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
35.607
(51.581)
287
ALLEGATO III
Rendiconto Finanziario con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Di cui parti
Esercizio
Di cui parti
2024
2023
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio
2.561
8.493
Risultato del periodo prima delle imposte
52.405
(59.343)
Ammortamenti / svalutazioni
(45.945)
(1.681)
48.326
(1.563)
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
25.367
(360)
Imposte sul reddito corrisposte
265 1.163
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
(7.529)
7.560
Variazione nelle attività e passività operative
(42.563) (20.654) 8.263 (15.646)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività operativa
(33)
(18.001)
5.609
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
98.000
(992)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
(143) (2.204)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
3.588
(8.263)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni
(+)
600 (2)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività di investimento
(34)
102.045
(11.461)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
1
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
(53.715)
10.760
(2.625)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
(15.731) 5.891 (79) 1.720
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
(21.956) (21.945) (3.202) (3.202)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
7.529
265
(7.560)
(276)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività finanziaria
(35)
(83.872)
(80)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio
2.734
2.561
288
ALLEGATO IV
Prospetto dei dati essenziali dell’ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31
dicembre 2023
(Valori in unità di euro)
Esercizio
Esercizio
2023
2022
STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni immateriali
46.800 55.066
Immobilizzazioni materiali
-
1.235.226
Partecipazioni
54.554.186
54.554.986
Attività non correnti
54.600.986
55.845.278
Crediti commerciali
188.446 173.739
Crediti tributari
894.344 1.049.094
Disponibilità liquide
354.758 29.254
Altri crediti
92
3.374
Attività correnti
1.437.640
1.255.461
Totale attività
56.038.626
57.100.739
Capitale sociale
100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni
47.674.104
49.879.769
Altre riserve
20.000 20.000
Utili (perdite) esercizi precedenti
1 (1)
Risultato d'esercizio
232.879 (705.665)
Patrimonio netto
48.026.984
49.294.103
Accantonamenti
-
43.095
Passività finanziarie
-
-
Passività non correnti
-
43.095
Debiti commerciali
8.011.642
7.763.541
Passività correnti
8.011.642
7.763.541
Totale patrimonio netto e passività
56.038.626
57.100.739
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
435.519
480.953
Altri ricavi e proventi
1.749.521
Totale ricavi
2.185.040
480.953
Costi operativi
(612.279)
(695.463)
Costi per godimento beni di terzi
-
-
Ammortamenti e Svalutazioni
(279.852) (275.479)
Oneri diversi di gestione
(587.726)
(18.848)
Proventi/(Oneri) finanziari
(328.439)
(73.696)
Risultato ante imposte
376.744
(582.533)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio
(143.865) (123.132)
Risultato netto dell'esercizio
232.879
(705.665)
289
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e
successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Simone Badioli in qualità di Amministratore Delegato di Aeffe S.p.A. e Matteo Scarpellini in qualità di dirigente
preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto
dall’art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- L’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- L’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio, nel corso dell’esercizio 2024.
Si attesta inoltre che il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi
del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della
situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.
14 marzo 2025
Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Simone Badioli Matteo Scarpellini
Ria Grant Thornton S.p.A.
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40127 Bologna
T +39 051 6045911
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Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
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Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito
dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto
economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario
per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui
principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei
flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti
emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità
della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in
materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del
bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio.
Richiamo di informativa
Richiamiamo l’attenzione su quanto descritto al paragrafo “Valutazione degli amministratori sul
presupposto della continuità aziendale” della nota integrativa, a cui si rimanda, dove gli amministratori
illustrano gli effetti delle azioni intraprese nel corso dell’esercizio per perseguire l’equilibrio economico
patrimoniale e finanziario del Gruppo, nonché le linee strategiche e le azioni conseguenti da
intraprendere, contenute nel piano industriale 2025-2028, su cui si fonda la valutazione della capacità
del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, e conseguentemente, a ritenere
appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato
al 31 dicembre 2024. In particolare, gli amministratori evidenziano quanto segue. A partire
dall’esercizio 2023 e per tutto l’esercizio 2024 il Gruppo Aeffe ha intrapreso un processo di
razionalizzazione societaria, organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose
operazioni che hanno visto coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali,
la continuazione di guerre in paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia,
Israele e Medio Oriente) ed una generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente
consapevolezza rispetto alle azioni da portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti
possibili anche da un punto di vista creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand
Moschino con la Direzione Creativa di Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy
all’interno del brand Alberta Ferretti con alla guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero
strategico finalizzato a rispondere alle necessità del consumatore. A seguito delle importanti operazioni
di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022 (investimenti per la società pari a oltre Euro 90 milioni), nel
corso del 2024, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio
Moschino con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione
di Nizza, ossia principalmente cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza
pari a 87 milioni di euro (dettagliata nelle note 23 “Altri ricavi e proventi” e 41 “Eventi ed operazioni
significative non ricorrenti”), ha permesso al Gruppo di avere una maggiore consistenza patrimoniale,
economica e finanziaria apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro
dei propri Brand sin a partire dal 2025. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, il Gruppo ha
predisposto un nuovo Piano Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data
23 gennaio 2025, al fine di fissare i nuovi obiettivi strategici. Nello specifico il piano industriale prevede
prevalentemente un rilancio strategico del brand Moschino incentrato inizialmente sul cambio
dell’offerta dei prodotti con conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato. Questi
risultati verranno raggiunti grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato
in data 30 gennaio 2024. Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali,
l’esercizio 2025 per il gruppo sarà ancora un esercizio di avvicinamento al percorso auspicato di
ripresa dei volumi e delle performance di vendita dei prodotti soprattutto a brand Moschino, in
considerazione delle difficoltà che il mercato di riferimento continua a presentare. Già a partire dal
2026, con un trend di consolidamento proiettato per il 2027 e per il 2028, è prevista un’inversione di
tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i brand del gruppo, in particolare di quella del
Brand Moschino (sia wholesale che retail). A seguito della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato
evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano industriale sono previste diverse azioni di
efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in particolare per quanto riguarda le
prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e le prestazioni del personale.
Queste azioni permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle marginalità operative. Gli
amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione l’andamento e l’evoluzione dei
mercati di riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano industriale 2025-2028 su cui si
fonda la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento, mantenendo al contempo un’attenzione proattiva e costante all’efficientamento
organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e all’individuazione di iniziative che possano
ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi.
Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tali aspetti.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione
contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto,
su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione dei marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 include
tra le attività non correnti, i marchi Alberta Ferretti,
Moschino e Pollini (di seguito anche i marchi)
per un valore pari a 46,9 milioni di euro,
considerati beni immateriali a vita utile definita,
ammortizzati sistematicamente a quote costanti
lungo il periodo di vita utile, stimato in 40 anni.
Il principio contabile IAS 36 prevede che i marchi
siano sottoposti ad una verifica del valore
recuperabile in presenza di indicazioni di possibile
perdita di valore. Gli amministratori hanno ritenuto
la cessione del principale marchio Moschino,
relativamente alla Classe merceologica 3 della
classificazione di Nizza, un evento straordinario
che quindi richiede valutazioni in relazione al
rischio che il valore contabile dei marchi possano
aver subito perdite durevoli di valore. Pertanto, i
marchi sono stati sottoposti a test di impairment,
al fine di verificare il loro valore recuperabile e
confrontarlo con il valore contabile.
Per determinare il valore recuperabile dei marchi
oggetto di impairment test, il management ha
applicato il metodo dell’attualizzazione
dell’ipotetico valore delle royalties. Il metodo in
esame consiste nell’attualizzazione, per un
periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che
il mercato sarebbe disposto a corrispondere al
proprietario di un asset intangibile per acquisirne
la licenza d’uso.
Lo svolgimento del test di impairment comporta
valutazioni complesse che richiedono un elevato
grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni
abbiamo considerato la valutazione dei marchi un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
I paragrafi “Marchi” e “Perdite di valore
(Impairment) delle attività” della nota integrativa
riportano l’informativa sui test effettuati
relativamente ai marchi, ivi inclusa una “sensitivity
analysis”.
Le procedure di revisione svolte, anche con il
coinvolgimento di esperti del network Grant
Thornton, hanno incluso:
l’analisi della ragionevolezza dei criteri di
ammortamento adottati;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di impairment
sui marchi;
l’analisi della ragionevolezza delle principali
assunzioni, adottate nella predisposizione
del piano industriale 2025 - 2028 del
Gruppo Aeffe, approvato dal Consiglio di
amministrazione della Società in data 23
gennaio 2025, da cui si desumono i flussi di
cassa alla base dei test di impairment;
valutazione della ragionevolezza dei criteri
di calcolo delle ipotetiche royalties;
verifica della correttezza metodologica e
della accuratezza matematica del modello
utilizzato per la determinazione del valore
d’uso dei marchi;
valutazione della ragionevolezza del tasso
di attualizzazione (WACC) e di crescita di
lungo periodo (g-rate);
analisi di sensitività con riferimento alle
assunzioni chiave utilizzate per i test di
impairment, tra i quali il tasso di
attualizzazione (WACC) e il tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate);
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione ai marchi e ai test di
impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 include
tra le attività correnti, rimanenze nette pari a 89,2
milioni di euro.
La determinazione del valore contabile delle
rimanenze, quale minor valore tra il costo di
produzione o di acquisto ed il presunto valore
netto di realizzo, rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di
giudizio, in quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui il Gruppo
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
Il paragrafo “Rimanenze” e la nota 7 “Rimanenze”
della nota integrativa riportano l’informativa sulla
valorizzazione delle rimanenze.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
rilevanti adottati dagli amministratori al fine
di determinare la valutazione delle
rimanenze;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze, in base allanzianità delle
stesse e l’analisi del trend storico delle
vendite, anche tramite il canale degli
stockisti;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, dell’applicazione del principio di
valutazione contabile del minore tra il costo
di produzione o di acquisto ed il presunto
valore netto di realizzo, volta alla
comprensione delle assunzioni poste alla
base delle dinamiche attese di smaltimento
delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per la valorizzazione
contabile del minore tra il costo di
produzione o di acquisto ed il presunto
valore netto di realizzo;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in
attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo
interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga
errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per
l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata
informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della
capogruppo Aeffe S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali
scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali,
e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si
intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione
contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un
errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi
non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,
singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli
utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA
Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale
per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in
risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il
nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato
rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non
intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile
allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle
stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere
dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione
nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia
inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni
sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi
o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un’entità in
funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle
imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio
sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento
dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione
sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno
identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili
nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere
un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi
o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che
sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell’esercizio in
esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella
relazione di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di
revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre
2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato
per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio consolidato al 31
dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere
un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML
ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento
Delegato.
Giudizi e dichiarazione ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10
e ai sensi dell’art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31
dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle
norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche
informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate
nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato;
esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la
sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni
contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co.
4, del D.Lgs. 58/98;
rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune
specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono
coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione
consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle
norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla
base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso
dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla
gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale
sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all’osservanza degli obblighi di
informativa previsti dall’art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella
relazione di attestazione ai sensi dell’art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.
Bologna, 28 marzo 2025
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
Ria Grant Thornton S.p.A.
Via San Donato, 197
40127 Bologna
T +39 051 6045911
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 20124 Milano - Iscrizione al registro delle
imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all’Albo
Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
Ancona-Bari-Bologna-Cagliari-Firenze-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Rimini-Roma-Torino-Trento-Treviso.
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to
their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant
Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a
separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member
firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another’s acts or omission
www.ria-grantthornton.it
Relazione della società di revisione indipendente
sull’esame limitato della rendicontazione consolidata
di sostenibilità ai sensi dell’art. 14-bis
del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Conclusioni
Ai sensi degli artt. 8 e 18, comma 1, del D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito anche il “Decreto”),
siamo stati incaricati di effettuare l’esame limitato (“limited assurance engagement”) della rendicontazione
consolidata di sostenibilità del Gruppo Aeffe (di seguito anche il “Gruppo”) relativa all’esercizio chiuso al
31 dicembre 2024 predisposta ai sensi dell’art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della
relazione consolidata sulla gestione.
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere
che:
la rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Aeffe relativa all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di
rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE
(European Sustainability Reporting Standards, nel seguito anche “ESRS”);
le informazioni contenute nel paragrafo Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE)
2020/852 della rendicontazione consolidata di sostenibilità non siano state redatte, in tutti gli aspetti
significativi, in conformità all’art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito
anche “Regolamento Tassonomia”).
Elementi alla base delle conclusioni
Abbiamo svolto l’incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della
Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico variano
per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico finalizzato ad
acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese. Conseguentemente, il livello di
sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente inferiore rispetto al livello di
sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico finalizzato ad acquisire un livello di
sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale Principio sono ulteriormente descritte nel
paragrafo Responsabilità della società di revisione per l’attestazione sulla rendicontazione consolidata di
sostenibilità della presente relazione.
Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili
all’incarico di attestazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità nell’ordinamento italiano.
La nostra società di revisione applica il Principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM Italia) 1
in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di gestione della
qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle
disposizioni di legge e regolamentari applicabili.
Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.
Altri aspetti
Le informazioni comparative presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità riferite
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sono state sottoposte a verifica.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Aeffe S.p.A. per la
rendicontazione consolidata di sostenibilità
Gli Amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l’implementazione delle procedure attuate per
individuare le informazioni incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto
richiesto dagli ESRS (nel seguito il “processo di valutazione della rilevanza”) e per la descrizione di tali
procedure nel paragrafo “IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e
le opportunità rilevanti Analisi di Doppia Rilevanza” della rendicontazione consolidata di sostenibilità.
Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della rendicontazione consolidata di
sostenibilità, che contiene le informazioni identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza,
in conformità a quanto richiesto dall’art. 4 del Decreto, inclusa:
la conformità agli ESRS;
la conformità all’art. 8 del Regolamento Tassonomia delle informazioni contenute nel paragrafo
“Informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento (UE) 2020/852”.
Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini previsti
dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al fine di
consentire la redazione di una rendicontazione consolidata di sostenibilità in conformità a quanto richiesto
dall’art. 4 del Decreto, che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non
intenzionali. Tale responsabilità comporta altresì la selezione e l’applicazione di metodi appropriati per
elaborare le informazioni nonché l’elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di
sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull’osservanza
delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Limitazioni intrinseche nella redazione della rendicontazione consolidata di sostenibilità
Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli Amministratori è
richiesta l’elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella rendicontazione consolidata
di sostenibilità, in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del
Gruppo. A causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto
concerne il concretizzarsi dell’accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua
manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero essere
significativi.
Si rimanda all’informativa fornita dalla Società relativa alle limitazioni di elaborazione di alcune metriche
previste dagli ESRS, come indicato nella Rendicontazione di Sostenibilità. Tali limitazioni sono dovute
all’indisponibilità dei dati, nonché all’impossibilità, ad oggi, di adottare stime affidabili.
Responsabilità della società di revisione per l’attestazione sulla rendicontazione consolidata di
sostenibilità
I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato
che la rendicontazione consolidata di sostenibilità non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli
errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati
significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme,
siano in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della rendicontazione
consolidata di sostenibilità.
Nell’ambito dell’incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al Principio di
Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il giudizio
professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata dell’incarico.
Le nostre responsabilità includono:
la considerazione dei rischi per identificare l’informativa nella quale è probabile che si verifichi un
errore significativo, sia dovuto a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali;
la definizione e lo svolgimento di procedure per verificare l’informativa nella quale è probabile che si
verifichi un errore significativo. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più
elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o
eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell’esame limitato della rendicontazione consolidata di
sostenibilità e l’assunzione della piena responsabilità delle conclusioni sulla rendicontazione
consolidata di sostenibilità.
Riepilogo del lavoro svolto
Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di procedure
per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.
Le procedure svolte sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità si sono basate sul nostro giudizio
professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale di Aeffe S.p.A. responsabile
per la predisposizione delle informazioni presentate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità,
nonché analisi di documenti, ricalcoli e altre procedure volte all’acquisizione di evidenze ritenute utili.
Abbiamo svolto le seguenti principali procedure:
comprensione del modello di business, delle strategie del Gruppo e del contesto in cui opera con
riferimento alle questioni di sostenibilità;
comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per l’identificazione e la valutazione degli
impatti, rischi e opportunità (“IRO”) rilevanti, in base al principio di doppia rilevanza, in relazione alle
questioni di sostenibilità e, sulla base delle informazioni ivi acquisite, svolgimento di considerazioni in
merito a eventuali elementi contraddittori emersi che possono evidenziare l’esistenza di questioni di
sostenibilità non considerate dal Gruppo nel processo di valutazione della rilevanza. In particolare,
prevalentemente attraverso indagini, osservazioni e ispezioni, abbiamo compreso come il Gruppo:
- ha tenuto conto degli interessi e delle opinioni dei portatori d’interesse coinvolti;
- ha identificato gli IRO relativi alle questioni di sostenibilità, e ne abbiamo riscontrato la coerenza
con la nostra conoscenza del Gruppo e del contesto in cui opera;
comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni
qualitative e quantitative incluse nella rendicontazione consolidata di sostenibilità, ivi inclusa l’analisi
del perimetro di rendicontazione attraverso interviste e colloqui con il personale di Aeffe S.p.A. e
svolgimento di limitate verifiche documentali;
identificazione dell’informativa associata ad un rischio di errore significativo;
definizione e svolgimento delle procedure, basate sul nostro giudizio professionale, per rispondere ai
rischi di errore significativi identificati, tra cui:
- svolgimento di indagini e limitate verifiche con riferimento alle informazioni qualitative e, in
particolare, alle politiche, alle azioni e agli obiettivi inerenti alle questioni di sostenibilità;
- svolgimento di procedure di ispezioni, osservazioni e ricalcoli su base campionaria con riferimento
alle informazioni quantitative;
comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per identificare le attività economiche
ammissibili e determinarne la natura allineata in base alle previsioni del Regolamento Tassonomia, e
verifica della relativa informativa inclusa nella rendicontazione consolidata di sostenibilità;
riscontro delle informazioni riportate nella rendicontazione consolidata di sostenibilità con le
informazioni contenute nel bilancio consolidato del Gruppo ai sensi del quadro sull’informativa
finanziaria applicabile o con i dati contabili utilizzati per la redazione del bilancio consolidato stesso o
con i dati gestionali di natura contabile;
verifica della conformità agli ESRS della struttura e della presentazione dell’informativa inclusa nella
rendicontazione consolidata di sostenibilità;
ottenimento della lettera di attestazione.
Bologna, 28 marzo 2025
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
Ria Grant Thornton S.p.A.
Via San Donato, 197
40127 Bologna
T +39 051 6045911
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 20124 Milano - Iscrizione al registro delle
imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all’Albo
Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
Ancona-Bari-Bologna-Cagliari-Firenze-Milano-Napoli-Padova-Palermo-Perugia-Rimini-Roma-Torino-Trento-Treviso.
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to
their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant
Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a
separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member
firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another’s acts or omission
www.ria-grantthornton.it
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società),
costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto
economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per
l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi
contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa
per l’esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in
attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità
della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di
indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver
acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Richiamo di informativa
Richiamiamo l’attenzione su quanto descritto al paragrafo “Valutazione degli amministratori sul
presupposto della continuità aziendale” della nota integrativa, a cui si rimanda, dove gli amministratori
illustrano gli effetti delle azioni intraprese nel corso dell’esercizio per perseguire l’equilibrio economico,
patrimoniale e finanziario della Società, nonché le linee strategiche e le azioni conseguenti da
intraprendere, contenute nel piano industriale 2025-2028, su cui si fonda la valutazione della capacità
della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, e conseguentemente, a ritenere
appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio al
31 dicembre 2024. In particolare, gli amministratori evidenziano quanto segue. “A partire dall’esercizio
2023 e per tutto l’esercizio 2024 la Società ha intrapreso un processo di razionalizzazione societaria,
organizzativa e di processo che ha portato all’esecuzione di numerose operazioni che hanno visto
coinvolti tutti i Brand in portafoglio. L’andamento dei mercati internazionali, la continuazione di guerre in
paesi importanti dal punto di vista della distribuzione (Ucraina, Russia, Israele e Medio Oriente) ed una
generale riduzione dei consumi hanno generato una crescente consapevolezza rispetto alle azioni da
portare a termine. L’azienda si è attrezzata con tutti gli strumenti possibili anche da un punto di vista
creativo per affrontare questa fase: il riposizionamento del Brand Moschino con la Direzione Creativa di
Adrian Appiolaza e la scelta di integrare la linea Philosophy all’interno del brand Alberta Ferretti con alla
guida Lorenzo Serafini sono stati frutto di un pensiero strategico finalizzato a rispondere alle necessità
del consumatore. A seguito delle importanti operazioni di M&A finalizzate tra il 2021 ed il 2022
(investimenti per la Società pari a oltre Euro 90 milioni), nel corso del 2024, la Società ha deciso di
sottoscrivere un accordo di cessione della proprietà del marchio Moschino con riferimento a tutti i
prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di Nizza, ossia principalmente
cosmetici e profumi; tale operazione, che ha generato una plusvalenza pari a 87 milioni di euro
(dettagliata nelle note 23 “Altri ricavi e proventi” e 41 “Eventi ed operazioni significative non ricorrenti”),
ha permesso alla Società di avere una maggiore consistenza patrimoniale, economica e finanziaria
apportando di conseguenza risorse che possano garantire lo sviluppo futuro dei propri Brand sin a
partire dal 2025. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, la Società ha predisposto un nuovo Piano
Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 gennaio 2025, al fine di
fissare i nuovi obiettivi strategici. Nello specifico il piano industriale prevede prevalentemente un rilancio
strategico del brand Moschino incentrato inizialmente sul cambio dell’offerta dei prodotti con
conseguente innalzamento della posizione del brand sul mercato. Questi risultati verranno raggiunti
grazie al contributo del nuovo direttore creativo Adrian Appiolaza, nominato in data 30 gennaio 2024.
Pur auspicando ad una veloce risoluzione dei conflitti internazionali, l’esercizio 2025 per la Società sarà
ancora un esercizio di avvicinamento al percorso auspicato di ripresa dei volumi e delle performance di
vendita dei prodotti soprattutto a brand Moschino, in considerazione delle difficoltà che il mercato di
riferimento continua a presentare. Già a partire dal 2026, con un trend di consolidamento proiettato per il
2027 e per il 2028, è prevista un’inversione di tendenza con una ripresa dei volumi di vendita di tutti i
brand della Società, in particolare di quella del Brand Moschino (sia wholesale che retail). A seguito
della riduzione dei volumi di vendita e di fatturato evidenziata nel 2024, nelle proiezioni di piano
industriale sono previste diverse azioni di efficientamento organizzativo e di contenimento dei costi, in
particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi (di consulenza, stilistiche e di comunicazione) e
le prestazioni del personale. Queste azioni permetteranno di conseguire un progressivo recupero delle
marginalità operative. Gli amministratori continueranno a monitorare con estrema attenzione
l’andamento e l’evoluzione dei mercati di riferimento, rispetto alle ipotesi e alle azioni previste nel piano
industriale 2025-2028 su cui si fonda la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare
come un’entità in funzionamento, mantenendo al contempo un’attenzione proattiva e costante
all’efficientamento organizzativo e gestionale, al contenimento dei costi e all’individuazione di iniziative
che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e reddituali attesi.
Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tali aspetti.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e
nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti
non esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione dei marchi Alberta Ferretti e Moschino
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 include
tra le attività non correnti, i marchi Alberta Ferretti e
Moschino (di seguito anche i “marchi”) per un
valore pari a 23,9 milioni di euro, considerati beni
immateriali a vita utile definita, ammortizzati
sistematicamente a quote costanti lungo il periodo
di vita utile, stimato in 40 anni.
Il principio contabile IAS 36 prevede che i marchi
siano sottoposti ad una verifica del valore
recuperabile in presenza di indicazioni di possibile
perdita di valore. Gli amministratori hanno ritenuto
la cessione del principale marchio Moschino,
relativamente alla Classe merceologica 3 della
classificazione di Nizza, un evento straordinario
che quindi richiede valutazioni in relazione al
rischio che il valore contabile dei marchi possano
aver subito perdite durevoli di valore. Pertanto, i
marchi sono stati sottoposti a test di impairment, al
fine di verificare il loro valore recuperabile e
confrontarlo con il valore contabile.
Per determinare il valore recuperabile dei marchi
oggetto di impairment test, il management ha
applicato il metodo dell’attualizzazione dell’ipotetico
valore delle royalties. Il metodo in esame consiste
nell’attualizzazione, per un periodo ritenuto
congruo, dei flussi di royalties che il mercato
sarebbe disposto a corrispondere al proprietario di
un asset intangibile per acquisirne la licenza d’uso.
Lo svolgimento del test di impairment comporta
valutazioni complesse che richiedono un elevato
grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni
abbiamo considerato la valutazione dei marchi un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
I paragrafi Marchie “Perdite di valore
(Impairment) delle attività” della nota integrativa
riportano l’informativa sui test effettuati
relativamente ai marchi, ivi inclusa una “sensitivity
analysis”.
Le procedure di revisione svolte, anche con il
coinvolgimento di esperti del network Grant
Thornton, hanno incluso:
l’analisi della ragionevolezza dei criteri di
ammortamento adottati;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment sui marchi;
l’analisi della ragionevolezza delle
principali assunzioni adottate nella
predisposizione del piano industriale 2025
- 2028 del Gruppo Aeffe, approvato dal
Consiglio di amministrazione della Società
in data 23 gennaio 2025, da cui si
desumono i flussi di cassa alla base dei
test di impairment;
valutazione della ragionevolezza dei criteri
di calcolo delle ipotetiche royalties;
verifica della correttezza metodologica e
della accuratezza matematica del modello
utilizzato per la determinazione del valore
d’uso dei marchi;
valutazione della ragionevolezza del tasso
di attualizzazione (WACC) e di crescita di
lungo periodo (g-rate);
analisi di sensitività con riferimento alle
assunzioni chiave utilizzate per i test di
impairment, tra i quali il tasso di
attualizzazione (WACC) e il tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate);
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione ai marchi e ai test
di impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all’aspetto
chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 include
tra le attività correnti, rimanenze nette pari a 30,5
milioni di euro.
La determinazione del valore contabile delle
rimanenze, quale minor valore tra il costo di
produzione o di acquisto ed il presunto valore netto
di realizzo, rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di
giudizio, in quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui la Società
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
Il paragrafo “Rimanenze” e la nota 7 “Rimanenze”
della nota integrativa riportano l’informativa sulla
valorizzazione delle rimanenze.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
adottati dagli amministratori al fine di
determinare la valutazione delle
rimanenze;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze in base allanzianità delle
stesse e l’analisi del trend storico delle
vendite, anche tramite il canale degli
stockisti;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, dell’applicazione del principio di
valutazione contabile del minore tra il
costo di produzione o di acquisto ed il
presunto valore netto di realizzo, volta alla
comprensione delle assunzioni poste alla
base delle dinamiche attese di
smaltimento delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per la valorizzazione
contabile del minore tra il costo di
produzione o di acquisto ed il presunto
valore netto di realizzo;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d’esercizio
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili ai principi contabili IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti
emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del
controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non
contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza
dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o
per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e
l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si
intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile
svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore
significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non
intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,
singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli
utilizzatori sulla base del bilancio d’esercizio.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia),
abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta
la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta
a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al
rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non
intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile
allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime
contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere
dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella
relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia
inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni
sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi
o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in
funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno
identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento
italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla
nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di
salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono
stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno
costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di
revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di revisione
legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31
dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato
per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio al 31
dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un
giudizio sulla conformità del bilancio d’esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in
conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizi e dichiarazione ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e
ai sensi dell’art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre
2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche
informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art.
123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 con il bilancio d’esercizio;
esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la
sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni
contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co.
4, del D.Lgs. 58/98;
rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune
specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti
con il bilancio d’esercizio di Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione
consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle
norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e-ter), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla
base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso
dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla
gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale
sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all’osservanza degli obblighi di informativa
previsti dall’art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella relazione di
attestazione ai sensi dell’art. 14-bis del D.Lgs. 39/10.
Bologna, 28 marzo 2025
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti
di “AEFFE S.p.A.”
convocata per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024
(art. 153, D.Lgs. n. 58/98 e art. 2429 - comma 2 - Codice Civile)
Signori Azionisti,
il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF)
e dell’art. 2429, comma 2, Codice Civile, ha l’incarico di riferire all'Assemblea degli Azionisti
circa i risultati dell'esercizio sociale, l'attività di vigilanza svolta nell'adempimento dei propri
doveri, formulando osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua approvazione, per le materie di
propria competenza.
Nel corso dell’esercizio 2024, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza nei
termini previsti dalla vigente normativa, tenendo conto delle norme di comportamento emanate
dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (aggiornate, da
ultimo, a dicembre 2024), delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività
del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance
delle società quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato appositamente istituito e
promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il “Codice”) a cui AEFFE S.p.A. (in seguito anche “AEFFE”
o “Società”) aderisce.
Inoltre, avendo AEFFE adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si
identifica con il “Comitato per il controllo interno e la revisione contabile” e, quindi, nella
presente relazione si terrà altresì conto delle specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in
tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall’articolo 19 del D.Lgs. 27 gennaio
2010 n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016 n. 135.
A tale fine, il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di
Amministrazione, del Comitato Esecutivo e dei Comitati endoconsiliari (quest’ultimi, per il
tramite del Presidente del Collegio Sindacale), ha attuato un costante scambio di informazioni
con le preposte funzioni amministrative e di audit, con l’Organo incaricato della vigilanza
sull’efficacia, l’osservanza e l’aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società (“O.d.V.”), nonché con la società di revisione
RGT “RIA GRANT THORNTON S.p.A.” (in seguito anche “RGT”), incaricata della revisione
legale dei conti e della verifica di conformità della Rendicontazione di sostenibilità, ex D.Lgs.
125/2024 (la Corporate Sustainability Reporting Directive”, o CSRD) e del rilascio della
relativa attestazione.
Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione, nominato dall’Assemblea
ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2023 e in carica fino alla approvazione del Bilancio al 31
dicembre 2025, è costituito da:
Dott. Avv. Stefano Morri (Presidente)
Dott.ssa Carla Trotti (Sindaco Effettivo)
Dott. Fernando Ciotti (Sindaco Effettivo)
Sono Sindaci supplenti la Dott.ssa Daniela Elvira Bruno ed il Dott. Nevio Dalla Valle.
Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni
regolamentari emanate da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.
* * * * * * * * *
Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2024 è stato redatto facendo
riferimento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall’International Accounting
Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione Europea, in vigore al 31 dicembre 2024.
Nel Bilancio separato e nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 di AEFFE sono riportate le
previste dichiarazioni di conformità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione
e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ex Legge 262/2005.
Operazioni significative non ricorrenti
In data 30 gennaio 2024 il Gruppo Aeffe ha provveduto alla nomina di Adrian Appiolaza come
nuovo direttore creativo del brand Moschino.
In data 26 settembre 2024 Aeffe S.p.A. ed Euroitalia S.r.l. hanno sottoscritto e dato esecuzione
ad un accordo quadro per la cessione da parte di Aeffe della proprietà del marchio “Moschino”
con riferimento a tutti i prodotti appartenenti alla classe merceologia 3 della Classificazione di
Nizza, principalmente cosmetici e profumi, a fronte di un corrispettivo pari a Euro 98.000
migliaia.
Il 15 ottobre 2024 è stata annunciata la nomina di Lorenzo Serafini come Direttore Creativo del
brand Alberta Ferretti, a seguito della decisione di Alberta Ferretti di lasciare la Direzione
Creativa del brand da lei fondato. Il Gruppo Aeffe ha definito, in accordo con Lorenzo Serafini e
interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia che prevede, a partire dalla
stagione Autunno/Inverno 2025, l’integrazione della linea Philosophy all’interno del brand
Alberta Ferretti, con l’obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso.
Nel corso dell’esercizio non sono state rilevate altre operazioni non ricorrenti da segnalare.
Procedura di Impairment Test
In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d’Italia/Consob/IVASS, del 3
marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 14 marzo 2025, ha provveduto ad
approvare la rispondenza della metodologia di impairment test alle prescrizioni del principio
contabile internazionale IAS 36.
Nelle Note illustrative al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo
valutativo condotto con la stima del valore recuperabile. Si segnala che, ad esito dei test svolti,
non sono emerse situazioni di impairment loss.
Per i dettagli del processo di impairment, si rinvia alle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e
del Bilancio consolidato redatte da parte del Consiglio di Amministrazione.
Operazioni atipiche o inusuali
Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite
dalla comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Operazioni infragruppo o con parti correlate
Ai sensi dell’articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010
recante “Regolamento operazioni con parti correlate”, successivamente modificato con delibere n.
17389 del 23 giugno 2010, n. 19925 del 22 marzo 2017, n. 19974 del 27 aprile 2017, n. 21396 del 10
giugno 2020, n. 21624 del 10 dicembre 2020 e n. 22144 del 22 dicembre 2021, il Consiglio di
Amministrazione ha approvato la Procedura per le operazioni con parti correlate” (la Procedura).
Segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società per le operazioni effettuate nel corso
dell’esercizio 2024 è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob, come aggiornato
con delibera del 22 dicembre 2021 n. 22144 e risulta pubblicata sul sito internet della Società
(
www.AEFFE.com).
Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e al
Bilancio consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti
effetti economici e patrimoniali.
Il Collegio ha vigilato sull’osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito
dal Consiglio di Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla
da segnalare a riguardo.
Attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2024
Nell’espletamento della propria attività, il Collegio Sindacale:
ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo
e, tramite il Presidente del Collegio Sindacale o Sindaco all’uopo delegato, alle riunioni
del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Comitato per la Remunerazione,
ottenendo dagli Amministratori periodiche informazioni, con cadenza almeno
trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione,
nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale
effettuate da AEFFE e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il “Gruppo”),
assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere, sulla base delle informazioni
disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge e dello statuto, non fossero
manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto
con le delibere assembleari o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
ha vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, in termini di struttura,
procedura, competenze e responsabilità, tramite osservazioni dirette, raccolta di
informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati
endoconsiliari;
ha vigilato sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi, mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo
Rischi e Sostenibilità, mediante l’ottenimento di informazioni dall’Amministratore
Delegato, dai Responsabili delle Funzioni aziendali, dai Rappresentanti della Società di
Revisione e dall’Organismo di Vigilanza, del quale fa parte anche un componente del
Collegio. Ha inoltre avuto incontri con la Responsabile dell’Internal Audit della Società,
dalla quale ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per
l’esercizio;
ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Legge 262/2005),
incaricato anche dell’attestazione sulla Rendicontazione di sostenibilità, e con la Società
di revisione RGT, anche al fine dello scambio di dati ed informazioni;
ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla
Società, anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
- ha verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottati dal
Consiglio di Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri;
- ha verificato l’indipendenza della società di revisione;
- ha valutato l’indipendenza dei componenti l’Organo di Controllo;
ha vigilato sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate, ai sensi
dell’art. 114, comma 2, del TUF, finalizzate ad ottenere tempestivamente da queste
ultime le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla
legge. A tal proposito, il Collegio ha svolto incontri e/o scambiato informazioni con gli
Organi di controllo delle principali Società controllate;
ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle
normative sugli abusi di mercato (“Market Abuse Regulation”), inclusi quelli afferenti alle
c.d. operazioni di “internal dealing”, e sulla “tutela del risparmio”, nonché in materia di
informativa societaria.
Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo
interno e di gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi
acquisiti, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non
adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società.
L’Internal Audit e l’O.d.V., in occasione degli incontri periodici, non hanno segnalato criticità
nell’ambito delle rispettive competenze.
La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari non ha evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.
Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria
Il Collegio ha verificato l’esistenza di una adeguata organizzazione a presidio del processo di
raccolta, formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.
Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
ha confermato:
l’adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di
Amministrazione;
di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei
dati contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e di aver approvato
tutti i relativi processi aziendali.
Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione
dell’informativa finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea.
Attività di vigilanza sul processo di Rendicontazione di sostenibilità (CSRD)
AEFFE, in qualità di ente di interesse pubblico (EIP) e Gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a
comunicare al pubblico le informazioni di carattere non finanziario, redatta ai sensi del Decreto
Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 che ha recepito a livello nazionale italiano la Direttiva
(UE) 2022/2464.
In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la Rendicontazione di sostenibilità
consolidata(CSRD) del Gruppo AEFFE per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, approvata
con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2025 ed inserita nella Relazione
Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2024, è stata redatta nella misura necessaria ad assicurare
la comprensibilità delle informazioni inerenti alle attività del Gruppo, nonché le altre
caratteristiche qualitative dell’impresa di cui all’ESRS 1, Appendice B, del Regolamento
delegato (UE) 2023/2772 di attuazione della Direttiva europea sopra citata.
La Rendicontazione consolidata di sostenibilità, inclusa nella Relazione sulla gestione, è
sottoposta a limited assurance da parte della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Rendicontazione di sostenibilità include, inoltre, le informazioni richieste dall’art. 8 del
Regolamento (UE) 2020/852 del 18 giugno 2020 (c.d. “Regolamento Tassonomia Ambientale”)
e dei Regolamenti delegati (UE) 2021/2178, 2021/2139, 2023/2485 e 2023/2486 ad esso collegati.
Per la redazione del documento sono state prese in considerazione le raccomandazioni
comunicate dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) ad ottobre 2023 in riferimento
alla disclosure ex Art. 8 del Regolamento Tassonomia e sulle questioni legate al cambiamento
climatico.
La Società di Revisione RGT, nella relazione emessa in data odierna, evidenzia che non sono
pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la Rendicontazione di sostenibilità
(CSRD) del Gruppo AEFFE relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, non sia stata
redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dal D.Lgs. n. 125/2024,
dai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards ed in linea con le indicazioni
fornite dal principio ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of
Historical Financial lnformation.
Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di
formazione dell’informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in
ambito socio-ambientale, e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea.
Esposti, denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti
censurabili o irregolarità rilevate
Nel corso dell’esercizio 2024 non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti e/o denunce, ai
sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile, né sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni, o
irregolarità.
Nel corso dell’esercizio non abbiamo effettuato segnalazioni all’Organo di amministrazione ai
sensi e per gli effetti di cui all’art. 25-octies D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 e non sono pervenute
segnalazioni da parte dei creditori pubblici qualificati ex art. 25-novies d.lgs. 12 gennaio 2019, n.
14.
Remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti aventi responsabilità strategica
Nel corso dell’anno 2024 il Collegio Sindacale ha rilasciato il proprio parere favorevole, in
relazione alla determinazione del compenso di un amministratore ai sensi dell’articolo 2389
Codice Civile.
Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale
Nel corso delle Assemblee degli Azionisti non sono stati rilasciati ulteriori pareri da parte del
Collegio Sindacale.
Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 verifica dell’indipendenza della società di revisione
Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati,
sull’indipendenza della Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi
diversi dalla revisione prestati e sull'esito della revisione legale.
Nell’ambito degli incontri con la società di revisione RGT, il Collegio Sindacale, tenuto anche
conto delle interpretazioni fornite dai più autorevoli organismi rappresentativi delle professioni
contabili e delle imprese quotate, ha adempiuto al dovere di vigilanza di cui all'articolo 19 del
D.Lgs. 39/2010, richiedendo alla Società di Revisione RGT, di illustrare, tra l'altro, l’impianto
metodologico, l'approccio di revisione adottato per le diverse aree significative di bilancio, i
fondamentali aspetti del piano di lavoro e le principali evidenze riscontrate nelle verifiche
svolte.
Con riferimento all’indipendenza della società di revisione RGT, il Collegio Sindacale ha
valutato la compatibilità degli incarichi diversi dalla revisione legale, con i divieti di cui all’art.
5 del Regolamento UE 537/2014 e l’assenza di potenziali rischi per l’indipendenza del revisore,
derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi.
Il Collegio ha altresì esaminato la relazione di trasparenza di RGT, prodotta dalla Società nel
mese di dicembre 2024, come previsto dall’articolo 18 del D.Lgs. 39/2010 e pubblicata sul sito
internet della medesima Società di Revisione
(https://www.ria-grantthornton.it/chi-siamo/transparency-
report/).
Nell’esercizio 2024 la Società di Revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate
nelle Note illustrative al Bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi
relativi a tali attività sono adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei
lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione, non sono tali da minarne
l’indipendenza.
Osservazioni sulla relazione della Società di Revisione
Si rappresenta che la società di revisione RIA GRANT THORNTON S.p.A., in data 28 marzo
2025, ha rilasciato:
in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e
10 del Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel
citato decreto, come modificato dal D.Lgs. 135/2016; entrambe le relazioni riportano un
richiamo di informativa relativo al paragrafoValutazione degli amministratori sul
presupposto della continuità aziendale”, di cui al Bilancio d’esercizio e consolidato, e
l’attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2024, del
risultato economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili;
la relazione aggiuntiva prevista dall’art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale
non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi,
in relazione al processo di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui
all’art. 6 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che
possano comprometterne l’indipendenza.
Conferimento dell’incarico di revisione legale per il novennio 2025-2033
Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 verrà a scadere, essendo giunto al nono
esercizio ovvero al periodo massimo consentito dalla legge, l’incarico di revisione legale dei
conti conferito a RIA GRANT THORNTON S.p.A. dall’Assemblea degli Azionisti del 13 ottobre
2016.
Si ricorda, pertanto, che l’Assemblea degli Azionisti convocata per il 23 aprile 2024 dovrà
deliberare in merito al conferimento dell’incarico di revisione legale per il novennio 2025-2033.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Raccomandazione del Comitato per il Controllo Interno e
la Revisione Contabile di AEFFE SPA per Il conferimento dell’incarico di revisione legale dei
conti per Il novennio 2025-2033 (ai sensi dell'art. 13, comma 1, del D.lgs. 27 gennaio 2010 n. 39)
disponibile sul sito internet della Società.
Autovalutazione del Collegio Sindacale
In ottemperanza alle previsioni di cui alle “Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società
quotate” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che
prevedono che il Collegio Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente
con cadenza annuale, una valutazione sul proprio operato in relazione alla concertata
pianificazione della propria attività, sull’idoneità dei componenti, sull’adeguata composizione
dell’Organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità e
indipendenza, nonché sull’adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse, rispetto alla
complessità dell’incarico (la “Autovalutazione), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto
l’Autovalutazione per l’esercizio 2024, i cui esiti sono oggetto di specifica esposizione
nell’ambito della “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2024” ex art. 123-bis del
TUF della Società, messa disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di
AEFFE (
www.AEFFE.com) e con le altre modalità previste dalla normativa vigente.
Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati
endoconsiliari
Nel corso dell’esercizio 2024:
si sono tenute numero 14 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2
ore e 15 minuti ciascuna;
il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni, con i
Rappresentanti della società di revisione RGT;
si sono tenute numero 7 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si
evidenzia che il Consiglio di Amministrazione è composto da dieci membri, di cui
quattro indipendenti e uno non esecutivo; quattro amministratori su dieci sono di genere
femminile;
il Comitato Esecutivo si è riunito 3 volte;
il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità si è riunito 6 volte; il Comitato per la
Remunerazione 2 volte.
Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e del
Comitato Esecutivo e, tramite la partecipazione del Presidente o di un Sindaco delegato, alle
riunioni dei Comitati endoconsiliari.
Infine, il Collegio dà atto di aver assistito allAssemblea degli azionisti tenutesi in data 23 aprile
2024.
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Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari hanno rilasciato, in data 14 marzo 2025, le dichiarazioni ex art. 154-
bis del TUF, diligentemente attenzionate da parte del Collegio Sindacale, attestando che:
il Bilancio d’esercizio e il Bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi
contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del
Regolamento (CE) n. 1606/2002, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio
2002;
i citati documenti corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono
idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,
economica e finanziaria dell’Emittente e del Gruppo.
Il Collegio Sindacale ha monitorato ai sensi di legge il processo di informativa finanziaria.
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Conclusioni
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dellesercizio e considerando anche le
risultanze dell'attività svolta dal soggetto incaricato dalla revisione legale dei conti, RIA GRANT
THORNTON S.p.A., contenute nella Relazione di revisione del Bilancio redatto ai sensi degli
articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, numero 39, rilasciata in data odierna - in cui si esprime
un giudizio finale senza rilievi anche con riferimento all’oggetto di Richiamo di informativa” -
il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 153, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, ritiene, per quanto
di sua competenza, che il Bilancio di esercizio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta
della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024 e rappresenti in
modo compiuto la realtà aziendale della SocieAEFFE S.p.A., al 31 dicembre 2024 e non ha
obiezioni da formulare in merito alle proposte deliberative del Consiglio di Amministrazione
di:
- approvare il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024;
- destinare l’utile d’esercizio di Euro 35.606.775 a riserva legale per Euro 889.659 e a riserva
straordinaria per Euro 34.717.116.
Infine, il Collegio Sindacale rende noto che, in ossequio al dettato dell'articolo 19, comma 1, del
D.Lgs. 39/2010, provvederà ad informare l'Organo Amministrativo della Società, circa gli esiti
della revisione legale dei conti effettuata dal Soggetto Incaricato e trasmetterà, allo stesso, la
Relazione aggiuntiva del Revisore corredata dalle proprie osservazioni.
San Giovanni in Marignano, 28 Marzo 2025
Il Collegio Sindacale
Stefano MORRI - Presidente
Carla TROTTI Sindaco Effettivo
Fernando CIOTTI Sindaco Effettivo
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